Ivo Perelman Inviato 15 Giugno 2023 Inviato 15 Giugno 2023 Il 13/6/2023 at 21:27, 31canzoni ha scritto: Sulla figura di zelensky, se questo fosse lo scenario, sorvolo. Lo vedremo ad Hollywood che ritorna alla sua professione precedente, come pirata a fianco di Johnny Depp o come spia contro Daniel Craig in un film di James Bond?
Ivo Perelman Inviato 15 Giugno 2023 Inviato 15 Giugno 2023 Il 13/6/2023 at 21:27, 31canzoni ha scritto: Potrebbe venire il dubbio, visto il livello di devastazione cui si sottopone l'Ucraina, Le armi vanno provate anche al di fuori dei luoghi in cui si provano. Se funzionano si producono in serie e qualcuno le deve comprare, con il ricavato si finanzia l'innovazione ed i prossimi modelli. Vedi i Leopard tedeschi, i vecchi modelli costano sui 3 milioni di euro, quelli più recenti 15 milioni di euro. Funziona allo stesso modo con l'industria dell'auto. L'Ucraina è ancora un ottimo esempio per sviluppare questo settore dell'economia. Chi l'ha capito ha comprato le azioni delle compagnie impegnate a sviluppare questo mercato.
claravox Inviato 15 Giugno 2023 Inviato 15 Giugno 2023 42 minuti fa, Ivo Perelman ha scritto: Funziona così con qualsiasi argomento sponsorizzato da una lobby. La lobby delle armi. 44 minuti fa, Ivo Perelman ha scritto: Sai come funziona la propaganda sui social? In guerra, è bene sempre ricordarlo, la prima vittima è sempre la verità. https://www.sinistrainrete.info/articoli-brevi/22832-raniero-la-valle-la-propaganda-di-guerra-in-tivu-ci-porta-alla-fine.html La propaganda di guerra in Tivù ci porta alla fine di Raniero La Valle Quando gli uomini erano alle prime armi si interrogavano per capire cosa fosse la giustizia. E Socrate, come racconta Platone nella Repubblica, parlando con Glaucone, che dello stesso Platone era fratello, disse che la giustizia consiste nel fatto che “ciascuno faccia la cosa propria”, cioè, in un senso più filosofico, che ciascuno sia se stesso, che le cose si svolgano secondo la loro natura. Il cinema rappresenta, ma non cambia le cose. La Televisione invece ha oggi il potere di cambiare la natura delle cose e assegnare a suo piacere agli uomini i ruoli che vuole. In ciò sta un grande pericolo. Si pensi ad esempio che cosa sarebbe stato se il “grande dittatore” impersonato da Charlot, come era chiamato Charlie Chaplin, fosse diventato davvero il Führer dei Tedeschi, os e il dottor Stranamore dal suo ufficio al Pentagono avesse davvero preso in mano i destini del mondo. Oggi viviamo un incubo. C’è un attore Presidente che diventa Presidente attore che chiede lo scioglimento dell’ONU, per il caso che ancora si opponga al rischio di una guerra nucleare, e abbiamo il mondo intero trasformato in un immenso studio televisivo in cui avvengono le cose più estreme, se non più incredibili. Il racconto è che la Russia, dopo essersi seduta al tavolo dei negoziati a Istanbul, per allentare la tensione decide di ritirarsi da Bucha. Però organizza una clamorosa prova della propria crudeltà, con una strage efferata che cosparge le strade di vittime non solo uccise ma in tutti i modi straziate. Il sindaco di Bucha, tutto contento per la liberazione della città, rilascia un’intervista in cui appare sorridente e orgoglioso per la vittoria ottenuta, e il giorno dopo dei filmati della polizia ucraina mostrano le strade devastate come sono in ogni dopoguerra ma senza tracce di massacri. Intanto però si sta preparando un gigantesco set satellitare e quattro giorni dopo tutto il mondo, attonito, vede una strada dove una quantità di cadaveri sono disposti a intervalli regolari, con la stessa postura, la faccia in giù, con i più fantasiosi segni di violenza e di sfregio. Putin nel racconto viene denunciato al Tribunale dell’Aja, perché si pensa che come Re soldato abbia direttamente dato ai suoi soldati gli ordini del genocidio (che è come dire: uccidete il soldato Putin) e così il capo russo non solo fa la figura di un dittatore sanguinario, criminale