Dima83 Inviato 22 Marzo 2023 Inviato 22 Marzo 2023 @artepaint si stava preparando per interpretare il Fauno di Del Toro per il seguito del film 1
claravox Inviato 22 Marzo 2023 Inviato 22 Marzo 2023 La stampa italiana https://www.lastampa.it/esteri/2022/02/24/news/la_cina_prova_a_calmare_le_acque_ma_l_attacco_russo_in_ucraina_infastidisce_xi_ecco_perche_-2862155/ https://www.repubblica.it/esteri/2022/09/22/news/xi_jinping_putin_dubbi_rapporti_cina_russia-366661675/ https://www.ilmessaggero.it/mondo/putin_pazzo_cina_russia_guerra-7161928.html
claravox Inviato 22 Marzo 2023 Inviato 22 Marzo 2023 Putin riceve Xi, ecco il “nuovo patto” tra Russia e Cina Vladimir Putin e Xi Jinping si incontrano a Mosca, tra cerimonie fastose e dichiarazioni congiunte su partnership strategica, commercio, energia, guerra e pace Tanta propaganda, ma anche una dichiarazione d’intenti che lascia poco spazio ai doppiogiochismi di facciata. Lo storico incontro tra Xi Jinping e Vladimir Putin a Mosca dà inevitabilmente una scossa allo scacchiere geopolitico globale, polarizzando sempre più la “guerra grande” (per dirla alla Lucio Caracciolo) che ha nell’Ucraina una tragica espressione regionale. È una partnership globale che spazia dal commercio all’energia, da un progetto sulla rotta artica al piano di pace per l’Ucraina, quella firmata dai presidenti russo e cinese […..] Energia e commercio Per quanto riguarda il commercio tra Cina e Russia, tuttavia, niente da dire. Nel 2022 lo scambio è cresciuto del 34% e non ha conosciuto flessioni anche nei primi mesi del 2023. Le importazioni cinesi di idrocarburi russi, in particolare, sono aumentate di quasi il 50%. A gennaio La Federazione è diventata il primo fornitore di petrolio per Pechino, superando l’Arabia Saudita. E con indubbi trattamenti di favore, poiché le raffinerie cinesi acquistano greggio russo a un prezzo fortemente scontato (senza rispettare il vincolo dei 60 dollari a barile imposto dal price cap, di cui abbiamo parlato qui). Proprio a proposito di energia, tra i due Stati sono stati concordati “praticamente tutti i parametri” per la costruzione del gasdotto Forza della Siberia 2 per l’esportazione di gas russo in Cina. L’infrastruttura andrà ad affiancare la già operativa Forza della Siberia 1. Entro il 2030, la Federazione aumenterà le forniture di gas a 98 miliardi di metri cubi. Sono poi in corso progetti per la costruzione congiunta di centrali nucleari. Mosca ha infine annunciato di voler utilizzare lo yuan cinese nei pagamenti con Paesi dell’Asia, dell’Africa e dell’America Latina. “Sono sicuro che queste forme di pagamento saranno sviluppate tra la Russia e i partner e colleghi di Paesi terzi”, ha riferito l’agenzia Ria Novosti. Al momento i pagamenti per quasi il 70% degli scambi tra Russia e Cina vengono effettuati nelle valute nazionali (rubli e yuan). Putin ha annunciato anche “lavori in corso” per integrare la Comunità economica eurasiatica e l’iniziativa One Belt, One Road sulle Vie della Seta. Si prevede inoltre di istituire un’unica commissione per lo sviluppo della rotta del Mare del Nord. Stando ai dati disponibili, il volume totale degli scambi di soli prodotti agricoli tra Cina e Russia ha raggiunto i 7 miliardi di dollari. Un’altra priorità è la realizzazione di tratte ferroviarie e stradali “per soddisfare le crescenti esigenze di trasporto merci”. E ancora: Putin prevede un aumento della fornitura di merci russe sugli scaffali cinesi. […..] https://quifinanza.it/editoriali/video/putin-riceve-xi-ecco-il-nuovo-patto-tra-russia-e-cina/698233/
