Vai al contenuto
Melius Club

Sul sistema sanitario prossimo venturo


Messaggi raccomandati

Inviato
38 minuti fa, maurodg65 ha scritto:

Ancora?

Si. Ti potrei citare 4 esempi in una settimana di evasione.

Se poi non ci credi, amen

Inviato
38 minuti fa, maurodg65 ha scritto:

Si però attenzione, non è mica un reato, se il privato si mette a fare competizione con il pubblico e riesce ad offrire un servizio migliore perché no, ovvio che perché avvenga serve una convenzione, ma la competizione in se non è un male.

Non riuscirà mai, almeno in questo settore e a costi inferiori.  E si concentrerà sui quei servizi ad alto rendimento,  perché deve fare utile. 

12 minuti fa, Jack ha scritto:

stamattina mi sono alzato ed trovato il mondo con soli due paesi dotati di sistema sanitario: gli usa e l’italia 😆

Potevi restare a letto

Inviato

https://osservatoriocpi.unicatt.it/cpi-archivio-studi-e-analisi-come-funziona-il-sistema-sanitario-tedesco

 

 

Come funziona il sistema sanitario tedesco

Lo Stato centrale tedesco detta le regole del sistema e le condizioni generali per le cure mediche. Assicurazioni, ministero sanitario del Land e associazioni mediche operano in questo quadro, autogovernandosi a livello di lander in termini di servizi, qualità, finanziamenti e infrastrutture.

Il sistema sanitario è basato su un obbligo di assicurazione per tutti i residenti, tale per cui, nella sostanza, la copertura è universale: non si può rinunciare e tutti i residenti devono essere in qualche modo coperti o con un’assicurazione pubblica obbligatoria “sociale” accessibile a tutti (GKV) o con una privata accessibile a determinate condizioni (PKV):[4]

se si è lavoratori dipendenti con un reddito annuale inferiore a una certa soglia (62.550€ nel 2020) è obbligatorio iscriversi a una delle circa 100 assicurazioni sanitarie pubbliche (valide anche per familiari a carico); se si ha un reddito superiore, si può optare per un’assicurazione privata.[5]

se si è lavoratori autonomi, si può decidere liberamente, indipendentemente dal livello del reddito.

alcune professioni sono assicurate tramite canali speciali. Per esempio, i funzionari pubblici, i magistrati, i militari e i soggetti con status di rifugiato.[6]

i disoccupati e coloro che svolgono un’attività lavorativa di entità limitata (sotto i 450€ mensili) non sono tenuti a versare i contributi: è lo Stato che se ne fa carico.

Le assicurazioni, pubbliche o private che siano, offrono diversi livelli di prestazioni e costi, ma esiste un minimo garantito a tutti. Le principali differenze sono che:

per quelle pubbliche il contributo è fissato dalla legge, pari al 14,6 per cento del salario lordo dell’assicurato (di cui metà è a carico del datore di lavoro), indipendentemente dal suo stato di salute.[7] Ognuno paga in proporzione al proprio reddito fino alla sopracitata soglia (quindi i contributi sono sottoposti a un tetto);

per quelle private il contributo/premio assicurativo varia in base sia al reddito, sia a vari fattori personali di rischio (età, sesso, fattori di rischio sul lavoro, malattie, ecc.) stabilito a seguito di accertamenti sanitari; queste assicurazioni forniscono un servizio generalmente migliore e più completo.

Le assicurazioni coprono quasi tutte le spese sanitarie ed è raro che l’assicurato paghi una prestazione direttamente. In caso di necessità, il medico di base (medico di medicina generale) è sempre un punto di riferimento, ma ci si può anche rivolgere subito a uno specialista senza necessità di un’impegnativa, diversamente da quanto avviene in Italia.[8] Infatti, caratteristica dei modelli Bismark è l’assenza di un medico di base come filtro per l’accesso alle cure specialistiche o al ricovero in ospedale (figura del “gatekeeper”). Dal 2004, con la riforma del sistema sanitario, si è comunque cercato di favorire maggiormente il ricorso alla figura del medico di base per ridurre la pressione sugli ospedali. A tal fine sono stati introdotti anche i “poliambulatori” per migliorare l’assistenza territoriale.

