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Inviato

C’è un’approssimazione totale sulla questione.

 

Le scale isofoniche vanno sempre rapportate alla durata di ascolto.

Se è vero che l’orecchio ha una risposta in frequenza più lineare a tot. dB spl è anche vero che non bisogna andare oltre un certo numero di minuti, perché il nostro sistema uditivo va in una sorta di protezione.

 

Il tutto è strettamente legato anche al valore rms dei brani riprodotti (gran parte della musica attuale viene masterizzata in maniera assai differente rispetto al passato).

 

 

Senza contare che qualsiasi sistema ha un progressivo incremento della distorsione armonica all’aumentare della corrente; e che un ambiente non trattato acusticamente rende affaticante qualsiasi ascolto per ovvi motivi.

 

 

Fare elucubrazioni ascoltando un file ripreso da un microfono in un determinato ambiente, schiaffato su YouTube ed ascoltato con sistemi mediocri, è abbastanza assurdo.

 

 

Prima di parlare di esoterismo andrebbero bilanciati tutti i punti sopraesposti.

 

 

 

  • Melius 2
Inviato
51 minuti fa, gobert4 ha scritto:

C’è un’approssimazione totale sulla questione.

Le scale isofoniche vanno sempre rapportate alla durata di ascolto.

Se è vero che l’orecchio ha una risposta in frequenza più lineare a tot. dB spl è anche vero che non bisogna andare oltre un certo numero di minuti, perché il nostro sistema uditivo va in una sorta di protezione.

Il tutto è strettamente legato anche al valore rms dei brani riprodotti (gran parte della musica attuale viene masterizzata in maniera assai differente rispetto al passato).

Senza contare che qualsiasi sistema ha un progressivo incremento della distorsione armonica all’aumentare della corrente; e che un ambiente non trattato acusticamente rende affaticante qualsiasi ascolto per ovvi motivi.

Fare elucubrazioni ascoltando un file ripreso da un microfono in un determinato ambiente, schiaffato su YouTube ed ascoltato con sistemi mediocri, è abbastanza assurdo.

Prima di parlare di esoterismo andre

 

 Riguardo il problema in questione, nessuna delle tue ipotesi sul presunto rapporto  causa/effetto di quanto hai elencato  è  stata mai dimostrata  scientificamente, ed aggiungo anche, con assoluta certezza, che mai lo sarà.

Solo ipotesi quindi, plausibili teoricamente ma pur sempre ipotesi.

Indimostrata la presunta azione a tempo delle curve isofoniche.

Indimostrata la presunta relazione fra eventuale incremento della distorsione armonica e l'abnorme deformazione percepita all'incrementare del livello d'ascolto.

Indimostrata infine  la presunta soluzione tramite un canonico trattamento ambientale a qualsiasi livello esso possa essere stato implementato. 

Inviato

@grisulea

@gobert4

 

 

Assunto che l'attività  di un professionista audio, venga  inquadrata civilmente come obbligazione di risultato, e non di mezzi,

e così dovrebbe essere se realmente  si trattasse di scienza esatta, 

se qualcuno vi commissionasse un sistema di riproduzione chiedendo come condizione imprescindibile:

a)

un costante equilibrio tonale a qualsiasi livello d'ascolto

b)

un equilibrio tonale inscalfibile ed indipendente dalla qualità  formale della registrazione

c)

il  mantenimento, intatto, a qualsiasi livello d'ascolto,  delle proporzioni  e della collocazione spaziale  di ciascun elemento acustico, voci, strumenti etc.., in uno spazio virtuale, tale quindi da poter qualificare il sistema di riproduzione attraverso il ricorso all'aggettivo "stereofonico"

 

accettereste la commissione accettando  il rischio del non assolvimento  del debito da parte del committente causa mancato raggiungimento  del risultato richiesto?

Inviato

@leonida a: si, non vedo particolari problemi, già fatto, già sentito altrove.

b: impossibile, se la registrazione è sballata non è possibile, non variando le condizioni a contorno, correggerla.

c : impossibile, non succede nemmeno dal vivo, quando il livello sale tutto sembra più vicino e grande, lo stesso deve fare un sistema hifi. Basta prendere in mano non dico quasiasi strumento ma qualsiasi cosa per verificarlo. Facciamo un cucchiaio che tocca un bicchiere? Prima piano e poi forte. Le proporzioni non restano le stesse. Mi pare di una evidenza ... evidente. Perché la gente a volte urla? Per apparirire piccola e indifesa o grande, minacciosa ed incombente? Sfiorare il mi di una chitarra o fare un potente accordo a tutto braccio ti sembra che abbia la stessa proporzione?

