Questo è un messaggio popolare. Necro Inviato 14 Dicembre 2022 Questo è un messaggio popolare. Inviato 14 Dicembre 2022 INTRODUZIONE Camerton Binom-ER (BER). http://camerton-audio.com/binom-er Prodotto tedesco di recentissima produzione. Cuffia probabilmente per la prima volta in Italia che mi è stata fornita gentilmente dall'importatore francese Pierre de la Caffinière (https://www.headonist.fr/). Parliamo di una cuffia che vuole entrare nell'olimpo TOTL, a partire dal prezzo, che si attesta sui 5500 euro circa (a listino). Seguo il progetto BER fin dagli albori del primo prototipo ad inizio 2022, ma i primi mesi dell'anno sono stati travagliati per alcuni problemi ergonomici di pads ed headband che ora sono stati completamente risolti. L'headband è stata resa più universale e comoda. I pads sono attualmente in 2 versioni e dispongo di entrambi per il test: la prima versione è in pelle traforata su tutta la superficie, più spessa e con un padiglione leggermente più ampio rispetto alla seconda. La seconda versione, a parte la dimensione ridotta in larghezza e spessore, usa una combinazione di materiali e lavorazioni diverse: pelle traforata solo internamente con uno strato in suede a contatto della testa. Ad ogni modo la versione 2.0 è al momento maggiormente "consigliata" per esaltare le capacità della cuffia. Comunque sono in arrivo delle ultime migliorie, in particolar modo al sistema di headband. Nel resto delle mie impressioni di ascolto tenderò a paragonare questa cuffia a T+A Solitaire-P (SP) che è la mia cuffia di rifierimento attuale e che è una delle naturali "concorrenti" del progetto BER, sia sonicamente che come target di prezzo. . ESTETICA & ERGONOMIA Esteticamente parlando, la cuffia si presenta con un look molto tecnico e curato. Così come per SP, siamo distanti dagli eccessi "punk" di Erzetich o dai legni esotici di ZMF. Siamo sulla tecnicità costruttiva di Final D8000 (D8K). La BER condivide proprio con la D8K le geometrie complessive: coppe perfettamente circolari di dimensioni contenute ed headband simile come forma e dimensioni. Il sistema di estensione delle coppe è affidato ad una classica soluzione a scorrimento meccanico, anche se la nuova headband in produzione dovrebbe prevedere un sistema ancor più raffinato a scorrimento magnetico. Differentemente da D8K ed SP, le coppe della BER sono vincolate attorno al loro asse verticale. Personalmente non ho percepito questo come una limitazione di carattere ergonomico e la cuffia si presenta come una sorta di "monoblocco" molto solido. Materiali sicuramente ottimi, robusta, sobria, tutto metallo e carbonio. Appena indossata ho riscontrato subito un clamping medio-basso e un'ottima distribuzione dei pesi che la rendono molto comoda. Nel complesso la cuffia ha una dimensione del tutto contenuta, con linee filate e coppe molto sottili. E' davvero leggera da indossare e si "sente" davvero poco in testa, pur rimanendo molto stabile. Forse l'attuale headband è ancora un po' "dura" (poco imbottita), ma sono dettagli davvero estremi che sicuramente saranno colmati con gli imminenti aggiornamenti. . DATI TECNICI Magnetoplanare da 42Ohm su 94db di sensibilità, per 405gr di peso (alla mia bilancia). Sulla carta non ha un dato di sensibilità altissimo, ma non arriva affatto a soglie critiche di pilotaggio e comunque mantiene un'impedenza alquanto bassa. I driver sono proprietari e sfruttano tecnologie innovative di casa Camerton utilizzate anche per la produzione dei loro altrettanto innovativi diffusori. Vi rimando al sito di Camerton Audio (http://camerton-audio.com/binom-er) per una trattazione specifica sul driver in questione. Una particolarità sui connettori: sono USB-C. Avete capito bene! Il cavo in dotazione prevede due connettori USB-C da inserire nei padiglioni della cuffia ed è finalizzato con Jack 6.35mm. . CATENA DI ASCOLTO La mia catena di ascolto consiste in un Cirrus7 Nimbini ME+ROCK (no streaming, solo FLAC/DSD) -> Holo May L2 -> Luxman p750u. . IMPRESSIONI DI ASCOLTO CON PADS 2.0 Al primo