salvatore66 Inviato 7 Gennaio 2023 Inviato 7 Gennaio 2023 Le mafie penso condizionano molto le cose e ci sono stati molti uomini del sud che l'hanno lottata per tutta la loro pur breve vita. Purtroppo fino quando non si debbellera' questa piaga alimentata pure dalla povertà il sud non sarà mai veramente come il nord
audio2 Inviato 7 Gennaio 2023 Inviato 7 Gennaio 2023 quello di cui per esempio la pelosissima e viscida politica non parla mai apertamente sono i criteri di assegnazione del personale, si perchè il nocciolo verte attorno ai posti pubblici, visti anche i tempi. non a caso gli scogli sono sanità e scuola, ma non per le falsità che dicono, solo perchè c'è un mercato di posti e di voti. questo è, della gente che vorrebbe dei dipendenti pubblici stabili e preparati in realtà non gliene fotte meno di niente.
salvatore66 Inviato 7 Gennaio 2023 Inviato 7 Gennaio 2023 A me fa ridere feltri quando dice che il nord non accetterebbe mai le mafie per cultura ma quando ti minacciano o peggio di fanno saltare in area negozi o attività e ti uccidono i familiari e lo stato non può proteggerti cosa fai? E non dimentichiamoci che la mafia e' pure ben radicata a Roma e nel nord Italia ma di eroi non ne vedo
Guru Inviato 7 Gennaio 2023 Inviato 7 Gennaio 2023 1 ora fa, Jack ha scritto: guarda che io sono abruzzese A volte mi ricordi Manfredi quando si tingeva i capelli di biondo.
Guru Inviato 7 Gennaio 2023 Inviato 7 Gennaio 2023 22 ore fa, Jack ha scritto: Ma come vedi è finito in tre quattro interventi ridanciani, sciocchi ed offensivi Dove sarebbero questi interventi ridanciani, sciocchi e offensivi, prima del tuo? Permettimi nel primo intervento sciocco della discussione è assolutamente quello che ho quotato.
maurodg65 Inviato 7 Gennaio 2023 Inviato 7 Gennaio 2023 Il problema italiano, anche quando si parla di federalismo è questo: Al netto di qualsivoglia altra riflessione per pensare ad un federalismo “spinto” va ripensato il sistema completamente, dalle fondamenta e partendo dalla fiscalità generale, il quadro economico e sociale che rappresenta il sottostante ai numeri pubblicati è chiaro e limitarsi a parlare di federalismo ipotizzando di “tenersi” in regione le tasse versate risulterebbe iniquo stante le regole attuali. 1
Velvet Inviato 7 Gennaio 2023 Inviato 7 Gennaio 2023 Le pensioni di Sicilia, Calabria e Puglia messe insieme potrebbero affondare il bilancio della Danimarca.
salvatore66 Inviato 7 Gennaio 2023 Inviato 7 Gennaio 2023 @Velvet il problema secondo me non sono le pensioni, che da più di un ventennio sono diventati molto più severi a concederle ma la scarsa occupazione
wow Inviato 7 Gennaio 2023 Inviato 7 Gennaio 2023 10 ore fa, salvatore66 ha scritto: me fa ridere feltri quando dice che il nord non accetterebbe mai le mafie per cultura ma quando ti minacciano o peggio di fanno saltare in area negozi o attività e ti uccidono i familiari e lo stato non può proteggerti cosa fai? E non dimentichiamoci che la mafia e' pure ben radicata a Roma e nel nord Italia ma di eroi non ne vedo Feltri ormai è completamente rincoglionito. Le mafie hanno ormai abbondantemente attecchito al nord dove sono state accolte a braccia aperte da certi comitati di affari, dalla pezzi della finanza e della politica e tra una certa indifferenza o incredulità da parte della popolazione. 1
wow Inviato 7 Gennaio 2023 Inviato 7 Gennaio 2023 È facile straparlare di autonomia dopo un secolo e mezzo di sperequazioni negli investimenti tra nord e sud. Reggio Calabria, nessun asilo nido Reggio Emilia 24 asili nido all'avanguardia in tutto il mondo. Un ragazzo di Palermo, mediamente gode di due anni di scuola in meno di un ragazzo del nord. Ci sono voluti gli interventi straordinari della Cassa del Mezzogiorno per costruire infrastrutture che altrove erano realizzate con interventi di ordinaria amministrazione. Tuttora Basilicata, Calabria e Sicilia sono indietro di 30 anni in fatto di infrastrutture. Andate a vedere invece cos'era l'Andalusia 40 anni fa e che cosa è adesso. 1
Guru Inviato 8 Gennaio 2023 Inviato 8 Gennaio 2023 Correggetemi se sbaglio: se l'Italia diventasse uno stato federale diciamo perfetto, con totale autonomia delle regioni dal punto di vista sanitario e anche previdenziale, questo non ci esporrebbe al rischio di un impoverimento generale? Rischieremmo di vedere regioni spopolarsi. E i comuni con bilanci disastrati, potrebbero contare solo sull'eventuale aiuto delle proprie regioni?
