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Musica popolare meridionale, le origini.
wow posted a topic in Music Room,
@briandinazareth sostiene la probabile origine dal mondo arabo/ottomano. In particolare, a fronte di una mia obiezione a favore dell'origine ellenistico/romana, afferma che
Gli ottomani e gli arabi ovviamente devono moltissimo alla tradizione ellenica e romana, nel Mediterraneo tutto si mescola, ma in Italia sia quei ritmi che gli strumenti sono stati portati dai turchi e gli arabi.
Quelle danze e lo stesso uso delle percussioni erano state combattute e eradicate dalla chiesa molto tempo prima.
Addirittura i termini stessi derivano dall'arabo e dal turco (tamburo, tamurra ecc. ) e le somiglianze ritmiche e musicali sono molto evidenti.
Pur trovandomi d'accordo sull'etimologia araba degli strumenti utilizzati e sulle contaminazioni che avvengono e sono avvenute attraverso il Mediterraneo, faccio notare che molti strumenti a percussione simili alla tammorra erano già presenti nelle culture ellenistiche romane (tympanon e cembali).
Inoltre, se le forti valenze erotiche e orgiastiche tipiche del mondo pagano (in tempi più recenti) mal si accordavano con la Chiesa, a maggior ragione erano mal tollerate dalla religione islamica e che veniva veicolata dalle dominazioni arabe e turche che, occorre ricordare, non hanno interessato l'Italia meridionale continentale.
In sostanza credo sia più probabile una origine autoctona avvenuta in quel vasto sincretismo sospeso tra cultura cattolica e pagana che caratterizza le nostre culture popolari - contadine.
A voi la parola.
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![[sondaggio] La sorgente audio che ascolti di più](https://melius.club/uploads/monthly_2019_10/2034728081_SpinningLP.gif.119a960a69894ebf8e9c26be89927cb7.gif)
[sondaggio] La sorgente audio che ascolti di più
La Sala del Caminetto posted a topic in Home Audio,
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C'era una volta ... a Hollywood
djansia posted a topic in Visual Arts Room,
Ovviamente non possiamo parlarne per via dello spoiler.
Oh, mi raccomando: consiglio a tutti di vederlo.
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Jessye Norman R.I.P.
LaVoceElettrica posted a topic in Music Room,
Sono poco avvezzo alla lirica, ma lei mi piaceva assai.
Peccato, se n'è dovuta andare un po' presto.
LVE
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Picked By
analogico_09,
Con quale brano/canzone il volume non basta mai?
redpepper posted a topic in Music Room,
Chiaramente inizio io, non ne conosco il motivo forse il crescendo di velocità e di intensità il brano in cui il volume non mi basta mai è questo
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Technics SP-10MkII il restauro (refurbishment) ...e siamo a quota due!
BEST-GROOVE posted a topic in Vintage Room,
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Scelta materasso: i vostri pareri
hitch posted a topic in Lounge Bar,
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K-Tribes ADV posted a post in a topic,
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Il Signor diavolo - Pupi Avati (contiene SPOILER)
analogico_09 posted a topic in Visual Arts Room,
La Casa dalle finestre che ridono, Zeder.., due grandi stracult.., ora restiamo in curiosa ed eccitata attesa, perlomeno per quanto mi riguarda, di vedere questo film che riprende il tema del demoniaco già trattato con l'acerbo ma già ficcante Balsamus l'uomo di Satana (raro) e con Thomas.., gli indemoniati (inedito in Italia) degli esordi, con l'eccellente L'Arcano Incantatore del 1996.
Di tutti queste opere gotiche, grottesche, parodice, solo Il Nascondiglio, che tuttavia contiene alcune scene di auterntico raggelante terrore viste altre rare volte al cinema, ha qualche elemento meno convincente, secondo me.., nella buona sostanza sarebbe l'interpretazione di Laura Morante troppo borgese, "morettiana", a mio avviso fuori parte.
Non voglio sapere nulla del film, nessuna critica, a parte la sinossi e la visione del trailer, nel frattempo per ingannare l'attesa si potrebbe parlare del regista, di cose varie intorno al film, non vedo l'ora che arrivi il 22 agosto data di uscita nelle sale forse un po' scomoda...
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Miles Davis spiegato
alberto1954 posted a topic in Music Room,
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K-Tribes ADV posted a post in a topic,
Handel's Messiah: Soulful Celebration
Various Artists
Link: https://amzn.to/31NeVlj
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Sokolov a Rabbi
alexis posted a topic in Music Room,
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Diffusori di design
H Wouk posted a topic in Visual Arts Room,
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La musica da brivido
SuonoDivino posted a topic in Music Room,
Secondo Sachs chi avverte i brividi "musicali" ha più fibre nervose che dalla corteccia uditiva, indispensabile all'ascolto, portano a due altre regioni: la corteccia insulare anteriore, coinvolta nella processazione dei sentimenti, e la corteccia prefrontale mediale, che monitora le emozioni assegnando loro un valore.