criMan Inviato 22 Marzo 2023 Inviato 22 Marzo 2023 L'URSS si appresta a diventare dipendente dalla Cina non solo per le tecnologie ma anche a livello economico per l'esportazione di Gas. Un partner minore con scarsa capacita' contrattuale. Financial Times; Vladimir Putin e Xi Jinping metteranno al centro dei colloqui di martedì al Cremlino i loro crescenti legami economici, sottolineando la dipendenza di Mosca da Pechino dopo che la sua economia è stata in gran parte separata dall'Occidente. Il presidente russo ha salutato il modello economico cinese come "molto più efficace" di quello di altri Paesi, riconoscendo l'ancora di salvezza che Pechino ha esteso dopo l'invasione su larga scala dell'Ucraina da parte di Mosca lo scorso anno - con un commercio bilaterale che ha raggiunto il record di 190 miliardi di dollari nel 2022. "Le sanzioni hanno esacerbato la relazione già asimmetrica tra Russia e Cina", ha dichiarato Maria Shagina, ricercatrice senior presso l'Istituto internazionale di studi strategici. "È difficile nascondere il fatto che la Russia è ora un partner minore". Mosca vede la sua dipendenza economica dalla Cina come cruciale per le sue prospettive di vincere la guerra, ha detto una persona vicina al Cremlino. Anche se l'aiuto della Cina per superare gli effetti delle sanzioni statunitensi è insostituibile, la ricchezza di risorse naturali della Russia garantirà il continuo sostegno di Pechino, ha aggiunto la persona. L'argomento più atteso per la discussione di martedì è il previsto gasdotto Power of Siberia 2, che darebbe alla Russia un nuovo modo vitale per dirottare le esportazioni dalle riserve che non vengono più inviate in Europa. "La logica degli eventi impone che diventiamo una colonia delle risorse cinesi", ha detto la persona in questione. "I nostri server saranno di Huawei. Saremo i principali fornitori cinesi di tutto. Il gas lo prenderanno da Power of Siberia. Entro la fine del 2023 lo yuan [renminbi] sarà la nostra principale valuta commerciale". Le sanzioni occidentali hanno lasciato Mosca con un deficit di bilancio di 2,58 miliardi di russi (34 miliardi di dollari) solo nei primi due mesi di quest'anno, mentre aumentava la spesa militare. L'anno scorso, le importazioni cinesi di energia russa - che costituiscono oltre il 40% delle entrate del bilancio del Cremlino - sono cresciute da 52,8 a 81,3 miliardi di dollari. Secondo il Center on Global Energy Policy (CGEP) della Columbia University, la Russia è il secondo fornitore di greggio e carbone della Cina. A gennaio, la Russia ha superato il Qatar, il Turkmenistan e l'Australia diventando il principale fornitore di gas della Cina, con una fornitura di 2,7 miliardi di metri cubi in quel mese, secondo i dati delle dogane cinesi. A Washington si ritiene che Mosca e Pechino stiano "cercando di controllare" l'influenza globale dell'America. John Kirby, portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti, ha dichiarato lunedì: "È un po' un matrimonio di convenienza, direi, meno che di affetto". L'urgente necessità della Russia di trovare acquirenti per la sua energia potrebbe giocare a favore della Cina anche durante questa visita, proprio come è accaduto nel 2014 quando Mosca ha dovuto affrontare le sanzioni per l'annessione della Crimea. All'epoca, Russia e Cina firmarono un accordo per il gasdotto Power of Siberia, offrendo a Pechino una fornitura di gas a basso costo. Il progetto è entrato in funzione nel 2019. "Per la Cina questa potrebbe essere una buona opportunità", ha dichiarato Moritz Rudolf, ricercatore presso il Paul Tsai China Center della Yale Law School. Ha fatto un paragone con il 2014, notando che ora "la Russia è più dipendente dalla Cina". Una decisione di impegnarsi "nel prossimo enorme progetto con la Russia mentre la Russia sta bombardando l'Ucraina" invierebbe un messaggio critico sull'approfondimento dei legami di Pechino con Mosca, ha affermato Tatiana Mitrova, ricercatrice presso il CGEP. Con le importazioni di microchip, apparecchiature 5G e macchinari industriali pesanti ora soggette ai controlli sulle esportazioni degli Stati Uniti, la Russia si è rivolta ai produttori cinesi. Secondo Bruegel, un think tank con sede a Bruxelles, l'anno scorso Mosca ha importato dalla Cina 4,8 miliardi di dollari in macchinari e parti elettriche, mentre le forniture da altri Paesi sono crollate. I dati doganali cinesi mostrano che le esportazioni di alcuni semiconduttori verso la Turchia - compresi articoli di base come diodi e transistor - sono più che raddoppiate nel 2022, mentre la Turchia, le cui