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Il governo Meloni è in carica


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Inviato
22 minuti fa, wow ha scritto:

La falla del tuo ragionamento sta nel fatto che lo stato non deve produrre ricchezza (a meno che non intraprenda), ma garantisce e regola una serie di cose.

La ricchezza non la produce soltanto l'imprenditore e i relativi lavoratori ma un sistema complesso, non tribale, che non si liquida un concetto banale e demagogico, del quale fanno parte soggetti e pezzi che non producono, di per sé stessi, ricchezza. 

Appunto, lo Stato non deve produrre ricchezza, quel compito spetta al privato, poi che sia compito dello Stato garantire le regole del gioco e che esso offra servizi utili quando non necessari e un’altra storia e non cambia quanto scritto, senza il privato la baracca non sta in piedi perché, alla fine dei conti, è il privato che produce la ricchezza necessaria per garantire con la sua redistribuzione il welfare ed i servizi di cui sopra.

Inviato
17 minuti fa, wow ha scritto:

Sto dicendo la stessa cosa ma da un pdv speculare.

Ma io parlo di Sistema Paese, il signor Meloni e certa demagogia pseudo liberista, intesta alla sola imprenditoria il merito di produrre ricchezza. 

Stai parlando con me e quella stessa frase l’ho scritta qui qualche mese fa, quindi parla con me e non con il “Signor Meloni”.

Nessuna demagogia pseudo liberista ma un semplice dato di fatto, l’imprenditoria crea ricchezza lo Stato offre i servizi base e contribuisce, ma in assenza dei primi lo Stato non serve a nulla, a meno di non considerare una deriva di sistema che inglobi tutti i mezzi di produzione trasformandolo in imprenditore, quel sistema ha però un nome.

Inviato
20 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

Non hanno tempo di sprecare tempo sui libri,

Delle due l’uno o non hai letto ciò che  stato scritto o non l’hai capito, in entrambi i casi potevi passare oltre ed avresti fatto miglior figura invece che fare sfoggio gratuito di saccenza.  

Inviato

 

https://www.corriere.it/politica/22_ottobre_30/gianfranco-fini-in-mezz-ora-piu-066cae7e-585a-11ed-9e79-0ca6cc80307a_amp.html
 

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Gianfranco Fini torna in tv a In mezz’ora in più: «Meloni? Io ho aperto una strada»

di Redazione Online

Gianfranco Fini, ex leader di Alleanza Nazionale, è tornato in tv dopo anni, a In Mezz’Ora in più, il programma diLucia Annunziata. «Non sono un ispiratore di Giorgia Meloni, non ha bisogno di ispiratori. Ma alla stampa estera ho spiegato che la realtà italiana della destra era un po’ diversa da come era stata raccontata, e di aver votato per Meloni: e lo ribadisco». 

Fini, ex presidente della Camera, ha detto di aver «aperto una rotta e indicato una strada», riferendosi a Meloni: «Tocca poi ai giovani percorrerla». 

Fini ha detto di riconoscere una certa ipocrisia nella richiesta della sinistra a Meloni di «riconoscere l’antifascismo come un valore»: «La risposta», ha detto Fini, «non può che essere sì, l’abbiamo detto a Fiuggi e Meloni non si è mai dissociata. Ma attenzione: non è una furbata della destra dire che tutti i democratici sono antifascisti, ma non tutti gli antifascisti sono democratici. Se la sinistra chiede alla destra di essere lineare e di accettare l’antifascismo dovrebbe accettare in modo altrettanto lineare che tra gli antifascisti c’è chi ha anche posizioni antidemocratiche».

Fini ha spiegato che «avevano ragione Meloni e La Russa, quando fondando Fratelli d’Italia dettero vita alla casa della destra; io avevo torto. Il Pdl fu un errore imperdonabile, che non perdono a me stesso. Era nato il Pd, credevamo nel bipolarismo».

Quanto ai legami tra Meloni e l’eredità fascista, Fini spiega che già negli anni ‘90 «la vigilanza antifascista era finita». Nel «1995», dice Fini, «Massimo D’Alema diventò presidente della commissione bicamerale e si parlò dell’asse Fini-D’Alema, l’ultimo segretario post-comunista e l’ultimo post-fascista. Nel 1996 Violante viene eletto presidente della Camera, Alleanza Nazionale lo applaude in modo sincero quando dice che per fare della liberazione un momento unitario, condiviso, bisognava “guardare ai vinti di ieri”, e bisogna fare attenzione ai verbi, non dice capire. E nel ‘99, prima dell’elezione di Carlo Azeglio Ciampi alla presidenza della Repubblica non svelo un segreto, incontrai riservatamente il segretario dei Ds Walter Veltroni, ragionammo e trovammo che il nome di Ciampi era quello che poteva garantire tutti».

