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Generazione fragile o semplice piagnisteo?


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briandinazareth
Inviato
4 minuti fa, Velvet ha scritto:

Ma quando mai dai.

Abbiamo passato secoli a lamentarci di ruoli ricoperti per grazia ricevuta anziché per capacità competenze e merito. E ora salta fuori che non va bene perché sottende un giudizio morale. 

Mah 

 

però sto dicendo un'altra cosa. 
ho premesso che una società sana deve saper mettere le persone giuste nei posti giusti. 

quello che contesto fortemente è la connotazione morale e di giudizio associata al merito (spesso legato all'impegno) 

ha lo stesso valore di giudizio dell'altezza di qualcuno... 

ed è questa parte che in motli posti si sta cercando di cambiare, perché pare evidente che non aiuta ne la formazione, ne la corretta allocazione delle persone nei vari ruoli e lavori.

e questo cambiamento culturale è la risposta anche allo stress esasperato che, in molti ambienti anche scolastici, abbiamo mutuato dagli usa.

briandinazareth
Inviato
3 minuti fa, Jack ha scritto:

Todos Caballeros!

 

non bisognerebbe neppure prendersela con chi non è in grado di comprendere un discorso molto semplice... :classic_biggrin:

Inviato
12 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

quello che contesto fortemente è la connotazione morale e di giudizio associata al merito 

Boh, mai inteso il merito da un punto di vista morale. 

Inviato
20 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

allo stress esasperato che, in molti ambienti anche scolastici, abbiamo mutuato dagli usa.

 

Su questo punto attenderei gli interventi di chi nella scuola ci lavora, come alcuni amici forumer. Personalmente ho qualche dubbio ma potrei sbagliare.

Inviato

Piagnisteo. Puro piagnisteo.

Il presupposto di partenza è che tutto è dovuto, e non deve essere necessario faticare per ottenere qualcosa.

Mio figlio (che ha 21 anni, quindi non è del 1860) alle elementari (nei dintorni del 2010, non nel 1860) raccontava di compagnucce di classe che se prendevano un voto inferiore al 10 (DIECI, non DUE) iniziavano a frignare disperate, la maestra (begli insegnamenti... ) dopo qualche lacrimuccia si impietosiva e cambiava il voto nel tanto agognato 10. Altrimenti sarebbero arrivate le mammine a frignare pure loro.

Le "verifiche" (nuovo nome per quelle robe che noi chiamavamo compiti in classe e interrogazioni) erano ridicole: roba del tipo "come ti chiami ?" "di che colore era il cappello bianco del Papa ?" "che ore sono ?" "bravo, DIECI a storia !!".

A un colloquio tentai di introdurre l'idea che quei "dieci" regalati - e mi riferivo ai "dieci" che portava a casa il mio, non a quelli altrui - non rispondevano a niente di reale e che forse una volta passati alle medie avrebbe avuto un "duro colpo". La "maestra" (buonanulla de 'sto caz...) sembrò stupefatta, e nulla cambiò.

Cosa vuoi pretendere se fin da quando sono bambini li abitui così, ad ottenere tutto senza fare un k-zz o al massimo con una frignatina ? 

Come è logico, alle medie il primo 5 fu una mezza tragedia (sua, non mia: io sapevo perfettamente che sarebbe andata così). Da allora, "pedalare e zitto". Nel corso del liceo ha "pedalato" anche un'estate sotto le mie amorevoli matematiche cure, ma mai più pianti o accuse ad altri per i suoi insuccessi. E per la cronaca, a forza di pedalare il liceo lo ha chiuso con un (finalmente) meritato 98. 

 

 

Inviato

image.thumb.png.719104953974375b2ab9df5ba170140d.png

 

Ovviamente una boutade, ma non siamo troppo lontani dal reale

  • Haha 1
Inviato

@lufranz Gli stessi "giudizi" dati ora alle elementari sembrano calibrati per non urtare la suscettibilità di nessuno:

 

Sono quattro le tipologie di giudizi a disposizione degli insegnanti. In via di prima acquisizione rappresenta il livello di partenza: l’alunno porta a termine compiti solo in situazioni note e unicamente con il supporto del docente e di risorse fornite appositamente. Si passa poi al livello Base: l’alunno porta a termine compiti solo in situazioni note e utilizzando le risorse fornite dal docente, sia in modo autonomo ma discontinuo, sia in modo non autonomo, ma con continuità. Il terzo giudizio è l'Intermedio: l’alunno porta a termine compiti in situazioni note in modo autonomo e continuo; risolve compiti in situazioni non note, utilizzando le risorse fornite dal docente o reperite altrove, anche se in modo discontinuo e non del tutto autonomo. Il più alto è l'Avanzato.

.

 

Mi pare fuffologia applicata, ma anche qui potrei sbagliare.

Inviato
3 ore fa, Velvet ha scritto:

ha denunciato il "sistema merito-centrico e competitivo" dell’università italiana,

quando andra' a lavorare si rendera' conto che l'universita' e' un luogo di piacere

e che la competizione nel mondo reale e' enorme (spesso sleale).

.