e assassino, ma anche incredibilmente stupido, autolesionista e utile idiota a vantaggio dei suoi nemici, e tuttavia responsabile di una grande nazione della Terra e di centinaia di milioni di persone. Il racconto prosegue con la esecrazione universale, e come potrebbe non essere così se si tratta di un racconto vero? Ma severo, in che mondo saremmo, con quale uomo, con quali fratelli, con quale Dio? Noi non abbiamo parole. Solo un lieve sospetto che la realtà adattata a spettacolo, e lo spettacolo fatto esso stesso realtà, ci porti, sotto la spinta della visione a distanza detta Televisione, alla fine del mondo. Chi scrive ricorda quando nei suoi giovani anni lavorava in Televisione per un programma giornalistico che si chiamava Tv 7. Eravamo con Barbato, Furio Colombo, Giuseppe Fiori, Fabiani, Mimmo Scarano e altri grandi giornalisti, tutti desiderosi di dare al giovane Servizio pubblico che era la RAI un’informazione avvincente, fedele, non obbediente a censure. Un giorno arrivò dal Brasile un filmato che raccontava di una manifestazione di operai su cui la polizia aveva sparato – come purtroppo talvolta accadeva anche da noi – e aveva fatto un morto. E quel corteo di meravigliosi operai aveva preso il cadavere e in processione lo aveva portato fin sulla soglia del Parlamento a Rio de Janeiro (che era allora la capitale) e l’aveva lasciato lì, come a restituirlo al potere che l’aveva ucciso. Stavamo per mandarlo in onda ma Ettore Bernabei, che aveva capito prima di noi l’ambivalente onnipotenza del mezzo, ce lo impedì, pensando che in quel modo alla prossima tragedia avremmo dato l’idea di scaricare il morto sulla porta di Montecitorio. Era una censura. Ma adesso penso che avesse ragione. Allora però si trattava solo del piccolo teatro italiano. Adesso la scena è tutto il mondo, e anche le bugie che la ragion di Stato suggerisce ai potenti, hanno un effetto diverso se il mondo è cambiato. Il falso incidente del golfo del Tonchino, poi ammesso dai “Pentagon Papers”, servì solo a legittimare la guerra del Vietnam, la falsa fialetta dello sterminio agitata all’ONU da Colin Powell, di cui lui stesso poi si pentì, servì solo a fare la guerra all’Iraq e a mandare a morte Saddam Hussein, della discussa strage di Racak fu fatto uso solo per motivare la guerra della NATO per il Kosovo punire la Serbia e far morire in carcere Milosovic: ma oggi lo spettacolo è universale, una propaganda servile può servire a dilaniare il mondo, oggi gli attori protagonisti compaiono in diretta su tutti gli schermi di casa e in molte aule parlamentari del pianeta, possono eccitare all’odio e alla vendetta, far credere che non ci sia più niente da fare, che la guerra sia un fatto di natura e la pace un artificio, far cadere il tabù della bomba, sopprimere, insieme con l’ONU, il diritto e la sua giustizia, comunque fosse definita da Socrate o da Platone. Ma in realtà non c’è in ballo la Televisione. In causa è il cuore, il “chi è dell’uomo”. 1
claravox Inviato 15 Giugno 2023 Inviato 15 Giugno 2023 https://www-nytimes-com.translate.goog/2023/06/14/climate/enriched-uranium-nuclear-russia-ohio.html?_x_tr_sl=en&_x_tr_tl=it&_x_tr_hl=it&_x_tr_pto=sc Gli Stati Uniti stanno pagando miliardi all'agenzia nucleare russa. Ecco perché. Le compagnie di energia nucleare si affidano all'uranio arricchito a basso costo prodotto in Russia. Questo dilemma geopolitico si sta intensificando mentre il cambiamento climatico sottolinea la necessità di energia senza emissioni.
criMan Inviato 15 Giugno 2023 Inviato 15 Giugno 2023 1 ora fa, Ivo Perelman ha scritto: Funziona così con qualsiasi argomento sponsorizzato da una lobby. esatto. Infatti la propaganda del duce sanguinario attraverso utili idioti e simpatizzanti per fini economici (per lo piu') crea pagine e contenuti che saranno poi spammati sui siti come questo a rotazione. In cui l'errore piu' comune e' solo rimandare messaggi che confermino le proprie idee e non analizzare niente.
