maurodg65 Inviato 16 Gennaio 2023 Inviato 16 Gennaio 2023 Secondo i dati Ocse 2022, tra il 1991 e il 2021 il livello medio degli stipendi in Italia è cresciuto di appena lo 0,36 per cento, mentre nello stesso periodo in Germania e in Francia l'aumento è stato pari al 33 per cento. Ma questa è la statistica e la logica del mezzo pollo, analizzando i dati nel dettaglio si evidenzia anche questo (Quanto sotto riportato è lo sviluppo del thread dell’autore dei tweet e non farina del mio sacco) : Cosa si può dedurre(o meglio, cosa deduco io)? La prima considerazione, tenendo sempre a mente il buon Trilussa, é che gli Italiani da 2001 al 2020, data di inizio e fine dei dati @aran_agenzia , si sono nel complesso impoveriti. Lo vediamo utilizzando i valori assoluti lordi depurati dall'inflazione (HICP Eurostat). Ma "chi" si è impoverito soprattutto? Certamente non il Prof. @AndreaRoventini che prendiamo come esempio di simpatico occupato della Pubblica Amministrazione. Senza addentrarci in calcoli complicatissimi, possiamo dire che si è impoverito chi quei salari li paga(inteso come contribuzione % sul totale). Le Partite IVA(la produzione genericamente) o, genericamente, chi non gode di un reddito fisso. Indicativo è il 2020 dove la separazione tra i salari lordi di "occupato full time generico" e "occupato totale Pubblica Amministrazione" vedono la massima separazione dall'inizio delle serie. Il primo sale e il secondo scende con il PIL pro capite. Riallego. Nella realtà quella separazione di 5 punti % circa credo sia più severa poiché la definizione di occupato a tempo pieno "Eurostat" comprende l'occupato "Aran" a tempo pieno nella PA. Quanto sopra credo implichi, banalmente, un aumento dei costi per minori ricavi che io personalmente non capisco come non possa portare al fallimento nel tempo(al perdurare dei trends ovviamente). Qui non si tratta di essere liberisti, maoisti, ecologisti etc..etc. Sono proprio quei principi di ragioneria pubblica che discutevo con l'amico @paologerbaudo e che, secondo me, dovrebbero essere discussi dal nucleo di @noisefromUSA magari insieme al nucleo contrapposto(almeno su questo social) prima possibile @MLosangelino . Sempre che tutti riescano a mettere da parte la politica...che qui c'entra sì ma marginalmente. NB: in Europa non esiste un paese con andamenti simili a quelli mostrati dall'Italia. Un paese che non sia recentemente fallito intendo.
maurodg65 Inviato 16 Gennaio 2023 Autore Inviato 16 Gennaio 2023 Quindi quando si straparla di equa redistribuzione della ricchezza forse bisognerebbe togliersi i paraocchi e cominciare a ragionare in primis delle logiche che portano alla produzione della ricchezza prima di creare le condizioni economiche e finanziare per scatenare la “tempesta perfetta” finendo per gettare il bambino con l’acqua sporca.
extermination Inviato 16 Gennaio 2023 Inviato 16 Gennaio 2023 1 ora fa, maurodg65 ha scritto: quando si straparla di equa redistribuzione della ricchezza forse bisognerebbe Non bisognerebbe tassare ulteriormente i redditi da lavoro dipendente sopra i 50k annui attualmente al 43% flat ( da 50k in su). Ad ogni modo lo stipendio dal.1991 al 2021 di un dipendente privato che "si è dato da fare" può essere tranquillamente triplicato, quadruplicato. Dopodiché, oggi come oggi, il cuneo fiscale è indiscutibilmente da rivedere al ribasso in maniera importante ( numero a 2 cifre) da entrambi i lati. Versante pubblico gli stipendi non son di certo alti ( al di là di quanto si è mangiato l inflazione)ed il problema ( rischio default) risiede altrove.