Come giustamente faceva notare Toole fino a quando non ci sarà uno standard nelle registrazioni non ci sarà mai un vero standard nel riprodurre. Almeno chi incide dovrebbe avere ambienti e monitor perfetti. Cosa che non accade. Il vero problema è questo. Se ci aggiungiamo la compressione, che ormai ha raggiunto livelli che non hanno più nulla a vedere con l'hifi, abbiamo chiuso il cerchio.

Detto questo non ho ancora capito quale sarebbe la tua soluzione al problema A. B e c non li prendo in considerazione perché esulano dalla qualità di un sistema, l'uno rigurda l'incisione e l'altro come siamo fatti. Detto a grandi linee.

  • Melius 2
Inviato

 

Le registrazioni sono tutto...

Siano fatte interamente in digitale che in analogico o microfonate.

Il punto B lo vedo un miraggio.

 

 

In qualsiasi caso, anche nel settore professionale vale sempre il discorso di una coperta che sarà sempre corta, anche quando nulla viene lasciato al caso.

Le soluzioni già ci sono:

1. stanza acusticamente trattata a dovere

2. impianto di buon livello (in relazione al budget ovviamente), ma soprattutto ben dimensionato alla cubatura dell'ambiente.

 

 

 

 

Queste sono le condizioni base su cui si dovrebbe partire...E siamo ad un passo dal traguardo, al 95% del lavoro.

I dischi che ascoltiamo (di oggi e del passato), sono fatti così e se alla base c'è gusto ed esperienza e se non si cerca a tutti i costi la guerra all'ultimo RMS sui prodotti del mercato mainstream, per le mani si ha un capolavoro; e la discografia ne è piena!

 

 

 

Se i punti 1 e 2 non sono rispettati, hai voglia a cercare la quadra.

 

 

 

 

 

  • Melius 1
Inviato
47 minuti fa, gobert4 ha scritto:

Se i punti 1 e 2 non sono rispettati, hai voglia a cercare la quadra.

I punti 1 e 2 sono il 95% del risultato, oltre quasi nessuno avrà più voglia di andare. Dimensionare bene l'impianto significa comunque usare grandi woofer ed adeguata potenza.

  • Melius 1
Inviato
9 ore fa, grisulea ha scritto:

possibile, se la registrazione è sballata non è possibile, non variando le condizioni a contorno, correggerla.

Attraverso quale metodo deduci che una registrazione risulti essere sballata?

Lo puoi capire solo ascoltando non certamente misurandola, quindi non potrai mai esserne certo.

Come riesci a separare  l'effetto introdotto degli errori infiniti di un sistema di riproduzione  dai presunti errori della registrazione?

Come puoi esser sicuro che ciò  che attribuisci  alla registrazione non sia causato da altro, e che risolto l'altro non possa svanire ciò che ti ha indotto a colpevolizzare la stessa?

 

Necessiterebbe, per dirimere  la questione, una valutazione sul campo.

Tu dichiari di aver raggiunto i tuoi limiti estraendo la maggior qualità possibile attraverso l'applicazione di ogni tua conoscenza ed a me l'onere di proseguire nell'estrazione illimitata di una via via maggiore qualità da te stesso condivisa, falsificando quindi l'ipotesi di limitazioni attribuite al contenuto da riprodurre. 

 

È  la motivazione per la quale ho pubblicato i due video e chiesto il tuo giudizio qualitativo.

Può  darsi che domani, un mio nuovo post renderà più chiaro il concetto di cui sopra.

 

p.s.

lo stesso vale per ogni ipotesi su quanto possa o debba essere considerato  possibile o impossibile.

Qualora l'osservazione  scaturisca esclusivamente da un'osservazione empirica e quindi non suffragata da un precisa ed incontrovertibile misura con un altrettanto incontrovertibile rapporto causa/effetto, nulla può essere considerato un miraggio come nulla può essere reputato impossibile.

 

Verrebbero meno le famose tre leggi di Clark, che recitano esattamente:

 

 

 

«Quando un illustre ma anziano scienziato sostiene che qualcosa è possibile, ha quasi certamente ragione. Quando sostiene che qualcosa è impossibile, ha quasi certamente torto.»

 

«L'unica maniera per scoprire i limiti del possibile è avventurarsi poco al di là di essi nell'impossibile.»

 

«Qualunque tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia.»

 

 

 

 

Stay tuned.

 

 

 

 

Inviato
7 ore fa, leonida ha scritto:

«Quando un illustre ma anziano scienziato sostiene che qualcosa è possibile, ha quasi certamente ragione. Quando sostiene che qualcosa è impossibile, ha quasi certamente torto.»

«L'unica maniera per scoprire i limiti del possibile è avventurarsi poco al di là di essi nell'impossibile.»

