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Guerra in Ucraina: monitoraggio e analisi situazione sul terreno [thread unico]


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Inviato

Un altro indizio interessante che ci conferma per l'ennesima volta come per il duce sanguinario esista la popolazione di serie A e di serie D... le popolazioni allagate nella zona occupata dai russi non stanno ricevendo nessun soccorso.

Lo schifo dello schifo.

ANSA

La situazione operativa e tattica si è sviluppata a favore delle forze russe, sostiene Vladimir Saldo, governatore filorusso della regione di Kherson. "Dal punto di vista militare, la situazione operativa e tattica è favorevole alle forze russe", ha dichiarato durante la trasmissione televisiva Soloviev Live, spiegando "come l'attacco dell'esercito ucraino alla centrale idroelettrica di Kakhovka avrebbe influenzato le difese delle forze russe nella regione".

 

 

Inviato

Classico ragionamento da manipolati dai rettiliani:

La prova provata che a far saltare una parte della diga NON siano stati i russoskijy putleriani è che l'allagamento conseguente torna a loro vantaggio, ossia agli invasori

Inviato

Un giornalista chiede a Kirby ( John Francis Kirby è un contrammiraglio in pensione della Marina degli Stati Uniti che presta servizio come coordinatore per le comunicazioni strategiche presso il Consiglio di sicurezza nazionale alla Casa Bianca)

"Le sembra plausibile che la Federazione Russa abbia distrutto la diga, inondando i luoghi in cui vivono ancora i russi e tagliando le forniture idriche della Crimea?".

E aggiunge: "Non ha più senso che far saltare il proprio gasdotto, non crede?".

Kirby risponde: "Non siamo ancora giunti a nessuna conclusione. Stiamo lavorando con la parte ucraina e stiamo cercando di ottenere quante più informazioni possibili".

Mi viene in mente la frase del film  “Grande Lebowski” - “Certo, come no! Su questo caso lavorano i nostri uomini migliori, abbiamo chiesto i rinforzi, stiamo facendo i turni!”

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Inviato
2 ore fa, claravox ha scritto:

i russi non avevano alcun interesse a colpire la diga. Basta leggere l’Associated Press: “Un crollo totale della diga spazzerebbe via gran parte della sponda sinistra [controllata dai russi ndr.] e un grave calo del bacino potrebbe privare la centrale nucleare [di Zaporozhye, controllata dai russi ndr] del cruciale sistema di raffreddamento, oltre a prosciugare l’approvvigionamento idrico nella Crimea settentrionale, secondo l’Ukraine war Environmental Consequences Working Group“.

siccome Associated Press non scrive quello che dici ovvero non fa le tue considerazioni, puoi mettere un link dove Associated Press dice questa cosa?

Grazie.

Inviato
1 ora fa, Superfuzz ha scritto:

Putin potrebbe everlo considerato un male necessario

Dopotutto se bombarda i fratelli Ucraini liberi, che vuoi che sia un po' di sete per quelli già sottomessi. 

Inviato

comunque la si giri, qualsiasi cosa fa comodo credere

questo ennesimo crimine e le narrazioni assurde che se ne fanno dimostrano che tutto il pantheon politico, oligarchico e militare russo sta alla canna del gas e non riesce più a sostenere il terreno di guerra

scemo l'occidente se non ne approfitta e tentenna nel sostenere ADEGUATAMENTE (F16-17-18 e 35 compresi)  l'eroismo/sacrificio ucraino

Inviato

Intanto la BBC continua a dire che non sa nulla. Se non sai nulla stattene zitta, no? "Ultima notizia!! ...non ci sono notizie!"

Inviato

Bah vedremo, per ora, per come non escono le notizie, sembra tanto fare il paio con l'attentato al gasdotto, poi in giornata uscirà un'ipotesi teorema esattamente come l'altra volta e poi vedremo. Mi sa che ci vuole tempo dato che nessuno dei due sospetti è stato preso con le mani nella marmellata.