ascolto si evidenzia subito il punto di forza principale di questa cuffia: un elevatissimo dettaglio in gamma medio-alta/alta unito ad una gamma bassa precisa e controllata. La gamma alta è molto presente, dettagliata ma mai affaticante e priva di picchi particolari. I dettagli di elementi quali charleston e piatti sono subito in evidenza. La gamma bassa appare subito molto controllata, "asciutta", presente e dettagliata: la cuffia non lascia andare "code di riverbero" che possono nascondere dettagli in questa gamma (e non solo), ma privilegia una focalizzazione e velocità importanti. Per quel che concerne la risposta in frequenza, al confronto A/B con SP la differenza maggiore consiste proprio nella resa in gamma medio-alta/alta: la BER dispone di un dettaglio certamente superiore. Sul piano della gamma bassa, entrambe le cuffie effettuano un ottimo lavoro. La BER tende ad "asciugare" di più la resa su questo range con un texturing, in alcuni casi, leggermente superiore. In gamma media entrambe le cuffie lavorano molto bene, anche se la BER sembra operare un piccolo "avanzamento" di questa gamma (oppure è la SP ad essere leggermente "arretrata") con una sensazione di leggero vantaggio in termini di definizione (soprattutto in caso di voci maschili e femminili). Entrambe le cuffie rimangono coerenti sia in ensamble scarni che affollati e sono in grado di discernere i piani sonori senza generare muddy, pur mantenendo le loro caratteristiche di base. Forse, negli ensamble più scarni la BER tende un po' troppo a "svuotare" la scena musicale a causa della sua tendenza spinta al dettaglio che in questi casi può togliere un po' di sensazione "live" dal messaggio musicale. In generale la BER appare più dinamica e veloce, la SP più "rilassata". Per utilizzare una terminologia generica ma "universalmente" accettata nel mondo audiofilo, potremmo dire che la BER è una cuffia "chiara" e "dettagliata", mentre la SP è più "calda" e "musicale". (*) Attenzione: in termini "assoluti" la SP non pecca certamente di carenza di dettaglio, anzi, ma è proprio la BER ad essere "fuori scala" in questo senso e quindi il precedente paragone deve essere sempre inteso nello stretto confronto fra le 2 cuffie. In termini di soundstage la BER non è a livelli di primato. Ottimo l'imaging/layering, ma in uno spazio decisamente più ridotto rispetto ad SP, sia in profondità che in ampiezza. La BER si posiziona quindi su un target più "reference" rispetto ad SP: eccelle nel recupero del dettaglio complessivo, ma perde nell'ampiezza e nell'immagine sonora che rimangono decisamente più "tridimensionali" ed estesi nella SP. Probabilmente, quest'ultimo aspetto è molto influenzato proprio dalle differenti geometrie delle 2 cuffie: camere acustiche molto più ampie e profonde per la SP, contro dimensioni molto più contenute per la BER. In generale la bolla di ascolto della BER rimane abbastanza vicina al cranio dell'ascoltatore, mentre quella della SP può arrivare anche "fino alle spalle". .IMPRESSIONI DI ASCOLTO CON PADS 1.0 Con questi pads le differenze di dettaglio su tutta la gamma si assottigliano molto. La gamma medio-alta/alta della BER viene decisamente arretrata e la gamma bassa tende ad assomigliarsi ulteriormente. Rimane comunque una certa differenza in termini di ampiezza dell'headstage in tutte le direzioni a favore della SP. Si, probabilmente la BER acquisisce un po' più di ampiezza (non profondità) rispetto ai pads 2.0, ma la differenza in questi termini appare molto meno evidente rispetto al considerevole "cambio di tuning". .CONCLUSIONI PERSONALI Dal mio punto di vista, posso dire che la BER rappresenta un upgrade tecnico-sonico in termini di dettaglio complessivo rispetto alla SP. Intendiamoci, siamo a livelli altissimi in entrambi i casi, ma sussiste una certa differenza in favore della BER soprattutto in gamma medio-alta/alta. Questo è vero utilizzando i pads 2.0 che sono il complemento "naturale" per una cuffia che fa del dettaglio il suo vero punto di forza. I pads 2.0 la rendono "falsamente