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Melius Club

Intanto nel PD...


nullo

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Inviato

Per quel che è diventato è non solo cosa giusta che sparisca ma pure che venga ricordato con vergogna

  • Melius 1
Inviato
1 ora fa, loureediano ha scritto:

dire che non è cambiato e la cosa più assurda che si possa affermare

Chi lo avrebbe detto di grazia?

Non mi pare che faccia parte di alcun dibattito tale posizione.

Semmai il problema verte sul fatto che ha lasciato certe posizioni ma non si capisce ancora quali abbia abbracciato, visto la enorme confusione che regna al riguardo nel direttorio.

Inviato

 

Pd, i 5 (clamorosi) errori, dalla caduta di Draghi alle primarie infinite: così i Dem rischiano l'estinzione

 

Nella politica, come nella vita, ci sono le fasi. O le parabole. Quella del Pd, da diversi mesi (anni?) a questa parte sembra costantemente discendente. Un partito che, da quando è nato, nel 2007, non ha mai vinto le elezioni politiche, che anzi è andato via via sempre peggio (si è passati da un discreto risultato nel 2008, la "non vittoria" di Bersani nel 2013, la sconfitta ma contenuta nel 2018 quando in realtà tra M5S, centrodestra e centrosinistra non vinse nessuno, la batosta nel 2022) e che sembra entrato in una spirale negativa dalla quale è difficile venire fuori tanto che alcuni dirigenti paventano il rischio di "estinzione": "Rischiamo di fare la fine dei socialisti francesi", dicono in molti. Cioè un partito sempre più schiacciato da sinistra (M5S) e dal centro (Terzo Polo), e sempre più irrilevante.

 

 

Errore 1, legare le sorti dell'Allenza con M5S a quelle del governo Draghi

 

Il diktat, di Enrico Letta ma anche di Dario Franceschini ed altri esponenti dem, era di quest'estate, quando i grillini avevano già minacciato di far cadere il governo Draghi (cosa che poi hanno fatto, aiutati dalla destra berlusconiana e salviniana): "Stop al campo largo di centrosinistra se uscite dalla maggioranza di governo", era stato il mantra ripetuto dai piddini. Errore tattico e strategico. Il governo Draghi era comunque morente, in piena fibrillazione in realtà già da quando al premier non era riuscito lo "switch" verso il Quirinale, qualcuno prima o poi avrebbe staccato la spina. Legarsi mani e piedi a quel diktat verso i Cinquestelle ha prodotto due effetti, nefasti per il Pd: dire addio di fatto all'unica alleanza possibile (e più o meno omogenea su molti punti) e rinvigorire i grillini, partito che sembrava in crisi nera. Così, invece, giocando in solitaria e contro il Pd, Conte & co. hanno recuperato consensi, specie al Sud.

 

Errore 2, il balletto delle alleanze in campagna elettorale

 

Secondo errore, decidere di non decidere. Tramontato ogni possibile accordo con M5S, Enrico Letta era di fronte ad un bivio: allearsi con la sinistra oppure scegliere come partner il Terzo Polo di Calenda e Renzi. Pensare di tenere insieme entrambe le cose, nel nome del fronte democratico contro le destre, è stato un altro tragico errore che ha ulteriormente indebolito i dem, tra rimpalli di accuse e una telenovela stile-Beautiful. Alla fine il Pd è andato con Sinistra-Verdi, l'alleato meno forte, finendo di fatto isolato alle Politiche: mossa pagata pesantemente specie nei collegi uninominali. E anche il Terzo Polo, a quel punto, ha potuto giocare in proprio, come M5S

 

 

Errore 3, le mancate dimissioni di Letta dopo il 25 settembre

 

Perse sonoramente le elezioni a settembre, il segretario Enrico Letta non si è dimesso. Formalmente è alla guida del Pd, ma è una guida azzoppata, debole, senza vera autonomia decisionale: sul futuro, sulle alleanze, sulla strada da intraprendere. Di fronte al risultato elettorale, i dem avevano due strade: fare subito le primarie (saltando una fase congressuale incomprensibile ai più) e dotarsi di un segretario con pieni poteri, o comunque eleggere un segretario "traghettatore", che avrebbe avviato la Costituente di sinistra del partito ma che avrebbe anche potuto iniziare a trattare con le altre forze del centrosinistra, ragionando su eventuali rassemblent.