esportazioni di alta tecnologia erano in precedenza trascurabili, ha aumentato le vendite alla Russia. "Mentre la Cina è diventata di gran lunga il principale esportatore di semiconduttori in Russia nel dopoguerra, le esportazioni erano spesso collegate alla Turchia o agli Emirati Arabi Uniti", ha dichiarato Shagina. Questa tattica mira a creare "strati che possano proteggere la Cina dai rischi di sanzioni", ha aggiunto. L'aumento è avvenuto anche se molte aziende tecnologiche cinesi di primo piano, come Huawei, hanno interrotto le esportazioni verso la Russia per paura delle sanzioni statunitensi. Al loro posto sono subentrati oscuri produttori cinesi. "Si tratta perlopiù di aziende cinesi che non lavorano sui mercati esteri in volumi paragonabili a quelli dei grandi marchi", ha dichiarato Vita Spivak, consulente associato della società di consulenza specializzata in rischi Control Risks. Se prima della guerra le importazioni russe di prodotti all'avanguardia erano "più o meno diversificate", ha affermato Vita Spivak, "ora si stanno riorientando verso i fornitori cinesi, al punto che il mercato russo è molto spesso totalmente dipendente da quello cinese". I risultati sono stati spesso contrastanti. "Ci sono tutte queste aziende cinesi di mezza che forniscono apparecchiature per le [telecomunicazioni] 5G. È il secondo e terzo livello. È più simile al 4.2G. Ma non è niente", ha dichiarato un investitore tecnologico russo di alto livello. La tecnologia cinese è anche l'unica opzione della Russia per continuare a produrre gran parte dell'energia che la Cina importa. Yakov & Partners, l'ex braccio russo di McKinsey, ha descritto la precedente dipendenza della Russia dai gruppi occidentali di servizi petroliferi come Halliburton e Baker Hughes come un "tallone d'Achille", perché si prevedeva che la produzione sarebbe diminuita del 20% dopo la loro partenza. Anche i progetti ad alta tecnologia, come il progetto di GNL artico di Novatek nella Siberia occidentale, ne risentono. Ma i dirigenti russi insistono sul fatto che esistono dei rimedi. "Diciamo che vi manca un compressore... perché lo produce Siemens", ha detto un dirigente. "Forse si può fare a meno del compressore. Forse si acquistano due compressori dalla Cina che sono meno buoni. Ma per la maggior parte delle cose è fattibile". link di approfondimento https://www.ft.com/content/73d50de6-53c8-4bf6-adf9-8cf108f82ca1
Ivo Perelman Inviato 22 Marzo 2023 Inviato 22 Marzo 2023 4 ore fa, criMan ha scritto: Vladimir Putin e Xi Jinping metteranno al centro dei colloqui di martedì al Cremlino i loro crescenti legami economici, sottolineando la dipendenza di Mosca da Pechino dopo che la sua economia è stata in gran parte separata dall'Occidente. Ritornerà a fare affari con l'Europa a condizioni migliori per quest'ultima. Che vinca o perda è secondario. A chi fa affari non importa. L'importante è che il prezzo sia quello giusto.
Panurge Inviato 23 Marzo 2023 Inviato 23 Marzo 2023 Pare stiano arrivando i nuovi carri russi sul fronte, però non sono i letali "armata" (che sono come l'araba fenice) ma degli arzilli T 54, circa 70 anni di vita.
Dima83 Inviato 23 Marzo 2023 Inviato 23 Marzo 2023 30 minuti fa, Panurge ha scritto: Pare stiano arrivando i nuovi carri russi sul fronte, però non sono i letali "armata" (che sono come l'araba fenice) ma degli arzilli T 54, circa 70 anni di vita. Non si era già discusso dell’intenzione di POOtin di riportare indietro le lancette degli orologi di almeno 70 anni? ecco , appunto.
criMan Inviato 23 Marzo 2023 Inviato 23 Marzo 2023 Vedevo stamane un servizio su Euronews che parlava del gruppo wagner. Secondo quando detto dal servizio una fetta importante e' composta da detenuti delle carceri a cui e' stato dato una sorta di seconda occasione,ovvero servire il duce sanguinario nella guerra di conquista dell'Ucraina per un tot di mesi per poi tornare da cittadini liberi in URSS . Alla maggior parte starebbe per finire il periodo di "ingaggio" per cui potranno lasciare il reparto wagner e tornare liberi nelle proprie case....