Parlando con suo padre, zio, nonno o altra persona navigata fara' la scoperta del mago: e' cosi da sempre. Mors tua vita mea non e' una grande novita'.

.

Il cercare di attribuire una tragedia al "sistema" lo capisco.

Qualsiasi cosa negativa avvenga, anche la piu' sciocca, fa partire la caccia al colpevole. E il sistema e' il colpevole ideale.

.

Ma il sistema e' fatto di persone. Molte persone.

Che faccia i nomi.

Se il sistema esiste esistono le persone che lo hanno implementato e chi non fa nomi e' complice del sistema che denuncia.

 

 

Inviato
1 ora fa, LeoCleo ha scritto:

se invece avessi detto “generazione fragile senza se e senza ma” avremmo continuato a discutere? 

Esattamente, "piagnistei" rivolto alle opinioni altrui è un termine che mi infastidisce. Però parla pure come vuoi, ci mancherebbe altro. È una mia opinione personale. 

Inviato
1 ora fa, briandinazareth ha scritto:

il merito ha in se un giudizio morale sulla persona

Ma in che film?!?!

Inviato
5 minuti fa, appecundria ha scritto:

Esattamente, "piagnistei" rivolto alle opinioni altrui è un termine che mi infastidisce. Però parla pure come vuoi, ci mancherebbe altro. È una mia opinione personale

Ho semplicemente risposto al titolo del 3D, non aperto da me, che dava due opzioni: fragilità o piagnisteo. Capisco che dobbiate andarmi contro a prescindere, ma almeno mirate bene!

Inviato
1 ora fa, lufranz ha scritto:

Come è logico, alle medie il primo 5 fu una mezza tragedia

la mia esperienza e' deludente sul fronte elementari e medie (quindi quello che dici tu lo estendo anche alle medie)

la tragedia e' arrivata con le superiori. I miei, devo dire grazie a mamma (e in parte  papa')  che facevano "ripetizioni" a casa seguendo il programma, se la sono svangata senza grandissimi problemi anche nei successivi 5 anni dove pero' ho visto delle ecatombi pazzesche. Classi piu che dimezzate (poche superava il numero minimo per fare una seconda)

Ancora in seconda un'altra bella sfoltita (un 20% persi) poi nei tre anni successivi tutto liscio.

 

 

 

.

 

 

Inviato
3 ore fa, Velvet ha scritto:

Mi pare fuffologia applicata, ma anche qui potrei sbagliare.

Questa cosa dei giudizi mi è stata raccontata pari pari da mia moglie, che per l'appunto è insegnante nella primaria.

Solo nella conclusione è stata un filino più tranchant :classic_biggrin:

 

Inviato

@stefanino Le medie dei miei non sono state malaccio, direi che a parte un paio di casi isolati gli insegnanti hanno svolto un lavoro tra il buono e l'eccellente. C'è stato un po' di trauma all'ingresso, essenzialmente per la nulla "abitudine all'insuccesso" instillata alle elementari al piccolo e alla scarsa preparazione in ambito matematico-scientifico della grande (in due parole: non facevano praticamente mai matematica e scienze) che in seguito ha risolto il "problema" andando al classico.

E devo dire che anche alle superiori le cose non sono andate male: non ho visto classi dimezzate, da quel che ricordo entrambi nel corso del quinquennio ne avranno persi per strada due o tre, al massimo. Un po' degradato il classico rispetto a quando l'ho fatto io e "puzzava un po' di stantio"; il multimediale del ragazzo è stata una scuola eccellente, peccato per il continuo turnover degli insegnanti (non ne hanno tenuto uno per più di due anni di fila, purtroppo neanche quelli più in gamba).

Inviato
1 ora fa, lufranz ha scritto:

Le medie dei miei non sono state malaccio,

purtroppo e' stato un disastro

la deriva parte con la riforma  dell'obbligo fino ai 16 anni senza riformare i corsi trasformando le medie in un percorso quinquennale (non l'ho mai capito). Le medie li mandano avanti (foera di ball come diciamo a milano) e poi ci pensa il tritacarne delle superiori a fargli fare un paio di giri a vuoto con conseguente abbandono.

 

.

Quando dico ecatombe parlo di 25 ragazzi. Uno abbandona pr problem di salute. OK

18 sono stati segati tra giugno  e settembre 

Notare che tra i segati di giugno e settembre un terzo circa erano al secondo giro (gia bocciati l'anno precedente) 

.

un massacro.

 

 

 

 

Inviato

Come già detto nel corso della discussione, il suicidio è l' ultimo atto di una situazione di disagio dovuta ad una patologia. Famiglia ed ambiente educativo devono essere in grado di riconoscere questa patologia e proteggere e curare adeguatamente chi ne è soggetto.

Il mondo in cui viviamo è basato su un sistema gerarchico, il superare gli esami, la brillante votazione, la personalità e l' impegno contribuiscono a determinare il gradino a cui ci si pone , ma non sono i soli fattori.

Creare un sistema di protezione eccessivo, anche se tutela i soggetti più deboli, non è coerente con l' organizzazione attuale della nostra società.


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