criMan Inviato 15 Giugno 2023 Inviato 15 Giugno 2023 1 ora fa, Ivo Perelman ha scritto: Conosci un altro modo di fare la storia? rispiego meglio perche' sembra che non si sia capito cosa ho scritto. Se tu duce sanguinario putinesco chiedi la pace con tutti i morti e i terreni che hai sottratto al popolo Ucraino e' normale che questi non ci stiano. Almeno in questo momento della storia. Se poi tu continui ad ammazzare e sottrarre terreni e chiedi di nuovo pace alle TUE SOLE condizioni , e' normale che questi possano decidere di non arrendersi. Perche' di questo si tratta. Ci sta' tutto. Quindi non chiamiamola PACE chiamiamola RESA incondizionata al DUCE. Ci sta' che vogliano combattere per i loro diritti e la loro dignita' , per loro e' ancora un valore. Per altri conta altro.
artepaint Inviato 15 Giugno 2023 Inviato 15 Giugno 2023 le chiacchiere e le fake news stanno a ,,,, ZERO l'aspirante merdtzar wladimiro benito Putler ha ampiamente capito del completo fallimento circa l'obiettivo di inglobare le ricchezze dell'Ucraina a beneficio di sè e della casta oligarchica, oltre che "necessaria" per coprire i suoi fallimentari 23 anni di potere; di conseguenza, anzichè ritirare armi e bagagli dal suolo ucraino-crimeo, è passato al piano B, il quale consiste nel sacrificare decine di miglia di suoi cittadini in una guerra senza più regole che ha l'unico obiettivo di radere al suolo il paese invaso e lasciare un deserto invivibile per la popolazione ucraina per molti anni a venire siamo oltre le cose ammissibili per cui (atomiche si, atomiche no dipendono solo dal novello hitler) occorre una più elevata compartecipazione (***) a fianco dell'Ucraina da parte dei paesi democratici, anche se dovesse costare la rinuncia ad una serata in pizzeria agli pseudo-pacifisti della bassezza di un Ciusepi Conti, convinto propagandista della disponibilità a trattare da parte del new-russian-tzar nb (***) - non significa dichiarare guerra alla Federazione Russa, esserne disponibili si
Superfuzz Inviato 15 Giugno 2023 Autore Inviato 15 Giugno 2023 tornando in topic, la controffensiva ucraina per ora sembra più propriamente una pre-controffensiva o controffensiva preliminare. Niente Himars e Storm Shadow, pochi mezzi corazzati, niente fase preparatoria con l'artiglieria, se non in supporto diretto alla singola unità combattente in contatto. Sembra che le truppe ucraine stiano "semplicemente" sondando una parte di fronte, con attacchi limitati e circoscritti ad opera perlopiù di fanteria meccanizzata. Insomma una storia ancora tutta da raccontare.
Simo Inviato 15 Giugno 2023 Inviato 15 Giugno 2023 Magari a breve putain raggiunge naturalmente il suo amico di arcore
claravox Inviato 15 Giugno 2023 Inviato 15 Giugno 2023 E certo torniamo in topic, come commentare l’articolo del New York Times ….. e tanto continua a pagare sempre il popolino…. ma che ce frega!
Ivo Perelman Inviato 15 Giugno 2023 Inviato 15 Giugno 2023 8 ore fa, criMan ha scritto: Quindi non chiamiamola PACE chiamiamola RESA incondizionata al DUCE. Conosci altri modi per fare finire le guerre? Prima e seconda guerra mondiale e possiamo continuare con tanti esempi. O si crea un equilibrio in cui i contendenti sono impantanati, guerra dei trentanni, o uno dei due firma la resa incondizionata, ad esempio le guerre indiiane (i perdenti sono finiti nelle riserve e riforniti di alcol a basso costo) dei nostri amici USA. Così funzionano TUTTE le guerre, non solo quelle condotte da Putin.
Ivo Perelman Inviato 15 Giugno 2023 Inviato 15 Giugno 2023 6 ore fa, Superfuzz ha scritto: Insomma una storia ancora tutta da raccontare. Con cui quando finisce bisogna fare i conti. Anche se non finisce come sperato.
Ivo Perelman Inviato 15 Giugno 2023 Inviato 15 Giugno 2023 https://www.repubblica.it/esteri/2023/06/15/news/kiev_clinica_maternita_surrogata-404581620/?ref=RHLF-BG-I404262222-P8-S1-T1 Si esternalizzano i costi in Ucraina. Se la guerra non va come previsto bisogna trovare un'altra soluzione.
criMan Inviato 15 Giugno 2023 Inviato 15 Giugno 2023 8 minuti fa, Ivo Perelman ha scritto: Così funzionano TUTTE le guerre, non solo quelle condotte da Putin. ho capito. L'armistizio del duce sanguinario significa resa di tutto, nel migliore dei casi di tutti i terreni abusivamente occupati. Questi non ci stanno. Non e' un accordo , il duce ha fatto abbondantemente capire di non tirarsi indietro su niente. I pacifinti/pacifessi occidentali parlano di accordi di pace , si usassero almeno i termini corretti. Almeno non farebbero i pacifinti/pacifessi.