Quanto alle polemiche su La Russa, e alle sue dichiarazioni sul 25 aprile, Fini ha spiegato che «il titolo dato dalla Stampa all’articolo su La Russa è forzato. La Russa - l’ho sentito anche stamattina - ha detto non che non festeggerà il 25 aprile, ma che lo festeggerà, senza andare ai cortei. E perché? Perché rischia di trovarsi a fianco dei giovanotti di cui parlavamo poc’anzi, che mettono a testa in giù i manichini».

Fini affronta poi le polemiche sulla fiamma che ancora è presente nel simbolo di Fratelli d’Italia: «Non è il simbolo del MSI, ma è il simbolo di Alleanza Nazionale. E a me non fu chiesto di toglierla, quella fiamma: perché avevamo preso le distanze dal fascismo. La fiamma del simbolo del partito di Meloni non è quella del MSI. Lo ribadisco: l’antifascismo è un valore condiviso anche da destra, se lo si intende come difesa della libertà e della democrazia; aggiungo che anche il patriottismo deve essere un valore condiviso».

Il governo durerà? Secondo Fini, a costituire un potenziale problema è il fatto che per Berlusconi è stato un trauma essere stato battuto da una «donna che, da quando è ragazzina, mastica pane e politica, non viene dalla trincea del lavoro, dell’imprenditoria». Però Berlusconi «non è un irresponsabile», aggiunge Fini.

 

Inviato
33 minuti fa, maurodg65 ha scritto:

Appunto, lo Stato non deve produrre ricchezza, quel compito spetta al privato, poi che sia compito dello Stato garantire le regole del gioco e che esso offra servizi utili quando non necessari e un’altra storia e non cambia quanto scritto, senza il privato la baracca non sta in piedi perché, alla fine dei conti, è il privato che produce la ricchezza necessaria per garantire con la sua redistribuzione il welfare ed i servizi di cui sopra.

Mauro, poi la pianto, l'oggetto della discussione non verte sulla capacità/possibilità dello stato di produrre ricchezza o meno, ma sulla teoria secondo la quale la ricchezza è prodotta esclusivamente dalla imprenditoria, per cui si potrebbe fare a meno della PA.

Come dici, senza il privato, ma consentimi di correggerti, dal momento che il privato non è necessariamente imprenditore, senza l'imprenditoria la baracca non sta in piedi, ma senza lo Stato (come ente che garantisce, fornisce, mantiene, una serie di servizi, infrastrutture e fa osservare una serie di regole) non sta in piedi l'imprenditoria e tantomeno una organizzazione sociale degna di questo nome, a meno che non si voglia tornare a organizzazioni sociali ed economiche pre statuali o a utopie (superate) nelle quali si stabilisce la contrattazione diretta tra domanda e offerta di beni e servizi. 

Inviato
5 minuti fa, wow ha scritto:

come ente che garantisce, fornisce, mantiene, una serie di servizi, infrastrutture

questo no

5 minuti fa, wow ha scritto:

fa osservare una serie di regole

questo sì e bastano meno di duecento miliardi l’anno non i 1’000 che si sprecano

Inviato

@Jack Paolo, non parlo delle inefficienze del nostro sistema statale ma di organizzazione di un qualsiasi "Sistema Paese" capitalista e democratico.

Inviato
7 minuti fa, wow ha scritto:

ma sulla teoria secondo la quale la ricchezza è prodotta esclusivamente dalla imprenditoria, per cui si potrebbe fare a meno della PA.

Scusami ma questa è una tua conclusione arbitraria, la frase è che è il privato che produce ricchezza ed è fondamentale allo scopo, in effetti noi

come Paese siamo l’esempio di come l’assenza di un tessuto produttivo privato, che alimenti la crescita economica attraverso i suoi investimenti, possa far collassare il sistema paese, non credo serva altro per dimostrare la tesi e se non invertiremo la tendenza sperimenteremo gli effetti sulla nostra pelle. 

Inviato
3 minuti fa, wow ha scritto:

non parlo delle inefficienze del nostro sistema statale ma di organizzazione di un qualsiasi "Sistema Paese" capitalista e democratico.

Non vive di vita propria, si regge sull’economia privata senza la quale non può sostenersi, il punto è questo.

