gobert4 Inviato 30 Ottobre 2022 Inviato 30 Ottobre 2022 Sembra che l’elettronica sia un qualcosa di presente in natura alla quale l’uomo cerca di dare spiegazioni. In realtà l’elettronica è invenzione dell’uomo e quello che abbiamo sotto mano sono invenzioni dell’uomo. Dal cavo elettrico ai circuiti più complessi. Nell’audio, persone competenti sfruttano l’elettricità per farla suonare secondo il proprio gusto, dagli ampli, ai sintetizzatori, dagli eq ai giradischi. Si scelgono nastri magnetici e si tarano gli r2r per farli suonare a proprio piacimento, si valutano componenti, materie prime per creare un timbro identificativo, si ascolta si analizza, si sperimenta partendo da basi consolidate. Gusto ed elettronica analogica o digitale…Orecchie e scienza a braccetto. Poi c’è il mercato consumer e gli utenti finali.
ascoltoebasta Inviato 30 Ottobre 2022 Inviato 30 Ottobre 2022 .......Vorrà dire che quando assaggerò due piatti di pasta ed uno lo sentirò più salato dell'altro,andrò ad analizzare con i dovuti strumenti,se le quantità di sale sono davvero differenti,così avrò il "conforto" della scienza e sarò tranquillo.....
gobert4 Inviato 30 Ottobre 2022 Inviato 30 Ottobre 2022 ma che risposta è?!🤔😕 Piuttosto un parallelismo è che tu definisci il piatto A più salato di B, ed altre persone la pensano diversamente. A questo punto sfrutti la scienza che si occupa del tuo piatto di pasta (ovvero la chimica) e fai l’analisi. Oppure si ripete il test e con metodo scientifico si prende un riferimento semplice semplice, sempre utilizzando la chimica: x grammi di sale per litro d’acqua. A questo punto poco importa se tu preferisci A ed io B, però forse nessuno tirerebbe fuori teorie virtuose parlando delle incredibili proprietà del sale dell’Himalaya o dei folletti della pasta o delle reazioni di Maillard quando mercurio è retrogrado o emulsioni che appaiono magicamente senza motivo, amidi misteriosi che “legano”, maionesi impazzite che si montano). 1
acusticamente Inviato 30 Ottobre 2022 Inviato 30 Ottobre 2022 @gobert4 però la differenza la fa l’intenzione di soggettivizzare o di oggettivizzare. Se uno semplicemente racconta la sua esperienza, come in genere viene fatto, che bisogno c’è di fare una analisi. Quella viene richiesta come prova da chi non crede che si siano sentite differenze…
ascoltoebasta Inviato 30 Ottobre 2022 Inviato 30 Ottobre 2022 1 ora fa, gobert4 ha scritto: ma che risposta è?! Il concetto è che se sento,come ho sempre fatto,differenze e sempre le medesime nel tempo,tra due cavi,non mi interessa nulla delle misure,come non mi interessa per il piatto di pasta.
leonida Inviato 31 Ottobre 2022 Inviato 31 Ottobre 2022 9 ore fa, acusticamente ha scritto: però la differenza la fa l’intenzione di soggettivizzare o di oggettivizzare. Se uno semplicemente racconta la sua esperienza, come in genere viene fatto, che bisogno c’è di fare una analisi. Quella viene richiesta come prova da chi non crede che si siano sentite differenze… Sintesi perfetta! Quattrocento anni fa Galilei esprimeva lo stesso concetto, ( cfr. Il Fossato) con una fondamentale differenza rispetto all'abituale scetticismo volto a negare le altrui esperienze quando non a metterle in ridicolo. Non negava infatti, né metteva in discussione l'esistenza dell'esperienza sensoriale, bensì la possibilità di indagare scientificamente su di esse, essendo quest'ultime, prive di entità fisica. Galilei non nega in assoluto una possibilità di indagine in tal senso, decide di porla in silenzio ammettendo una sua limitazione di conoscenza e pertanto la conseguente necessità di un tempo illimitato per poter mettere su carta anche soltanto una minima parte della complessa materia. ____________________ Ma che ne' corpi esterni, per eccitare in noi i sapori, gli odori e i suoni, si richiegga altro che grandezze, figure, moltitudini e movimenti tardi o veloci, io non lo credo; e stimo che, tolti via gli orecchi le lingue e i nasi, restino bene le figure i numeri e i moti, ma non già gli odori né i sapori né i suoni, li quali fuor dell'animal vivente non credo che sieno altro che nomi, E come a i quattro sensi considerati ànno relazione i quattro elementi, così credo che per la vista, senso sopra tutti gli altri eminentissimo, abbia relazione la luce. Di questa sensazione e delle cose attenenti a lei io non pretendo d'intenderne se non pochissimo, e quel pochissimo per ispiegarlo, o per dir meglio per adombrarlo in carte, non mi basterebbe molto tempo, e però lo pongo in silenzio.» (Galileo Galilei, Il Saggiatore, 1623) _____________________ Da Wikipedia Il silenzio di una soluzione è durato per quattro secoli: infatti perdura tutt’oggi l’incapacità degli scienziati di spiegare in termini scientifici, con misurazioni oggettive e replicabili, le esperienze percettive («non credo che sieno altro che nomi», affermava Galileo). 1