rilassata" e sembra che questo non sia il settore in cui può dare il meglio. Di contro, il gran dettaglio e la maggior "linearità" di riproduzione su tutto lo spettro acustico della BER si contrappongono ad una perdita di rilassatezza ed ampiezza della presentazione musicale in tutte le direzioni. Il dettaglio in gamma bassa non è necessariamente a "favore" della BER: a mio avviso, le differenze rientrano nel campo delle "finezze" e dei "gusti personali" in quanto il maggior "wet" della SP può fornire una presentazione più "amalgamata" (più live) del comparto basso che, al contrario, può apparire (in alcuni casi più) più "slegato" nella BER. In generale direi che sono entrambe cuffie all-round, non particolarmente polarizzate sulla riproduzione di un genere specifico anche se c'è da sottolineare che la BER tende a non perdonare le registrazioni più problematiche e la SP può apparire un po' più permissiva (garantendo ascolti più piacevoli in questi casi). Ergonomicamente le 2 cuffie sono ai massimi livelli: la BER è molto leggera ma comunque entrambe si indossano senza problemi anche per lunghe sessioni di ascolto. In definitiva, è sempre difficile decretare dei "vincitori assoluti" quando si confrontano cuffie di questo livello e anche questo caso non fa eccezione. Ognuna ha dei punti di forza importanti e in questi casi entrano molto in gioco le preferenze dell'ascoltatore di turno: si può privilegiare la maggior tecnicità sonica della BER in un ascolto più "intimo" o la maggior "musicalità" della SP all'interno di una presentazione più spaziale (senza dimenticare quanto detto in (*)). . NOTE FINALI Non ho avuto a disposizione un cavo bilanciato, quindi non è possibile sapere se la BER potrebbe giovare dell'eventuale maggior potenza erogata con questa connessione. Ringrazio Pierre de la Caffinière (https://www.headonist.fr/) per il materiale fornitomi e i preziosi consigli sugli upgrade effettuati sulla cuffia e su quelli che saranno disponibili a breve. ----- Alcuni brani utilizzati nei test A/B con T+A Solitaire-P (commenti parziali) e BER Pads 2.0. ------------------------------------------------------------------------------------------- 'Winter' (Allan Taylor in 'Leaving at Dawn') -> Caratteristiche: voce maschile, resa ambientale e semi-acustica. -> Resa: voce maschile un po' più "avanti" nella BER, maggiore stage e "ambiente" nella SP. 'No sanctuary here' (Chris Jones in 'Rodhouse & Automobilies') -> Caratteristiche: comparto basso affollato e profondo. -> Resa: voce maschile un po' più "avanti" nella BER con basso più secco, maggiore stage nella SP. 'Deth don't have no mercy' (John Martyn in 'The church with one bell') -> Caratteristiche: qualità timbriche del comparto basso e medio-basso, voce maschile, ambiente. -> Resa: molto bene entrambe in gamma bassa, un leggero maggior dettaglio per la BER, maggior stage ed "organicità" complessiva nella SP.'Selene' (Michael Manring in 'Soliloquy') -> Caratteristiche: qualità timbriche del comparto basso e medio-basso. Ambiente. -> Resa: molto bene entrambe, un po' più di "apertura" nei passaggi "in alto" da parte della BER in virtù della sua maggior tendenza al dettaglio.'The art of coffins' (Bohren & der club of gore in 'Black Earth') -> Caratteristiche: sub-basso. -> Resa: in termini di sub-basso entrambe le cuffie si comportano ottimamente ma la SP è più "piena" in questo caso.'Can't Stop Running' (Adam Ben Ezra in 'Can't Stop Running') -> Caratteristiche: resa del contrabbasso, ambiente, dinamica. -> Resa: texture del contrabbasso leggermente superiore nella BER, ambiente complessivo più ampio ed amalgamato per la SP.'The judgement is the mirror' (Dalis Car in 'The Waking Hour') -> Caratteristiche: giochi stereofonici dx/sx, ambiente. -> Resa: i giochi di spazialità e cambi stereofonici dx/sx sono portati all'esteremo nella SP, la BER mantiene un ascolto più "intimo". 'Yulunga' (Dead Can Dance in 'Into The Labyrinth') -> Caratteristiche: ambiente, impatto ritmico, layering/imaging complesso. -> Resa: tanto dettaglio e "spinta" in avanti degli elementi ritmi in gamma alta nella BER, più equilibrio nella SP. 