mozarteum Inviato 19 Dicembre 2022 Inviato 19 Dicembre 2022 2 minuti fa, LUIGI64 ha scritto: la madre svolge un ruolo importante nello sviluppo intellettuale dei bambini, attraverso il contatto fisico ed emotivo. https://youtu.be/pdkBISaNXQs
Panurge Inviato 19 Dicembre 2022 Inviato 19 Dicembre 2022 Bene, mia moglie mi ha sposato, indicatore certo di grande intelligenza (o disperazione ma propendo per l'intelligenza, penso positivo) 1
briandinazareth Inviato 19 Dicembre 2022 Autore Inviato 19 Dicembre 2022 @LUIGI64 Stai continuando a cercare disperatamente qualcosa che smentisca il fatto. Non ci vuoi stare 🤣 Il valore citato (40/60%) è relativo all'età dei coinvolti nello studio, con l'età adulta si arriva al 80% citato prima.
LUIGI64 Inviato 19 Dicembre 2022 Inviato 19 Dicembre 2022 Onestamente, a me non cambia nulla. Ma mi piace non dare nulla per scontato Così facendo, approfondisco anche l'argomento che male non fa, almeno statisticamente
mozarteum Inviato 19 Dicembre 2022 Inviato 19 Dicembre 2022 Ma cosa si intende esattamente per intelligenza? Uno bravissimo col Q.I. che resta indifferente a Brahms o Kandinsky e’ intelligente come?
LUIGI64 Inviato 19 Dicembre 2022 Inviato 19 Dicembre 2022 Pare che in effetti esistano intelligenze multiple. Immagino che i super test ne tengano conto...sperando non flatizzino troppo
Panurge Inviato 19 Dicembre 2022 Inviato 19 Dicembre 2022 19 minuti fa, mozarteum ha scritto: che resta indifferente a Brahms o Kandinsky e’ intelligente come? Potrebbe essere intelligente come Bill https://www.affaritaliani.it/economia/otto-canzoni-che-bill-gates-porterebbe-su-un-isola-deserta-404656.html#:~:text=Poi “Blue Skies” di Willie,Our Nature” di Steven Pinker. o come Steve https://www.rockit.it/news/steve-jobs-ipod-dischi
Savgal Inviato 19 Dicembre 2022 Inviato 19 Dicembre 2022 Sull'intelligenza lessi anni fa un testo di Cesare Cornoldi, considerato sul tema uno dei massimi esperti in Italia. Cornoldi sosteneva che il fattore genetico contava per circa il 70% sull'intelligenza (oggetto peraltro assai difficile da definire) verificata con dei test. Circa il 30% lascia ampio spazio all'educazione e all'istruzione, un'intelligenza metodica e ordinata rende meglio di una intuitiva e disordinata. La definizione della causa dei comportamenti implica una concezione della mente, concezione su qualcosa che siamo ancora lontani dal definire. Il cervello è un oggetto ancora misterioso. Il caso Henry Gustav Molaison (l'uomo che dimenticava tutto) e il caso Phineas P. Gage (sopravissuto ad un incidente che gli aveva perforato il cervello), citate da Massimo Piattelli Palmarini in "Le scienze cognitive classiche: un panorama" mi fanno dubitare del determinismo della genetica. Di certo è errata la convizione che l'essenza del genere umano sia la razionalità, che nella gran parte dei comportamenti gioca un ruolo marginale. La razionalità più che negli uomini è nelle istituzioni. 1
briandinazareth Inviato 19 Dicembre 2022 Autore Inviato 19 Dicembre 2022 Per intelligenza in questi studi si intendono: Capacità di ragionamento, di astrazione, linguistiche, di analisi, memoria, di trasformazione spaziale (translazioni spaziali) ecc. Però la sensibilità musicale ha la stessa caratteristica innata, esiste il concetto di cervello musicale... se poi uno preferisce Ravel, Bach, Davis o Prince dipende molto dal legame emotivo che si crea (fondamentale nella musica più dell'analisi)
briandinazareth Inviato 19 Dicembre 2022 Autore Inviato 19 Dicembre 2022 7 minuti fa, Savgal ha scritto: Circa il 30% lascia ampio spazio all'educazione e all'istruzione questa idea è stato superata dalle ricerche sull'istruzione e le famiglie che hanno mostrato una correlazione praticamente nulla. Si considerava che tutto quello che non è genetico fosse ambientale, poi ci si è resi conto che la parte dello sviluppo embrionale introduceva quella varianza. Forse rimane una piccolissima parte ambientale ma le evidenze ci dicono che non sono la famiglia e la scuola. Ma comunque parliamo di una correlazione intorno al 0.01, totalmente trascurabile
Panurge Inviato 19 Dicembre 2022 Inviato 19 Dicembre 2022 I miei genitori hanno prodotto me e, nello stesso milieu, un complottista no-vax con fascinazione verso le scie chimiche.