Panurge Inviato 23 Marzo 2023 Inviato 23 Marzo 2023 13 minuti fa, criMan ha scritto: tornare liberi nelle proprie case.... Gente condannata per crimini violenti che torna libera dopo addestramento militare e traumi da trincea, ottimo.
Panurge Inviato 23 Marzo 2023 Inviato 23 Marzo 2023 Quando si esauriranno i t 54 sono pronti i sostituti
Velvet Inviato 23 Marzo 2023 Inviato 23 Marzo 2023 Roba solida, di una volta. Non ne fanno più così, altro che...
Superfuzz Inviato 23 Marzo 2023 Autore Inviato 23 Marzo 2023 @criMan i componenti del gruppo Wagner "storico" sono degli operativi con parecchia esperienza sulle spalle, quasi tutti provenienti da reparti scelti dell'esercito russo, quando non proprio dalle forze speciali. Il loro numero, per forza di cose, è limitato e quindi mal si adatta ad una guerra ad alta intensità come quella in corso, considerando quanto spazio operativo sia stato dato alla Wagner... di conseguenza si è deciso di allargare l'arruolamento ai carcerati, nella modalità e promesse che hai descritto tu. Personale sacrificabilissimo, infatti sono stati utilizzati come vera e propria carne da cannone, per sfiancare le difese ucraine. Gente così: 1
criMan Inviato 23 Marzo 2023 Inviato 23 Marzo 2023 ANSA Il Gruppo Wagner sarebbe pronto a disimpegnarsi dalla zona del Donbass, in Ucraina, per spostare le sue forze in Africa a seguito della scelta dei capi militari russi di tagliare le forniture di uomini e munizioni. A riportare la notizia è la Bloomberg, che cita fonti che "hanno familiarità con la questione". Yevgeny Prigozhin, scrive Bloomberg, soffre una carenza di uomini e di munizioni in Ucraina dopo che gli è stato impedito di reclutare persone dalle carceri, la sua principale fonte di soldati. Inoltre, le truppe del Gruppo Wagner finora non sono riuscite a prendere il loro obiettivo principale, Bakhmut, e la milizia sta perdendo ogni giorno molti uomini. Da questi motivi deriverebbe la scelta di disimpegnarsi dalla guerra in Ucraina, visti i dissidi crescenti con i vertici della Difesa di Mosca e probabilmente con lo stesso Putin. "Sembra che la Bloomberg sappia meglio di noi quello che faremo. Fino a quando il nostro Paese ha bisogno di noi, rimarremo a combattere in Ucraina". Lo ha detto su Telegram il capo della Wagner, Yevgeny Prigozhin, smentendo quanto scritto dall'agenzia americana, secondo la quale la compagnia privata russa sarebbe in procinto di ritirare le proprie forze dall'Ucraina per spostarle in Africa. -- vediamo cosa succedera' nelle prossime settimane.
31canzoni Inviato 23 Marzo 2023 Inviato 23 Marzo 2023 La guerra sarà una lunga guerra di logoramento dichiara Stoltenberg ed esorta gli europei a prepararsi. Hanno trovato il nuovo Afghanistan in Europa. La dichiarazione del capoccia della NATO, che intanto tiene caldo il cuccio o per Draghi o per von der leyen, implica che non si punta ad un'escalation unica opzione che sarebbe catastrofica anche per gli USA, ma a una guerra che prevede lo sterminio degli ucraini e la distribuzione dell'Ucraina e forse lo smantellamento della Russia ma più probabilmente un controllo e indebolimento. E guai a chi parla di fake news di guerra per procura. La guerra può finire prima solo se le opinioni pubbliche prenderanno coscienza. Mi dispiace per noi e soprattutto per gli ucraini schiacciati dalle grandi potenze del mondo e da un pazzo megalomane corrotto. 1
qzndq3 Inviato 23 Marzo 2023 Inviato 23 Marzo 2023 13 minuti fa, 31canzoni ha scritto: ma a una guerra che prevede lo sterminio degli ucraini e la distribuzione dell'Ucraina E' una tua deduzione o lo hai letto da qualche parte? Se così fosse sarebbe stato per l'occidente più incisivo e meno dispendioso invadere l'Ucraina nel 2014 o al più tardi un anno fa. 15 minuti fa, 31canzoni ha scritto: La guerra può finire prima solo se le opinioni pubbliche prenderanno coscienza. Mi dispiace per noi e soprattutto per gli ucraini schiacciati dalle grandi potenze del mondo e da un pazzo megalomane corrotto. Solo per chiarire, l'unico pazzo megalomane è pootin.
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