criMan Inviato 8 Giugno 2023 Inviato 8 Giugno 2023 7 ore fa, ferdydurke ha scritto: No vorrei solo sapere la verità, chiunque l'ha fatto… Anche io. "Vediamo" intende quello. Chiunque sia stato. Tanto non cambia il succo della vicenda.
criMan Inviato 8 Giugno 2023 Inviato 8 Giugno 2023 23 minuti fa, artepaint ha scritto: basta e avanza questo titolone per capire quanto è successo .... e non è LaRepubblica, ma un quotidiano ostile all'aiuto "armamentario" all'Ucraina Il FattoPutiniano che da la colpa a Mosca!
criMan Inviato 8 Giugno 2023 Inviato 8 Giugno 2023 Fermo restando che certezza non ne abbiamo, il regime sanguinario si è macchiato di ogni schifezza possibile in questo anno e a quel punto capirei anche gli ucraini se fossero stati loro. Detto ciò, non credo siano stati gli Ucraini perché : -Il duce sanguinario in un anno si è macchiato di ogni atrocità possibile, ha invaso un paese con la scusa di denazificarla ; fregnaccia a cui molti hanno creduto, si è tradito però insistendo nel voler conquistare tutta l'Ucraina. Insomma una fregnaccia è nemmeno recitata bene. -La rottura della diga li avvantaggia sul campo di battaglia e non di poco. Lo dicono anche i canali di propaganda italiana del duce. Compresi quelli su YouTube. A parte irriducibili italici del duce sanguinario. -Lo stesso duce ha dimostrato che esiste una popolazione russa sacrificabile di serie C. E la Crimea appena conquistata è di serie D. Quindi sacrificabile. Lascio comunque aperta qualsiasi ipotesi, anche quella che vedrebbe gli Ucraini colpevoli. Ma a rigor di logica....
31canzoni Inviato 8 Giugno 2023 Inviato 8 Giugno 2023 Copia e incolla da la diretta di Repubblica. L'Istituto per lo studio della guerra: "Le inondazioni hanno cambiato il fronte" La distruzione della diga della centrale idroelettrica di Kakhovka sta modificando in modo significativo la geografia e la topografia del fronte di Kherson, nell'Ucraina meridionale. Lo scrive nel suo ultimo aggiornamento il think tank statunitense Isw (Institute for the study of war), aggiungendo che è probabile che le inondazioni peggiorino e modifichino ulteriormente la geografia del distretto di Kherson nelle prossime 72 ore. La distruzione della diga sta colpendo le posizioni militari russe sulla riva orientale del fiume Dnipro, spiega l'Isw, le inondazioni hanno distrutto molte fortificazioni russe di prima linea che l'esercito di Mosca intendeva utilizzare per difendersi dagli attacchi ucraini. La rapida inondazione ha probabilmente costretto il personale e le attrezzature militari russe nei principali punti di concentrazione russi di Oleshky e Hola Prystan a ritirarsi. Le forze russe avevano precedentemente utilizzato queste posizioni per bombardare la città di Kherson e altri insediamenti sulla riva occidentale di Kherson. L'inondazione ha anche distrutto i campi minati russi lungo la costa, ci sono filmati che mostrano l'esplosione di mine nell'acqua.
ferdydurke Inviato 8 Giugno 2023 Inviato 8 Giugno 2023 Chiunque l’abbia fatto è comunque una cosa infame
Roberto M Inviato 8 Giugno 2023 Inviato 8 Giugno 2023 Neanche il tempo di archiviare una partita interna, quella dei De Luca, che se ne apre subito un’altra. E riguarda il tema molto più complesso e delicato del sostegno del Pd a Kiev e alla causa ucraina. A destabilizzare i dem, questa volta, sono state le parole del neo-vicepresidente (il successore di De Luca jr) del gruppo alla Camera, Paolo Ciani. Che ha confermato la sua posizione in un’intervista a Repubblica.it: «Sono contrario all’invio di armi, anche i dem ora possono cambiare linea». E aggiunge: «Io non sono del Pd e non mi iscriverò». Non basta una parziale precisazione a placare chi della ferma condanna alla Russia putiniana e dell’invio di armi in Ucraina ne ha fatto una bandiera, soprattutto in Europa.
