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Governo Meloni: I primi Cento Giorni


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7 minuti fa, crosby ha scritto:

adesso per andare avanti nel progetto di governo la meloni si affida a draghi che garantisce per lei e il suo entourage su debito, nato e ucraina. E, adesso chi glielo dice a tutti quelli che l'hanno votata che non ha la statura per rappresentare un paese grande come il ns e che babbo draghi deve esercitare la patria potestà agli occhi del mondo?

https://www.repubblica.it/esteri/2022/09/28/news/draghi_meloni_cerca_accordo_nuovo_governo-367612672/
Sta accade nel esattamente ciò che molti avevano scritto qui nelle settimane passate, nulla che possa mettere a rischio il paese dal punto di vista politico e dei conti pubblici, Draghi concorderà con la Meloni e la nuova maggioranza l’approvazione del bilancio di previsione come è nella logica delle cose e la Meloni aspetterà di ricevere l’incarico da Mattarella se così il Presidente della Repubblica vorrà, quindi state sereni. 

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@Jack

Se dovesse, Meloni, riuscire ad averne prezioso contributo non saresti contento?

o giú il paese pur che venga giú la politica avversata?

bello, bravo

 

certo che sarei contento, e ci mancherebbe ho ancora qualcosa da perdere in questo paese, vorrei solo rimarcare che secondo me la stampella con l'europa  sarà più che una staffetta, mi sbaglierò ma credo che la ue chieda di più a draghino

 

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Dal corriere della sera:

https://www.corriere.it/politica/22_settembre_28/meloni-governo-inattaccabile-zelensky-7257c9dc-3eee-11ed-b6e3-34338f1c69a0.shtml?viewName=APERTURA_FOTO_FISSA
Si sta dimostrando una grande statista, c’è poco da obiettare, vuole essere inattaccabile all’estero ed evitare tensioni con Mattarella e lo spettacolo indegno del primo governo giallo verde con tanto di pagliacciata del contratto ecc, ministri respinti e tre mesi persi che oggi non ci lo possiamo permettere.

Grandissimo realismo politico, forse abbiamo veramente trovato una nuova Thatcher.
Vi faccio la sintesi:

nei tanti colloqui di ieri Meloni è stata chiara: «Voglio un governo con personalità anche politiche di alto profilo, inattaccabile, che mi faccia fare bella figura in Italia e all'estero. Che non mi crei problemi e non provochi censure e inutili scontri polemici di cui non abbiamo alcun bisogno». Anche perché la situazione è talmente difficile che non ci si può permettere «passi falsi», e tantomeno provvedimenti fuori linea rispetto allo stato dei conti pubblici. I soldi a disposizione «sono pochi» e presentarsi come primo atto del governo con una manovra che richieda uno scostamento di bilancio, se non come «extrema ratio», sarebbe «visto male all'estero». Parole pronunciate più volte nella prima giornata dopo il voto passata prima alla Camera poi alla sede del partito.

 

Nomi che siano all’altezza

Nel pomeriggio, da Meloni è stato ricevuto anche Antonio Tajani, che non si sbottona: «Non abbiamo parlato di nomi, ma di metodo. Servono ministri di alto profilo e di prestigio. Noi siamo pronti a dare il nostro contributo, offrendo sostegno e competenze. Ho parlato con von der Leyen e Metsola assicurando che FDI sarà al governo con un ruolo europeista e responsabile». 
Meloni - che prestissimo avrà un confronto con Salvini - vuole coinvolgere gli alleati in un clima di collaborazione, ma chiede che non le si presentino nomi non all'altezza della situazione: no a bocciati dalle urne da ripescare, no a figure di secondo piano a cui sono state fatte promesse, no a chi non abbia posture serie. Vale per tutti, anche per i suoi. 

 

  • Melius 1
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Sta incassando pure l’endorsment dell’opposizione:

Una buona notizia le arriva dall'opposizione. Dopo che Lollobrigida ha ribadito l'intenzione di riformare la Carta a partire dal presidenzialismo, arriva l'apertura di Matteo Renzi: «Faremo opposizione, ma se Meloni chiederà un tavolo per fare insieme le riforme, noi ci saremo». In un messaggio inviato alla leader, Carlo Calenda è andato oltre, offrendole la sua collaborazione e la sua esperienza «sulle emergenze» come «ho fatto con altri governi».

  • Melius 1
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Altro capolavoro politico (e lo dico con dispiacere, ma e’ come quando prendi 5 gol dalla Juve, rosichi pero’ devi ammettere che sono stati più forti) e’ come sta gestendo la Lega e in particolare l’ambizione di Salvini a tornare a fare il ministro dell’interno.

Ha messo una sorta di veto per ottime ragioni di opportunità e realismo politico (non e’ ben visto da Mattarella che potrebbe opporre il veto, ed in più e’ sotto processo a Palermo, incassare una bocciatura dal capo dello stato danneggerebbe la Lega stessa che poi si dovrebbe piegare, e’ meglio ingoiare il boccone amaro).
Offrirebbe alla lega il Prefetto di Salvini (il prefetto di Roma che Salvini aveva nominato come massimo dirigente al suo ministero dell’interno) così ne’ lui ne’ Mattarella potranno protestare troppo (e’ una figura istituzionale ed ha avuto la fiducia della Lega).

Con questo da un lato ottiene lo scopo di andare spedita alla formazione di un governo che non presta il fianco a critiche e dall’altro eviterebbe di farsi cannabilizzare da Salvini che, siccome il ministro dell’interno lo sa fare bene, eroderebbe consensi ad FDI esattamente come ha fatto con Conte e i 5 stelle passando in un anno dal 17 al 34%.

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Aspettiamo i fatti.

Alcuni nomi che girano nel toto sono di alto profilo: Panetta, Belloni, Piantedosi, e altri.

Giorgia vuole presentarsi in europa come una persona attenta alle ragioni dell’Italia ma non populista, almeno a giudicare dal modo in cui si sta muovendo.

Ho trovato pertinente anche il tema posto non so da chi di una riforma della Costituzione oltreche’ in senso presidenziale, (non deve essere un tabu’ ci sono repubbliche presidenziali nel mondo che conta), anche nel senso di porre una qualche barriera o filtro all’ingresso scriteriato nel

nostro ordinamento di ogni e qualsiasi norma decisa a Bruxelles o altre sedi internazionali  (quindi essenzialmente adeguamento dell’art.11).

Il tema non e’ fascista ma e’ esattamente quello da cui nascono le sentenze della Corte costituzionale tedesca (di oggi) e la cd teoria dei controlimiti (e cioe’ dell’intangibilita’ anche da ordinamenti sovranazionali di norme primarie della Costituizone) che pero’ e’ di sola elaborazione della giurisprudenza dell Corte costituzionale italiana mentre mancano norme chiare - di rango costituzionale- al riguardo.

  • Melius 2
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