maurodg65 Inviato 8 Gennaio 2023 Inviato 8 Gennaio 2023 11 ore fa, salvatore66 ha scritto: il problema secondo me non sono le pensioni, che da più di un ventennio sono diventati molto più severi a concederle ma la scarsa occupazion Il problema è che lo scarso numero di occupati sono il frutto di un tessuto manifatturiero che è anacronistico ed obsoleto in buona parte del paese, con punte di eccellenza che sono l’eccezione e non la regola, decenni passati ad impedire lo sviluppo e la crescita delle aziende italiane ed a rendere poco “appetibili” gli investimenti dall’estero, non realizzando le riforme necessarie a rendere questo paese un paese “moderno” al pari di quelli che competono con noi, nel contempo si è usata la spesa pubblica per alimentare e sostenere tutto ciò che era demagogicamente possibile sostenere per interesse politico di parte, a partire dal welfare con le retorica di “aiutare i più deboli” sfruttando i margini di manovra dei bilanci dello Stato ed ingessando l’economia con una burocrazia che ha disincentivato tutti coloro che non erano costretti a stare nel paese, oltre ovviamente ad una pressione fiscale da primato nella UE, ora i nodi cominciano ad arrivare al pettine ed i miliardi del PNRR sono solo il doping che hanno concesso un po’ di respiro ma i conti toccherà pagarli, in un modo o nell’altro.
maurodg65 Inviato 8 Gennaio 2023 Inviato 8 Gennaio 2023 Non esiste un problema che sia scollegato dagli altri, non si possono affrontare i diversi problemi come si trattasse di agire in compartimenti stagni, tutto ha una correlazione e tutto, alla fine, passa dall’economia, dalla crescita economica e quindi necessariamente dalla ricchezza prodotta nel paese, il resto sono tutti “sottoprodotti”.
maurodg65 Inviato 8 Gennaio 2023 Inviato 8 Gennaio 2023 9 ore fa, wow ha scritto: È facile straparlare di autonomia dopo un secolo e mezzo di sperequazioni negli investimenti tra nord e sud. Antonio hai ragione, ma per decenni i politici del Sud Italia hanno accettato come contropartita che il pubblico impiego al Sud “surrogasse” alla mancanza di un reale tessuto economico e conseguentemente che gli investimenti in infrastrutture andassero altrove, più facile favorire il clientelismo politico senza la necessità, in fondo, di cambiare nulla, a questo aggiungi anche il fatto che essendo l’Europa il partner commerciale ed industriale per eccellenza era gioco forza più logico, strategicamente, che la parte industrializzata fosse il nord. Le poche realtà industriali del Sud Italia sono nate “morte” grazie al fatto che gli investimenti iniziali furono totalmente a carico dello stato, vedi gli stabilimenti Fiat in meridione, perché furono il frutto di uno scambio politico, e sono sostanzialmente morte per la distanza ingiustificata dalla casa madre che rappresentava solo costi ulteriori senza portare i vantaggi. I problemi di oggi del meridione, sono il frutto delle politiche clientelari di allora che furono accettare di buon grado dalla classe politica meridionale del tempo, oggi anche il gap generazionale, le diseguaglianze che si vivono al Sud, con i figli che guadagnano meno del loro genitori, sono il frutto di quelle politiche, genitori impiegati nella PA a fronte di figli che oggi non hanno la possibilità di sostituirli e che sono costretti ad emigrare o ad accontentarsi di essere “sottopagati” in realtà economiche di piccole dimensioni con prospettive di crescita professionale quasi nulle.
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