'Cheyenne' (Nils Landgren Funk Unit in 'Live in Stockholm') -> Caratteristiche: estensione, gamma alta difficile. -> Resa: gamma alta più dettagliata nella BER, maggior stage ed "organicità" complessiva nella SP.'Softly as in a morning sunrise' (Hiromi's Sonicbloom in 'Beyond Standard') -> Caratteristiche: resa in gamma bassa, dinamica, layering/imaging complesso. -> Resa: ottime entrambe, gamma bassa più asciutta nella BER, maggiore stage nella SP. 'Avenida Atlantica' (Kevin Keith in 'Rebirth') -> Caratteristiche: estensione i n gamma e resa combinata di strumento a corde con passaggi veloci (stick). -> Resa: entrambe fanno un ottimo lavoro di discernimento dei 2 piani sonori dello stick, ma la SP privilegia il "riempimento della scena sonora" e l'amalgama musicale complessiva, mentre la BER è più chirurgica nella rappresentazione delle sfumature e nei suoni esecutivi dello strumento. 'Emit A1' (Bob Mintzer Quartet in 'Quality Time') -> Caratteristiche: trama ritmica raffinata, sax tenore, piani sonori ad altalenante complessità. -> Resa: SP ha maggior tridimensionalità/ampiezza della scena sonora, maggior "amalgama" nei passaggi più minimali, BER ha maggior dettaglio in gamma alta.'12 Acres' (Dave Weckl Band in 'Perpetual Motion') -> Caratteristiche: dinamica, impatto ritmico. -> Resa: BER più dinamica e rapida nei transienti, maggiore stage ed "organicità" nella SP.'Almighty God' (Arne Domnérus With Gustaf Sjökvist in 'Antiphone Blues') -> Caratteristiche: sassofono, organo, ambiente. -> Resa: molto bene entrambe, maggior stage nella SP. 'Emerge' (Bryony Jarman-Pinto in 'Cage And Aviary') -> Caratteristiche: voce femminile. -> Resa: voce femminile leggermente più "avanti" nella BER, maggior stage e "riempimento" della scena musicale nella SP. 'Udhero Na' (Arooj Aftab in 'Vulture Prince') -> Caratteristiche: voce femminile, etensione in gamma bassa e sub-bassa. -> Resa: maggior stage e "riempimento" nella SP. 'Habanera' (Gaia Cuatro in 'Udin') -> Caratteristiche: pianoforte con transienti veloci, in particolar modo nel registro basso. -> Resa: la BER discerne meglio i transienti veloci con una resa del pianoforte un po' più asciutta e dettagliata. 'Harlem after midnight' (Robert Stewart in 'Nat The Cat') -> Caratteristiche: estensione, dinamica, coerenza timbrica. -> Resa: maggior dettaglio in gamma alta e resa dinamica leggermente superiore nella BER, maggior stage e "riempimento" della scena musicale nella SP. 'Chloe & the pirates' (Soft Machine Legacy in 'Steam') -> Caratteristiche: estensione di gamma, dettaglio dei piani sonori. -> Resa: complessivamente scena più asciutta nella BER, più wet (live) nella SP.'Redshift' (Antimatter in 'A profusion of thought') -> Caratteristiche: voce maschile, ambiente, layering. -> Resa: bene entrambe, maggior stage nella SP. 'We were poor' (Prefab Sprout/Paddy McAloon) in 'I Trawl The Megahertz') -> Caratteristiche: ensamble affollato, resa bassa, estensione di gamma, ambiente. -> Resa: maggior dettaglio complessivo dei piani sonori nella BER in una scena musicale più ristretta rispetto alla SP. 'Requiem' (John Eliot Gardiner & Monteverdi Choir in 'Requiem et Oeuvres Chorales Francaises') -> Caratteristiche: voci corali. -> Resa: bene entrambe, la BER avvicina l'ascoltatore al coro di svariate file.'Toccada und Fuge in D minor' (Otto Hans in 'J.S Toccata und Fuge') -> Caratteristiche: resa dell'organo a canne. -> Resa: la BER ha una resa più nitida dei piani armonici più intricati (soprattutto in gamma alta), la SP ha una resa più spaziale e "viva" dello strumento. 'Debussy: Suite bergamasque' (Menahem Pressler in 'Clair de Lune') -> Caratteristiche: pianoforte. -> Resa: bene entrambe. La BER fornisce una rappresentazione un po' più "brillante" del pianoforte. 'Dvorak Symphony No. 9' (Nikolaus Harnoncour in 'Symphony No. 9 in E minor') -> Caratteristiche: resa orchestrale. -> Resa: nella parti a carattere di piano/pianissimo le due cuffie tendono ad equivalersi. Nei pieni orchestrali a dinamica elevata la SP ha un vantaggio in termini di ampiezza della scena, mentre la BER fornisce una maggior nitidezza dei piani orchestrali. ----- https://ibb.co/1z22kcvhttps://ibb.co/HPP9ZF6https://ibb.co/4Nvx6gjhttps://ibb.co/6y7dgRKhttps://ibb.co/xg3R6Mshttps://ibb.co/8DHt8Dbhttps://ibb.co/Jd4YSP8https://ibb.co/6RDDLbghttps://ibb.co/SNCg7tDhttps://ibb.co/BBkbQFv 4
