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Melius Club

Se quello che sappiamo su noi stessi si dimostra totalmente errato.


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briandinazareth
Inviato
2 minuti fa, ferrocsm ha scritto:

Io mi ricordo di un mio compagno di banco che in matematica non andava mai oltre il 4 quando non era tre, ebbene tu avresti dovuto vederlo giocare a scopone scientifico con un altro partner neppure lui troppo brillante difficilmente perdeva (logicamente a parità di valore di carte) con qualsiasi altra coppia, alla fin fine non è intelligenza sfruttata pure questa e grande capacità di apprendimento finalizzata però ad uno scopo poco nobile?  

 

questo aneddoto però non smentisce l'assunto. 

quello che mostri è perfettamente in linea con quanto detto, anche perché generalizziamo parlando di intelligenza e di capacità di apprendimento, ma le due cose sono composte di molte più parti.

ad esempio, una cosa classica: persone con buone capacità di apprendimento ma poche capacità di concentrazione a lungo o di procrastnazione della soddisfazione (profili di tipo dopaminergico)

extermination
Inviato
8 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

dimostrato che questo non è vero. 

Alla scienza non mi oppongo.

Inviato
23 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

il grande lorenz è però molto superato dalla scienza attuale. 

Sì, tieni però conto anche di un altro fattore, la scienza non è neutra nell'interpretazione che ne diamo nella storia. Oggi techne sembrerebbe aver ucciso non solo psiche ma addirittura prescindere dall'ambiente ed essere colei che tutto determina animali compresi.

briandinazareth
Inviato
Adesso, 31canzoni ha scritto:

Sì, tieni però conto anche di un altro fattore, la scienza non è neutra nell'interpretazione che ne diamo nella storia. Oggi techne sembrerebbe aver ucciso non solo psiche ma addirittura prescindere dall'ambiente ed essere colei che tutto determina animali compresi.

 

mi fermo prima dell'interpretazione e prima di quello che mi piacerebbe (tra l'altro da figlio di psicoanalista neo-freudiana, in me l'idea più sul nurture è quella più naturale...)

ma se sono in grado di rilevare su un campione statistico enorme, per decine di anni, in paesi e culture differenti, le stesse cose in centinaia di studi, devo accettare il risultato anche se non mi piace. 
 

Inviato
1 ora fa, briandinazareth ha scritto:

oggi, dopo migliaia di studi tutti concordanti, possiamo dire che sulle caratteristiche di base dell'individuo l'educazione non ha alcun effetto (correlazione 0)

In sintesi:  "Cu nasci tunnu un pò moriri quatratu."

 

:classic_biggrin:

 

  • Haha 1
extermination
Inviato
20 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

tra l'altro da figlio di psicoanalista

Adesso si spiegano molte cose.

Altro che caratterizzazioni innate ( le tue).:classic_biggrin:

briandinazareth
Inviato
11 minuti fa, 31canzoni ha scritto:

la scienza non è neutra nell'interpretazione che ne diamo nella storia.

 

una costante nell'avanzamento scientifico e nell'imparare cose nuove sul mondo è che diminuisce costantemente la visione dell'uomo come qualcosa di eccezionale rispetto alla natura e una certa de-deificazione di quello che siamo. 

  • Melius 1
Inviato

Sono completamente d'accordo con l'esposizione (dimostrata) di @briandinazareth .

Personalmente estenderei i concetti a gruppi omogenei di persone (etnie, popolazioni), ma a questo punto scatterebbe, immediata, l'accusa di cosiddetto "razzismo" che non è accettato dall'opinione prevalente.

briandinazareth
Inviato
16 minuti fa, Revenant ha scritto:

Personalmente estenderei i concetti a gruppi omogenei di persone (etnie, popolazioni), ma a questo punto scatterebbe, immediata, l'accusa di cosiddetto "razzismo" che non è accettato dall'opinione prevalente.

 

non è necessario cadere nel razzismo, è però molto difficile parlare di popolazioni omogenee per gli uomini, sono pochissime quelle abbastanza isolate e pure alla fine loro frutto di moltissimi incroci e contro-incroci, come chiunque di noi può verificare con un banale ed economico test genetico) 

però ci sono forme di selezione interessanti legate alle popolazioni, ad esempio una variante di un gene specifico legato alla dopamina, che porta ad una maggiore intraprendenza e attitudine al rischio, è particolarmente presente in chi emigra per ragioni facilmente intuibili.

 

il risultato è che nei paesi a più forte immigrazione c'è una presenza molto più elevata di questa variante con una correlazione costante.
 

ad esempio gli usa hanno percentuali elevatissime di questa variante, frutto di questa selezione specifica e questo ha degli effetti nella società molto profondi, anche se difficili da quantificare con precisione.

così come il famoso effetto nobel, ovvero gli immigrati recenti americani hanno molta più probabilità di vincere un nobel (o di aprire un'impresa di successo) di coloro che sono "americani" da più generazioni.

briandinazareth
Inviato
13 minuti fa, extermination ha scritto:

Tutti senza colpe ( i peggiori).

 

perché questa ossessione per la colpa quando parliamo di fenomeni reali e rilevanti in questi termini? 

la colpa è un concetto che non ha niente a che fare con il discorso che stiamo facendo. 

extermination
Inviato

@briandinazareth intendevo dire che ti giochi quasi tutto a tavolino dunque che se non ne hai o se preferisci se non ti è stato dato,  non ne avrai neanche da spendere.

Gaetanoalberto
Inviato

@briandinazareth Io non vorrei apparire razzista o xenofobo, ma come possiamo spiegare il fatto che, ad esempio, è inequivocabile che qualunque sia l'origine e il DNA dei genitori, un palermitano (ovvero uno che si sviluppa in quella città da età precoce) è diverso da un catanese, e un bergamasco da un bresciano?

Chiedo al dott. @Schelefetrisdi contribuire al dibattito. 

briandinazareth
Inviato
Adesso, Gaetanoalberto ha scritto:

Io non vorrei apparire razzista o xenofobo, ma come possiamo spiegare il fatto che, ad esempio, è inequivocabile che qualunque sia l'origine e il DNA dei genitori, un palermitano è diverso da un catanese, e un bergamasco da un bresciano?

 

in che senso un palermitano e diverso da un catanese?

briandinazareth
Inviato
1 minuto fa, Gaetanoalberto ha scritto:

Tu gli chiedi cos'è, e lui comincia con quella parlata così melodiosa, altalenante e particolare, a descriverti una palla di riso passata nella pastella e nella mollica di pane, soffritta e condita con del sugo che ne costituisce il cuore, cioè l'arancino.

 

:classic_biggrin: le differenze culturali possono essere profonde, fino al punto di chiamare la stessa cosa in modo maschile o femminile!

ma è un altro discorso ;) 


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