alexis Inviato 31 Ottobre 2022 Inviato 31 Ottobre 2022 35 minuti fa, leonida ha scritto: Due punti fondamentali pongono Galilei a ben altro livello, semmai ci fosse il bisogno di sottolinearlo 1° Galilei , nel delineare nettamente il campo di indagine della scienza, non nega l'esistenza di cause fisiche determinanti le sensazioni, bensì la possibilità di indagare scientificamente su quest'ultime. 2° Galilei non nega in assoluto una possibilità di indagine in tal senso, decide di porla in silenzio ammettendo una sua limitazione di conoscenza e pertanto la conseguente necessità di un tempo illimitato per poter mettere su carta anche soltanto una minima parte della complessa materia. Sintesi assolutamente perfetta. Si vede che Galileo era un audiofilo, perché dice le stesse cose che molti di noi continuano a ripetere da anno, concetti che andrebbero condivisi da tutti, non solo nella piccola cerchia degli appassionati di musica. al punto 1) i fenomeni inspiegabili nell‘audio non possono essere spiegati con la sola elettrotecnica di base come (alcuni continuano a ribadire con stolida pervicacia), non sufficientemente esaustiva, ma con un apparato di ricerca più vasto e differenziato, che tocca un campo di indagine più vasto. Sarebbe come andare a leggere i cromatismi degli affreschi del Tiepolo in palazzo ducale a Venezia, oppure andare a ricostruire la gamma cromatica di un fogliate autunnale nell‘ Ontario con la sola tabella RAL da imbianchìni in mano (autocitandomi per l‘efficacia della similitudine 😎) al punto 2) pur essendo i fenomeni descritti attualmente non ancora valutabili dalla scienza attuale, confidiamo che essi vengano studiati nei tempi futuri, nessuno qui di noi desidera un ritorno all‘oscurantismo medievale… anzi. E bravo Galileo.. propongo di dargli la tessera numero 1 di melius founder & chairman 🤩
gobert4 Inviato 31 Ottobre 2022 Inviato 31 Ottobre 2022 @acusticamente @ascoltoebasta ok ragazzi, capisco perfettamente. Non discuto sulle vostre impressioni e conclusioni, però siamo in un forum e questo tipo di confronto porta con se punti di vista diversi ed anche diametralmente opposti. Dunque per chi chiede prove e dati, il metodo scientifico, test ed analisi sono l’unica cosa che possono dare risposte. Sono il primo a sostenere che non si giudica dai grafici e dati tecnici ma Il mio disappunto è per chi sostiene che la scienza in questo campo non c’entri nulla. Poi se a qualcuno non interessa indagare oltre, ci sta tutto… 2
gobert4 Inviato 31 Ottobre 2022 Inviato 31 Ottobre 2022 25 minuti fa, alexis ha scritto: i fenomeni inspiegabili nell‘audio non possono essere spiegati con la sola elettrotecnica di base come (alcuni continuano a ribadire con stolida pervicacia) I fenomeni inspiegabili da parte del consumatore > utente medio sono inspiegabili per non conoscenza della materia. O sto parlando in un forum di soli laureati che studiano la materia da 50 anni? Chi ha altre teorie le deve dimostrare… Altrimenti rimangono solo post chilometrici di fuffa! Oltretrutto… Parlo almeno per me, non ho mai sostenuto che l’elettronica (non elettrotecnica) sia l’unico credo. L’apparato uditivo richiede un capitolo a parte che si va ad affiancare di pari passo. Quindi alcuni di voi sono tanto bravi a storpiare le frasi, molto meno bravi a portare tesi concrete. Stolida pervicacia😂 Sembra la storia del bue e dell’asino! Ah… manca la citazione figa! Gesù camminava sull’acqua e moltiplicava pane e pesci. E l’immancabile frase in latino: Non Plus Ultra… Mille non più mille!
grisulea Inviato 31 Ottobre 2022 Inviato 31 Ottobre 2022 28 minuti fa, alexis ha scritto: i fenomeni inspiegabili nell‘audio Quali sono questi fenomeni? Lascia perdere la cultura. Parlaci dei fenomeni.
acusticamente Inviato 31 Ottobre 2022 Inviato 31 Ottobre 2022 @gobert4 e ovviamente altri, penso che con un po’ di buona volontà bisognerebbe cercare e perseguire un punto di incontro tra i due modi di intendere. Dalla parte di chi privilegia le proprie sensazioni più attenzione alle regole dell’elettronica e al fatto che possono effettivamente essere utili in certe scelte, dall’altra essere più aperti al racconto di certe esperienze, senza dare una connotazione negativa e ironica a quello che viene riportato, alle volte con la sensazione che il rifiuto sia pervicacemente “a prescindere” e su tutto senza distinzione. In fin dei conti abbiamo tutti lo stesso fine, migliorare i nostri ascolti. Pur se è naturale avere idee diverse e difenderle se riusciamo un po’ di più ad allearci piuttosto che a contrastarci ne avremo tutti un vantaggio.
