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Melius Club

“Sovranità alimentare” una supercazzola?


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Inviato
6 minuti fa, appecundria ha scritto:

facciamo rientrare la flotta.

C’abbiamo pure la flotta?
E da quando? 😄 

  • Haha 1
Inviato
19 minuti fa, maurodg65 ha scritto:

Togli gli USA

Mah! Il mondo mangia grazie alle sementi americane che deve comprare più o meno per forza.

E le compagnie americane stabiliscono cosa si deve coltivare e cosa no in mezzo mondo.

Ad ogni modo, la tua visione europeista è condivisibile... ma non è "sovranità alimentare". L'unica via è sradicare colture supeflue come il lambrusco, il collio e il prosecco 🙂 e girare tutto a grano tenero (per quello duro ci pensa la terronia).

Inviato

Preciso: "mangia grazie alle sementi americane" nel male ma anche nel bene. Le sementi americane stanno sconfiggendo la fame nel mondo. 

  • Melius 1
Inviato

Non mi intendo di sovranita’ alimentare.

Pero’ devo dire che al Salone del Gusto di Torino i padiglioni italiani offrivano cibo di eccellenza non so made dove. Nel senso che non so fino a che punto le materie prime e la filiera delle stesse soprattutto fosse interamente italiana.

Secondo me andrebbe invece sostenuta la piccola produzione artigianale di qualita’ soprattutto inducendo la gente a mangiar poco e bene.

Quindi piu’ che sovranita’ alimentare direi alimentazione informata

 

Inviato
1 ora fa, Velvet ha scritto:

Ma è anche una cosa di elite, perchè è impensabile oggi come oggi sfamare 60 milioni di abitanti con ciò che produciamo internamente, spesso colture o lavorazioni artigianali numericamente ridotte e dal costo non proprio accessibile.

Sarebbe impossibile da mantere il sistema attuale non solo per le quantità ma anche per le varietà di prodotti che troviamo sugli scaffali e non ultimo...

I prezzi.

Inviato
10 minuti fa, appecundria ha scritto:

e girare tutto a grano tenero

Sui declivi delle colline non crescerebbe neanche a pregarlo in sanscrito.

Inviato
5 minuti fa, appecundria ha scritto:

Mah! Il mondo mangia grazie alle sementi americane che deve comprare più o meno per forza.

E le compagnie americane stabiliscono cosa si deve coltivare e cosa no in mezzo mondo.

Certo, ma fintato che la competizione la limitiamo all’economia a me sta bene, va da se che poi puoi soccombere anche economicamente, ma non è interesse di nessuno uccidere i potenziali tuoi consumatori se parliamo di economia, piuttosto che farlo con le armi come sta accadendo oggi non c’è paragone, almeno per me.

7 minuti fa, appecundria ha scritto:

Ad ogni modo, la tua visione europeista è condivisibile... ma non è "sovranità alimentare". L'unica via è sradicare colture supeflue come il lambrusco, il collio e il prosecco 🙂 e girare tutto a grano tenero (per quello duro ci pensa la terronia).

Mah, il punto è che se non abbiamo i terreni necessari lo faremo in un altro dei paesi europei con le caratteristiche  orografiche adatte, l’Ucraina non era una boutade perché oggettivamente renderebbe la UE autosufficiente o quasi da quel punto di vista, assurdo snaturare un territorio per coltivare prodotti a basso valore aggiunto, seppur indispensabili per l’alimentazione umana.

Inviato
1 minuto fa, Velvet ha scritto:

non crescerebbe neanche

Non cominciamo coi sabotaggi.

Inviato
7 minuti fa, mozarteum ha scritto:

Secondo me andrebbe invece sostenuta la piccola produzione artigianale di qualita’ soprattutto inducendo la gente a mangiar poco e bene.

Quindi piu’ che sovranita’ alimentare direi alimentazione informata

In effetti il concetto originario di Sovranità alimentare è proprio questo ed ha poco a che fare con ciò che ha suscitato nell’immaginario collettivo il termine in queste settimane.

Inviato
6 minuti fa, maurodg65 ha scritto:

lo faremo in un altro dei paesi europei con le caratteristiche  orografiche adatte

ma loro sono d' accordo ? se si, in cambio di che ?