Ivo Perelman Inviato 15 Giugno 2023 Inviato 15 Giugno 2023 2 ore fa, criMan ha scritto: L'armistizio del duce sanguinario significa resa di tutto, nel migliore dei casi di tutti i terreni abusivamente occupati. Esempio guerre indiane sul suolo degli allora Stati Uniti d'America. Terreni occupati abusivamente, negoziati interpretati secondo le intenzioni del momento, a volte anche la controparte arrestata e buttata in un fosso con sopra una grata. O è un duce sanguinario o un indiano analfabeta poco importa. La guerra costa e chi investe vuole dei terreni o un vantaggio strategico, qualche volta tutto termina in una fase di stallo oppure c'è chi non ottiene niente perchè ha perso, esempio recente gli USA in Afganistan contro quei geni strategico-militari dei Talebani, Le guerre sono una cosa, la propaganda propinataci un'altra. Vale la pena leggere il libro di https://it.wikipedia.org/wiki/Carl_von_Clausewitz «La guerra non è che la continuazione della politica con altri mezzi. La guerra non è, dunque, solamente un atto politico, ma un vero strumento della politica, un seguito del procedimento politico, una sua continuazione con altri mezzi.» «La guerra non scoppia mai in modo del tutto improvviso, la sua propagazione non è l'opera di un istante.» Ancora più importante, seppure molto meno citata, è l'affermazione che la natura della guerra è la risultante di tre forze inseparabili: il cieco istinto (odio, inimicizia, violenza primordiale), la libera attività dell'anima (valore militare, gioco d'azzardo e calcolo delle probabilità, strategia) e la pura e semplice ragione (politica), che è l'unico elemento razionale: «Il primo di questi tre aspetti riguarda particolarmente il popolo; il secondo, il comandante in capo e il suo esercito; e il terzo il governo.» Queste convinzioni formano il contesto necessario entro cui comprendere altre affermazioni più "tecniche": «La guerra è l'impiego illimitato della forza bruta.» «La guerra è un atto di violenza il cui obiettivo è costringere l'avversario a eseguire la nostra volontà.» «Scopo dell'atto di guerra è disarmare l'avversario.» 1
Ivo Perelman Inviato 15 Giugno 2023 Inviato 15 Giugno 2023 2 ore fa, criMan ha scritto: I pacifinti/pacifessi occidentali parlano di accordi di pace , si usassero almeno i termini corretti. Almeno non farebbero i pacifinti/pacifessi. «La guerra è un atto di violenza il cui obiettivo è costringere l'avversario a eseguire la nostra volontà.» A volte funziona, a volte causa parità di forze si ha una situazione di stallo e a parte le spese sostenute e le vittime non cambia niente. 1
Superfuzz Inviato 16 Giugno 2023 Autore Inviato 16 Giugno 2023 @Ivo Perelman a parte la solita lezioncina, sempre attuale per carità, su/di Von Clausewitz, non capisco cosa vuoi dire in merito alla semplice constatazione di @criMan ovverosia, sintetizzo, che non ci può essere pace quando lo stato aggressore non è disposto a rinunciare ai suoi obiettivi e contemporaneamente lo stato aggredito è in grado di difendersi. Almenochè a quest'ultimo si tolga la capacità di farlo... ma, appunto, quello che ne deriverebbe sarebbe tutto fuorchè vera pace. L'ipocrisia dei tanti pacifisti/no armi nostrani sta tutta qui. 1
31canzoni Inviato 16 Giugno 2023 Inviato 16 Giugno 2023 3 ore fa, Superfuzz ha scritto: L'ipocrisia dei tanti pacifisti/no armi nostrani sta tutta qui. Non è ipocrisia è realismo e un minimo di pietà umana e buonsenso. L' alternativa pelosa dei senza se senza ma per la guerra è da un lato la distruzione fisica dell'ucraina o dall'altro la distruzione fisica della russia con quel che comporterebbe per tutto il mondo una guerra nucleare: la probabile fine della specie umana, o se va bene la fine della civiltà (c'è un'infinita cinematografia distopica in questo senso). Allo stato invece è previsto un massacro che dovrà durare il più a lungo possibile, essere il più devastante possibile in termini di distruzione di vite e infrastrutture, con l'avvertenza di contenerlo e non farlo degenerare in un conflitto nucleare totale. Mi sembra molto umana e illuminata come scelta.
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