Lo studio potrebbe essere il punto di partenza per indagare sul motivo per il quale la musica è più importante per alcuni individui, ma anche per analizzare se questo numero superiore di connessioni è legato in qualche modo all'insorgere della depressione. Questa patologia, ha spiegato infatti Sachs, "provoca l'incapacità di provare piacere per le cose di ogni giorno. Si potrebbe usare la musica per esplorare le emozioni con un terapista”.
Io sono uno di questi. Capita anche a voi? E quali sono i brani che vi fanno sentire i Brividi?
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Chi li ricorda? Pop italiano anni '60/'70
max56 posted a topic in Music Room,
chiudete gli occhi , ascoltatele , se avete vissuto quegli anni di sicuro vi verrà un groppo alla gola 😊
parto con un paio :
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Piccole incredibili (economicissime) casse bluetooth
gianventu posted a topic in Home Audio,
in sconto ne prendo due per circa 75euro. Arrivate in 24ore oggi, le abbino per averle in stereo, abbino poi allo smartphone, metto il primo brano che mi capita e...buummmm! Roba da non credere! Da queste due nanette, esce un suono inimmaginabile. Sono letteralmente basito. Sono dotate pure di una sorta di loudness che esalta i bassi, ma se alzi troppo il volume, cominciano a camminare sul tavolo..😂
Per evitare sterili polemiche:
- non ammazzo i giganti, sono per la vita pacifica e contro la violenza.
- non sto dicendo che spendere migliaia o decine di migliaia di euro in hifi sia stupido (l'ho fatto)
- non sto dicendo che possano sostituire un impianto tradizionale
Sto solo dicendo che al giorno d'oggi, con poche decine di euro, si ascolta bene. Anzi, molto bene.
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Moon, una playlist per questo fine settimana
newton posted a topic in Music Room,
Parto con un classico: Blue moon - Billie Holiday
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Alumen Z-Cap: il condensatore top di Jantzen
salvatore66 posted a topic in DIY Do It Yourself,
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Le vostre opinioni: il miglior integrato McIntosh
Airdesa posted a topic in McIntosh,
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Paul Klee: il genio del '900
appecundria posted a topic in Visual Arts Room,
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Tweet del giorno
Re_Frain posted a topic in Lounge Bar,
😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂
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Il piano d'appoggio influisce sulla resa del lettore CD?
mike5863 posted a topic in Fine tuning audio,
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I Blog di Melius Club
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Quando il figlio di un audiofilo chiede un giradischi a Babbo Natale, corre il serio rischio di entrare in una fase problematica della sua esistenza, fino a quel momento felicissima. Lui non può saperlo ma potrebbe essere costretto a cruenti riti di iniziazione e a pratiche rituali ancestrali. Al peggio, il pargolo potrebbe cadere in una preoccupante dipendenza da cavi e connettori, terribile! Ma niente paura: pupe e pupi è arrivato il vostro salvatore (che sono io).
Sì, sì. Fàmolo smart!Ecco una prima soluzione: assolutamente plug & play, sana, divertente, intorno ai duecento euro. L'impianto è composto da un giradischi Lenco L-84 e una coppia di Edifier R1700BTs, può suonare decorosamente il vinile, essere collegato al PC, inoltre accetta qualsiasi sorgente Bluetooth.
Lenco L-84. Giradischi preamplificato con connessione USB di dimensioni compatte. Dispone di porta USB di connessione al PC (per ascoltare e/o per convertire il vinile in formato digitale) e pre phono incorporato con uscita Line Out. La testina premontata è una MM con stilo intercambiabile. La trazione è a cinghia, il funzionamento è semi-automatico con ritorno del braccio a fine disco e stop del piatto. Non manca il coperchio in plexiglas. Le dimensioni sono 420 x 360 x 110 mm (LxPxA), il peso è di 3,2 Kg. Il colore è antracite.
Edifier R1700BTs. Coppia di diffusori multifunzionali con telecomando. Multiamplificati 2x 18 Watt e 2x 15 Watt, con elaborazione del segnale digitale (DSP) e controllo della gamma dinamica (DRC). Sono bass reflex front firing, con tweeter a cupola "Eagle Eye" in seta da 19 mm e driver dei bassi da 4 pollici. Offrono uscita sub filtrata, due ingressi linea (di diversa sensibilità) più Bluetooth 5.0. Sono realizzate in MDF e disponibili con finitura vinilica color antracite o noce. Qui il manuale.
No, no. Fàmolo audiofilo!
Niente da fare, il paparino non molla, lo vuole audiofilo. Ed allora eccolo accontentato con una soluzione con basi sane e espandibile nel tempo, intorno ai trecentocinquanta euro.