SimoTocca Inviato 15 Dicembre 2022 Inviato 15 Dicembre 2022 @Necro Prima di tutto una domanda: non ho capito se hai comperato la cuffia oppure la tua è una recensione di un prodotto inviato in prova. In tempi recenti mi è capitato di pormi questa domanda diverse volte, qui sul Forum, in particolare per cuffie ZMF e RAAL: il saperlo in maniera chiara cambia il mio atteggiamento di lettore di un Thread. A mio non avviso questa mia non è una domanda “oziosa” perché a mio avviso l’atteggiamento di chi “recensisce” un prodotto inviatogli in prova è diverso da quello di chi “recensisce” un prodotto acquistato. Intendiamoci: diversità legittima e con aspetti anche positivi, perché volte chi recensisce un oggetto acquistato tende “per forza a difenderlo”, come dire “ogne scarrafone è bello a mamma sua”… D’altra parte chi recensisce un oggetto non acquistato può perdere quella libertà di critica (ho detto può, non deve ..! ndr). Fatta questa piccola premessa, appena vista la foto della Binom mi sono detto: mamma mia! Ma questa è la mia Stax 007 del 1995! Back to the Future… 😉 Vero che l’estetica di una cuffia non deve essere chissà cosa ed è legata per forza a scelte tecniche obbligate. Ma a vederla così in foto la Binerton appare molto più anonima della T&A SP, che invece ha una estetica più personale ed azzeccata. Ultima nota finale: la registrazione di Harnoncourt della Sinfonia dal Nuovo Mondo di Dvorak, Warner (inizialmente Teldec) non è particolarmente bella, né in versione originale 16/44 né in versione rimasterizzata: archi secchi, poco naturali, spazio “ristretto” rispetto al vero ambiente in cui suona la magnifica orchestra di Amsterdam, il Royal Concertgebouw. Se proprio vuoi usare la Sinfonia dal Nuovo Mondo per testare una nuova cuffia, ecco ti consiglio di accattarti la splendida registrazione recentissima di Dudamel con la Los Angeles Philharmonic: è tutto un altro mondo di suoni, sonorità “vere”, spazio immenso… (e anche l’interpretazione… Harno è un po’ sonnacchioso, a volte…ma mi raccomando non riportare queste parole sulle discussioni nella sezione Musica classica! 🤭 Comunque grazie per aver condiviso le tue impressioni di ascolto con noi altri..! 1
Necro Inviato 15 Dicembre 2022 Autore Inviato 15 Dicembre 2022 1 ora fa, SimoTocca ha scritto: Prima di tutto una domanda: non ho capito se hai comperato la cuffia oppure la tua è una recensione di un prodotto inviato in prova. Capisco molto bene cosa intendi ed è una domanda lecita che non avrei mai ritenuto "oziosa" e, anche io, la penso come te. E' facile che un prodotto acquistato per migliaia di euro (a scatola chiusa, ovviamente, senza averlo ascoltato prima) poi venga recensito po' "per forza" bene, anche per giustificare a se stesso la spesa in modo più o meno conscio. Detto questo, è una cuffia in prova che avrei sicuramente comprato se la avessi ritenuta superiore, per me, alla SP. Non l'ho comprata (ripartita oggi). Ritengo che, per i miei ascolti e gusti, la SP sia una cuffia con parametri più equilbrati nel complesso, cosa che prediligo. Come dico in un mio passaggio: 21 ore fa, Necro ha scritto: Ognuna ha dei punti di forza importanti e in questi casi entrano molto in gioco le preferenze dell'ascoltatore di turno: si può privilegiare la maggior tecnicità sonica della BER in un ascolto più "intimo" o la maggior "musicalità" della SP all'interno di una presentazione più spaziale (senza dimenticare quanto detto in (*)). Personalmente, io privilegio il secondo aspetto. In merito al discorso Dvorak, provvederò ad aggiornare la versione di cui parli, grazie della dritta!
