Jack Inviato 10 Febbraio 2023 Inviato 10 Febbraio 2023 Segue dibbbattito io intanto mi porto avanti . 1
AL78 Inviato 10 Febbraio 2023 Inviato 10 Febbraio 2023 mi hai fatto ricordare che stasera su rai tre devo guardare un documentario sulle foibe thanks
maurodg65 Inviato 10 Febbraio 2023 Inviato 10 Febbraio 2023 https://www.repubblica.it/cultura/2023/02/10/news/foibe_giorno_del_ricordo_martiri_storia-387183224/amp/ Il Giorno del ricordo, una data per non dimenticare le foibe e l'esodo istriano 10 Febbraio 2023 di Lara Crinò ll recupero di un corpo da una foiba nel 1943 Il 10 febbraio si commemorano le vittime delle rappresaglie iugoslave sul fronte orientale, e si ricorda l'esodo di oltre 250mila italiani dalle terre dell'Istria. Un pezzo di storia del Paese in cui alla ricostruzione degli eventi si sono a lungo sovrapposte narrazioni politiche divergenti Chi ha istituito il Giorno del Ricordo Il giorno del ricordo è stato istituito dalla Repubblica italiana con la legge n. 92 del 30 marzo 2004. Con questa giornata di commemorazione, oltre a ricordare le uccisioni di italiani e italiane avvenute nelle foibe delle zone carsiche di Friuli-Venezia Giulia e Istria, si ricorda l’esodo di massa che coinvolse la componente italiana della popolazione istriana tra il 1945 e il 1956: si stima che furono almeno 250mila le persone che lasciarono l’Istria, perdendo le loro proprietà e ritrovandosi esuli in Italia nel Dopoguerra. Perché il giorno del ricordo cade il 10 febbraio La data del 10 febbraio per il Giorno del Ricordo è stata scelta perché proprio il 10 febbraio 1947 fu siglato il trattato di Pace di Parigi che assegnata l’Istria, il Quarnaro, Zara e parte del territorio del Friuli Venezia Giulia alla neonata Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia. La decisione definitiva sul territorio di confine risale tuttavia al 1954, dopo nove anni di amministrazione internazionale della città di Trieste e di una fascia di territorio conteso. I territori dell’Istria, dove popolazioni di lingua italiana e di origine veneta vivevano, soprattutto lungo le coste, fin dai tempi della Repubblica di Venezia, erano stati assegnati al regno d’Italia con il Patto di Londra (1915, art. 4) e poi annessi all’Italia dopo la vittoria della Prima guerra mondiale, mentre la Dalmazia era stata annessa a seguito dell’invasione tedesca dei territori del regno di Jugoslavia a partire dal 1941. A partire dalla firma italiana dell’armistizio (8 settembre 1943) in Istria e in Dalmazia i partigiani jugoslavi di Tito iniziarono operazioni di rappresaglia e vendetta nei confronti sia di chi, nella popolazione slava, veniva considerato un oppositore, sia della componente italiana, in particolare dei rappresentanti del regime fascista. Il regime infatti a le due guerre mondiali aveva promosso una politica di repressione nei confronti di comunisti e antifascisti e aveva costretto all'italianizzazione forzata le popolazioni slave locali. I componenti dell’amministrazione fascista ma anche gli italofoni considerati borghesi e non comunisti furono presi di mira. Si stima che già in queste fase vennero torturate e gettate nelle foibe, insenature naturali formate da grandi caverne verticali tipiche del territorio dell’Istria e del Friuli Venezia Giulia, circa un migliaio di persone. Con il ritorno dei territori alla Jugoslavia, le rappresaglie colpirono sempre più duramente la popolazione italiana: oltre a coloro che scomparvero nelle foibe ci furono carcerazioni e internamenti in campi di lavoro forzato, con ulteriori vittime. Fin dal dicembre 1945 il premier italiano Alcide De Gasperi presentò agli Alleati «una lista di nomi di 2.500 deportati dalle truppe jugoslave nella Venezia Giulia» e indicò «in almeno 7.500 il numero degli scomparsi». Cosa sono le foibe Si tratta di insenature naturali formate da grandi caverne verticali presenti in Istria e Friuli Venezia