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Melius Club

C'è futuro per la sinistra o si è dissolta per sempre?


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Inviato
8 minuti fa, EdoM ha scritto:

Hai dimenticato questa

Grazie, comunico subito all'ufficio acquisti la necessità di una fornitura di borselli 😂

LaVoceElettrica
Inviato
9 minuti fa, lufranz ha scritto:
19 minuti fa, EdoM ha scritto:

Hai dimenticato questa

Grazie, comunico subito all'ufficio acquisti la necessità di una fornitura di borselli 

Mi sa che quella è la classica "Tolfa", molto a suo agio nei suddetti ambienti; non un borsello.

Anche a sx gli status symbol conta(va)no. Altro che!

briandinazareth
Inviato

@31canzoni

 

non l'ho letto, grazie!

per me ritenere che l'ideologia meritocratica sia profondamente ingiusta e sbagliata è una conseguenza diretta di quello che sappiamo di come le persone acquisiscono le loro caratteristiche. ormai non c'è più tanto da girarci intorno, non c'è merito in questo.

Inviato
44 minuti fa, Martin ha scritto:

Il peso effettivo è quindi quello di encomiabili paturnie da ottimati da ZTL &/o villa con vialetto

Vie di mezzo, no?

Si potrebbe gradualmente tornare al maglione di qualità decente (senza arrivare alle firme), in sostituzione di 10 schifezze di Primark o delle millemila catene di porcate, di vari marchi da centro commerciale.

Inviato
35 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

l'ideologia meritocratica, che è ingiusta quanto quella razziale o basata sull'altezza o presenza di capelli delle persone, è permeata dentro lo spirito dei tempi in un modo violento e fideistico. 

il consumismo poi, legando la realizzazione di se quasi esclusivamente a quanto posseduto in varie forme, è ontologicamente narcisista e meno incline all'idea di solidarietà. 

L’errore di fondo è che consideri la solidarietà come il fine e non come un complemento di una società occidentale moderna in cui la ricchezza viene prodotta e garantita dall’economia di mercato e poi redistribuita in una quota parte nella società, l’ideologia della sinistra oggi al contrario vede nella solidarietà e nella redistribuzione della ricchezza il fine e nell’economia di mercato il mezzo per arrivare allo scopo sfruttanti la ricchezza e l’ingegno del privato.

Inviato
16 minuti fa, Paperinik2021 ha scritto:

Si potrebbe gradualmente tornare al maglione di qualità decente (senza arrivare alle firme), in sostituzione di 10 schifezze di Primark o delle millemila catene di porcate, di vari marchi da centro commerciale.

Basta convincere la gente a farlo,

nel mercato non mancano i prodotti a basso costo, quelli di medio costo e quelli di alto costo con qualità proporzionale, la gente sceglie è fintanto che scioglierà liberamente potendolo fare tutto funzionerà, i problemi nascono quando si pensa di imporre le scelte ai consumatori, a parole è facile nei fatti no.

27 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

per me ritenere che l'ideologia meritocratica sia profondamente ingiusta e sbagliata è una conseguenza diretta di quello che sappiamo di come le persone acquisiscono le loro caratteristiche. ormai non c'è più tanto da girarci intorno, non c'è merito in questo.

E quindi? 

Inviato

In parole semplici basta dire: "Non sono capace, che ci posso fare se son nato così"

e

starsene sdraiato sul divano a farsi mantenere dagli altri.

  • Melius 1
briandinazareth
Inviato
1 minuto fa, maurodg65 ha scritto:

L’errore di fondo è che consideri la solidarietà come il fine e non come un complemento di una società occidentale moderna in cui la ricchezza viene prodotta e garantita dall’economia di mercato e poi redistribuita in una quota parte nella società, l’ideologia della sinistra oggi al contrario vede nella solidarietà e nella redistribuzione della ricchezza il fine e nell’economia di mercato il mezzo per arrivare allo scopo sfruttanti la ricchezza e l’ingegno del privato.

 

non considero la solidarietà un fine, ma un modo per avere una società più giusta e vivibile. 
 

in prospettiva anche per coloro che stanno bene. 

trovo che la solidarietà sia ineludibile per evitare una ulteriore tribalizzazione della società.

trovo anche che sia giusta e utilitaristicamente fondata, anche per far sbocciare i talenti. 

Inviato
38 minuti fa, LaVoceElettrica ha scritto:

Mi sa che quella è la classica "Tolfa", molto a suo agio nei suddetti ambienti; non un borsello.

Anche a sx gli status symbol conta(va)no. Altro che!

Esatto, la famosa "borsa di Tolfa", acquistabile anche in versione scamosciata per fare pandant con le Clarks. 