Inviato

https://telegra.ph/Dove-va-lUcraina--Uneconomia-fantasma-06-07
 

Dove va l'Ucraina ? Un'economia fantasma

 

Uno dei maggiori interrogativi - spesso non discussi - a partire dall'inizio della crisi: a parte l'aspetto puramente militare, quale è l'esatta situazione economica dello stato ucraino ? Ormai ad un anno dall'inizio delle ostilità, quale è il grado di indipendenza dei governi di Kiev rispetto alle potenze dell'occidente che lo finanziano ? Prova ad aiutarci Giulio Palermo, ricercatore universitario ed economista ( Ricercatore di Economia politica presso la Facoltà di Economia dell'Università di Brescia.
Precedente impiego: Funzionario, Esperto Economico-finanziario, presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze. In servizio presso gli uffici diretti da Mario Draghi e Lorenzo Bini Smaghi)

 

"Il conflitto russo-ucraino è un tassello importante della strategia imperialistica Usa in Europa: nasce da un’accelerazione imposta alla Russia, per costringerla all’intervento armato, e prosegue con un’accelerazione imposta all’Europa, portata in guerra sui suoi stessi territori e al suicidio della sua economia. L’Ucraina è senza scampo: militarmente, conta sulle armi generosamente inviate dai paesi Nato a un esercito mal addestrato, che ha subito già ingenti perdite; economicamente, è tenuta a galla dai prestiti internazionali, senza nessuna possibilità di ripagarli. Insomma, gli ucraini che non muoiono in guerra sotto l’artiglieria russa, saranno schiacciati in tempi di pace dal capitale Usa/Ue. Ma del popolo ucraino non importa a nessuno. L’obiettivo strategico degli Stati uniti in Europa è di allontanare la Russia dall’Unione europea, indebolendole entrambe, ridefinire il sistema di approvvigionamento energetico e di materie prime e far saltare definitivamente lo scambio tecnologico e i progetti di sviluppo congiunti tra le imprese europee e quelle russe e cinesi. La guerra può e deve durare. Un anno e mezzo di sostegno aperto all’esercito ucraino e ai suoi battaglioni nazisti non è che l’inizio. Il processo deve ora diventare irreversibile. Questo è in definitiva l’obiettivo della strategia Usa in Europa: forzare il divorzio tra Russia e Unione europea. Sulla pelle del popolo ucraino".

Considerazione veramente calzanti, sulle quali occorre seriamente riflettere, se si vuole comprendere quale sarà il prosieguo della crisi e il futuro dell'Ucraina.

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Inviato
10 minuti fa, claravox ha scritto:

forzare il divorzio tra Russia e Unione europea.

Spingendola in braccio alla Cina.

Geniale.

12 minuti fa, claravox ha scritto:

Giulio Palermo, ricercatore universitario ed economista

Mah !?!?

Inviato
21 minuti fa, claravox ha scritto:

Giulio Palermo,

ma chi? questo?! https://giuliopalermo.jimdo.com/

ma tutti tu li tiri fuori :classic_biggrin: ma quanto impegno ci metti?

Siamo ai livelli di Diego Fuffaro.

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Inviato

Intanto la BBC brancola nel buio.

 

Inviato

Ultime dalla BBC: "potrebbero essere stati i russi, ma potrebbero anche essere stati gli ucraini, non chiedetelo a noi"

Inviato

https://expertise.unibs.it/get/person/2552

PALERMO Giulio

 

Ricercatore di Economia politica presso la Facoltà di Economia dell'Università di Brescia.

Precedente impiego: Funzionario, Esperto Economico-finanziario, presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze. In servizio presso gli uffici diretti da Mario Draghi e Lorenzo Bini Smaghi.


