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Governo Meloni: I primi Cento Giorni


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  • Amministratori
cactus_atomo
Inviato

@Roberto M Io per abitudine mi auguro sempre che vi va al governo, dx, sx, centro, 5stalle, amici, nemici, simpatici, antipatici, faccia bene il suo lavoro, pur se ovviamente al alcuni tendo a dare fiducia e ad altri meno. un governo si giudica da quello che fa, non da quello che annuncia in campagna elettorale. il problema principe oggi è quello delle bollette, non è una  decisione facile e qualunque intervento non può che essere temporaneo. ovvio che un ritorno alle bollette di prima non è comunque possibile, una parte di questi aumenti se la può accollare lo stao in vari modo, ma una parte resterà comunque a carico  di cittadini e imprese, le risorse necessarie sono tante da rendere plausibile una posticipazione degli interventi lato fisco, fatto salvo il classico provvedimento di rottamazione delle bollette in corso, di rimodulazione e rinvio di altre, anche perghè una riforma fiscale è cosa complessa, richiede temi lunghi 8legislativi) e vedrà ben attive le lobby. il punto è che per il grande sconfitto, salvini, la flat tax subito è una necessità vitale, per mandare un segnale forte sulla sua capacità di incidere sulle scelte governative. sono le mie non osservazioni da uccello del malaugurio o dettate dalla poca simpatica che ho per il simpatico segretario della lega, ma solo un minimo di lettira critica di quello che leggo in giro. ripeto aspettiamo 

  • Melius 1
Inviato
14 minuti fa, cactus_atomo ha scritto:

il punto è che per il grande sconfitto, salvini, la flat tax subito è una necessità vitale, per mandare un segnale forte sulla sua capacità di incidere sulle scelte governative

Non credo proprio, lo stesso Salvini, in tempi non sospetti (in campagna elettorale) ha parlato della flat tax nell’arco di 5 anni.

Quello che invece ha detto da sempre e’ la necessità di intervenire subito per abbattere il costo delle bollette per le imprese, perché se queste chiudono poi i danni sarebbero irreparabili.

Purtroppo oggi la “mission” della sinistra e dei giornali che la sostengono sembra essere quella di far litigare Salvini con la Meloni, di rompere il CDX e quindi passano in continuazione notizie infondate, illazioni ecc.

E’ anche una cosa infantile e un po’ patetica per un PD disperato che manco sa se dovrà mantenere il nome, stanno facendo la figura del ragazzo sfigato bruofoloso invidioso di due fidanzati belli che cerca di farli lasciare raccontando in giro che lei gli mette le corna, che lui e’ un perdente ecc. ecc.

  • Amministratori
cactus_atomo
Inviato

@Roberto M se un gruppo vincente con l4g mggiornza si mette a litigare di brutto perchè così dicono gli avverari sconfitti, non è un bel biglietto di presentazione. io aspetto di vedere sosa succede. anchenil governo conte/salvini doveva durare 5 anni, ricordi il patto di governo siglato solennemente la politica ha le sue regole, non scritte, che valgono anche se non ci piacciono vediamo. non auguro al paese di stare nella incertezza a lungo ma non dipende da me , dai mei desiderata  e neppure dal pd (carissimo vedo che anche tu ti stai preparando sl mantra che se l'alleanza è rotta è colpa del pd che rema contro, augurati che non sparisca o vi viene a mancare il capro espiatorio)

Inviato

Quanto manca alla scadenza dei primi 100 giorni? Possiamo già tirare le somme sull'operato del nuovo Governo?

Inviato

La realtà distorta

Di Augusto Minzolini

 

C'è un automatismo che guida l'orientamento della sinistra e dei media di quell'area dopo ogni sconfitta elettorale: dal giorno dopo cercano l'anello debole per far saltare l'equilibrio del nuovo governo. Nelle esperienze precedenti hanno sempre utilizzato l'ambizione di uno dei leader della coalizione del centrodestra. Lo fecero con Lamberto Dini, con Pier Ferdinando Casini e con Gianfranco Fini. In questa occasione, in mancanza di meglio, tentano un'operazione a rovescio, cioè mettere la premier «in pectore» Giorgia Meloni contro i suoi alleati, in particolar modo contro Matteo Salvini.

Per farlo usano tutti i mezzi: tirano in ballo il pomo della discordia, cioè le aspirazioni di Salvini per il Viminale; oppure, moltiplicano il numero dei ministri «tecnici» per paventare una riduzione del peso degli alleati nel governo. Addirittura, dopo 25 anni tornano a lusingare Umberto Bossi nel vecchio ruolo - per citare un D'Alema d'annata - di «costola della sinistra». All'epoca il Senatùr servì all'uopo per mandare in crisi il primo governo Berlusconi, ora può tornare utile per emarginare Salvini e fargli saltare i nervi. Del resto la locuzione di Machiavelli «il fine giustifica i mezzi» ha sempre ispirato l'agire di quei mondi: il fine resta la conquista del potere, i mezzi e le alleanze cambiano a seconda del momento. Naturalmente, visto che il gioco è vecchio come il cucco, è soggetto ad un fatale declino. Più o meno come l'ideologia: siamo passati dal socialismo «sol dell'avvenire» al faccione di Giuseppe Conte. L'alleato ambito, appunto, per tornare al potere.