L'impianto è composto da un giradischi Lenco L-86 e una coppia di Edifier R1850DB, può suonare direi più che bene il vinile, essere collegato al PC, ha ingressi digitali coassiale e ottico, inoltre accetta qualsiasi sorgente Bluetooth. Dulcis in fundo, può essere potenziato con l'aggiunta di un subwoofer.
Lenco L-86. Piatto in alluminio con un diametro di 300 mm, porta USB per connessione a PC e/o per convertire il vinile in formato digitale, preamplificatore phono integrato disattivabile, pickup AudioTechnica, trasmissione a cinghia, copertura antipolvere in plastica rimovibile, base in legno. Le dimensioni sono 420 x 340 x 90 mm (LxPxA), il peso è di 4,2 Kg. Il colore è antracite. L'immagine in testata raffigura il retro del Lenco L-86. (Altre proposte sono emerse nella discussione sotto questo post).
Edifier R1850DB. Coppia di diffusori multifunzionali con telecomando. Multia
mplificati 2x 19 Watt e 2x 16 Watt, con elaborazione del segnale digitale (DSP) e controllo della gamma dinamica (DRC). Sono bass reflex front firing, con tweeter a cupola "Eagle Eye" in seta da 19 mm e driver dei bassi da 4 pollici. Offrono due ingressi linea più Bluetooth 4.1. Sono presenti anche due ingressi digitali, uno coax e l'altro ottico. Molto utile l'uscita per subwoofer. Sono realizzate in MDF e disponibili con finitura vinilica color antracite. Qui il manuale.
Buon divertimento.
Nel consigliare dei prodotti bisogna sempre "posizionarli" bene, cercare di entrare nell'utilizzo quotidiano che ne farà il loro proprietario. Nell'assemblare queste due soluzioni ho pensato a prodotti sani, affidabili, divertenti e al giusto budget. Gli abbinamenti sono stati fatti con la usuale logica "per pochi soldi in più conviene..." ma nulla vieta di assemblare Lenco L-86 e Edifier R1700BTs, a circa trecento euro.Non fate mancare i vostri suggerimenti e buon divertimento!
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Il best seller del prof. Amar Bose, in vendita dal 1983 al 1991, nacque per essere posto in libreria, in orizzontale, col deflettore orientato secondo i dettami del professore. Sono inconfondibili per il loro design asimmetrico ed il caratteristico array di tweeter a cono in "Free Space", che si accompagna ad un woofer da 20 cm. caricato in reflex.
Sono qui per parlarvi di una coppia di diffusori a cui sono legato, diciamo così, sentimentalmente: mi hanno accompagnato per tanti anni di ascolti, poi, causa vicissitudini e cambi di abitazione, erano finite in cantina. Da qualche tempo hanno riconquistato un posto nella mia sala di ascolto, rivelando doti che solo il loro posizionamento ottimale ha svelato. Vi sto parlando di una coppia di Bose 301 series II, anno di acquisto 1986.
Per lunghi anni hanno costituito la voce del mio impianto: acquistate assolutamente d'impulso, dopo ascolti casuali, aveva fatto colpo, lo confesso, il fatto che fossero "diverse" dagli altri diffusori allora in giro, con un prezzo alla portata delle mie tasche e, soprattutto, un modello da scaffale, dato che in quel periodo la mia camera permetteva il loro collocamento solo su di un lungo mobile addossato ad una parete.
Il mio impianto
Il resto dell'impianto era costituito da un gira e un ampli Technics, a cui affiancai prima una piastra Aiwa ed in seguito un lettore cd Sony. Per 15 anni ho ascoltato musica da questo impianto, sfruttando relativamente le doti delle 301 in quanto il loro posizionamento seguiva solo in parte le raccomandazioni del produttore.
Da allora è passato tanto tempo e negli ultimi anni, nonostante pochi soldi a disposizione, la passione per l'ascolto hi-fi si è risvegliata: grazie al Forum il mio universo audiofilo si è aperto a cose che non avrei mai pensato: ampli cuffia, dac e tutta una serie di catene audio sono mano a mano entrate nello spazio di ascolto che ho a disposizione, uno studiolo di 4,80 per 3,80 mq, mediamente arredato.