Alcuni numeri sul sistema sanitario tedesco

La sanità tedesca è finanziata per l’84 per cento da fonti pubbliche (di cui il 78 per cento da assicurazioni a contribuzione obbligatoria e il 6 per cento dalla cosiddetta fiscalità generale) e per il 16 per cento da fonti private, cioè schemi di finanziamento volontari o da spesa diretta delle famiglie (Fig.1). Nella sostanza quello che avviene non è molto diverso da quanto avviene per le pensioni in Italia dove si versano i contributi obbligatori all’INPS, lo Stato copre l’eventuale ammanco tramite la fiscalità generale e i cittadini possono attivare assicurazioni private.

image.thumb.png.72df2c008c9803fb4f73103c97a8635b.png

 

Oltre metà dei finanziamenti sono utilizzati per l’assistenza sanitaria per cure e riabilitazioni. Quote minori sono destinate all’assistenza a lungo termine (19 per cento) e all’acquisto di prodotti farmaceutici e apparecchi terapeutici (19 per cento); il restante è destinato a servizi tipo prevenzione delle malattie e gestione del sistema sanitario.

L’offerta di servizi ospedalieri è erogata tramite 1.914 ospedali, di cui il 72 per cento sono privati (a scopo di lucro o non profit). Le strutture private però sono più piccole di quelle pubbliche in termini di posti letto. Presso le strutture pubbliche sono situati quasi la metà dei 494mila posti letto disponibili (Fig.2a e Fig.2b). Per fare un paragone con l’Italia, sempre nel 2018, i 1.059 ospedali sono ripartiti equamente tra pubblico e privato (accreditato e non accreditato), mentre i posti letto (degenza ordinaria, day hospital e day surgery) sono complessivamente 212mila, di cui quasi l’80 per cento presso strutture pubbliche.[9] In Lombardia, la quota degli ospedali privati è più alta ma, al 44 per cento, è comunque molto inferiore a quella della Germania.

image.png.c107da5f3896bce85e3aab0654c85b98.png
 

In linea con la tendenza dei paesi avanzati, anche in Germania il numero di ospedali e posti letto si è progressivamente ridotto dal 1991 al 2019: gli ospedali sono calati del 20 per cento (da 2.411), i posti letto sono diminuiti del 26 per cento (da quasi 666mila posti letto), la durata media del soggiorno in ospedale si è dimezzata da 14 a 7 giorni. Solo il numero di posti letto di terapia intensiva è aumentato del 31 per cento dai 20.200 del 1991 ai 26.397 del 2019, e più della metà sono situati in ospedali pubblici. Nonostante questo calo complessivo, il numero di posti letto totali ogni mille abitanti resta ancora il più elevato tra i paesi europei, 8 contro una media di 5 (Fig.3).[10]Le ragioni del calo sono da ricercarsi nell’impiego di nuove tecnologie, di migliori cure, di una migliore prevenzione e di un’ampia rete di strutture sanitarie. Ad affiancare gli ospedali, che spesso sono monofunzionali e specializzati su un particolare ambito sanitario, si contano 14.688 strutture di sevizi per l’assistenza ambulatoriale, 1.126 strutture precauzionali o riabilitative (nel 2018) e 15.380 case di cura (incluse le residenze per anziani).[11]Dal 2004 si sono aggiunti i centri di assistenza medica (poliambulatori), rapidamente aumentati da 70 a 3.539 nel 2019.

 

image.thumb.png.725c6105bf6cb4f72d987baf78ced712.png

 

 

Complessivamente la sanità ospedaliera occupava oltre 1,25 milioni di persone di cui 191mila medici nel 2018, valore in crescita rispetto al passato. Circa il 54 per cento del personale medico e non medico era assunto in strutture pubbliche (dato del 2017). Nel servizio infermieristico, invece, il personale è rimasto stabile attorno alle 331mila unità (contro le 326 mila nel 1991).[12]