damiano Inviato 16 Gennaio 2023 Inviato 16 Gennaio 2023 Ecco i numeri: i dipendenti pubblici con contratto a tempo indeterminato nel 2021 sono stati 3.073.561, circa l'82,5% del totale, con una retribuzione media annua di euro 35.956 e 299 giornate medie retribuite (interessante calcolare la retribuzione media oraria, n.d.r.). Il lavoro dipendente privato, in crescita fino al 2019, nel 2020, anno della pandemia, scende sotto i 15 milioni (-3,1%) con una significativa contrazione del numero medio di settimane lavorate. La retribuzione media annua nel 2021, pari a 21.868 euro nel complesso, risulta molto differenziata sia per età sia per genere. Trilussa dice che dei 3M dipendenti pubblici ci sono (circa): 1,2 istruzione e ricerca, 700k sanitari, 300k forze dell'ordine, 400k dipendenti comunali e di questi la grande massa non se la spesa assolutamente. È il sistema che è inefficiente, non le persone. Potremmo dibattere all'infinito questo fatto ineluttabile e cercare di dibattere se viene prima l'uovo o la gallina, ma le guerre tra poveri non portano da nessuna parte e sono l'ultimo stadio della decadenza. Ciao D.
audio2 Inviato 16 Gennaio 2023 Inviato 16 Gennaio 2023 resta il fatto che 35k contro 21k parla da se, soprattutto calcolando che i 35 si originano dai 21.
extermination Inviato 16 Gennaio 2023 Inviato 16 Gennaio 2023 @audio2 prendere a riferimento 1 anno non è comunque significativo. Poi nel privato c'è il sommerso. E tanti " poracci" sottopagati di brutto.
audio2 Inviato 16 Gennaio 2023 Inviato 16 Gennaio 2023 perchè credi che quei numeri cambino tanto negli altri anni ?
extermination Inviato 16 Gennaio 2023 Inviato 16 Gennaio 2023 Adesso, audio2 ha scritto: perchè credi che quei numeri cambino tanto negli altri anni ? Non ne ho idea!
audio2 Inviato 16 Gennaio 2023 Inviato 16 Gennaio 2023 nel 2020 è stato di sicuro peggio per il privato e prima ancora simile. anche perchè tu devi pensare 35k fissi vita natural durante, mentre 21k se dura, se c'è il lavoro, se lo ritrovi ecc ecc
keres Inviato 16 Gennaio 2023 Inviato 16 Gennaio 2023 Rispetto a 30 o 40 anni fa ho l'impressione che oggi pure per respirare pago. Direi che l'impoverimento generale oltre naturalmente allo stipendio, non parlo del mio se no vado in bestia, e' dovuto anche ad altri fattori.
audio2 Inviato 16 Gennaio 2023 Inviato 16 Gennaio 2023 rispetto a 40 anni fa la pressione fiscale se non è il doppio poco ci manca iva dal 15% al 22%, la pressione media dal 25 % al 45% scarso di oggi.
mozarteum Inviato 16 Gennaio 2023 Inviato 16 Gennaio 2023 Pero’ molte cose costano molto meno. Prendere un aereo acquistato in anticipo, sentire musica via streaming, vedere film, automobili con accessori che non esistevano prima piu’ o meno allo stesso prezzo. Arredamento di buona estetica a prezzi un tempo inconcepibili.
maurodg65 Inviato 16 Gennaio 2023 Autore Inviato 16 Gennaio 2023 1 minuto fa, audio2 ha scritto: iva dal 15% al 22%, la pressione media dal 25 % al 45% scarso di oggi. E debito pubblico aumentato in modo esponenziale pure…
maurodg65 Inviato 16 Gennaio 2023 Autore Inviato 16 Gennaio 2023 Adesso, mozarteum ha scritto: Pero’ molte cose costano molto meno. Prendere un aereo acquistato in anticipo, sentire musica via streaming, vedere film, automobili con accessori che non esistevano prima piu’ o meno allo stesso prezzo. Arredamento di buona estetica a prezzi un tempo inconcepibili. Tutte cose verissime, ma sono merito dell’economia di mercato e non certo dello Stato o dell’amministrazione pubblica.
audio2 Inviato 16 Gennaio 2023 Inviato 16 Gennaio 2023 le cose essenziali però costano sempre tanto, casa , energetici, cibo, trasporti. col lavoro che però è più precario.
audio2 Inviato 16 Gennaio 2023 Inviato 16 Gennaio 2023 1 minuto fa, maurodg65 ha scritto: E debito pubblico aumentato in modo esponenziale pure ovvio, mani e tasche bucate, più incasso e più sperpero.
senek65 Inviato 16 Gennaio 2023 Inviato 16 Gennaio 2023 Il senso del 3D quale sarebbe? Non ho voglia di leggere grafici e dati.
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