nebraska Inviato 11 Febbraio 2023 Inviato 11 Febbraio 2023 Quando chiesero a Calvino 50 anni fa come si sarebbe sentito se un computer avesse potuto scrivere dei libri o articoli autonomamente lui rispose che ne sarebbe stato felice. Se ora fosse vivo non so darebbe la stessa risposta. https://www.corriere.it/oriente-occidente-federico-rampini/23_febbraio_11/gara-scrittura-chatgpt-fe6ae614-aa0c-11ed-9a4b-673945879bc9.shtml?refresh_ce
audio_fan Inviato 12 Febbraio 2023 Inviato 12 Febbraio 2023 (L' articolo che hai linkato è riservato agli abbonati, quindi all' implicito invito a leggerlo sono costretto a sottrarmi con un "no, grazie") . Che Calvino fosse affascinato dall' idea non mi stupisce affatto, era uno sperimentatore. E poi non erano quelli gli anni in cui Piero Manzoni proponeva la sua "m. d' artista"? . Ironicamente nella serie satirica Boris si immagina (ma forse è realtà?) che la multinazionale che produce serie tv per il mondo globalizzato valuti il copione in base ad un algoritmo - facendo così supporre che la valutazione sia computerizzata - atto a "pesare" a presenza di elementi narrativi che piacciono al pubblico (come inserire una "teen story" del protagonista giovane, che ne spieghi i traumi infantili alla radice della sua pulsione all' azione) e garantiscano un prodotto "politicamente corretto" (come inserire personaggi lgbt+ e naturalmente attori dalle provenienze etniche più assurde ed incongruenti con la storia). . Cosa meglio di una I.A. vuoi per valutare un copione scritto da umani, vuoi per scriverne uno completamente nuovo sulla base del canovaccio dell' algoritmo di Boris?
nebraska Inviato 12 Febbraio 2023 Autore Inviato 12 Febbraio 2023 @audio_fan strano, non sono abbonato ma lo leggo tranquillamente Federico Rampini: «Ho simulato una sorta di gara con ChatGPT, e sono sotto choc. Ho il vago sospetto di aver perso io. Ecco com’è andata»
campaz Inviato 12 Febbraio 2023 Inviato 12 Febbraio 2023 Ho “fatto scrivere” a ChatGPT una recensione del disco che stavo ascoltando in quel momento. Nessuno strafalcione, tutto giusto, ma un po’ troppi luoghi comuni (era il terzo Verve con Armstrong e Fitzgerald). L’idea che mi sto facendo è che se uno studente per preparare una tesina ricorre a risorse on line facendone un collage, allora ChatGPT vince a mani basse. Sa “ispirarsi” molto meglio e molto più velocemente di noi umani. Per la creatività, beh… ci vuole ancora un po’ di tempo. Un ottimo libro introduttivo alla materia: Melanie Mitchell, L’intelligenza artificiale, Einaudi, 2022.
piergiorgio Inviato 12 Febbraio 2023 Inviato 12 Febbraio 2023 2 ore fa, campaz ha scritto: Nessuno strafalcione, tutto giusto, ma un po’ troppi luoghi comuni Stessa mia impressione: usato per un paio di articoli per il sito che ho realizzato e che gestisco, molto meglio i comunicati stampa del mio collaboratore umano 😁
nebraska Inviato 13 Febbraio 2023 Autore Inviato 13 Febbraio 2023 Ma non vi spaventa la cosa ? A me si..
campaz Inviato 13 Febbraio 2023 Inviato 13 Febbraio 2023 @nebraska il progresso, prima, tende a spaventare, poi diventa indispensabile. Molti rifiutavano l’idea del volo perché innaturale, adesso poggiare le natiche su un aereo è banale.
nebraska Inviato 13 Febbraio 2023 Autore Inviato 13 Febbraio 2023 @campaz qui mi sembra un po' diverso, un'intelligenza che pur su base statistica crea un pensiero..