In ultimo, il sistema sanitario tedesco sembra essere meno digitalizzato rispetto a quello di altri paesi europei (indicatori DESI 2019):

il 7 per cento degli individui tra 16 e 74 anni “utilizza servizi sanitari digitali” (che a onor del vero include anche chi si limita a ricercare online tematiche legate alla sanità), contro una media europea del 18 per cento e paesi del nord Europa superiori al 40 per cento;[13]

solo il 26 per cento di medici di base si scambiano informazioni mediche con ospedali ed altri medici in via telematica (indice DESI “scambio di dati medici”), contro il 43 per cento della media europea. Anche qui alcuni paesi europei performano molto meglio, con un valore superiore al 60 per cento;

il 19 per cento dei medici prescrive “ricette digitali” (misura usata per rappresentare il grado di digitalizzazione dell’offerta sanitaria), contro la media europea del 50 per cento e i paesi del Nord Europa prossimi al 100 per cento.

La spesa sanitaria

Nel 2018 la Germania ha speso 391 miliardi in sanità (pubblica e privata), una cifra tra le più alte in Europa sia in termini pro capite con oltre 4.500 euro per abitante (quasi 2.000 euro in più della media europea, Fig.4), sia in rapporto al Pil (11,7 per cento contro una media europea dell’8,3 per cento, e l’8,7 per cento dell’Italia; Fig.5).[14]Dal 2011 la Germania destina una quota sempre maggiore di risorse alla sanità.[15] Di queste, una porzione valutata in oltre lo 0,6 per cento di Pil è destinata a spese per investimenti (attrezzature, tecnologie e infrastrutture), contro lo 0,4 per cento della media europea.


image.thumb.png.32c76ca274a8c917ae493792d56b835e.png
 

Fonte: OCSE, Health at a Glance 2020.
 

image.thumb.png.0da7e6a1a00a40123e7df5e79bda473f.png
 

 

 

 

6 minuti fa, senek65 ha scritto:

Si. Ti potrei citare 4 esempi in una settimana di evasione.

Se poi non ci credi, amen

Per l’amor di Dio, ma tu evadi? 
Anch’io ti ho fatto degli esempi diretti spero che tu creda anche a me.

Inviato
8 minuti fa, maurodg65 ha scritto:

Infatti vorrei sapere come funziona quello tedesco, quanto costa e chi lo paga e come…

e siamo arrivato a tre… ora di sera magari scopriamo che di modalità di erogazione di servizi sanitari per tutta la popolazione ce ne sono decine 😁

  • Haha 1
Inviato
4 minuti fa, senek65 ha scritto:

Potevi restare a letto

vero, tanto a me il servizio sanitario lo stai pagando tu chissà perché mi sto a preoccupare.

Neanche ci vai vicino a capire che lasciando il finanziamento ad irpef lo stai pagando ad un sacco di incapienti con entrate in altra forma ed agli evasori.

Sei talmente intriso di ideologia dell’800 da non capire che un sistema mutualistico la sanità la fa pagare a tutti e solo i poveri veri - ISEE alla mano - vengono giustamente aiutati dallo stato. Niente, godi nel voler pagare la sanità a quelli come me, sei un genio.

Inviato

@maurodg65 bravo Mauro. Vedi quanti ce ne sono e con quante differenze solo nella vecchia europa?
faccio notare:

Il sistema sanitario è basato su un obbligo di assicurazione per tutti i residenti, tale per cui, nella sostanza, la copertura è universale: non si può rinunciare e tutti i residenti devono essere in qualche modo coperti o con un’assicurazione pubblica obbligatoria “sociale” accessibile a tutti (GKV) o con una privata accessibile a determinate condizioni (PKV):[4]

che vuol dire che non è perché la devi pagare non ce l’hanno tutti, vuol dire che se c’è la devi pagare, come e se ci riesci se ne parla e si provvede nel caso non ti sia oggettivamente possibile

ma niente … non ci si arriva

Inviato
25 minuti fa, maurodg65 ha scritto:

Nel 2018 la Germania ha speso 391 miliardi in sanità (pubblica e privata), una cifra tra le più alte in Europa sia in termini pro capite con oltre 4.500 euro per abitante (quasi 2.000 euro in più della media europea, Fig.4), sia in rapporto al Pil (11,7 per cento contro una media europea dell’8,3 per cento, e l’8,7 per cento dell’Italia; Fig.5)

Noi in valore assoluto spendiamo per la sanità poco meno di 150 miliardi, quindi molto meno della metà della Germania…

 

Inviato
27 minuti fa, Jack ha scritto:

vero, tanto a me il servizio sanitario lo stai pagando tu chissà perché mi sto a preoccupare.