PERCORSO FORMATIVO 

1991 Laurea con lode in Scienze Statistiche ed Economiche, università di Roma “La Sapienza”. 

1992 Servizio militare.

1993 Scuola estiva in Econometria, Centro Interuniversitario di Econometria (CIDE).

1993 Corso post-lauream in Finanza, dipartimento di Scienze Economiche, università di Roma “La Sapienza”.

1995 Master (MPhil) in Economics, università di Cambridge (Inghilterra).

1995 European Summer School in “Structural Change and Economic Dynamics”, Selwin College, Cambridge (Inghilterra).

1996 Visiting Scholar, LATAPSES, università di Nizza (Francia).

1997 Dottorato di Ricerca in Scienze Economiche, università di Roma “La Sapienza”. Vincitore del premio CEIS-Q8 (Centro Interdipartimentale di Studi Internazionali sull’Economia e lo Sviluppo - Q8 Petroli) per la migliore tesi di dottorato di economia in Italia nel 1997.

1996-98 Serie di tre scuole estive, European Association for Evolutionary Political Economy (EAEPE), Ribadesella (Spagna), Hania (Grecia) e Kenmare (Irlanda).

1998 Borsa di ricerca post-dottorato, Fondazione Ugo Bordoni, centro studi sulle telecomunicazioni.

1999 Visiting Scholar, CREUSET, università di St. Etienne (Francia).

1999-00 Esperto Economico-Finanziario, Ministero del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione Economica.

1999-00 Serie di due scuole invernali, “Analyse Economique et Histoire”, Aussois (Francia).

2000 Ammesso al corso in “Financial programming and policies”, Fondo Monetario Internazionale (FMI).

2000 Ammesso al ciclo internazionale, École Nationale d’Administration (ENA).

2000- Ricercatore di Economia Politica, università di Brescia.

2002-08 Ricercatore invitato, Laboratoire d’Economie Appliquée au Développement, università delle Antille e della Guiana (Francia) - periodi di 4-6 mesi.

2012-13 Ricercatore invitato, università di Nizza (Francia) - anno sabbatico.

2013-14 Ricercatore invitato, università di Nizza (Francia) - anno sabbatico.

ATTIVITÀ DIDATTICA

1. Economia politica H-Z (60 ore), facoltà di Economia, università di Brescia (2001/02 – 2008/09).

2. Economic theories of globalization (30 ore), facoltà di Economia, università di Brescia (2009/10).

3. International economic growth (60 ore), facoltà di Economia, università di Brescia (2010/11).

4. Economia marxiana (15 ore), facoltà di Economia, università di Brescia (2008/09 – 2010/11).

5. Knowledge, education and the labour market (15 ore), facoltà di Economia, università di Brescia (2007/08).

6. Professore Erasmus, Università delle Antille e della Guaina (2006-07, 2007-08).

7. I rapporti tra stato e mercato nella teoria economica (20 ore), università di Brescia (2001-02).

8. Esercitazioni di Economia Politica D-N e O-Z (30 + 30 ore), facoltà di Economia, università di Brescia (2000-01).

9. Economia Politica (15 ore), corso di preparazione al CAPES (concorso di ammissione all’insegnamento superiore in Francia), università delle Antille e della Guyana, Francia (2004).

10. Econometria (70 ore), progetto internazionale FEM-GOPA, facoltà di Economia, università nazionale del Laos (Vientiane). Responsabile della formazione del professore di Econometria per la parte sulle “serie storiche” e curatore, assieme a Toshisha Toyoda e Chang Than, del manuale di riferimento per il corso (2000).

11. Teoria dell’impresa (20 ore), programma di formazione professionale della provincia di Terni, Istituto per la Cultura e la Storia d’Impresa “Franco Momigliano”, ICSIM (1998-99, 1999-00). 

12. Cultore di Economia Politica, università di Roma “La Sapienza”. Membro delle commissioni d’esame di Economia Politica I dei corsi di laurea in Scienze Statistiche ed Economiche, Scienze Statistiche Demografiche e Sociali, Scienze Statistiche ed Attuariali e del corso di diploma in Statistica (1997-98, 1998-99).