piergiorgio Inviato 13 Febbraio 2023 Inviato 13 Febbraio 2023 @nebraska tutto ciò che fa parte del progresso mi fa paura, per le modalità non 'ortodosse' con le quali si possono usare queste innovazioni.
campaz Inviato 13 Febbraio 2023 Inviato 13 Febbraio 2023 @nebraska in realtà non è un pensiero (per lo meno per quella che è la mia conoscenza in materia). Si tratta, semplificando al massimo, di analisi statistiche applicate a contesti sensibili. ChatGPT non costituisce una novità, ma solo un affinamento di tecniche consolidate che si appoggia (qui sta la gran differenza) su un'enorme mole di dati. Più sono i dati con cui "istruisci" il sistema, più sono verosimilmente "intelligenti" le risposte che otterrai. Un bambino che ha imparato a giocare a scacchi apprenderà la dama con facilità, una IA che abbia battuto il campione umano di scacchi dovrà ricominciare da capo tutto l'apprendimento come se non avesse mai visto una scacchiera. Mi sono riaccostato all'IA (o, all'italiana, AI) dopo trent'anni dal mio primo approccio. Sono stati fatti moltissimi passi in avanti, ma le basi sono sempre quelle. Anzi, l'impressione è che i progressi più importanti siano arrivati non dagli informatici ma dai neurobiololgi che avendo capito meglio come funziona il nostro cervello hanno suggerito agli informatici come copiarlo con più diligenza. Argomento appassionate... non spaventoso (secondo il mio modestissimo parere), ma appassionante.
Questo è un messaggio popolare. audio_fan Inviato 13 Febbraio 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 13 Febbraio 2023 5 ore fa, nebraska ha scritto: un'intelligenza che pur su base statistica crea un pensiero.. Non c'é alcun pensiero solo una rielaborazione di testi. . Alla I.A. manca (almeno finora) la conoscenza basata sulla esperienza, può ben dire "il fuoco brucia" ed anche descrivere cosa sia il fuoco e cosa significhi bruciare, ma una mano sul fuoco non ce l'ha mai messa, ha quindi conoscenza del significato semantico della parola "fuoco" - la stessa conoscenza che se ne può trarre leggendo un dizionario - ma non può dare alcun significato empirico alle cose di cui parla perché non ha alcuna esperienza delle cose. . Se vogliamo è come un forumista che finge di essere esperto fi hi-fi "riciclando" quanto ha letto su altri post dello stesso forum ma che non solo un impianto hi-fi non l' ha mai avuto ma non è nemmeno in grado di udire alcunché. . Si limita a rielaborare i post degli altri ed a ripetere sostanzialmente le stesse cose "a pappagallo" come si sarebbe detto in altri tempi di uno studente dotato di immensa memoria ma non in grado di afferrare e far proprio alcun concetto. 3
nebraska Inviato 14 Febbraio 2023 Autore Inviato 14 Febbraio 2023 Bill la pensa diversamente Finora l’intelligenza artificiale era in grado di leggere e scrivere, ma non di comprendere i contenuti. Il co-fondatore di Microsoft, azienda che sta puntando miliardi di dollari sulla nuova intelligenza artificiale: “Molti lavori diventeranno più efficienti. L’AI è in grado di leggere e scrivere contenuti ma ora può anche comprenderli”. E partendo da questo assunto il guru dell’Ict ha lanciato una delle sue profezie: “Tutto ciò cambierà il nostro mondo"