Neanche ci vai vicino a capire che lasciando il finanziamento ad irpef lo stai pagando ad un sacco di incapienti con entrate in altra forma ed agli evasori.

Sei talmente intriso di ideologia dell’800 da non capire che un sistema mutualistico la sanità la fa pagare a tutti e solo i poveri veri - ISEE alla mano - vengono giustamente aiutati dallo stato. Niente, godi nel voler pagare la sanità a quelli come me, sei un genio.

Appunto perché ti preoccupi?

Tu invece sei talmente intriso di te stesso, del tuo godere nell'essere asceso nella scala sociale ( almeno economicamente parlando), che non capisci o comprendi null'altro che non sia partorito o sia in accordo con il tuo modo di pensare.

L'ISEE...caciocavallo fai davvero ridere. Sai quanta gente ha ISEE ridicole  e son tutt'altro che poveri in canna?

E che ti fa fatica ammetterlo: ti rompe le palle pagare anche per i poveracci.

10 minuti fa, maurodg65 ha scritto:

Noi in valore assoluto spendiamo per la sanità poco meno di 150 miliardi, quindi molto meno della metà della Germania…

E cosa parliamo allora?

Inviato
1 ora fa, maurodg65 ha scritto:

non è mica un reato, se il privato si mette a fare competizione con il pubblico e riesce ad offrire un servizio migliore perché no, ovvio che perché avvenga serve una convenzione, ma la competizione in se non è un male.

Ovvio che non è un reato, se fatto alla luce del sole e senza "aiutini" da parte dei politici che dovrebbero essere super partes e non direttamente interessati o peggio.

 

1 ora fa, maurodg65 ha scritto:

Io ho una partita iva, se non fatturo non mi pagano proprio

E' il tuo caso, ma non è così per tutte le realtà e tutte le attività/professioni. Non stiamocela a contare.

Inviato

@maurodg65 Dopo aver letto le tabelle che hai postato, ammesso che siano corrette e non ho fatto un'analisi approfondita, mi sembra che l'Italia non sia messa così male. Forse marcano posti letto.  Sbaglio?

Inviato
11 minuti fa, senek65 ha scritto:

E cosa parliamo allora?

La spesa sanitaria tedesca è divisa tra privato e pubblico, come lo è anche il sistema e gli ospedali sono per il 75% privati. Poi c’è tutto il resto, il nostro problema è che prendiamo random in giro per il mondo il dato che ci interessa e lo spariamo nelle discussioni o nei dibattiti, senza porci mai il problema del come è del perché, ma soprattutto di quanto ci possiamo permettere di spendere, perché la cifra in assoluto spesa per la

sanità dalla Germania e sia il frutto di un PIL maggiore del nostro è sempre in crescita, di un sistema paese efficiente in cui a farla da padrone e l’industria e le aziende di dimensioni medie e grandi, in cui il numero di partite iva marginali è minimo è molto inferiore al nostro e, soprattutto, in cui il numero di lavoratori dipendenti nei diversi livelli e superiore al nostro.

 

Inviato

@senek65 l’Italia ha circa 18 milioni di lavoratori dipendenti e 5 milioni di partite iva (record europeo) per una popolazione complessiva di poco meno di 60 milioni di persone, la Germania ha all’incirca 44,3 milioni di lavoratori dipendenti e 3,5 milioni di partite iva su circa 82,5 milioni di abitanti.

In sostanza in Germania lavora circa il 57% degli abitanti residenti mentre in Italia ne lavora circa il 38%. 

Inviato
33 minuti fa, qzndq3 ha scritto:

Ovvio che non è un reato, se fatto alla luce del sole e senza "aiutini" da parte dei politici che dovrebbero essere super partes e non direttamente interessati o peggio.

