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Melius Club

C'è futuro per la sinistra o si è dissolta per sempre?


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Inviato

Occhio che con una tolfa orlata, rifinita e lucidata al poliestere come questa, vi sgamano subito ! 

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Serve borsellamento di aspetto grezzo, vissuto,  mastegà, possibilmente con gli orli al vivo.  La bonvivenza si dedurrà esotericamente dal materiale: Cuoio a fiore soffiato, bufalo martellato, etc.  in modo che i compagni proprietari di concerie capiscano immediatamente. 😁

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  • Haha 1
Inviato
32 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

questa destra io vorrei meno ambiti senza concorrenza (vedi taxi e balneari)

E sono d’accordo, ma quello non è forse merito? Nel merito c’è anche la capacità di offrire un servizio migliore ad un prezzo più basso, allo stesso modo un servizio d’eccellenza ad un prezzo più elevato, questo vale in tutti gli ambiti, compresi quelli del lavoro dipendente ovviamente, il posto deve allo stesso modo essere contendibile.

10 minuti fa, 31canzoni ha scritto:

La meritocrazia è una grande truffa e una trappola semantica, in un certo senso è l'ideologia che cristallizza le classi sociali premiando il già premiato dal censo etc. Nell'era della cosiddetta meritocrazia, nelle società dove per prima è stata introdotta questa ideologia si sono bloccati gli ascensori sociali. Oggi come oggi negli USA per superare uno scalino sociale ci vogliono in media circa cinque generazioni,

Guarda che il merito non è un’esclusiva degli USA, ci sono esempi al riguardo anche in tutta Europa e sono più calzanti, noi usiamo gli USA in queste discussioni ed estremizziamo troppo, la sanità tedesca ad esempio andrebbe contrapposta alla nostra e di privato ne hanno tanto, il 75% delle strutture ospedaliere sono private ad esempio, se ricordo bene la percentuale.

Inviato
1 minuto fa, maurodg65 ha scritto:

Guarda che il merito non è un’esclusiva degli USA, ci sono esempi al riguardo anche in tutta Europa e sono più calzanti, noi usiamo gli USA in queste discussioni ed estremizziamo troppo, la sanità tedesca ad esempio andrebbe contrapposta alla nostra e di privato ne hanno tanto, il 75% delle strutture ospedaliere sono private ad esempio, se ricordo bene la percentuale.

Non usciamo dalla trappola semantica, per esplicitare: la meritocrazia non promuove il meglio, ma piuttosto lo stallo quando anche non il peggio. Il meglio e il progresso possono sbocciare solo fuori dalla meritocrazia. In ogni caso non faccio proselitismo di idee, ho già indicato una suggestione se si vuol approfondire.

Inviato

Una doverosa premessa, politica ed etica sono due ambiti distinti. Fare appello all'etica per il consenso politico è (prutroppo) un errore, si vota sulla base dei propri interessi (talvolta male intepretati). Come scriveva un noto filosofo non proprio di desta “Non è la coscienza degli uomini che determina il loro essere, ma è, al contrario, il loro essere sociale che determina la loro coscienza”.

Quanto al merito, nella società c'è una gerarchia, una piramide sociale. Non essendovi ad oggi la possibilità di abolire la gerarchia sociale, l'unica alternativa che si avvicina all'uguaglianza è costruire una società in cui vi è la massima mobilità sociale possibile, offrendo a tutti il massimo delle opportunità per migliorare la propria condizione sociale di partenza.

Uno dei drammi del nostro paese è che, nonostante delle opportunità vi siano (ma altre andrebbero date), chi è alla base della piramide sociale mi pare si sia convinto che non è possibile far nulla per migliorare la propria condizione e quella dei propri figli. Costoro vedono ogni possibile mutamento, e fra questi la presenza degli immigrati, un ulteriore rischio di peggioramento della propria condizione sociale ed economica e di quella dei loro figli. Rivolgersi a costoro facendo appello alla morale non è inutile, ma è dannoso ai fini del consenso politico.