INTERVENTI IN CONVEGNI INTERNAZIONALI

1. EAEPE (European Association for Evolutionary Political Economy), Annual conference, 18-21 october 2012, Kraków, Poland: "Competition, a Marxist view".

2. EAEPE (European Association for Evolutionary Political Economy), Annual conference, 27-30 October 2011, Vienna, Austria: "Power in economics: The terms of the debate".

3. AFEP (Association française d'économie politique), Congrè annuel 2010, Lille 2010: "Les rapport de pouvoir dans l'université".

4. AFEP (Association française d'économie politique), Congrè annuel 2010, Lille 2010: "Histoire de la cooptation 'universitaire".

5. STOREP (Associazione italiana per la storia dell'economia politica), 1-3 giugno 2007: "Cooptazione e potere nell'università italiana".

6. STOREP (Associazione italiana per la storia dell'economia politica), 1-3 giugno 2007: "Misconceptions of power: from Alchian and Demsetz to Bowles and Gintis".

7. AISPE (Associazione Italiana per la Storia del Pensiero Economico), Brescia, Italy, 20-22 February 2003: “Austrian economics and value judgements: A critical comparison with neoclassical economics”, in collaborazione con Sandye Gloria-Palermo. 

8. EAEPE (European Association for Evolutionary Political Economy), Annual conference, 8-11 November 2001, Sienna, Italy: “The ontology of economic power in a critical realist perspective”.

9. CEME (Centre d'Etudes des Mutations Européennes), Conférence annuel, Mai 2001, Paris VIII: “Légitimation du discours normatif de la tradition autrichienne: Une comparaison critique avec la solution néoclassique”. Pubblicato nel volume degli atti del colloquio.

10. AFEE (Association for Evolutionary Economics), Annual Conference, New York, USA, 3-5 January 1999: “The convergence of Austrian economics and new institutional economics: Methodological inconsistency and political motivations”.

11. EAEPE (European Association for Evolutionary Political Economy), Annual conference, 5-8 November 1998, Lisbon, Portugal: “Anti-Williamson. A Marxian critique of new institutional economics” (in collaborazione con Daniel Ankarloo). 

12. EAEPE (European Association for Evolutionary Political Economy), Annual conference, 5-8 November 1998, Lisbon, Portugal: “Value judgements in the Austrian theory” (in collaborazione con Sandye Gloria).

13. CEE (Center of Evolutionary Economics), Russian Academy of Sciences, International symposium, “Evolutionary economics and the mainstream”, 30-31 Maggio 1998, Puschino, Russia: “Do markets work? Positive and normative contents of the Austrian theory”.

14. ESHET (European Society for the History of Economic Thought), Annual conference, 27 February - 1 March 1998, Bologna, Italy: “Economic power and the firm in new institutional economics: Two conflicting problems”. 

15. EAEPE (European Association for Evolutionary Political Economy), Annual conference, 6-9 November 1997, Athens, Greece: “Economic power and the convergence of market process. A critical discussion of the Austrian theory”.

16. CHPE (Centre d’Histoire de la Pensée Économique), université de Paris 1, La Sorbonne, Journées autrichiennes, 26-27 Settembre 1997: “Les jugements de valeur dans la théorie autrichienne”. Pubblicato nel volume degli atti del simposio.

17. HES (History of Economic Society), Annual Meeting, Charleston, South Carolina, USA, 20-23 June 1997: “The planning debate reconsidered”. Pubblicato nel volume degli atti del simposio.


RESPONSABILITÀ SCIENTIFICHE

1. EAEPE (European Association for Evolutionary Political Economy), Annual conference, 8-11 November 2001, Sienna, Italy: Chairman della sessione intitolata “Social capital and social theory”.