«Qualunque tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia.»

 molto interessante  - non le conoscevo - grazie. La prima credo sia applicabile all'amaro destino di Boltzmann - ma forse direi anche tutte e tre

 

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Inviato
15 ore fa, grisulea ha scritto:

Il mantenimento, intatto, a qualsiasi livello d'ascolto,  delle proporzioni  e della collocazione spaziale  di ciascun elemento acustico, voci, strumenti etc.., in uno spazio virtuale, tale quindi da poter qualificare il sistema di riproduzione attraverso il ricorso all'aggettivo "stereofonico è 

impossibile, non succede nemmeno dal vivo, quando il livello sale tutto sembra più vicino e grande, lo stesso deve fare un sistema hifi. Basta prendere in mano non dico quasiasi strumento ma qualsiasi cosa per verificarlo. Facciamo un cucchiaio che tocca un bicchiere? Prima piano e poi forte. Le proporzioni non restano le stesse. Mi pare di una evidenza ... evidente. Perché la gente a volte urla? Per apparirire piccola e indifesa o grande, minacciosa ed incombente? Sfiorare il mi di una chitarra o fare un potente accordo a tutto braccio ti sembra che abbia la stessa proporzione?

 

La sensazione, indistorta, di un ingrandimento  del suono all'incremento del livello della pressione  sonora non è  quello a cui alludevo.

Mi riferivo, e lo ripeto ciclicamente,  alla sensazione di una progressiva deformazione delle informazioni sonore, ossia voci ,strumenti e quant'altro,  che, al progressivo incremento del volume d'ascolto, sconfinano in una sensazione di intollerabile distorsione, plausibilmente non attribuibile a limiti del sistema o dell'ambiente d'ascolto.

Una voce umana, un qualsiasi dispositivo che produca un suono del quale sia possibile variare il livello, manterrà, in natura,  sempre costante la sensazione della dimensione  del punto di emissione.

Diversi livelli di intensità  della voce, ad esempio prodotti da cantanti lirici in un palcoscenico non implicano affatto che la sensazione del punto di emissione debba variare , ossia che le bocche dei cantanti, nei momenti di maggiore intensità,  debbano necessariamente dilatarsi a tal punto da sembrare larghe uno,due o più metri.

 

Questo  invece è  quello che succede in qualsiasi sistema di riproduzione,  e succede in qualsiasi situazione ambientale, anche la più  perfetta,  e succede con qualsiasi sistema in funzione,  dal piccolo al mega sistema di altissima qualità, dal micro al macro diffusore.

È possibile verificare con estrema facilità,come,ascoltando 

In un un'ambiente  silenzioso, la maggior coesione, la posizione degli strumenti, la  delineazione delle loro proporzioni, , il loro bilanciamento tonale, la maggiore articolazione degli stessi possa essere recepita massimamente al più basso volume d'ascolto possibile. 

L'equilibrio, la collocazione spaziale e le proporzioni sonore sentite a bassissimo livello, dovrebbero idealmente  esser mantenute a qualsiasi altro livello di pressione  sonora fino al raggiungimento dei reali limiti del sistema.

Quello che si noterà,  invece,  è come il processo di deformazione di tutti i parametri  d'ascolto inizi già al minimo incremento del volume per sconfinare progressivamente verso una modalità  di riproduzione del tutto distorta. rispetto a quella iniziale.

Nulla quindi a che vedere con limiti ambientali  o del sistema in funzione. 

È  il motivo per cui si tenda ad ascoltare a basso volume, a selezionare musiche e brani non troppo complessi, leggi "rumorosi", vedi lirica ,sinfonica e rock, abitualmente assenti anche quando, vedi mostre e dimostrazioni, sarebbe auspicabile  da parte degli operatori il massimo livello di coinvolgimento dell'ascoltatore.

Trattasi quindi di pura e semplice distorsione, inevitabile, e non relazionata, come ho gia affermato, a problematiche ambientali o del sistema,con quanto sorge ben prima di quando questa possa esser plausibilmente attribuita a qualsiasi altra causa.

Tale deformazione, massimamente concentrata  in gamma media ed alta  sotto forma di una progressiva sensazione di incremento della pressione sonora della stessa all'incremento del volume d'ascolto,   non è compensabile  in alcun modo se non attraverso il ricorso ad un intervento complementare tramite correzione elettronica.

__________________

p.s

Da sottolineare come il tutto risulti in evidentissima contraddizione con quanto ipotizzato e scientificamente confermato dalle curve isofoniche , le quali prevedono, al contrario di quanto sembri apparire   una progressiva maggior linearità  del sistema percettivo all'incrementare dell'intensità del volume d'ascolto.

 

 

Inviato
7 ore fa, leonida ha scritto:

Come riesci a separare  l'effetto introdotto degli errori infiniti di un sistema di riproduzione  dai presunti errori della registrazione?