alexis Inviato 31 Ottobre 2022 Inviato 31 Ottobre 2022 @gobert4 un altro imbianchino con la tabella RAL? Con la massima deferenza per un nobilissimo ramo della professione arti e mestieri… ma hai una pur minima idea di quanti campioni coloro dovrebbe avere una cartella colori atta a ricostruire fedelmente i cromatismi del vero? Tipo appunto un fogliate autunnale? Ti aiuto io… non bastano milioni di tinte diverse… e l‘elettrotecnica scolastica, su cui si basa la maggioranza dei progetti audio ( ho scritta la maggioranza, non tutti) di colori ne hanno quanto la Ral base, quella che ti regalano all’obi… alcuni anche meno, e gli autori ne sono ^spessamente^ e *stolidamente* e *pervicacemente* fieri.. E solo una fervida e nobilissima speranza che l‘universo sia materia semplice, indagabile, facilmente riconducibili a semplicemente riproducibili a ricette e formule.. ma la musica e l‘audio che la riproduce e la fisiologia sensoriale e l‘apparato percettivo.. sono di infinita complessità, e quindi procediamo lentamente, guidati solo da piccoli ⚡️ lampi all’orizzonte.. (dai si scherza un po‘, oggi facciamo tutti ponte per cui.. 👍) Legendär: ^ cettolaqualunquemente disse^ *eglimestesso disse*
ascoltoebasta Inviato 31 Ottobre 2022 Inviato 31 Ottobre 2022 1 ora fa, gobert4 ha scritto: ok ragazzi, capisco perfettamente. Non discuto sulle vostre impressioni e conclusioni, però siamo in un forum e questo tipo di confronto porta con se punti di vista diversi ed anche diametralmente opposti. Questo è il giusto modo di porsi,queste sono discussioni che neanche sarebbero iniziate se ognuno,qui,avesse rispettato le altrui esperienze e opinioni,cosa sempre più rara anche nella vita quotidiana,figuriamoci in un forum.
scroodge Inviato 31 Ottobre 2022 Inviato 31 Ottobre 2022 2 ore fa, leonida ha scritto: Quattrocento anni fa Galilei esprimeva lo stesso concetto, ( cfr. Il Fossato) con una fondamentale differenza rispetto all'abituale scetticismo volto a negare le altrui esperienze quando non a metterle in ridicolo. Non negava infatti, né metteva in discussione l'esistenza dell'esperienza sensoriale, bensì la possibilità di indagare scientificamente su di esse, essendo quest'ultime, prive di entità fisica. Questo è un tuo arbitrario adattamento alle tue bisogne del pensiero di Galileo, cosa che fai spesso per sostanziare le tue teorie, che manco espliciti, come quella volta che hai interpretato a tuo piacimento quel lavoro sui recettori melanopsinici
gobert4 Inviato 31 Ottobre 2022 Inviato 31 Ottobre 2022 1 ora fa, alexis ha scritto: e l‘elettrotecnica scolastica, su cui si basa la maggioranza dei progetti audio ( ho scritta la maggioranza, non tutti) di colori ne hanno quanto la Ral base, quella che ti regalano all’obi… alcuni anche meno, e gli autori ne sono ^spessamente^ e *stolidamente* e *pervicacemente* fieri Ma lascia stare i libri accademici. Il loro scopo non è certo quello di sviscerare la materia, ma di insegnarti i fondamenti. In campo audio oltretutto si parla di elettronica analogica e/o digitale (l'elettrotecnica si occupa di altro, seppur su quei libri c'è l'abc). Credi che quel poco che ho imparato, l'ho studiato a scuola?Sicuro mi ha dato una mano, ma per il resto... Certo che se mancano le fondamenta, tutto quello che puoi fare dopo, sarà limitativo... Se non ci sono nemmeno le basi, sostenere che la materia non c'entri nulla o quasi, ha davvero poco senso o ce l'ha se c'è una teoria dimostrata. Beati voi che fate ponte!
ascoltoebasta Inviato 31 Ottobre 2022 Inviato 31 Ottobre 2022 @alexis Non c'è niente da fare,se noi sentiamo differenze tra due cavi diversi,ma alcuni sostengono che se non lo dimostrano le "misure",ciò non è possibile........seguiamo i grandi saggi,e diamo loro ragione,in fondo non ci costa nulla. 1
grisulea Inviato 31 Ottobre 2022 Inviato 31 Ottobre 2022 1 ora fa, gobert4 ha scritto: Se non ci sono nemmeno le basi Non ci sono, pensa al nostro, architetto, non in grado di usare il righello in campo audio. Infatti dice quel che dice. È perdonabile, non ha le basi ma ha la cultura. Dice agli altri, imbianchino ed elettricista.
gobert4 Inviato 31 Ottobre 2022 Inviato 31 Ottobre 2022 @ascoltoebasta non si tratta di dare ragione. O si ha voglia ed interesse ad apprendere o si lascia stare ciò che non si conosce dal punto di vista tecnico, “limitandosi” a giudicare da fruitore (cosa più che sacrosanta). 2
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