Inviato
4 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

non considero la solidarietà un fine, ma un modo per avere una società più giusta e vivibile. 
 

in prospettiva anche per coloro che stanno bene. 

trovo che la solidarietà sia ineludibile per evitare una ulteriore tribalizzazione della società.

trovo anche che sia giusta e utilitaristicamente fondata, anche per far sbocciare i talenti. 

Certo, ma appunto perché non è il fine serve la competizione, il confronto tra soggetti in concorrenza che alimenta le logiche di mercato, la meritocrazia ne è parte, poi viene il resto quando abbiamo benessere diffuso e crescita economica, a fare il contrario si finisce nella demagogia e nell’ideologia tornado alle logiche del comunismo, l’ambizione di stare meglio, di poter ottenere di più è la chiave che, sulle capacità di pochi permette a tanti di vivere meglio, la storia dell’Occidente dovrebbe averlo oramai dimostrato, esattamente come la storia del comunismo dovrebbe oramai aver dimostrato come il contrario, quello che auspichi tu, non funzioni e si ottenga il risultato contrario.

briandinazareth
Inviato

io non ho mai auspicato il comunismo e mai ho detto che la concorrenza sia un male, anzi, contrariamente a questa destra io vorrei meno ambiti senza concorrenza (vedi taxi e balneari)

  • Melius 1
extermination
Inviato

 

Lo spirito di iniziativa e la creatività che ci ha contraddistinto e l'alto  valore aggiunto (conoscenze avanzate e il cui processo produttivo è più complesso) non saranno più  sufficienti anche solo per stare a galla.

Se poi si considera che non abbiamo un caxxo di materie prime..sarsnno caxzi ..altro che sinistra a benevola protezione.

bisogna pedalare tutti e chi deve ancora imparare a pedalare, impari alla svelta.

Inviato
1 ora fa, 31canzoni ha scritto:

l'ideologia meritocratica, che è ingiusta quanto quella razziale o basata sull'altezza o presenza di capelli delle persone, è permeata dentro lo spirito dei tempi in un modo violento e fideistico. 

Te da chi ti faresti operare? Dal chirurgo che ha una bassa percentuale di decessi di pazienti sotto i ferri o da quello meno bravo ma che si impegna tanto?

briandinazareth
Inviato
5 minuti fa, ferdydurke ha scritto:

Te da chi ti faresti operare? Dal chirurgo che ha una bassa percentuale di decessi di pazienti sotto i ferri o da quello meno bravo ma che si impegna tanto?

 

questo non ha a che fare con quello che dicevo, è essenziale cercare di avere le persone giuste al posto giusto, l'ideologia meritocratica è altra cosa.

appena ho un secondo risponderò in modo più chiaro alla questione quotando i questiti che ha posto @Superfuzz

Inviato
24 minuti fa, Superfuzz ha scritto:

Vorrei capire cosa intendi per ideologia meritocratica, perché davvero non conosco niente di più giusto che premiare il merito.

La meritocrazia è una grande truffa e una trappola semantica, in un certo senso è l'ideologia che cristallizza le classi sociali premiando il già premiato dal censo etc. Nell'era della cosiddetta meritocrazia, nelle società dove per prima è stata introdotta questa ideologia si sono bloccati gli ascensori sociali. Oggi come oggi negli USA per superare uno scalino sociale ci vogliono in media circa cinque generazioni, nei paesi ad alto welfare tra le una e le due generazioni. Mi rendo conto che il ragionamento sia contro intuivo rispetto al modello culturale cui siamo assuefatti. Consiglio come già fatto in altro intervento la lettura del libro di Michael Young "L'avvento della meritocrazia". Comunque basta pensare anche nel nostro limitato ambito italiano come l'introduzione nella scuola del concetto di cliente, delle mitiche tre i, del finanziamento della scuola paritaria a discapito della scuola pubblica (corretta lettur: stornare soldi della comunità per finanziare scuole  per abbienti) abbia distrutto quel poco di ascensori sociali che ancora funzionavano fino alla fine degli anni 80/90. Per approfondire, che qui non è la sede, come già detto consiglio agli interessati la lettura del testo di Young, tra l'altro scritto nello stile del romanzo distopico tipicamente britannico. 

Inviato
8 minuti fa, ferdydurke ha scritto:

Te da chi ti faresti operare? Dal chirurgo che ha una bassa percentuale di decessi di pazienti sotto i ferri o da quello meno bravo ma che si impegna tanto?

Hai quotato sbagliato, lo scritto evidenziato è di Brian, in ogni caso mi faccio operare dal chirurgo capace anche se la tua osservazione è fuori tema.

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