Pablo Neruda, continua il giallo sulla sua misteriosa morte. Si arriverà mai a una risposta certa e sincera?

11 Febbraio 2023

Pare infinita la lunga indagine sulla sua morte avvenuta a Santiago del Cile il 23 settembre 1973. Renato Guttuso che provava per lui, e ne era ricambiato, una profonda affinità elettiva al punto da considerarlo un fratello amatissimo, fu uno dei primi, insieme al devoto autista del Poeta, a dichiarare che la morte era dovuta ad avvelenamento tramite puntura e non causata dal cancro alla prostata come ufficialmente dichiarato. Come riporta il Sicilian Post del 17 ottobre 2020, “…Secondo la versione ufficiale diramata dal regime, Neruda avrebbe perso la vita a causa di un tumore, ma qualcuno sospettava un omicidio. Quel qualcuno era proprio Guttuso che nascose in una sua opera i nomi dei presunti assassini: Nixon, Frei, Pinochet. …”

Tutto l’articolo vale comunque la pena di essere letto perché è molto interessante e chiarisce i legami affettivi intercorsi tra i due Artisti:

https://www.sicilianpost.it/il-mistero-della-morte-di-neruda-svelato-da-unopera-di-guttuso/

.

In questi giorni il mistero della morte di Pablito doveva essere in qualche modo risolto attraverso nuove indagini effettuate sul suo cadavere. Ma, pare, che qualcuno abbia di nuovo messo qualche intoppo. A questo proposito riporto un articolo apparso sulle news pubblicato su Mondo capovolto del Corriere della Sera il 9 febbraio2023, autrice Sara Gandolfi:

“…Neruda fu ucciso? Il mistero continua. Un gruppo di esperti medico-forensi ha iniziato lo scorso 24 gennaio l’analisi finale dei test scientifici per determinare se Neruda sia stato assassinato o meno durante la dittatura militare di Augusto Pinochet (1973- 1990). Il 3 febbraio scorso avrebbe dovuto rendere pubblico il responso, cui dovrà seguire una sentenza vera e propria emessa dalla giudice Paola Plaza. Il primo rinvio è stato giustificato dai gravi incendi che hanno colpito il Cile (vedi notizia più sotto) e mandato in tilt la connessione internet con cui il “panel di esperti” stava comunicando da remoto. Lunedì scorso, però, è venuta a galla la vera motivazione del nuovo rinvio al prossimo 15 febbraio. Gli esperti che stanno analizzando il possibile avvelenamento — da tempo denunciato dall’autista di Neruda — sono in disaccordo. Devono stabilire se un batterio trovato nell’organismo del poeta nel 2017, il Clostridium botulinum, è tossico, e quindi provare o smentire il suo omicidio per ragioni politiche, appena dodici giorni dopo il golpe con cui Pinochet rovesciò Allende.

I militari cominciarono subito a vessare il poeta che durante una perquisizione sbottò: «Guardatevi in giro, c’è una sola forma di pericolo per voi qui: la poesia». Ricardo Neftalì Reyes (il vero nome di Neruda) morì il 23 settembre 1973 in un ospedale di Santiago e subito si diffusero i sospetti. La causa del decesso, ufficialmente, fu cancro alla prostata, di cui Neruda soffriva da tempo, ma diversi testimoni escludono che il poeta fosse allo stadio terminale. L’indagine giudiziaria, avviata oltre un decennio fa, ha portato alla riesumazione della salma del poeta, l’8 aprile 2013, dalla sua tomba sulla spiaggia di Isla Negra e quattro anni dopo è stato trovato il batterio in un molare.”