pier Inviato 15 Dicembre 2022 Inviato 15 Dicembre 2022 Credo che la deontologia di una recensione non sia guidata dal fatto dell'acquisto o meno. C'è gente che difende a spada tratta un oggetto solo per "giustificarsi" dell'acquisto fatto, altri che fanno recensioni di cuffie avute in demo solo per non "far del male" al rivenditore di turno. E' un tema di serietà e di obiettività personale. Sul primo fattore non c'è molto da dire, sul secondo invece direi che sarebbe sempre opportuno fare recensioni "dopo qualche ora di ascolto",così da superare la fase di innamoramento iniziale :) La "reputazione" di nuon recensore la ottieni sul campo... review dopo review.. impressione dopo impressione o in alternativa con un confronto "de visu": io e Dario (NECRO) ci siamo incontrati e abbiamo ascoltato le stesse cuffie con gli stessi impianti. Ci siamo presi le misure a vicenda e adesso posso tranquillamente fidarmi a occhi chiusi delle sue impressioni anche "da remoto". PS: La caldera mi ha convinto e me la sto comprando 1
Necro Inviato 15 Dicembre 2022 Autore Inviato 15 Dicembre 2022 1 ora fa, SimoTocca ha scritto: Vero che l’estetica di una cuffia non deve essere chissà cosa ed è legata per forza a scelte tecniche obbligate. Ma a vederla così in foto la Binerton appare molto più anonima della T&A SP, che invece ha una estetica più personale ed azzeccata. Ho già ricevuto anche altrove (facebook) commenti negativi riguardo l'estetica. E' sempre un fatto personale. Io non la definirei "brutta", ma "semplice" e/o "tecnica". Sicuramente non ha un impatto visivo particolarmente eclatante, anche solo per le dimensioni "ridotte". Io stesso non ho amato esteticamente la SP in prima battuta, poi forse mi ci sono "abituato" e ora trovo sia anche accattivante dal punto di vista estetico. Di certo non tendo a comprare le cuffie per le caratteristiche estetiche :D
Necro Inviato 15 Dicembre 2022 Autore Inviato 15 Dicembre 2022 4 minuti fa, pier ha scritto: altri che fanno recensioni di cuffie avute in demo solo per non "far del male" al rivenditore di turno. E' vero! Non ho considerato questo aspetto, ma hai assolutamente ragione a metterlo nel mazzo.
SimoTocca Inviato 15 Dicembre 2022 Inviato 15 Dicembre 2022 @Necro Davvero grazie sia per la risposta in merito alle domande sia per la bella descrizione che hai fatto della cuffia! Alla prossima! 1
SimoTocca Inviato 15 Dicembre 2022 Inviato 15 Dicembre 2022 Ah… dimenticavo: per l’estetica hai ragione, non si compra certamente una cuffia perché è bella! Ma un occhio di riguardo alla componente estetica…ecco non guasterebbe! O meglio… è la ciliegina sulla torta che magari …ecco, non guasta! Però ecco, non ho detto che la Binerton sia brutta! Ho invece detto che mi pare un po’ anonima e alla prima impressione mi ha ricordato da vicino la Stax 007! Quanto alla spazio “creato” dalla cuffia: direi che ogni genere musicale richiede spesso un “punto di vista”… ooops, un punto di ascolto diverso! Per dire la nuova Stax 9000 riesce a creare uno spazio ampio e arioso per la grande orchestra, mentre la Audeze CRBN no, non ci riesce con la stessa magia! Ma ..per esempio, per l’ascolto del pianoforte solista, “il punto di ascolto” creato dalla CRBN è molto realistico e…innamora! Via… passo e chiudo! Ancora un grazie… 1
Barone Birra Inviato 16 Dicembre 2022 Inviato 16 Dicembre 2022 Ottima recensione di Necro/Dario, credo meglio di questa non ne troverete sul web, l'unico step successivo è l'ascolto di persona (ha usato anche un ampli come il mio) :D Per quanto riguarda il discorso recensori, in quanto "cliente passibile di acquisto" lo pongo proprio nella condizione ideale, deve giudicarla prima dell'esborso, quindi più obiettivo di così (ovviamente relativo ai suoi gusti ed esigenze). La cuffia sembra interessantissima, ha avuto un parto difficile (...quello sì) con diverse revisioni, persino ora con una nuova headband. Come tecnicalità sembra spot-on, quasi una elettrostatica dalle descrizioni (ma il soundstage intimo probabilmente danneggia la sua sinergia con orchestrale e sinfonica), reference alla Hifiman che ha sempre esaltato il dettaglio. Controindicazioni? Eh sì, il prezzo è ormai quello delle ultratop, certamente giustificato dalla ricerca e volumi di un piccolo produttore, però appunto la concorrenza è tanta e forse conveniva maggior aggressività commerciale. Poi personalmente a livello "cuffie reference" sono fortunatamente a posto. Ma complimenti a Camerton per l'oggetto, e a Dario per la condivisione. p.s. Peccato per il cavo bilanciato, in quanto il Luxman funziona anche meglio con quella connessione. Qui Camerton ha sbagliato nettamente a introdurre un ulteriore sistema, invece di qualcosa di più standardizzato come minijack o miniXLR.... 1
MCnerone Inviato 16 Dicembre 2022 Inviato 16 Dicembre 2022 la cuffia sembra interessante, ma costa davvero una fucilata, parliamo della nicchia della nicchia, ci vuole molto coraggio proporsi a quei prezzi! Grazie per la recensione, almeno dopo quella di Srajan Ebaen si legge qualcos'altro.
