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Melius Club

La semantica dei nuovi ministeri


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extermination
18 minuti fa, damiano ha scritto:

, questa è l'inclusione scolastica

Quindi privare i giovani e le famiglie  dell'offerta formativa privata contribuirebbe a rendere la scuola pubblica più efficiente ed efficace? Non credo proprio!!

Perchè alla fin fine è questa la sostanza.

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1 ora fa, extermination ha scritto:

Quindi privare i giovani e le

E dove l'avrei scritto? Io preferisco assolutamente la scuola pubblica, ma non ho scritto che l'offerta privata debba sparire, anzi. Ho qualche remora sul finanziamento pubblico alla scuola privata (che razza di mercato libero sarebbe?), ma secondo me, nell'ottica di rendere la scuola ancora più inclusiva è bene che esita (l'offerta di istruzione privata).

Ciao 

D.

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4 ore fa, mozarteum ha scritto:

Bisogna abbandonare il pregiudizio egalitario in tema di scuola.

Ma guarda che è così da sempre. Mica tutti gli istituti scolastici sono uguali e, nello stesso istituto, non tutte le sezioni sono uguali.

Sicuramente lo era anche ai tuoi tempi, e massimamente lo è oggi.

Il pregiudizio egalitario non sanno manco che è. 

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@wow

Se vuoi abolire i diplomifici devi togliere il valore legale al titolo di studio come negli USA e compiare i paesi anglosassoni in tutto e per tutto.

Soprattutto con il licenziamento “as will” per i docenti che non fanno raggiungere i risultati minimi alle loro classi all’esito di valutazioni oggetteve.

Come in questo caso:

https://www.blitzquotidiano.it/cronaca-mondo/usa-troppi-studenti-bocciati-scuola-licenzia-tutti-gli-insegnanti-259887/

Purtroppo pero’ temo che questo governo Meloni sia troppo di sinistra per far passare una cosa liberale e di buon senso come questa.

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Alunni bocciati? Tutti gli insegnanti a casa

Una scuola di Central Falls, nel Rhode Island, manda via
i 74 professori per incapacità. Plauso di Washington

La Central Falls Senior High School

MILANO - Se l'alunno non è bravo a scuola è colpa dell'insegnate: a questa conclusione è giunta l'autorità scolastica di un istituto americano di Rhode Island. Che ha licenziato tutti gli insegnati.

LICENZIATI - Alla fine dell'anno scolastico, previsto per inizio giugno, tutti i 74 insegnati della Central Falls Senior High School dovranno riordinare la loro cattedra e lasciare la scuola: il comitato scolastico dell'istituto nella cittadina di Central Falls ha infatti deciso rimedi estremi dopo che meno della metà degli studenti dell'unica scuola superiore del luogo erano riusciti a ottenere il titolo di studio in quattro anni. Una lettera blu di licenziamento verrà spedita anche al preside e ad altri 19 dipendenti della scuola.

DIRETTIVE - La mozione, votata a maggioranza dai membri del comitato della scuola, è arrivata dopo settimane di acceso dibattito: la sovrintendente scolastica, Frances Gallo, aveva presentato un piano agli insegnanti per migliorare la prestazione che, in sostanza, chiedeva ai professori di trascorrere più tempo con i loro allievi dopo la scuola, oltre a frequentare corsi di aggiornamento, riporta il Providence Journal. Gli insegnanti, tuttavia, pretendevano più retribuzione per le ore in più. Ne è nata un disputa. E il risultato è stato il licenziamento. «È stata la decisione più difficile di tutta la mia vita, ma dopotutto devo adempiere alle direttive federali» ha spiegato Gallo.

INSEGNANTI - La scuola pubblica, che tra i suoi ex alunni vanta anche la nota attrice di colore Viola Davis, candidata all'Oscar nel 2009 per la sua interpretazione in «Il dubbio» (Doubt), si trova ora al centro di feroci polemiche. Soprattutto da parte dei sindacati degli insegnanti che hanno già annunciato di intraprendere vie legali contro questa decisione. Nel frattempo, sono scesi in piazza per dimostrare contro questa decisione. Come riferisce il giornale di Providence soltanto il sette per cento degli alunni dell'ultimo anno scolastico 2009 avevano sufficienti nozioni di matematica. La scuola conta 800 alunni. Ed è l'unica nella cittadina di Central Falls, considerata tra le più povere dello Stato del Rhode Island, sulla costa orientale non troppo distante da New York. È frequentata in maggioranza da figli di immigrati; il 65 per cento sono ispanici e per loro l'inglese è la seconda lingua.

OBAMA - La decisione presa dal comitato scolastico trova però il plauso del segretario all'istruzione di Barack Obama, Arne Duncan: «Hanno mostrato coraggio e fatto la cosa giusta per i ragazzi». L'istruzione rimane infatti una priorità nell'agenda dell'amministrazione Obama che nei mesi scorsi ha deciso un investimento sulla scuola che non ha precedenti nella storia americana: oltre quattro miliardi di dollari. Tuttavia, il presidente Usa ha espressamente indicato fra gli obiettivi la valutazione degli insegnanti e l'aggancio delle loro retribuzioni alle performance degli alunni.