La Germania, da quanto letto, è riuscita ad integrare pubblico e privato, gli ospedali sono per il 75% privato, in modo positivo, molto meglio di quanto non abbia fatto ad esempio la Lombardia, il punto è che tutto si può fare ma bisogna vedere gli obiettivi e come lo fai, noi siamo dei fenomeni solo quando si tratta di fare le cose per favorire qualcuno, ma il punto non è pubblico privato ma correttezza, trasparenza, efficienza e produttività, ma quando ne parliamo di inalberano tutti i sindacati passati, presenti e futuri.

31 minuti fa, qzndq3 ha scritto:

Dopo aver letto le tabelle che hai postato, ammesso che siano corrette e non ho fatto un'analisi approfondita, mi sembra che l'Italia non sia messa così male. Forse marcano posti letto.  Sbaglio?

Sinceramente mi ricordo un discorso simile fatto qui durante il lockdown, non mi sembra fossimo malaccio ma bisogna anche pesare la qualità del servizio e non solo i numeri, oltre ai costi ad esempio.

 

Inviato

Io credo che abbiamo il sistema sanità che ci meritiamo; si continua a fare paragoni con gli altri paesi ma non può funzionare, l’alto tasso di evasione fiscale di questo paese non è paragonabile a quello dei paesi citati. A me capita di vedere gente col Rolex al polso, con tatuaggi da centinaia di euro risultare esenti ticket per reddito. Mi sono chiesto sempre come fanno… aggiungo che la sanità privata dovrebbe essere solo privata e non convenzionata e quando, dopo aver sbagliato un intervento, mandano un paziente in ospedale pubblico dovrebbero accollarsi tutte le spese. La ministra che ha fatto quella riforma, da qualcuno citata prima, ha solo fatto dei gran danni perché i medici bravi che avevano una grossa attività privata, sono andati via dagli ospedali e ora ci ritroviamo primari di livello davvero mediocre da un punto di vista professionale che non hanno la forza di opporsi a chi li comanda e messi ad occupare quel ruolo. I giovani medici non hanno figure di riferimento e con i loro primari parlano solo di organizzazione del lavoro, con carichi sempre più pesanti, ma mai di medicina. 

Inviato
1 ora fa, Jack ha scritto:

finanziamento ad irpef lo stai pagando ad un sacco di incapienti con entrate in altra forma ed agli evasor

Gec, scendi dal piedistallo della teoria e vieni nel fango della pratica.

Se uno è incapiente (vero o falso che sia) non paga nemmeno in Germania. 

Inviato
Adesso, carmus ha scritto:

l’alto tasso di evasione fiscale di questo paese non è paragonabile a quello dei paesi citati.

Ma smettiamola con queso mantra inutile e, per molti aspetti, oramai falso. 
In italia abbiamo la metà dei lavoratori complessivi tra dipendenti e partite uve della Germania, lavata quasi un italiano su tre mentre in Germania ne lavora più di uno su due, e ci riempiamo la bocca di teorie basate sul nulla, se poi guardiamo alla distribuzione della pressione fiscale sui redditi ci rendiamo conto di come il “peso” dei costi dello stato abbiamo la

pretesa di farlo pagare ad una frazione dei lavoratori, quelli a reddito medio alto ed alto, mi chiedo dove vogliamo andare.

Inviato

Comunque sono davvero miracolose queste assicurazioni che tu versi dieci e loro ti danno mille.

Fanno come Gesù che moltiplicava i pani e i pesci.

Inviato
Adesso, maurodg65 ha scritto:

quasi un italiano su tre mentre in Germania ne lavora più di uno su due,

Questo è proprio il fondamento. 


  • Notizie

  • Badge Recenti

    • Badge del Vinile Arancio
      music.bw805
      music.bw805 ha ottenuto un badge
      Badge del Vinile Arancio
    • Contenuti Utili
      Eiji
      Eiji ha ottenuto un badge
      Contenuti Utili
    • Reputazione
      Ultima Legione @
      Ultima Legione @ ha ottenuto un badge
      Reputazione
    • Contenuti Utili
      Capotasto
      Capotasto ha ottenuto un badge
      Contenuti Utili
    • Contenuti Utili
      fabio76
      fabio76 ha ottenuto un badge
      Contenuti Utili
×
×
  • Crea Nuovo...