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C'è futuro per la sinistra o si è dissolta per sempre?


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Inviato
55 minuti fa, maurodg65 ha scritto:

Italia esiste un problema diverso, le opportunità sono concentrate in determinate aree geografiche in cui, se vuoi sfruttare delle opportunità, ti devi necessariamente trasferire, esempio solito Milano e la Lombardia, grossa parte delle aziende hanno sede nel capoluogo lombardo ed intorno ad esse gravita il mondo economico, io vivo in FVG e le opportunità per un giovane sono quelle che sono se non si è disposti a spostarsi, ma non possiamo passare queste difficoltà come “difficoltà a prendere l’ascensore sociale” semplicemente non c’è carne intorno all’osso e devi andare altrove per poter spedare di mangiare qualcosa o devi adattarti.

Già quello del gap nord sud è un problema di ascensore sociale e di inclusione. Per esempio si faceva notare che un ragazzo di Palermo ha mediamente un paio di anni di scolarizzazione in meno di uno di Milano perché a Palermo, ma anche a Reggio Calabria o a Napoli, essenzialmente, non esiste esiste il tempo pieno a scuola. 

 

Inviato

ma il tipo non può mica mettersi a studiare da solo a casa sua ?

Inviato
1 ora fa, Superfuzz ha scritto:

why?

Perché un conto è che lo Stato offra a chi non ha le possibilità economiche gli strumenti per poter salire sull’ascensore sociale di cui parliamo, un altro conto è che la situazione economica di una parte del paese non sia in grado di permetterti di mettere a frutto concretamente le competenze che ti è stato reso possibile acquisire e ti si renda necessario spostarti in altre zone in cui le opportunità ci sono. 
P.S. Poi il fatto che il calcolo sia fatto confrontando le variazioni tra il reddito dei genitori e quello dei figli secondo me lascia il tempo che trova, in Italia soprattutto per svariati motivi.

Inviato
1 ora fa, wow ha scritto:

Già quello del gap nord sud è un problema di ascensore sociale e di inclusione.

Scusami ma anche no, è chiaramente un problema ma non lo catalogherei nel problema di “ascensore sociale” e di mancanza di opportunità offerta al singolo cittadino, io Stato ti offro la possibilità di formati dal punto di vista scolastico e professionale e poi sta a te trovare le opportunità, anche lontano dal luogo di residenza.

Che poi il problema economico del Sud sia un problema e si deve fare il possibile per risolverlo è un fatto, ma è anche un fatto che per decenni la spesa pubblica e l’assunzione nella PA nel Sud Italia ha rappresentato una sorta di ammortizzatore sociale comunemente accettato come tale, ignorarlo mi pare scorretto.

extermination
Inviato

Mancano  opportunità di lavoro anche tra i cosiddetti " istruiti" e  non è solo una questione di regione di residenza o di mismatch. 

Inviato
1 ora fa, wow ha scritto:

Per esempio si faceva notare che un ragazzo di Palermo ha mediamente un paio di anni di scolarizzazione in meno di uno di Milano perché a Palermo, ma anche a Reggio Calabria o a Napoli, essenzialmente, non esiste esiste il tempo pieno a scuola. 

Ok Antonio, per la mia esperienza ho notato che al Sud in genere c’è un livello di istruzione superiore, forse proprio in virtù del fatto che ci sono meno opportunità lavorative i giovani portano avanti gli studi più a lungo, al

contrario nel Veneto del boom economico era prassi lasciare la scuola dell’obbligo per intraprendere l’attività lavorativa che al tempo rendeva bene fin da subito.

Inviato

@maurodg65 quindi secondo te un ragazzo di Reggio Calabria ha le stesse prospettive di lavoro di uno di Milano o di Bologna? 

Il fatto che ho citato ovvero che, mediamente, un ragazzo del nord gode di due anni di scolarizzazione in più di uno del sud (che è una cosa che influisce anche sulle prospettive di lavoro per i genitori) ma più in generale, che al nord ci siano scuole migliori, con migliori laboratori ecc., non si è costretti a spararsi 40 km al giorno per andare in un liceo, o 100 per andare all'università, non costituisce un gap? 