Necro Inviato 16 Dicembre 2022 Autore Inviato 16 Dicembre 2022 Il 14/12/2022 at 20:44, Necro ha scritto: Questo è vero utilizzando i pads 2.0 che sono il complemento "naturale" per una cuffia che fa del dettaglio il suo vero punto di forza. I pads 2.0 la rendono "falsamente rilassata" e sembra che questo non sia il settore in cui può dare il meglio. Mi sono accorto di un errore. C'è un'errata corrige (:D): Questo è vero utilizzando i pads 2.0 che sono il complemento "naturale" per una cuffia che fa del dettaglio il suo vero punto di forza. I pads 1.0 la rendono "falsamente rilassata" e sembra che questo non sia il settore in cui può dare il meglio.
Necro Inviato 16 Dicembre 2022 Autore Inviato 16 Dicembre 2022 @MCnerone @SimoTocca Eh si, proporsi su quella fascia di prezzo contro marchi affermati quali Abyss, HifiMan, Audeze non è impresa facile. Anche T+A ritengo sia un "player da battere", perchè da un lato è una casa nuova nel mondo delle cuffie, ma dall'altro ha una reputazione molto solida nel mondo HiFi. Il fatto di sparare subito in alto con i prezzi riduce sicuramente tantissimo la platea di possibili acquirenti e si finisce nella nicchia della nicchia come dite giustamente. C'è da dire che Camerton già fa parte di quel "mondo di nicchia" anche per i suoi diffusori che, per quanto tecnologicamente avanzati, anche loro trovano un mercato difficile. Sicuramente avranno fatto i loro conti in relazione anche all'esperienza speakers. Sicuramente il processo di ricerca e sviluppo di questa cuffia è stato mastodontico: non parliamo di parti pre-confezionate e assemblate in stile "cinese", ma parliamo di un progetto pensato e sviluppato da 0 praticamente in ogni sua parte. Inevitabilmente questo processo porta costi elevati che si ripercuotono sul prezzo finale. Io penso che il progetto sia vincente sotto i punti di vista descritti ma farà probabilmente tanto la rete distributiva e l'aspetto commerciale complessivo per cercare "spingere" questa novità in un panorama dove ci sono già i famosi grossi player citati.
SimoTocca Inviato 16 Dicembre 2022 Inviato 16 Dicembre 2022 55 minuti fa, Necro ha scritto: Questo è vero utilizzando i pads 2.0 che sono il complemento "naturale" per una cuffia che fa del dettaglio il suo vero punto di forza. I pads 1.0 la rendono "falsamente rilassata" Leggendoti si era capito che questo era un refuso… E ovviamente sì, sono d’accordo con Sal sul fatto che davvero questo prezzo è davvero elevato, in assoluto. Far pagare i costi della ricerca può andar bene per le case farmaceutiche (spesso offrono un prodotto, magari salvavita, che non ha alternative… non è molto etico, certo!, ma…ecco vendono comunque lo stesso!) È ovvio che il prezzo fuori mercato vale anche per T&A… ma in fondo vale per tutti i marchi! Se si pensa alla Susvara che costa il doppio e passa della 1000 V2, senza avere questo salto qualitativo (anzi, secondo me è diversi altri..forse forse la 1000 va anche un pelino meglio! ). O anche la Stax 9000 che dai 2200 euro della 007 fa pagare la 009 quasi 5000 euro e la 9000 settemila e passa… anche qui in maniera ingiustificata …o quasi…(sigh… la 9000 è un capolavoro..🥲.. va ammesso..). Non parliamo poi dei 60.000 euro del sistema HE1 Sennheiser… et similia..! Posso rivelare “un segreto di Pulcinella”? Un mio amico, progettista di una nota ditta, amico a cui devo amplificatori a valvole fatti in proprio (anche per cuffia) fin dalla fine degli anni ‘80, quindi non proprio uno sprovveduto…ecco quel mio amico dice che i prezzi degli oggetti HiEnd non è fissato secondo i costi reali (inclusa la ricerca..) ma dai costi che “si aspetta il pubblico” per ritenere quell’apparecchio al Top!! Cioè a dire, che se invece di 5000 euro