 

 

Errore 4, le anacronistiche discussioni sulle regole delle primarie

 

Le primarie sono un tratto identitario del Pd, fin dalla sua nascita, ma nel tempo sembrano diventate uno stanco rituale, specie in certi momenti. Affluenza sempre più bassa, peso sempre maggiore del voto degli iscritti (quindi dell'apparato), tanto che dei quattro candidati alla segreteria alla fine ne andranno soltanto due alle primarie vere e proprie. Aveva senso passare intere giornate a discutere se accettare, e in che misura, il voto online? Morettianamente, sembra la riedizione del "si nota di più se non vengo o se vengo e sto da una parte?". Fa sorridere, in un film. Ma oggi, col mondo che gira al triplo della velocità, gli altri partiti che si muovono, sembra davvero tutto anacronistico.

 

 

Errore 5, le alleanze alle Regionali e il rischio della doppia sconfitta

 

I dem avrebbero (o avevano?) l'opportunità di "battere un colpo" nei confronti del centrodestra governante in Italia: il voto alle Regionali di Lazio e Lombardia, primo appuntamento politico del post 25 settembre, che diventa inevitabilmente il primo test per il governo. Per una serie di vicende, e con un altro tipo di premesse, il centrosinistra avrebbe potuto giocarsela in entrambe le situazioni: nel Lazio perché il centrosinistra è, calcisticamente parlando, "campione uscente" dopo 10 anni di governatorato di Nicola Zingaretti; in Lombardia perché la spaccatura nella giunta di Fontana, con l'uscita di Letizia Moratti, aveva aperto la strada ad un possibile, e clamoroso, ribaltone (il centrodestra ha sempre vinto in Regione Lombardia). E invece, almeno da pronostico iniziale, il Pd potrebbe venire "azzoppato" nel Lazio dai Cinquestelle e in Lombardia dal Terzo Polo con Moratti. E' il quinto errore, logica conseguenza degli altri quattro.

 

 

 

 

 

 

 

Inviato
Il 28/12/2022 at 14:13, nullo ha scritto:

Stavolta, però, ben più della propria classe dirigente a finire rottamato sarà il Pd in quanto tale.

Temo anche io

Inviato
Il 12/1/2023 at 08:45, LeoCleo ha scritto:

Andrò ad accendere un cero... e far dire messa.

L'unico problema è che se sparisce il PD crescerà il 5S, che a mio avviso è molto più pericoloso e populista (gli fa un baffo Salvini, ai cinquestalle).

Quindi io sarei per la messa-pro, a condizione che restino sotto il 15%. 

Du' little bischer is megl' che uan big bischer.

 

  • 2 settimane dopo...
Inviato

 

Dopo lunga generazione, partorito il topolino....

 

Dolorosa verità. Il Pd è rimasto quello che era: né carne né pesce

di Andrea Cangini

C’è da credere che chiunque vincerà le primarie eviterà di dare al partito un’identità precisa, oscillando tra i nostalgici di una sinistra sostanzialmente anti capitalista e i fautori di una vera svolta liberal riformista.

 

Squilli di tromba, rulli di tamburi, un fiocco arcobaleno sul portone del Nazareno: felicità, è nato il “Nuovo Pd”! Lo ha detto Enrico Letta, ma nessuno gli ha creduto. I commentatori oscillano tra il più cinico dei sarcasmi e la più umana delle pietas, eppure Letta, che è persona onesta, non deflette ed anzi insiste: è nuovo, giuro che è nuovo

 

 

 

https://www.huffingtonpost.it/politica/2023/01/22/news/dolorosa_verita_il_pd_e_rimasto_quello_che_era_ne_carne_ne_pesce-11140027/

 

 

Inviato

@nullo e niente, il piddi non se lo caga più nessuno, non c'è neanche più gusto a percularli.

Inviato

Io sono un informatico di professione e guardo solo ai dati: il PD era arrivato al 40% con Renzi, Boschi, Company e in pieno accordo del Nazareno con Berlusconi (fatto poi naufragare da Bersani e assimilabili).

Evidentemente, dal punto di vista dei numeri, quella era l'unica soluzione vincente.

  • Melius 1
extermination
Inviato

Hanno ancora tante croci da portare ma dopo un lungo periodo di sofferenze ( che ha da venire)  capiranno, cominceranno a vedere la luce e di li a poco avverrà il miracolo atteso ( forse).

Inviato
1 ora fa, extermination ha scritto:

Hanno ancora tante croci da portare

Posso piantare il mio chiodino votando la Schlein? 

Mille anni fa votai Bersani, perché ci credevo. 

extermination
Inviato
7 minuti fa, LeoCleo ha scritto:

Posso piantare il mio chiodino votando la Schlein

Certamente anche se la vedo indirizzata più verso l'oscurità che verso la luce. 

Inviato

E intanto in Francia,la sinistra Francese mobilita 1.200.000 lavoratori contro la proposta di aumento dell'età di pensionamento   a partire dal 2030.

 


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