Secondo te un ragazzo che per lavorare deve andare a Milano non è svantaggiato rispetto ad uno che a già sta a Milano? 

Esiste anche un problema di disparità di possibilità tra nord e sud. 

Prima che esca qualcuno a parlare di redistribuzione, sto dicendo che occorrerebbe eliminare questo gap, a parte il fatto che fare l'expat o il migrante di lusso possa essere interessante. 

Inviato
Adesso, wow ha scritto:

quindi secondo te un ragazzo di Reggio Calabria ha le stesse prospettive di lavoro di uno di Milano o di Bologna? 

Scusa ma ho scritto questo? 

 

Adesso, wow ha scritto:

Il fatto che ho citato ovvero che, mediamente, un ragazzo del nord gode di due anni di scolarizzazione in più di uno del sud (che è una cosa che influisce anche sulle prospettive di lavoro per i genitori) ma più in generale, che al nord ci siano scuole migliori, con migliori laboratori ecc., non si è costretti a spararsi 40 km al giorno per andare in un liceo, o 100 per andare all'università, non costituisce un gap? 

Antonio, va bene tutto ma l’opportunità la hanno tutti e non credo che la norma siano i 40 o i 100 km al giorno da “sciropparsi” per raggiungere la scuola frequentata.

Poi scusami per la

mia esperienza nelle aziende del nord, Milano in primis, la stragrande maggioranza dei laureati è meridionale, moltissimi si sono trasferiti altri fanno i pendolari, capisco il ragionamento ma non possiamo mica pensare che si possa portare la scuola ed il lavoro a casa di ogni cittadino? Per me offrire le opportunità, offrire la possibilità di studiare e specializzarsi a chi non ha le possibilità economiche di farlo è offrire l’ascensore sociale, ma a leggervi sembra che si debba anche portare il lavoro al domicilio di ciascun individuo affinché si possa considerare raggiunto lo scopo.

Tu per primo Antonio sei napoletano e vivi a Torino alla fine.

Inviato
20 minuti fa, maurodg65 ha scritto:

Che poi il problema economico del Sud sia un problema e si deve fare il possibile per risolverlo è un fatto, ma è anche un fatto che per decenni la spesa pubblica e l’assunzione nella PA nel Sud Italia ha rappresentato una sorta di ammortizzatore sociale comunemente accettato come tale, ignorarlo mi pare scorretto.

Ma certo, altrimenti a) il sud sarebbe esploso, b) le clientele elettorali non sarebbero esistite e considera che c) il sud sottosviluppato ha sempre assicurato manodopera anche intellettuale gratuita al nord e l'acuirsi del gap. 

Fatto sta cmq che a Reggio Calabria, fino a un paio di anni fa (ora non so) non c'erano per esempio asili, altro che tempo pieno, per un meccanismo di sperequazione perfettamente descritto nel saggio di Marco Esposito intitolato Zero al sud, causato da una applicazione monca del c.d. Federalismo fiscale. Questo non è un meccanismo che permette di parlare di meritocrazia. 

extermination
Inviato

 

Disoccupazione stabile a settembre 7,9%, ma per i giovani sale a 23,7%. 

 

Inviato
7 minuti fa, wow ha scritto:

il sud sottosviluppato ha sempre assicurato manodopera anche intellettuale gratuita al nord e l'acuirsi del gap. 

Perché sarebbe manodopera intellettuale gratuita garantita al Nord? 

 

9 minuti fa, wow ha scritto:

il sud sarebbe esploso

L’idea che si debba fare del Sud un nord economico riallocato in un diverso ambito geografico secondo me è un non senso, il Sud dovrà svilupparsi ma con una sua identità per essere qualcosa di alternativo e diverso in meglio, per alcuni aspetti la Campania con il digitale lo sta facendo ed i risultati li stiamo vedendo, ovviamente serve tempo e nei decenni passati ne abbiamo buttato via molto.

Inviato
14 minuti fa, extermination ha scritto:

Disoccupazione stabile a settembre 7,9%, ma per i giovani sale a 23,7%. 