Stai dicendo che non sai distinguere una pessima registrazione da una eccellente? Una compressa da una no? Se usi foobar ad esempio puoi vedere la compressione di ogni istante e di ogni brano, tal quale suonano, con i molto compressi è impossibile salire col volume, per quanto baccano facciano è il volume medio ad essere alto, non certo i picchi. Con dischi ad elevata dinamica si riescono ad ascoltare picchi pesati a fast anche di 125 db. 

Se una registrazione è pessima non bastano le citazioni a farla diventare eccellente. Quindi si, è impossibile suoni bene, almeno non quanto una eccellente. 

Inviato
9 minuti fa, leonida ha scritto:

Tale deformazione, massimamente concentrata  in gamma media ed alta  sotto forma di una progressiva sensazione di incremento della pressione sonora della stessa all'incremento del volume d'ascolto,   non è compensabile  in alcun modo se non attraverso il ricorso ad un intervento complementare tramite correzione elettronica.

Tale deformazione è un limite del sistema. 

 

11 minuti fa, leonida ha scritto:

debbano necessariamente dilatarsi a tal punto da sembrare larghe uno,due o più metri.

Se succede il volume è eccessivo rispetto alla realtà, basta che il disco sia compresso ed ecco che il volume medio rispetto al massimo è molto simile portando ad un eccesso di pressione media. Causa principale la registrazione. 

 

16 minuti fa, leonida ha scritto:

il loro bilanciamento tonale, la maggiore articolazione degli stessi possa essere recepita massimamente al più basso volume d'ascolto possibile. 

Ovvio, quasi nessun sistema suona i primi 300 hz come andrebbero suonati. L'ho scritto 100 volte, un sistema suona se si son fatti suonare i primi 300\500 hz. Sopra è capace anche il mio gatto. Quindi si quello che dici è vero, peccato che non ci sia nessun equilibrio, ma solo la possibilità di ascoltare a basso volume pena arrivare ad un pastrocchio al primo accenno di alzare il volume. Non crederai che tutti i sistemi siano così limitati? Con musica adeguata più alzo il volume e più mi viene voglia di alzarlo, non certo il contrario. Tanto che devo stare all'occhio, anzi all'orecchio, perché faccio presto a trovarmi a 120 db senza accorgermi. Ma deve prima di tutto essere l'incisione a permettermi di farlo. È la base di tutto. Se un disco non lascia alzare il volume, beh, è un disco sbagliato. 

 

25 minuti fa, leonida ha scritto:

Da sottolineare come il tutto risulti in evidentissima contraddizione con quanto ipotizzato e scientificamente confermato dalle curve isofoniche

Non c'è nessuna contraddizione, ci sono limiti negli impianti e nelle registrazioni. I primi facilmente superabili, i secondi, impossibile, citazioni o non citazioni.

Inviato

@grisulea

 

Ciascuno, in base alle proprie esperienze, costruisce le proprie credenze, le mantiene, a volte pervicacemente, e cessa abitualmente di credere non appena la scienza  avrà individuata l'esatta versione dei fatti.

Solo un'esperienza contrastante potrà a volte scalfire, a volte modificare, a volte cancellare definitivamente sedimentate convinzioni.

A me risulta che sbagli ad identificare in errori del sistema tutto quanto produca sgradevoli sensazioni d'ascolto.

Non avrei alcun problema a dimostrarlo in ogni caso e condizione. 

 

Pubblico nuovamente il video delle Magico.

Questo è  il suono che ascolti, dal quale trai le tue valutazioni nel caso specifico, integrandole nel tuo bagaglio  culturale ad ulteriore conferma delle tue credenze.

 

 

Attendi il prossimo post

 

 

Inviato

@grisulea

 

Ascolta attentamente questa seconda versione dello stesso video, assolutamente identica alla precedente

 

 

Inviato

@gobert4 concordo in questa analisi  svendo a suo tempo  sfruttato le esperienze di alyri costruttori nel campo drll holophonia r della psicoacustica e del terzo canale semisomma algoritmika del left and rigth.

Inviato

A me sembrano identiche. Dovrebbe cambiare quacchecosa?

Inviato
15 minuti fa, pro61 ha scritto:

A me sembrano identiche. Dovrebbe cambiare quacchcosa?

Esse est percipi, quello che percepisci esiste, quello che non percepisci non esiste.

Non percepisci differenze?

Non esistono per te.

Stesso concetto per chiunque altro non le percepisca.

 

Dato che la discussione verte principalmente sulle alterazioni e sulle limitazioni qualitative  percepite a volume progressivamente più elevato, prova  anche valutare , nel tuo sistema, se nells seconda versione dei due  video  percepisci alterazioni dell'equilibrio tonale anche a volume  elevatissimo.

Ospite
Questa discussione è chiusa.

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