Complice tutta una serie di passaggi, ultimamente mi è tornata la voglia di ascoltare le vecchie e gloriose 301, che non ho mai avuto voglia veramente di vendere. E qui comincia il bello. Sono andato a ripescare il manuale d'utilizzo e ho cercato di vedere se potevo realizzare nel mio spazio di ascolto un posizionamento ottimale.Il posizionamento ottimale
Da notare che questi diffusori, come anche le più prestigiose 901, hanno vincoli di posizionamento che, se non rispettati, vanificano molto della esperienza di ascolto. La prima necessità è stata quella di dotami di stand adeguati senza spendere una follia: ho optato per l'autocostruzione, aiutato da un amico volenteroso e l'amicizia di un falegname. Ne è venuta fuori una coppia di stand in legno dal colore simile alla impiallacciaturadelle 301, alti 70 cm e con alla base dei piedini ottenuti con dei battiporta di gomma, dunque una situazione di disaccoppiamento. L'altezza scelta è una via di mezzo tra il minimo consigliato da Bose (45 cm) e l'idea di una altezza della fonte sonora vicina alla altezza delle orecchie da seduto. Il direzionamento delle coppie di TW (che formano un angolo di alcuni gradi diretto verso l'alto gli anteriori e paralleli i posteriori) mi ha fatto comunque scegliere di tenere la posizione dei diffusori leggermente più bassa della quota delle mie orecchie. D'altra parte tenerle più basse o più alte della misura scelta avrebbe portato ad una serie di difficoltà di posizionamento nel mio spazio di ascolto e il compromesso è stato inevitabile.
Veniamo al posizionamento. Bose consigliava nello scarno foglietto di istruzioni di rispettare innanzi tutto il corretto posizionamento destra-sinistra dei diffusori, di distanziarli tra loro di 1,2 - 3,6 m, di tenerle come dicevo almento 45 cm dal pavimento o dal soffitto e infine di distanziarle dalle pareti laterali da un minimo di 30 ad un massimo di 90 cm. Della distanza dalla parete posteriore si parlava di altrettanti 45 cm minimi.
Lo studioloVeniamo allo spazio di ascolto: con un programmino di progettazione 3D ho fatto un rendering del mio studiolo. Per una serie di vincoli insuperabili (lo studio è utilizzato in parte anche per lavoro) non ho potuto rispettare in pieno il posizionamento ideale, in particolare rispetto alla simmetria della distanza dalle pareti laterali, rispetto alle quali c'è una distanza di circa 90 cm a sinistra, mentre a destra la parete dista circa 120 cm. Questa differenza è stata in parte compensata da soluzioni ottenute attraverso l'arredamento.
Per il resto, le 301 sono in posizione di riposo e vengono messe a dimora per l'ascolto posizionandole a circa 70 cm dalla parte di fondo, con una distanza tra loro di 185 cm e la posizione di ascolto è a circa 2 metri, con circa 60 cm di spazio dietro alle spalle.
Una particolarità del mio spazio di ascolto è quella di avere due piccole librerie dove tengo la collezione di cd, identiche, che ho potuto posizionare circa 20 cm posteriormente e a lato di entrambi i diffusori: questa soluzione ha avuto un impatto notevole sulla resa delle 301, creando una superficie di riflessione del tw posteriore che esalta la funzione dello stesso. Nelle immagini potete vedere una piccola indagine delle riflessioni sonore che i diffusori generano nella stanza.Conclusioni
Ho deciso di scrivere queste righe per il piacere di condividere un' esperienza di ascolto che con pochissimi soldi e un po' di applicazione mi sta dando moltissima soddisfazione.
Ritornare ad ascoltare questi diffusori mi ha permesso di dire che avevo visto giusto, ma soprattutto di riflettere, se mai ce ne fosse bisogno, che il corretto posizionamento e la cura dello spazio di ascolto sono indispensabili per far rendere al meglio un impianto. Mentre ascoltavo le 301 in questi giorni pensavo che in fondo più vado avanti in questa passione e meno mi interessa di trovare la quadratura del cerchio. Ora sono più interessato ad apprezzare i pregi dell'impianto nei suoi limiti, ad accogliere più l'emozione che a perseguire assoluti. Lo ritengo un approdo che mi sta facendo apprezzare gli impianti che ho per quello che possono dare e la trovo una posizione molto rilassante.
(Prima pubblicazione: novembre 2012) - 10
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Arrivederci, professor De Crescenzo
Avevo intorno ai 15 anni quando scesi santa Teresa, arrivai sotto Port'Alba e consegnai due settimane di sudati risparmi a Guida. E fu così che mi accaparrai la prima edizione dell'opera prima di uno sconosciuto scrittore napoletano.
La comprai al buio, come allora si compravano libri e dischi, ma me ne aveva parlato bene una persona di fiducia e allora decisi di rischiare.
Ho poi incontrato di persona Luciano De Crescenzo, ben 25 anni dopo, teneva una conferenza nelle cantine storiche di Mastroberardino accompagnato da una giovanissima etèra vestita come Aspasia, la sua preferita. In quei 25 anni era passato da scrittore dopolavorista a Maestro di un genere letterario e cinematografico creato da lui stesso.
Grazie professore per avermi insegnato l'ironia ed essere riuscito dove anche Geymonat e Adorno a volte avevano fallito.Ci rivedremo, non importa quando, tanto il tempo non esiste.
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