Questo è più un problema legato ai problemi del sistema paese, servono investimenti ed aziende che investano, ma per essere attrattivi servono riforme e serve competitività.

extermination
Inviato

E pensare che il sud ha una enorme  opportunità: il mediterraneo!

  • Melius 1
Inviato
36 minuti fa, maurodg65 ha scritto:

40 o i 100 km

Mauro, nella scuola nella quale insegno, i ragazzi al massimo devono fare poco più di una decina di km per arrivare a scuola. I loro compagni della ionica reggina, per esempio, sono costretti a farsene anche una 60ina, su un puzzolentissimo treno diesel che spesso si guasta per la strada.

Ricordi quando parlavo di contesti deprivati o sfavoriti?

Secondo te il fatto di perdere due o tre ore al giorno per andare o tornare da scuola non contribuisce a creare quelle situazioni di partenza non omogenea che impedirebbero di parlare correttamente di meritocrazia e non preferibilmente di cūlus? 

Per non parlare di di povertà, quella molto diffusa in molte aree del nostro paese. Un ragazzo volenteroso e in gamba ma povero, non parte dalla stessa linea di uno fannullone ma ricco. Il primo ha meno probabilità di "arrivare". È meritocrazia questa o è un alibi per dare al secondo dei meriti che non ha, trattandosi solo di cūlus?

È meritocratico un sistema che considera solo il punto di arrivo di un percorso ma non quello di partenza? 

Intendiamoci, non faccio solo un discorso di nord e sud. Le aree di disagio esistono anche in via Artom a Torino.

Dico semplicemente che va bene la meritocrazia, premiare l'impegno, le doti, l'intelligenza, ma prima di riempircene la bocca riflettiamo perché le cose non sono come ci vorrebbe far pensare la propaganda del mito della meritocrazia. 

Cerchiamo di assicurare a tutti di partire dalla stessa linea, diamo tutti gli aiuti a chi si trascina una zavorra (geografica, di censo ecc.), sfatiamo anche il mito del lavoro dietro la scrivania come diritto divino anche per chi non è arte sua. 

Inviato
22 minuti fa, maurodg65 ha scritto:

Perché sarebbe manodopera intellettuale gratuita garantita al Nord? 

Una persona formata, istruita ed eventualmente laureata al sud è il risultato di una serie di investimenti familiari e "pubblici" in situ che vengono persi a vantaggio della economia del posto in cui questa persona si trasferisce. 

22 minuti fa, maurodg65 ha scritto:

L’idea che si debba fare del Sud un nord economico riallocato in un diverso ambito geografico secondo me è un non senso, il Sud dovrà svilupparsi ma con una sua identità per essere qualcosa di alternativo e diverso in meglio, per alcuni aspetti la Campania con il digitale lo sta facendo ed i risultati li stiamo vedendo, ovviamente serve tempo e nei decenni passati ne abbiamo buttato via molto.

Sono d'accordo. Questa è una tesi molto cara a Franco Cassano che la espone nel suo bellissimo "Il Pensiero Meridiano" che consiglio di leggere a chi vuole approfondire la questione meridionale. Va bene tutto ciò che tende ad annullare il gap. 

 

Inviato
17 minuti fa, extermination ha scritto:

pensare che il sud ha una enorme  opportunità: il mediterraneo!

Uno dei grandissimi problemi del Meridione è stato il mancato decollo, per non parlare dell'eterna conflittualità, del Medio Oriente. 

extermination
Inviato
21 minuti fa, wow ha scritto:

L’idea che si debba fare del Sud un nord economico riallocato in un diverso ambito geografico secondo me è un non senso, il Sud dovrà svilupparsi ma con una sua identità

 

Il sud, grazie al suo posizionamento, dovrebbe essere messa nelle condizioni di poter  giocare una sfida da  protagonista. Ma bisogna cambiare  il paradigma di sviluppo; da area con enormi divari e disequilibri a centro delle strategie di crescita, competitività e cooperazione del Mediterraneo.

 


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