31canzoni Inviato 8 Giugno 2023 Inviato 8 Giugno 2023 Fonte diretta di Repubblica: Rasmussen: alcuni Paesi Nato potrebbero inviare truppe in Ucraina Alcuni Paesi della Nato potrebbero decidere di schierare truppe sul terreno in Ucraina se l'Alleanza non fornirà a Kiev significative garanzie di sicurezza al vertice di Vilnius dell'11 e 12 luglio, ha dichiarato al Guardian l'ex segretario generale dell'alleanza Anders Rasmussen. "Sappiamo che la Polonia è molto impegnata nel fornire assistenza concreta a Kiev e non escluderei la possibilità che si impegni ancora di più in questo contesto su base nazionale e sia seguita dagli Stati baltici, magari includendo la possibilità di truppe sul terreno", ha detto Rasmussen.
31canzoni Inviato 8 Giugno 2023 Inviato 8 Giugno 2023 Sperando di diventare il segretario generale della NATO?! Se ne sentiva la mancanza. Da la Repubblica. Draghi riparte dal Mit: “La Russia va sconfitta o sarà la fine dell’Europa” Cambridge (Massachusetts) - "Per gli Stati Uniti, l'Europa e i loro alleati, non c'è alternativa ad assicurare che l'Ucraina vinca questa guerra", accogliendo poi Kiev nella Ue e nella Nato. Nello stesso tempo l'Unione Europea dovrà rafforzare la sua coesione e allargarsi, perché questo è l'unico antidoto all'instabilità globale emersa negli ultimi anni tanto sul piano geopolitico, quanto su quello economico. Sono le sollecitazioni venute da Mario Draghi, durante la sua prima uscita pubblica da quando ha lasciato Palazzo Chigi.
criMan Inviato 8 Giugno 2023 Inviato 8 Giugno 2023 stralcio ANSA sulle zone allagate: Questa mattina il livello medio delle inondazioni è di 5,61 metri: 600 chilometri quadrati della regione di Kherson sono sott'acqua, il 32% dei quali sulla riva destra e il 68% sulla riva sinistra". Lo rende noto su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale ucraina di Kherson Oleksandr Prokudin. --- ovvero le zone innondate sono per il 70% su parte Ucraina. Conferma la teoria per cui l'allagamento rende piu' difficoltosa la controffensiva Ucraina. Ma non e' questo che a noi Europei deve mettere paura adesso. Piuttosto la possibilita' di un malfunzionamento nella centrale nucleare che non ha a disposizione la quantita' di acqua che serve per il raffreddamento dell'impianto. E' l'AIEA a dirlo , fonte ANSA https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2023/06/08/aiea-dopo-il-crollo-della-diga-e-cruciale-lintegrita-di-zaporizhzhia_6faf1875-1272-4508-82b1-3f0c51705962.html - Un eventuale incidente che avesse come risultato una grande fuoriuscita di radiazioni sarebbe un danno enorme per l'Ucraina sia per le terre coltivate sia per le popolazioni. Meno per il duce del regime russo che, anche in caso di sconfitta, lascerebbe un Ucraina devastata in mano alla popolazione. Un regalino per essersi ritirato. Altro punto quindi che depone a favore della tesi per cui sia stato il duce sanguinario. -
Superfuzz Inviato 8 Giugno 2023 Autore Inviato 8 Giugno 2023 39 minuti fa, 31canzoni ha scritto: Sperando di diventare il segretario generale della NATO?! Se ne sentiva la mancanza. Da la Repubblica. Draghi riparte dal Mit: “La Russia va sconfitta o sarà la fine dell’Europa” Cambridge (Massachusetts) - "Per gli Stati Uniti, l'Europa e i loro alleati, non c'è alternativa ad assicurare che l'Ucraina vinca questa guerra", accogliendo poi Kiev nella Ue e nella Nato. Nello stesso tempo l'Unione Europea dovrà rafforzare la sua coesione e allargarsi, perché questo è l'unico antidoto all'instabilità globale emersa negli ultimi anni tanto sul piano geopolitico, quanto su quello economico. Sono le sollecitazioni venute da Mario Draghi, durante la sua prima uscita pubblica da quando ha lasciato Palazzo Chigi. guarda che ha assolutamente ragione. L'Unione Europea e i paesi europei in generale, si sono oramai troppo spinti in avanti (intendiamoci: secondo me giustamente) per accettare/permettersi una vittoria russa. Per motivi geopolitici, di sfera di influenza e, non ultimo, per non perdere la credibilità-dicesi faccia-di fronte al mondo intero, con quello che ne conseguirebbe.