una cuffia, pur di gran pregio, la mettono a 1500 euro… ecco, vendono forse anche meno! E guadagnano ancora meno! Spesso io applico il suo ragionamento quando sono in giro per mostre internazionali… e lo trovo così pieno di verità che… via…non proseguo oltre per non andare OT… P.S. Infatti, per esempio, le cuffie GoldPlanar, che costano “il giusto”, sono valutate meno di quelle che costano il doppio o il triplo… in gran parte più per l’effetto “Dis-Placebo” che altro… Per non parlare dei prodotti Schiit, che costano in genere poco e sono eccellenti… ma visto che costano poco…valgono poco… dice un vecchio adagio popolare… che evidentemente è una cretinata, come molte delle cose del tipo “Vox Populi, Vox Dei…”. Che poi, quando sento questo vecchio, detto coniato dalla Chiesa mi viene sempre da pensare… ma non era la voce del popolo che disse Barabba libero e “crucifige eum” riferito a Gesù? Insomma …e basta con “popolo e popolino! Cerchiamo di pensare con la nostra testa… uff!! 1 1
Necro Inviato 16 Dicembre 2022 Autore Inviato 16 Dicembre 2022 @SimoTocca "Percepisco" delle note di amarezza nel discorso e si può solo che essere daccordo. Per altro, nell'ultimo periodo viviamo una rincorsa sfrenata agli aumenti per tutta una serie di ragioni più o meno note, più o meno "paraventi" di altre, ma che partono dalla carenza di materie prime (reale o "indotta") e relativo shortage delle componenti su cui si basano. Sui prezzi "insensati" dell'hiend è cosa ormai "ovvia" per chi bazzica in questo mondo da un po' di tempo. Nel senso che è chiaro che certe cifre incredibili a 5 zeri non possono essere giustificate da prestazioni assolute commisurate direttamente al costo. Quei casi sono frutto di un voler andare a "posizionarsi" su una fascia di mercato in cui c'è chi è disposto a spendere e quindi si fa il prezzo che uno "vuole spendere" e non "quello che varrebbe realmente". Sicuramente in questi casi ci si devono infilare delle supercazzole come bordi dello speakers di turno placcato in oro, il legname dei listelli del body della cassa invecchiato 100 anni, etc...Qui stiamo parlando più di oggetti che rappresentano un "concetto" (anche di design) più che di reale concretezza sonica finale. Nel nostro "piccolo", si, sicuramente ci sono casi simili (come quello di susvy VS 1K che ho sentito dire varie volte, ma di cui io non ho esperienza diretta perchè odio hifiman per altri motivi hehehe). Tutto questo comunque riconduce sempre al discorso del "bias del prezzo" dove, anche inconsciamente, si tende a pensare che "più costa, meglio è", come dici tu. Io ho sempre ben in mente questo aspetto e cerco, fin quanto mi è consciamente possibile (:D), di tenere sempre in considerazione la cosa così da dare per primo a me stesso dei giudizi scevri da questo condizionamento. Per tale ragione io tendo a non provare mai ciò che non mi posso permettere. Se provassi una cuffia o un ampli o un dac che poi non posso comprare, non vorrei rimanere vittima del giudizio della "volpe che non arriva all'uva". Eh si, perchè c'è anche questo aspetto. La cosa vale sempre nei due sensi: ti piacerebbe ma non hai il potere di acquisto = magari ne parli male a sproposito. Non ti piace così tanto ma ormai hai speso molto = magari ne parli bene a spoposito. :D Ma qui io ne faccio proprio una questione di essere "onesti con se stessi" in primis, la condivisione con gli altri viene in un secondo momento. Diciamo che ormai ci siamo infilati anche in questioni "filosofiche", ma penso che ci siamo capiti :D
Lucacassa Inviato 28 Dicembre 2022 Inviato 28 Dicembre 2022 @SimoTocca incisione molto equilibrata direi. In altre i fiati erano a volte fastidiosi!
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