Savgal Inviato 19 Dicembre 2022 Inviato 19 Dicembre 2022 @briandinazareth Consentimi che il passare dal determinismo dell'ambiente a quello della genetica mi lascia scettico. Ragionamento, astrazione, comprensione del testo, analisi, memoria, spazio, sono ambiti in cui vi sono metodi e strumenti che si apprendono e che possono mettere a frutto al meglio anche intelligenze non particolarmente brillanti. Inoltre stabilire che l'intelligenza è ciò che si misura con i test di intelligenza è una petitio principii.
Panurge Inviato 19 Dicembre 2022 Inviato 19 Dicembre 2022 5 minuti fa, LUIGI64 ha scritto: Talequaleattia In più uno e 90 con mani da Ourang-Outan e 15 anni in meno.
briandinazareth Inviato 19 Dicembre 2022 Autore Inviato 19 Dicembre 2022 1 ora fa, Savgal ha scritto: Consentimi che il passare dal determinismo dell'ambiente a quello della genetica mi lascia scettico. Ragionamento, astrazione, comprensione del testo, analisi, memoria, spazio, sono ambiti in cui vi sono metodi e strumenti che si apprendono e che possono mettere a frutto al meglio anche intelligenze non particolarmente brillanti. Inoltre stabilire che l'intelligenza è ciò che si misura con i test di intelligenza è una petitio principii. Non è un discorso deterministico perché non esiste una correlazione diretta tra espressione genica e cervello. Non voglio aprire un capitolo sull'embriologia 😁 ma il concetto è che tra espressione genica e corpo effettivo c'è tutta una serie di meccanismi che hanno intrinsecamente molto rumore di fondo e quindi una casualità rilevante. Quando esamini le connessioni cerebrali di due gemelli omozigoti ci sono molte differenze, eppure hanno lo stesso identico patrimonio genetico. Come dicevo prima non dobbiamo confondere innato con genetico. Quindi parliamo sempre in ambito probabilistico e non deterministico. Volevo anche sgomberare il campo da un altro equivoco: nonostante l'intelligenza sia quella che ci è capitata in dote, come l'altezza o i capelli, non significa che non si possano imparare delle cose e che non sia fondamentale farlo. C'è un esempio famoso: la memoria. Anche lei è innata, ed è una parte molto importante dell'intelligenza. se imparo bene il metodo dei loci riesco a memorizzare molte più cose rispetto alla mia condizione naturale. questa abilità acquisita può essere usata nella vita quotidiana o nello studio, ma nel ragionamento astratto e nella logica complessa la mia memoria rimane quella che è perché ha a che fare con il funzionamento di base del cervello. Per questo non si migliora nei test di intelligenza ma questo non ci impedisce di migliorare in molti aspetti. Così come se sono molto timido (correlazione ereditaria alta pure lei) lo rimarrò per sempre, ma posso sviluppare strategie per gestirla meglio. Quindi il discorso lo possiamo estendere, considerando che anche gli altri tratti della personalità si comportano come l'intelligenza (anche se con diversi gradi di correlazione, ereditarietà e componente innata. ) Non esiste alcun tratto della personalità che non sia fortemente ereditario. Adesso ti lancio una bomba interessante 😁 Ad oggi, nonostante il numero di geni coinvolti che conosciamo sia ancora piccolo, sono il migliore strumento per prevedere quanti anni una persona studierà e quali saranno i risultati scolastici. Statisticamente è Circa 3 volte più preciso del contesto socioeconomico, più di quanto hanno studiato i genitori o le scuole frequentate.
briandinazareth Inviato 19 Dicembre 2022 Autore Inviato 19 Dicembre 2022 1 ora fa, Panurge ha scritto: I miei genitori hanno prodotto me e, nello stesso milieu, un complottista no-vax con fascinazione verso le scie chimiche. Questo è uno dei paradossi che ha fatto pensare inizialmente, quando ancora eravamo agli albori della genetica, che l'ambiente avesse un ruolo marginale. L'ambiente non riesce a spiegare le differenze familiari.
LUIGI64 Inviato 19 Dicembre 2022 Inviato 19 Dicembre 2022 https://ilariamonticonepsicologa.it/articoli/talento-e-impegno-una-ricetta-che-orienta.html
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