cesare Inviato 8 Giugno 2023 Inviato 8 Giugno 2023 10 minuti fa, criMan ha scritto: il 32% dei quali sulla riva destra e il 68% sulla riva sinistra premesso che è tutta Ucraina, la riva destra dovrebbe essere quella sotto controllo Ucraino, la sinistra russo
wow Inviato 8 Giugno 2023 Inviato 8 Giugno 2023 44 minuti fa, 31canzoni ha scritto: Draghi riparte dal Mit: “La Russia va sconfitta o sarà la fine dell’Europa” Io avrei dichiarato che va sconfitto questo regime, ma va da se che ciò non potrà succedere attraverso una sua vittoria militare.
cesare Inviato 8 Giugno 2023 Inviato 8 Giugno 2023 2 ore fa, artepaint ha scritto: con l'artiglieria non sarebbe stato possibile causare uno squarcio simile alla diga dalle foto la diga sembra completamente spazzata via per un buon tratto, artiglieria o HiMars difficilmente possono fare un danno simile. Mi sembra molto plausibile, se non certo, che sia stata minata
wow Inviato 8 Giugno 2023 Inviato 8 Giugno 2023 Fermo restando che, per una serie di considerazioni, penso siano stati i russi (non ultima la constatazione che con questa catastrofe i russi hanno sconvolto i piani ucraini alla vigilia di una offensiva e hanno in qualche modo congelato una buona porzione di confini) io non trascurerei l'ipotesi dell'incidente dovuto a qualche precedente cannonata che ho letto essere arrivata nei mesi scorsi alle paratoie e alla scarsa manutenzione. Se guardiamo le fotografie ha ceduto dapprima una singola paratoia, poi la corrente ha trascinato il resto.
Superfuzz Inviato 8 Giugno 2023 Autore Inviato 8 Giugno 2023 @Roberto M sei decisamente OT, per controbilanciare (poi la smetto subito, promesso) posto questo articolo di Paolo Flores D'Arcais su Micromega. Roba de sinistra quindi: qualcosa di sensato, di tanto in tanto, si legge ancora da quelle parti. Slava Ukraïni! Un anno di aggressione imperialista, un anno di resistenza esemplare A un anno dall'invasione russa dell'Ucraina, una riflessione sul finto pacifismo e su una finta sinistra schierata dalla parte dell'aggressore imperialista. “Mosca combatte per le sue terre storiche”. Sono le parole pronunciate da Putin al “Concerto patriottico” di mercoledì scorso. Parole di esplicito e agghiacciante imperialismo che riassumono quanto del resto Putin aveva detto un anno e pochi giorni fa, alla vigilia di passare dalle parole ai fatti: che è Russia ovunque si parli russo, e dunque la sua Russia aveva il dovere di recuperare tutti i propri territori storici. Allora nessun volle credere al significato di quelle parole e prenderlo alla lettera. È sperabile che ora, dopo un anno di invasione, nessuno abbia più dubbi o si faccia illusioni. Putin ha intenzione di annettere alla sua Russia assai più dell’Ucraina, la cui esistenza del resto considera una invenzione leniniana, ma ogni paese dove il “da” suoni (non è un caso che da settimane sia in atto in Moldavia un golpe strisciante). Il delirio putiniano non è dunque quello di rinverdire i fasti di potenza dell’Urss, Putin crede di essere la reincarnazione dello zar Pietro il grande, e che tornare ai confini di quell’impero sia il compito, anzi il Fato, cui la Storia lo chiama. Agirà di conseguenza a meno che non venga fermato. Fin qui lo ha fermato la resistenza di un intero popolo stretto attorno al suo presidente liberamene eletto. Resistenza a cui nessuno credeva quando il 24 febbraio del 2022 i primi cingolati di Putin hanno violato i confini dell’Ucraina. Non ci credeva Putin, ma non ci credevano le cancellerie occidentali, se per più volte nel corso di pochi giorni Usa e Israele hanno messo a disposizione di Zelensky un aereo, insistendo perché si mettesse in salvo. E meno che meno ci credevano da noi tante personalità pubbliche che si ritengono di sinistra e che strepitavano che nessun governo occidentale mandasse mai armi agli ucraini che non si arrendevano, per il loro bene, sia chiaro, perché più armi avrebbero al massimo prolungato la carneficina di una lotta destinata comunque a finire in pochi giorni, al massimo poche settimane, il cui esito era scontato. Queste anime brutte non avevano il coraggio di invitare i cittadini ucraini alla resa, e pensavano di imbellettare l’anima ribattezzando la resa con l’accattivante flatus vocis di “pace”. I cittadini ucraini invece è un