Inviato
1 ora fa, Paperinik2021 ha scritto:

Vie di mezzo, no?

Si potrebbe gradualmente tornare al maglione di qualità decente (senza arrivare alle firme), in sostituzione di 10 schifezze di Primark o delle millemila catene di porcate, di vari marchi da centro commerciale.

Anni fa partecipai ad un corso sul marketing (con scarso interesse, essendo la mia natura essenzialmente cacciavitara) e parlarono della "curva a u" della resa economica.  Secondo quella teoria si farebbero i soldi con la fuffa estesa massivamente, oppure con la qualità eccezionale per pochi eletti;   la qualità "giusta al prezzo giusto" sarebbe quindi una sorta di chimera, e i tentativi di cavare grossi guadagni dal "mondo di mezzo" non avrebbero prodotto risultati ammirevoli.  Almeno per quel che riguarda i beni di puro consumo.  Nel settore moda in particolare credo che molti si pongano la questione di produrre oggetti durevoli quando la loro vita utile è dettata prevalentemente, appunto, dalla "moda" e relativi bisogni indotti. 

Inviato
39 minuti fa, ferdydurke ha scritto:

Te da chi ti faresti operare? Dal chirurgo che ha una bassa percentuale di decessi di pazienti sotto i ferri o da quello meno bravo ma che si impegna tanto?

Oddio, sai che messa così io forse dal secondo? L'impegno fa parte della meritorazia, anzi, è l'elemento più importante secondo me.

Poi forse, meglio una persona umile e piena di buona volontà del professorone pieno di onoreficenze.

 

Comunque capisco dove volevi arrivare con la tua domanda e penso di essere d'accordo.

Gaetanoalberto
Inviato
3 ore fa, maurodg65 ha scritto:

Quello che le riesce meglio, redistribuire la ricchezza creata da altri

Osservo però che, al momento, i più bravi a proporre questa cosa stanno tra i 5S ed il CDX. 

 

2 ore fa, maurodg65 ha scritto:

alla fine non lo considero comunismo ma capitalismo, l’idea che liberismo voglia dire

Sempre per fare due chiacchiere, il concetto di redistribuzione negli stati non a pianificazione centralizzata, è necessariamente legato  al fatto che si produca ricchezza, e che ruolo dello Stato è anche quello dello di redistribuirla.

L'origine Keynesiana delle politiche di redistribuzione e spesa pubblica, attiene alle società in cui esiste il libero mercato, se preferisci "capitalistiche", non al "liberismo", termine che userei per posizioni politiche meno flessibili. 

Lo stato liberale poi è quello prekeynesiano. 

2 ore fa, briandinazareth ha scritto:

mi pare che in generale la società sia molto meno di sinistra di un tempo. 

I bisogni ci sono, ma l'approccio forse dovrebbe cambiare, cosa non sempre compresa da chi si richiama alle vecchie ideologie. 

Inviato
37 minuti fa, Martin ha scritto:

Secondo quella teoria si farebbero i soldi con la fuffa estesa massivamente, oppure con la qualità eccezionale per pochi eletti

Può darsi, non lo escludo. Ma la fortuna all'interno del sistema-Italia è stata costruita su prodotti di qualità media. con eccezioni verso l'alto. Può darsi che i tempi siano cambiati e non funzioni più? 

Inviato
2 ore fa, LaVoceElettrica ha scritto:

Mi sa che quella è la classica "Tolfa"

Non conosco "tolfa", mi sembrava un vile borsello.

Chiedo venia, passo subito la comunicazione all'ufficio competente.

 

Fabio Cottatellucci
Inviato
3 ore fa, LaVoceElettrica ha scritto:

Mi sa che quella è la classica "Tolfa"

Moooolto addomesticata rispetto a quella originale, che a sua volta derivava e prendeva il nome dal tascapane dei pastori dell'omonimo paese del Lazio (Tolfa).
 