Giulia, nella zona del Carso. Il nome "foiba" deriva da un termine dialettale dell'area giuliana, che deriva a sua volta dal latino fovea (fossa, cava). Nella foiba la cavità si restringe man mano che si scende in profondità per poi riallargarsi in un bacino: la forma rende difficoltosa la risalita e i soccorsi, motivo per cui spesso le vittime venivano gettate vive o ferite nelle cavità e vi morivano. La conformazione delle foibe ha reso in seguito difficile il recupero e l’identificazione delle vittime. Dove si trovano le foibe Le foibe si trovano in un vasto territorio carsico, che include in Italia le provincie di Udine e Pordenone ma soprattutto quelle di Trieste e Gorizia. Alcune "foibe" erano in realtà cave o miniere: una delle più importanti per la storia degli eccidi, la Foiba di Basovizza, nei pressi di Trieste, è ad esempio il pozzo abbandonato di un'antica miniera, quindi una cavità artificiale. La dichiarazione dell’ANPI sul Giorno del Ricordo In occasione del Giorno del Ricordo 2023, la Segreteria nazionale Anpi ha reso noto un appello. Eccone il testo: ”Ribadiamo l'orrore e la condanna delle esecuzioni sommarie nelle foibe e rispettiamo il dramma dell'esodo che ha colpito tanti italiani che vivevano in Istria e in Dalmazia. Denunciamo le pesanti esagerazioni e strumentalizzazioni tese non a stabilire la verità storica ma a legittimare il fascismo e delegittimare la Resistenza. Per questa ragione le forze di estrema destra accusano di negazionismo chiunque collochi quei drammi e quelle tragedie, come recita la legge, nella “più complessa vicenda del confine orientale”. Per questo denunciamo il silenzio sull'aggressione italiana alla Jugoslavia del 1941, sui conseguenti crimini e le deportazioni da parte italiana che hanno causato decine e decine di migliaia di vittime, sulla snazionalizzazione dei croati e degli sloveni, sulla mancata punizione dei criminali di guerra italiani e sul sostegno italiano al regime criminale di Ante Pavelic in Croazia. Nella ricostruzione storica di quegli eventi occorre evitare ogni interpretazione nazionalista e proporre una visione sovranazionale, e perciò obbiettiva. La lettura faziosa della storia porta a dividere gli italiani e a creare tensioni con i Paesi confinanti. In nome della comprensione delle gigantesche sofferenze della popolazione dell'Istria, del Litorale sloveno e di tutte le aree di Slovenia e Croazia occupate dagli italiani, nonché delle vittime uccise nelle foibe e degli esuli, lanciamo un appello alle istituzioni, alle forze democratiche ed agli antifascisti affinché in occasione del Giorno del Ricordo sia rispettata la verità storica, sia contrastata la faziosità dell'estrema destra e prevalga la cultura del rispetto, della tolleranza e dell'integrazione”. Il documentario sulla Rai Va in onda il 10 febbraio alle 21:25 su Rai Tre il documentario, prodotto da Rai Documentari, Io ricordo. La terra dei miei padri. Il docufilm, prodotto da Clelia Iemma e Beatrice Palladini Iemma per la D4 srl in collaborazione con Rai Documentari, racconta l’esodo istriano dalmata attraverso gli intrecci di numerose testimonianze, tra cui in particolare quella dell’ammiraglio Romano Sauro, nipote diretto dell’eroe istriano e nazionale Nazario Sauro. Il docufilm ripercorre in una crociera in barca a vela la storia millenaria dei territori dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia, dalle origini romane fino alla tragedia delle foibe e dell’esodo. Un viaggio che fa tappa nelle città di Fiume, Pola, Parenzo, Rovigno e Lussinpiccolo per poi proseguire nei luoghi simbolo del dramma delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata, come il Magazzino 26 di Trieste, il villaggio Santa Domenica, il campo profughi di Padriciano e il villaggio giuliano-dalmata di Roma. La narrazione è arricchita dal contributo di storici come Giordano Bruno Guerri, Gianni Oliva e Marino Micich.