anno che resistono, che combattono, che talvolta passano perfino all’offensiva costringendo gli invasori russi a ripiegare, malgrado le città rase al suolo dai missili e dai bombardamenti aerei di Putin, e i milioni di donne costrette ad emigrare con i loro bambini per non finire sotto le macerie, e le stragi di civili e le torture e gli stupri e le efferatezze senza numero e senza nome perpetrate dalle truppe russe, di cui Bucha è l’emblema d’orrore. Città che forse sarebbero ancora in piedi, efferatezze che non sarebbero forse state perpetrate, se i governi occidentali avessero fornito all’Ucraina che resiste le armi fin dall’inizio richieste: aerei per togliere a Putin il dominio dei cieli, missili a più lungo raggio per impedire l’ammassarsi delle truppe. Ma i governi occidentali seguono calcoli di opportunità e di potenza, non agiscono ahimè secondo valori e principi, secondo giustizia e libertà che sono pure solennemente ricamati in ogni loro Costituzione. E dunque cominciano ora a prendere in considerazione la fornitura, forse, di quanto avrebbe consentito, forse ma assai probabilmente, se elargito agli ucraini con meno ritardo e contagocce, di ricacciare da tempo dentro i loro confini le truppe d’invasione. I governi occidentali seguono calcoli di opportunità e di potenza. I cittadini democratici, l’opinione di sinistra e i suoi intellettuali pubblici, dovrebbero informare invece scelte e azione proprio a quei valori di libertà e giustizia che le generazioni dei loro padri e padri dei padri e padri dei padri dei padri hanno fatto imprimere con le loro lotte e i loro sacrifici nella Costituzioni. E invece, incredibilmente, quella eredità hanno gettato alle ortiche, quasi tutti. Perché chi è a sinistra, chi prende sul serio la democrazia, tra un regime democratico (per quanto claudicante) e un regime autocratico, che i giornalisti li assassina e gli oppositori politici anche, o se gli va male li mette in ceppi in qualche siberia, non ha certo dubbi: sta dalla parte della democrazia, per quanto claudicante (come la nostra, che è claudicante massimamente, visto che nemmeno le demokrature di Ungheria e Polonia hanno un governo ex-post-neo-filo-para fascista come l’Italia). Perché chi è a sinistra, chi prende sul serio giustizia-e-libertà, tra una autocrazia che scatena l’invasione imperialistica e un piccolo popolo che resiste in armi, non ha certo dubbi: sta dalla parte del piccolo popolo che resiste in armi, e ai propri governi neghittosi impone a forza di mobilitazioni di massa la solidarietà con quel piccolo paese, non a chiacchiere ma con armi, più armi, ancora più armi, unico argomento che l’aggressore imperialista comprenda. “Armi al Mir!”, gridava e sottoscriveva (in senso proprio, con lire risparmiate), per la resistenza al golpe di Pinochet, chi aveva scoperto la politica col Sessantotto, o ancor prima, o su quell’onda di lotta. MicroMega è nata trentasette anni fa, con il sottotitolo “le ragioni della sinistra”, che continua a onorare con ovvia coerenza: dalla parte degli ucraini che resistono in armi e che vogliono la pace, davvero la pace, non la resa, la pace, non la tacitiana “hanno fatto un deserto e l’hanno chiamato pace”, la pace dell’invasore respinto, l’unica pace possibile. Tutto il resto è menzogna. Paolo Flores d'Arcais 2
Roberto M Inviato 8 Giugno 2023 Inviato 8 Giugno 2023 45 minuti fa, Superfuzz ha scritto: sei decisamente OT Mica tanto, stiamo parlando del sostegno militare (cioè fornire le armi) a Kiev. Se si spezza il fronte occidentale, come vorrebbe Putin, e’ un disastro. Ed il partito principale di opposizione ha “premiato” nominandolo “vice-capogruppo” un personaggio sconosciuto famoso solo per essere stato uno dei pochi a votare CONTRO l’invio di armi all’ucraina. E’ inquietante. 49 minuti fa, Superfuzz ha scritto: Paolo Flores d'Arcais Ottimo, ma e’ solo un giornalista, non il vice capo gruppo del principale partito di opposizione.
Ivo Perelman Inviato 8 Giugno 2023 Inviato 8 Giugno 2023 Il 6/6/2023 at 17:58, criMan ha scritto: Accadrebbe paro paro da noi , il giorno che il duce sanguinario dovesse decidere di venirsi a prendere il Trentino. Con la differenza che la SVP non ha alcun motivo di litigarci. È un metodo che di solito funziona per evitare guai.
Messaggi raccomandati