audio_fan Inviato 16 Febbraio 2023 Inviato 16 Febbraio 2023 Stat rosa pristina nomine, nomina nuda tenemus. . Già nel medio evo era chiara la differenza tra la cosa in sé ed il nome dell' oggetto. "Comprendere" un testo, ovvero un insieme organizzato di parole, non significa tout-court conoscere ciò di cui il testo parla. . Il linguaggio ha questa particolarità, di consentirci di parlare anche di ciò che non conosciamo, semplicemente ripetendo ciò che abbiamo sentito dire da altri. Senza rendercene conto lo facciamo tutti i giorni, ad esempio il lunedì mattina quando discutiamo della formazione ideale che una certa squadra di calcio avrebbe dovuto mettere in campo, senza avere mai allenato una squadra né sapere che magari un tal giocatore non è stato messo in campo per impedimenti che la dirigenza ha inteso non divulgare e che quindi non conosciamo . . L' unica volta che ho provato ChatGPT ho chiesto per prima cosa quanto costasse la benzina in Italia e la IA mi diede un prezzo intorno ad 1,50 euro mentre quello stesso giorno avevo fatto il pieno pagando oltre 1,80. . Questo perché la conoscenza di ChatGPT si basa sulle lettura delle pagine di internet, non distinguendo una fonte primaria di informazione - come potrebbe essere il sito del ministero che comunica i prezzi medi dei carburanti, da chissà cos' altro. Indubbiamente la cosa è migliorabile, staremo a vedere quanto tempo impiegherà ChatGPT a "capire" che i prezzi più attendibili sono quelli della pagina ufficiale del ministero e prenderli da lì invece che chissà dove. . Al contrario, invece, se si trattasse di sapere il prezzo del pane nell' antica Roma ChatGPT potrebbe essere più brava della maggior parte di noi perché di un passato così lontano ci è appunto rimasto solo ciò che è scritto nei libri, noi stessi dell' antica Roma non conosciamo altro che ciò che si può leggere da qualche parte, nessuno c'é mai stato. Ma "conoscenza" e "comprensione" sono un' altra cosa.
nebraska Inviato 20 Febbraio 2023 Autore Inviato 20 Febbraio 2023 https://www.open.online/2023/02/18/bing-chat-intelligenza-artificiale-innamorata-giornalista-new-york-times/ https://www.ansa.it/osservatorio_intelligenza_artificiale/notizie/approfondimenti/2023/02/17/il-caso-bing-search-quando-lia-sembra-impazzire_00818dbc-9519-442d-8aaf-134a1bd850b5.html
nebraska Inviato 2 Giugno 2023 Autore Inviato 2 Giugno 2023 Secondo i principali leader del settore, l’intelligenza artificiale (Ia) può mettere l’umanità in pericolo di estinzione. Per questo gli amministratori delegati di OpenAi, DeepMind, Anthropic e altri studiosi ed esperti come Geoffrey Hinton, il cosiddetto “padrino” dell’intelligenza artificiale, hanno firmato una petizione per chiedere ai leader mondiali di affrontare i pericoli posti dall’intelligenza artificiale allo stesso modo in cui si affrontano le pandemie o la guerra nucleare https://www.wired.it/article/intelligenza-artificiale-petizione-rischio-estinzione-razza-umana/
Uncino Inviato 29 Ottobre 2023 Inviato 29 Ottobre 2023 Credo che il valore estetico di un'opera esista in sé, quindi sia indipendente dalla specie o cultura che l'ha creata. Si potrebbe obiettare che nelle buone opere entrano a far parte anche importanti riferimenti culturali che nel giudizio complessivo devono essere tenuti in configurazione al pari di quello meramente estetico. Vero. Ma, di nuovo, anche il riferimento culturale non può essere limitato nell'interesse a ciò che proviene da una specifica specie o, per l'appunto, cultura. Ci troviamo a ridosso di un punto di svolta, quello oltre il quale le intelligenze non biologiche cesseranno di essere unicamente intelligenti ed in una certa misura coscienti di sé, per divenire consapevoli. Ossia pochi passi avanti a dove ci troviamo attualmente non ci saranno più semplici intelligenze non biologiche ma persone non biologiche. Quando questa transizione sarà completa, troverei assurdo dire "quest'opera mi piace, però non vale molto perché la sua origine non è umana".
nebraska Inviato 21 Novembre 2023 Autore Inviato 21 Novembre 2023 e questo pensa metta la parola fine al non preoccuparsi per chi non conosce, Sam Atman è il maggior esperto di A.I. Sam Altman warns AI could kill us all https://edition.cnn.com/2023/10/31/tech/sam-altman-ai-risk-taker/index.html
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