Inviato
2 minuti fa, Paperinik2021 ha scritto:

Può darsi che i tempi siano cambiati e non funzioni più? 

Può funzionare se il mercato è protetto dalla invasione della fuffa low-cost. 

 

Inviato

@Martin E questa sarebbe l'idea. Piano piano, le cose andrebbero bilanciate

Inviato
1 ora fa, Gaetanoalberto ha scritto:

Osservo però che, al momento, i più bravi a proporre questa cosa stanno tra i 5S ed il CDX. 

Vero ma almeno il CDX a parziale giustificazione ha l’attenzione al

mondo delle imprese ed al comparto economico, attenzione che da parte grillina e della sinistra non esiste proprio, parlo dell’estrema sinistra e non del PD che per alcuni anni su questo aspetto si è almeno distinto per una realpolitik che oggi sembra voler abbandonare, il periodo della segreteria Renzi da questo punto di vista è stato esemplare, ma ci tengono  a farci sapere da sinistra che Renzi non è di sinistra quindi bene così.

Inviato
1 ora fa, Gaetanoalberto ha scritto:

Sempre per fare due chiacchiere, il concetto di redistribuzione negli stati non a pianificazione centralizzata, è necessariamente legato  al fatto che si produca ricchezza, e che ruolo dello Stato è anche quello dello di redistribuirla.

L'origine Keynesiana delle politiche di redistribuzione e spesa pubblica, attiene alle società in cui esiste il libero mercato, se preferisci "capitalistiche", non al "liberismo", termine che userei per posizioni politiche meno flessibili. 

Lo stato liberale poi è quello prekeynesiano. 

Ok il primo periodo, lo condivido, certamente il ruolo dello Stato è quello, poi sinceramente mi sono perso nel resto del tuo post, libero mercato, capitalismo, economia di mercato e liberismo inteso come liberismo economico io li usavo come sinonimi di fatto, anche se liberismo assoluto di fatto non esiste e il termine liberale non lo useresti legandolo alla sfera economica ma a quella politica…

Inviato
4 ore fa, briandinazareth ha scritto:

per me ritenere che l'ideologia meritocratica sia profondamente ingiusta e sbagliata è una conseguenza diretta di quello che sappiamo di come le persone acquisiscono le loro caratteristiche. ormai non c'è più tanto da girarci intorno, non c'è merito in questo.

Forse non è chiaro cosa si debba intendere per merito, secondo me il "merito" è qualcosa legato ai risultati tangibili e misurabili portati dal singolo o dal gruppo di lavoro nel campo professionale di pertinenza...su certi aspetti si possono misurare anche oggettivamente...un chirurgo ha una percentuale di decessi quando opera maggiore di un altro, un ingegnere progetta qualcosa che un altro non si immagina nemmeno...un investitore raccatta costantemente più soldi di un altro...un musicista è amato e seguito dalla critica e un altro suona come un cane...e così via...le aziende, poi di solito sanno discernere il dipendente bravo da quello meno bravo...Personalmente credo che il merito inteso in questo modo sia poi il motore del progresso e della crescita economica...si deve sempre tendere all'eccellenza, almeno nelle intenzioni, se si premiano quelli bravi si stimoleranno tutti a migliorare.

  • Melius 1
Inviato

Il merito inteso in senso anglosassone significa valutare prima i risultati e poi gli sforzi, mentre l'approccio mediterraneo è diametralmente opposto, dove il "Mi sono fatto un c. così" è una motivazione necessaria e sufficiente ad aver diritto a qualsiasi premialità. 

Inviato
7 ore fa, 31canzoni ha scritto:

La sinistra ha un futuro?

Se la smetterà di fare la destra sicuramente sì.

  • Melius 1
Inviato

Al momento la sinistra in italia s'è presa come punto di riferimento uno che non riesce proprio a pronunciare la parola sinistra.

Non è sintomo di grande salute...

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