2. Coordinatore del gruppo di ricerca “Théorie de la firme et organisation de la production” presso il centro di ricerca CREUSET dell’università di St. Etienne (Francia) (1999-00, 2000-01, 2001-02).

3. Referee per Review of Political Economy, Cambridge Journal of Economics, Journal of economic issues e History of Economic Ideas.

4. Tutor delle tesi di laurea presso il dipartimento di Scienze economiche dell’università di Brescia.


RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVE

1. Rappresentante dei Ricercatori nel “Consiglio della Ricerca” dell’università di Brescia dal 2001 al 2004.

2. Rappresentante dei Ricercatori nel “Consiglio di Facoltà” dell’università di Brescia dal 2001 al 2007.

3. Rappresentante del Dipartimento di Scienze economiche nel Consiglio di corso di Laurea in Economia e Gestione Aziendale dal 2002 al 2008.

4. Membro della commissione “Test di ammissione alla facoltà di Economia” dell’università di Brescia dal 2001 al 2008.

5. Rappresentante dell’università di Brescia negli incontri bilaterali per l’istituzione di un progetto ERASMUS con l’Università delle Antille e della Guyana (Francia).


ATTIVITÀ LAVORATIVA PRESSO IL MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

1. Posizione occupata: Funzionario, Esperto Economico-Finanziario, Ministero del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione Economica, Dipartimento del Tesoro, Divisione Rapporti Internazionali (1999-2000). 

2. Principali note di lavoro: 1) “Monetary and financial developments in the euro area”, nota congiunturale ufficiale per la partecipazione italiana alle riunioni del Consiglio Ecofin, del Comitato Economico e Finanziario e dell’Eurogruppo. 2) “Il policy mix nell’area dell’euro”, Ministero del Tesoro, 2000.

Inviato
30 minuti fa, claravox ha scritto:

PALERMO Giulio

 

Ricercatore di Economia politica presso la Facoltà di Economia dell'Università di Brescia.

se vuoi puoi mettere pure il percorso formativo dell'orsini noto diffusore di propaganda del duce.

Cambia poco.

Se uno ha preconcetti e ha una sua filosofia anti americana quello scrivera'.

E' inutile cercarli con il lanternino .

1 ora fa, Superfuzz ha scritto:

ma tutti tu li tiri fuori :classic_biggrin: ma quanto impegno ci metti?

Siamo ai livelli di Diego Fuffaro.

e' quello che ho cercato di scrivere.

 

Inviato
7 ore fa, claravox ha scritto:

 i russi non avevano alcun interesse a colpire la diga. Basta leggere l’Associated Press: “Un crollo totale della diga spazzerebbe via gran parte della sponda sinistra [controllata dai russi ndr.] e un grave calo del bacino potrebbe privare la centrale nucleare [di Zaporozhye, controllata dai russi ndr] del cruciale sistema di raffreddamento, oltre a prosciugare l’approvvigionamento idrico nella Crimea settentrionale, secondo l’Ukraine war Environmental Consequences Working Group“.

ovviamente non hai risposto.

Rispondo io.

anzitutto non hai riportato un tuo scritto ma un articolo del sito piccolenotecomesichiama ; che ha una visione anti americana anti Ucraina delle vicende.
Il link e' il seguente:
https://www.piccolenote.it/mondo/ucraina-il-collasso-della-diga-e-parte-della-controffensiva
e nell'articolo si cita AP , ma quest'ultimi non dicono certo quello che scrive il sito di disinformazione italiano :
https://apnews.com/article/russia-ukraine-war-kakhovka-dam-flood-evacuation-eecc9952c2d9f500c38b0a873f69438c
E' ovviamente un modo scorretto e fake di fare informazione. Citare una fonte autorevole per dire minchiate e passarle per certe.
Possiamo aggiornare il tabellone:

 

Classifica attuale di Claravox:

Numero post FAKE sale a 5

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