Inviato
2 minuti fa, maurodg65 ha scritto:

lo faremo in un altro dei paesi europei

Ho capito Mauro, forse è quello che già facciamo, ma non è sovranismo.

Per non capirne niente, l'unica via al sovranismo alimentare reale è una profondissima mutazione degli usi e costumi alimentari della popolazione. Altro che tradizione, dovete imparare a mangiare insetti (voi, perché io ho la piantagione di friarielli). 🙂

  • Melius 1
Inviato
7 minuti fa, maurodg65 ha scritto:

ciò che ha suscitato nell’immaginario collettivo

Ieri alla Camera ha parlato l'immaginario collettivo?

3 minuti fa, audio2 ha scritto:

se si, in cambio di che ?

Soldi, sghei, palanche, a scelta. 

Inviato

Sulla "sovranità" alimentare a dir il vero immaginavo nascessero più polemiche ad alto livello, mi spiego: Un marziano che volesse conoscere la UE e la esaminasse attraverso i provvedimenti e i bilanci storici, concluderebbe che si tratta di un ente che si occupa essenzialmente di politiche agricole.  Ora, un socio di maggioranza (e fondatore) del condominio che arriva al punto di dedicare un ministero alla "sovranità alimentare" dovrebbe scatenare un bailamme in assemblea, o no ? (hanno fatto casino per molto meno) 

Inviato
5 minuti fa, audio2 ha scritto:

ma loro sono d' accordo ? se si, in cambio di che ?

Loro chi? Gli Ucraini mi pare proprio di sì, è dal 2014 che vogliono entrare nella UE, ovviamente il grano lo venderebbero come fanno oggi solo che saremmo potenzialmente ed in prospettiva un unico soggetto politico, che era ciò che avrebbe potuto essere anche la Russia senza le mire espansionistiche ed imperiali tardo ‘900 di Putin, lo zar con l’energia ed i cereali avrebbe potuto, dall’interno, diventare determinante nella UE e di fatto “dominarla” economicamente, ma essendo un residuato del XX secolo conosce solo l’uso delle armi e della forza per riuscirci.

Inviato
2 ore fa, appecundria ha scritto:

La "piena sovranità alimentare" che è "non più rinviabile", "non significa mettere fuori commercio l'ananas, come qualcuno ha detto, ma garantire che non dipenderemo da nazioni distanti da noi per poter dare da mangiare ai nostri figli".

Diciamo che fino a 1 2 anni fa una frase del genere avrebbe fatto un po' ridere, la globalizzazione è stata attuata anche nel senso di delocalizzare fuori prodotti "strategici". In questo senso mi sembra invece una cosa da prendere seriamente.  Una lista di prodotti appunto "strategici" come può essere il grano in modo da essere temporaneamente indipendenti in caso di emergenze eccezionali e non subire troppo le speculazioni sul mercato. 

 

Inviato
6 minuti fa, appecundria ha scritto:

sovranismo alimentare

sovranità alimentare, non sovranismo. Sono cose diverse. L'ha spiegato anche Vecchioni, che meloniano non è mai stato, da Fazio e in altro programma che non ricordo.

Inviato
3 minuti fa, Martin ha scritto:

Ora, un socio di maggioranza (e fondatore) del condominio che arriva al punto di dedicare un ministero alla "sovranità alimentare" dovrebbe scatenare un bailamme in assemblea, o no ?

C'è un precedente: "Ministère de l'Agriculture et de la Souveraineté alimentaire"

Inviato
8 minuti fa, appecundria ha scritto:

Ho capito Mauro, forse è quello che già facciamo, ma non è sovranismo.

Chiamiamolo come vogliamo,

alla fine conta sempre la

sostanza è non certo la forma.

9 minuti fa, appecundria ha scritto:

Per non capirne niente, l'unica via al sovranismo alimentare reale è una profondissima mutazione degli usi e costumi alimentari della popolazione. Altro che tradizione, dovete imparare a mangiare insetti (voi, perché io ho la piantagione di friarielli). 🙂

Questo è un modo alternativo di affrontare il problema in prospettiva futura, sinceramente e personalmente lo vedo lontanissimo sia per l’aspetto temporale sia per quello culturale, quindi passerei oltre.

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