Elmar Burchia
https://www.corriere.it/esteri/10_febbraio_25/rhode-island-scuola-alunni-bocciati-insegnanti-licenziati-burchia_647097de-21df-11df-8195-00144f02aabe.shtml

 

 

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33 minuti fa, Roberto M ha scritto:

Soprattutto con il licenziamento “as will” per i docenti che non fanno raggiungere i risultati minimi alle loro classi all’esito di valutazioni oggetteve.

Roberto, sarei l'uomo più felice del mondo se fossi certo che gli insuccessi degli allievi dipendono esclusivamente dai loro insegnanti.

Basterebbe migliorare il livello dei docenti, magari, come spiegavo prima, attirando i migliori professionisti.

Invece non è così, è una facile scorciatoia demagogica per non affrontare i problemi.

Innanzitutto, non credo che l'istruzione italiana, specie a livello di licei e università, sia da meno rispetto a Usa ed altre realtà europee.

E non ho problemi a dire che è una delle pochissime istituzioni che tiene. Nonostante tutto e nonostante i somari che ne parlano per rivalsa e che la hanno frequentata poco e con indolenza. 

Credimi, non faccio difese corporative di una categoria con i membri della quale mi trovo spessissimo in disaccordo, ma prima di bocciare gli insegnanti ci sarebbe da soffermarsi su tutte le condizioni al contorno.

Ne ho parlato prima e in altri interventi. 

 

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Gaetanoalberto

Fatevelo dire dallo zio che i problemi della scuola sono davvero complessi..., non troppo diversi da altri problemi sociali. 

La serietà è un tema generale. 

Ho provato a parlarne: meno bandiere da sventolare, più concentrazione sul core business, l'apprendimento. 

Questo richiede collaborazione, e minore conflittualità, ed anche accettare che i risultati non siano uguali per tutti. 

Le famiglie non hanno meno problemi della scuola, ed anche loro soffrono da una parte dei tempi di lavoro, e dall'altra di un certo edonismo distratto. 

Fare meno e fare meglio insegna il metodo, e dá ai discenti il tempo che spesso manca, tra una palestra, una scuola che li tiene fino alle 16 etc. 

Se poi consentissero ai DS di seguire anche la didattica oltre che mille orpelli, non sarebbe male. 

I meccanismi contrattuali non aiutano affatto. 

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20 ore fa, mozarteum ha scritto:

Perche’ sa di classismo economico. Mentre invece la scuola dovrebbe essere di tutti quelli che vogliono studiare bene

Il classismo si risolve col voucher scolastico, uno per ciascun figlio in età scolare a prescindere dal reddito, fornito ai genitori che rispondono dell'obbligo scolastico. Da spendere in una qualsiasi delle scuole statali o non statali accreditate del sistema pubblico nazionale.  Lo fanno tutti gli altri paesi europei in varie forme. Questo porterebbe a concorrenza, migliorandolo il servizio e premiando il merito di prof e studenti. L'inclusività vera è un pregio delle scuole valide e non comporta necessariamente la penalizzazione dei bravi.

  • Melius 2
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25 minuti fa, melos62 ha scritto:

 a prescindere dal reddito,

Quindi 1000 sacchi al figlio della portinaia e la stessa cifra al figlio di Totti?

Mi par giusto, però dobbiamo fa pagare ai genitori le stesse tasse in virtù del medesimo principio di proporzionalità.

(A Totti quelle della portinaia, non viceversa)

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14 ore fa, appecundria ha scritto:

Due autogol nello stesso post. 

Credo che Roberto l’abbia postato di proposito, un’amministrazione democratica storica, con il primo presidente di colore, che decide di licenziare i professori in virtù del merito, in questo caso loro demerito, visto i pessimi risultati degli studenti rispecchia in pieno quanto annunciato da questo Governo, poi vedremo ciò che farà ovviamente perché i proclami si lasciano scrivere, conta l’applicazione pratica degli stessi.

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16 minuti fa, Velvet ha scritto:

Quindi 1000 sacchi al figlio della portinaia e la stessa cifra al figlio di Totti?

Piuttosto 4000 euro (la metà di quanto costa procapite la scuola statale di soli stipendi) che renderebbe semigratuita la scelta di quasi ogni scuola privata di qualità. Escluse quelle con rette elevatissime per super ricchi dove possiamo mandare Totti jr. Perché la sinistra non ha mai voluto attuare una iniziativa di vera perequazione, rendendo possibile la scelta della scuola a prescindere dal reddito? Il monopolio dell'istruzione statale è una roba da regimi autoritari, infatti un pò è rimasta l'impostazione data dal fascismo ma col sindacato in combutta col ministero a gestire il potere.

  • Melius 1
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