 

Inviato
36 minuti fa, maurodg65 ha scritto:

l’imprenditoria crea ricchezza

Una impresa, mezzi, personale, capitale etc etc, messa su un'isola deserta non produce nulla.

Mi sembra chiaro che neanche questa viva di vita propria. 

Noi stiamo discutendo di questa frase: Perché la ricchezza la creano le imprese con i loro lavoratori, non lo Stato tramite editto o decreto. E allora il nostro motto sarà 'non disturbare chi vuole fare'". …”

Poi cosa significa" non disturbare chi vuol fare"? 

 

Inviato
Adesso, wow ha scritto:

Una impresa, mezzi, personale, capitale etc etc, messa su un'isola deserta non produce nulla.

Mi sembra chiaro che neanche questa viva di vita propria. 

Certo, ma infrastrutture e servizi possono essere garantiti dai privati, nei secoli passati sia in Europa sia nel Nord America, come anche in altre parti del mondo, lo sviluppo economico c’è stato anche in assenza di infrastrutture e servizi pubblici che sono “nati” in un secondo momento, oggi ovviamente è diverso perché parliamo di periodi storici completamente diversi, ma per assurdo il “privato” potrebbe surrogare il “pubblico” praticamente su tutto, il contrario non sarebbe possibile se non  con il comunismo reale.

Inviato
4 minuti fa, maurodg65 ha scritto:

Certo, ma infrastrutture e servizi possono essere garantiti dai privati, nei secoli passati sia in Europa sia nel Nord America, come anche in altre parti del mondo, lo sviluppo economico c’è stato anche in assenza di infrastrutture e servizi pubblici

È esattamente quello che sto affermando: certe teorie sono ferme ad una concezione di Sistema socio economico di parecchi secoli fa. 

7 minuti fa, maurodg65 ha scritto:

ma per assurdo

Molto per assurdo. 

Perché il singolo privato surroga solo quello che gli conviene, che potrebbe confliggere con ciò che conviene ad un altro privato e potrebbe confliggere con il benessere sociale collettivo (scusa la parolaccia) che è il fine ultimo di una organizzazione sociale evoluta. 

Inviato
1 minuto fa, wow ha scritto:

Perché il singolo privato surroga solo quello che gli conviene, che potrebbe confliggere con ciò che conviene ad un altro privato e potrebbe confliggere con il benessere sociale collettivo (scusa la parolaccia) che è il fine ultimo di una organizzazione sociale evoluta. 

Certo, ma il punto non era e non è questo, lo ripeto ancora per l’ultima volta, poi basta però perché siamo in loop già da un po’, il punto è che uno dei due è indispensabile e senza la ricchezza non viene prodotta, l’alternativa esiste nei paesi comunisti ed il risultato lo possiamo valutare tutti.

 

Inviato

@Roberto M

Potrebbero avere un sacco di problemi Cuba ,ma i medici sono medici.

Non erano venuti in Italia quando era iniziata nel 2000 la pandemia?.

Però che negli Stati Uniti se non hai un assicurazione praticamente non sei curato ,non è una favola.

Quindi dobbiamo distinguere l'eccellenza dalla sanità .

Ma nella mia Lombardia se non vai sul provato ,tranne rarissime eccezioni,i tempi di attesa sono biblici.

Il governatore Fontana,ringrazia

Inviato

@wow giustizia, difesa interna, difesa esterna, un minimo di burocrazia.

il resto a mercato. 200 miliardi molto larghi il costo.

 

Lo stato se vuole può fornire servizi ma chiedendo il pagamento diretto a chi vuole usarli, chi vuole usarli può organizzarsi in gruppi di acquisto od organizzazioni private a scopo di mutuo soccorso

Organizzazione liberale del sistema paese, appunto.

 

  • Melius 1
Inviato
48 minuti fa, wow ha scritto:

certe teorie sono ferme ad una concezione di Sistema socio economico di parecchi secoli fa. 

mo’ siccome appe ha sognato il che che gli raccontava sta cazzata, la cazzata è diventata un dogma 🙄

briandinazareth
Inviato
2 ore fa, maurodg65 ha scritto:

La fiamma del simbolo del partito di Meloni non è quella del MSI. Lo ribadisco: l’antifascismo è un valore condiviso anche da destra, se lo si intende come difesa della libertà e della democrazia

 

Ma quella fiamma non nasce dalla tomba di Mussolini? Sono male informato io?

Inviato
36 minuti fa, Jack ha scritto:

giustizia, difesa interna, difesa esterna, un minimo di burocrazia.

Precisamente, questo modello di organizzazione statale "light" dove è stato adottato e funziona? 


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