Idefix Inviato 10 Febbraio 2023 Inviato 10 Febbraio 2023 C'è poco da dibattere. Non è che un massacro ne giustifica un altro o sia meglio/peggio dell'altro. (anche se ci sarebbero numerosi distinguo da fare...)
artepaint Inviato 10 Febbraio 2023 Inviato 10 Febbraio 2023 e pensare che il CLN in corso di svolgimento dei fatti aveva già condannato i nazionalisti slavi (cetnici o ustascia stessa brodaglia) mascerati da comunisti con a capo un anticomunista sciovinista espansionista. la tristezza è che oggi, annodigrazia 2023, nell'ANPI, ancora c'è chi simpatizza per i macellai slavi titini avviso ai naviganti: le mie convinzioni vengono da lontano da fonte GAP (comunisti) che agivano dentro Milano, nei cui ranghi figuravano diversi fucilati (campo giuriati) e alcuni torturati a villa triste dalla banda koch, tra cui il padre di un mio amico carissimo
mozarteum Inviato 10 Febbraio 2023 Inviato 10 Febbraio 2023 17 minuti fa, artepaint ha scritto: mascerati da comunisti Eccalla’. Quando i conti non tornano da comunisti a fascisti e’ n’attimo
artepaint Inviato 10 Febbraio 2023 Inviato 10 Febbraio 2023 avvocà .... tito è stato uno sciovinista, non comunista e nemmeo fascista poi ha governato in maniera antidemocratica sotto l'ombrello americano verso gli italiani di Istria e Dalmazia è stato anche stragista, ha provato a fare lo sciovinista anche verso l'Albania, ma da quelle parti ha incontrato dei comunisti veri che, armi in pugno, gli hanno spuntato le manine gli italiani occupavano ll'Albania, ma i comunisti albanesi non si sono macchiati di crimini simil-titini nemmeno verso i nostri militari inviati dal duce . Lo sciovinismo, in ambito socio-politico, indica un nazionalismo esclusivo, fazioso ed esaltato, che si esprime in un'aprioristica negazione dei valori e dei diritti degli altri popoli e nazioni.
Jack Inviato 10 Febbraio 2023 Autore Inviato 10 Febbraio 2023 28 minuti fa, mozarteum ha scritto: Eccalla’. C'è il sole da ste parti... temporali forti forti in altri luoghi, pure dentro... al chiuso... una tempesta di tuoni e fulmini si è abbattuta anche su una statuetta posata su una scrivania... si vede che c'era una finestra aperta spalancata ma qua c'è il sole, ottimo
Jack Inviato 10 Febbraio 2023 Autore Inviato 10 Febbraio 2023 1 ora fa, Idefix ha scritto: (anche se ci sarebbero numerosi distinguo da fare...) aaaaaahhhhh ci sarebbero i distinguo... ooooooocccccchei, come ho fatto a non pensarci
crosby Inviato 10 Febbraio 2023 Inviato 10 Febbraio 2023 il 27 gennaio e il 10 febbraio lounge bar dovrebbe prendersi un giorno di ferie 1
Idefix Inviato 10 Febbraio 2023 Inviato 10 Febbraio 2023 @Jack Jack in tutte le cose della vita ci sono "distinguo". Qui è tutto sovrastato dalle continue strumentalizzazioni da tutte le parti in gioco.
Jack Inviato 10 Febbraio 2023 Autore Inviato 10 Febbraio 2023 5 minuti fa, Idefix ha scritto: Jack in tutte le cose della vita ci sono "distinguo". io sono un felice e consapevole massimalista. Non amo i distinguo. Mi sanno sempre di alibi. E si distingue spesso con una mano sola come vedi... (non tu che ti penso essere onesto di pensiero e buono d'animo. Serio)
Jack Inviato 10 Febbraio 2023 Autore Inviato 10 Febbraio 2023 15 minuti fa, crosby ha scritto: lounge bar dovrebbe prendersi un giorno di ferie a me le ferie le fanno fare spesso, sono fortunato che ne ho tante probabilmente.
bungalow bill Inviato 10 Febbraio 2023 Inviato 10 Febbraio 2023 Le ferie le fanno i sinistri , quasi tutti eclissati . 1
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