Un declino che la sinistra sconta anche nella capacità di dividere il centrodestra. Anche perché più sei disorientato e più scambi lucciole per lanterne, specie se sei abituato a guardare la realtà attraverso le lenti dell'ideologia: come minimo ne hai una versione distorta. Se poi hai subìto una sconfitta talmente cocente da restarne scioccato al punto di desiderare di cambiar nome, la confusione è totale e paghi un deficit di analisi, rischi cioè di non comprendere la natura e l'equilibrio alla base del governo che sta per nascere.

Ora, per tornare alla realtà, le vicende interne al Caroccio hanno le loro dinamiche, il futuro ci dirà quali. Sugli equilibri interni al governo, invece, contano i gruppi parlamentari e quelli della Lega e di Forza Italia sono stati forgiati (al costo di perdere qualche consenso) nella logica della compattezza e della fedeltà ai leader. Né Salvini, né Berlusconi, infatti, volevano ripetere l'esperienza del governo Draghi, cioè avere delle delegazioni di ministri che perseguono una linea diversa da quella della casa madre. Ecco perché è difficile immaginare l'emarginazione di uno dei leader della coalizione, a cominciare da Salvini: simul stabunt, simul cadent. Questa è la realtà. E la prima ad esserne consapevole è proprio la Meloni che da quando ha cominciato a studiare da premier si muove, com'è nella natura del ruolo, con prudenza. Poi certo c'è la dialettica interna: Salvini può reclamare il Viminale per poi, di fronte ad un no, puntare ad avere una compensazione negli equilibri interni al governo. Ma questo è nelle cose. Immaginare, invece, un suo isolamento come grimaldello per far saltare il governo è solo l'illusione di una sinistra che spera di avere in tempi brevi un'improbabile rivincita.

 

  • Confused 1
Inviato
4 ore fa, maurodg65 ha scritto:

parte di elettori che rinfacciano all’autore

Osservo che con Saviano ce l'hanno camorristi e elettori di Meloni.

È curioso. 

Inviato

@Roberto M ma parliamo del ministro delle finanze, io un candidato lo avrei...

delaurentiis_143.jpg

Inviato

Chi e’ quel personaggio ?

Dalla faccia non mi sembra proprio adatto.

Inviato
27 minuti fa, appecundria ha scritto:

Osservo che con Saviano ce l'hanno camorristi e elettori di Meloni.

È curioso. 

Mica tanto, visto che Saviano ce l’aveva con i cammorristi e, prima del voto, con gli elettori della Meloni, tanto da affermare che sarebbe espatriato nel caso in cui in Italia avessero vinto le destre, oggi gli stanno semplicemente ricordando la sua promessa e lo sfottono invitandolo ad espatriare, direi che è il minimo sindacale fintanto che si rimane sugli sfottò. 

Gaetanoalberto
Inviato

@Roberto M Pare addirittura che in passato alcuni partiti abbiano fatto campagna acquisti nel vero senso della parola 

extermination
Inviato

D'altronde, In via della scrofa si rischia di far porcate.

briandinazareth
Inviato

intanto comincia il pianto preventivo, e arriva la bastonata di draghi:

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Inviato
23 ore fa, Roberto M ha scritto:

Purtroppo oggi la “mission” della sinistra e dei giornali che la sostengono sembra essere quella di far litigare Salvini con la Meloni,

Quindi non si parlano, leggono solo i giornali di sinistra, e poi litigano?

  • Haha 2
Inviato
48 minuti fa, senek65 ha scritto:

Quindi non si parlano, leggono solo i giornali di sinistra, e poi litigano?

Nulla di tutto ciò, nessuno litiga, se non nei sogni della sinistra.

Per questo il tentativo e’ goffo e ridicolo.

Inviato
44 minuti fa, Roberto M ha scritto:

Per questo il tentativo e’ goffo e ridicolo.

Ma di che parli? 😄

Inviato
Il 5/10/2022 at 16:20, Roberto M ha scritto:

La realtà distorta

Di Augusto Minzolini

Ma leggere qualcosa di qualcuno con la fedina penale pulita, no?

  • Haha 2
Inviato

@briandinazareth E' sempre facile dire di nò a tutto , o quasi, adesso che devono fare, la colpa è degli altri, ma purtroppo si trovano di fronte un "Draghi" che non è un parac...o politico, e gli và già bene che non li ha mandati a quel paese.

  • Melius 1
Ospite
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