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Melius Club

Ciao ciao Superbonus 110


Velvet

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Inviato
54 minuti fa, criMan ha scritto:

dovevo mettere una stufa a pellet

tra poco proibiranno tutto sia pellet che legna, ma il sottoscritto non lo avranno mai.

voi andrete avanti a condizionatori con l' elettrictà che non c'è perchè servirà a ricaricare

le auto elettriche che non avrete perchè non ci sono i soldi per comperarle.

il popolo deve schiattare, ue dixit.

  • Melius 1
Inviato

Il pellet grazie ad una gestione elettronica della caldaia (o stufa) inquina molto meno del classico camino a legna. E la stessa legna con le caldaie esterne a carico inverso gestite elettronicamente con filtri hanno prestazioni migliori e inquinano poco. L'uso di queste caldaie/stufe porterebbe una grande riduzione dell'inquinamento , io sono pieno intorno casa di caminetti puzzolenti accesi 10 ore al giorno e dentro ci bruciano di tutto dalla legna trattata a chissa' che.

Capisco l'obbligo a caldaie piu' ecologiche ma proibire la legna e il pellet e' folle.

Se dobbiamo scaldarci tutti a gassseee  e pompe di calore + le auto elettriche non so' se bastano 30 centrali nucleari sul suolo italico a sfamare il fabbisogno energetico.

 

Inviato
4 minuti fa, criMan ha scritto:

classico camino a legna

quelli sono già proibiti adesso nelle case di nuova costruzione

5 minuti fa, criMan ha scritto:

L'uso di queste caldaie/stufe porterebbe una grande riduzione dell'inquinamento

ma infatti, però vogliono vietarle lo stesso

 

Inviato

riporto questi articoli sul tema "facciate" e " 110" se possono essere utili;

 

IL CONTO PER LO STATO SALITO A 120 MILIARDI

Estratto dell’articolo di Enrico Marro per il “Corriere della Sera”

 

Eravamo in pieno Covid quando, il 13 maggio 2020, il governo Conte 2 varò il Superbonus del 110% nel decreto Rilancio. Quel governo era sostenuto, oltre che dai 5 Stelle, da Pd, Leu e Italia viva. […] Ministro dell’Economia e proponente il decreto il dem Roberto Gualtieri. Fu una assoluta novità. Non solo perché per la prima volta un bonus fiscale eccedeva (del 10%) la spesa sostenuta, ma anche perché il cittadino poteva non tirar fuori un euro. Il bonus infatti si poteva scontare direttamente in fattura o cedere a banche e intermediari finanziari.

 

[…] Il Superbonus, secondo il decreto, sarebbe stato applicato alle spese sostenute tra il primo luglio 2020 e il 31 dicembre 2021 per interventi «volti ad incrementare l’efficienza energetica degli edifici (ecobonus), la riduzione del rischio sismico (sismabonus) e per interventi ad essi connessi relativi all’installazione di impianti fotovoltaici e colonnine per la ricarica di veicoli elettrici», spiegava il comunicato di Palazzo Chigi.

 

La novità ebbe un successo ben oltre le previsioni. E fu prorogata dal governo Draghi con la manovra per il 2022. Questa volta l’esecutivo era sostenuto da tutti i partiti tranne Fratelli d’Italia. Il Superbonus fu prorogato per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2023 dai condomini e fino al 31 dicembre 2022 sugli edifici unifamiliari (con il 30% dei lavori svolti entro settembre 2022). Ma già al gennaio dell’anno scorso Draghi, di fronte all’esplodere della spesa e delle truffe, innescò la retromarcia col decreto Sostegni ter, che stabiliva il divieto di effettuare cessioni del credito oltre la prima, poi corretto con altri decreti che allargarono le maglie per rimettere in moto il mercato dei crediti, altrimenti congelato.

 

[…] Ieri, infine, il decreto Giorgetti che chiude la telenovela. Per tutti i nuovi bonus scatta il divieto di sconto in fattura e di cessione del credito. Resta, come prima, solo la possibilità di detrarre la spesa dall’imponibile.

 

Non c’era più tempo da perdere, è la tesi di Giorgetti. Il costo per lo Stato del solo Superbonus è arrivato, a gennaio 2023, a 71,7 miliardi, rispetto ai 43,7 del luglio 2022 e ai 6,2 di agosto 2021: una crescita esponenziale, favorita dall’assenza di stimoli alla contrattazione sui lavori (tanto paga Pantalone) e dalla conseguente esplosione dei prezzi.

 

Considerando anche il bonus facciate (19 miliardi) e gli altri bonus edilizi (28,9 miliardi), il costo totale per lo Stato a fine 2022 aveva raggiunto 110 miliardi, dice Giorgetti: 37,7 oltre le previsioni. In realtà, i 110 miliardi di cui si lamenta il ministro (2 mila per ogni italiano) non sono aggiornati con i dati Enea al 31 gennaio scorso. Facendolo si superano 120 miliardi.

 

Il tutto per lavori che hanno interessato, col Superbonus, solo l’1% degli immobili residenziali. Intanto, le indagini per truffa condotte da diverse procure della Repubblica riguardano complessivamente un ammontare di crediti inesistenti pari a 4,4 miliardi. Impossibile continuare così.

 

Inviato

 

ADDIO SUPERBONUS, NUMERI CHOC: LO STATO HA SPESO QUASI 72 MILIARDI PER IL 3% DEGLI EDIFICI

Estratto da www.leggo.it

 

[…] I numeri esposti dall'Ufficio studi della Cgia di Mestre sono impietosi: a fronte di 372.303 asseverazioni depositate entro il 31 gennaio scorso, lo Stato con il superbonus dovrà farsi carico di una spesa di 71,7 miliardi di euro. Ricordando che in Italia sono presenti quasi 12,2 milioni di edifici residenziali, l'Ufficio studi della Cgia ha ipotizzato che, fino ad ora, questa misura abbia interessato solo il 3,1 per cento del totale degli immobili ad uso abitativo.

 

Cgia: «Costo spaventoso, mercato drogato»

 

Cala dunque il sipario sulle cessioni dei crediti e sugli sconti in fattura, per decisione del governo. Per la Cgia il Superbonus non va «bocciato» tuttavia questa misura ha provocato un costo in capo alla fiscalità generale «spaventoso» e non proporzionale al numero di edifici che sono stati «efficientati». Inoltre la convinzione di aver speso troppo e di aver «drogato» anche il mercato edilizio è comunque molto elevata, osserva la Cgia. […]

 

Inviato

Una riflessione non sul merito del superbonus, provvedimento scellerato che mai doveva nascere, ma su quanto dev'essere grave la situazione di cassa. Mi spiego: Cosa ha spinto il governo Meloni a dare un energico giro di vite ? La prassi era gradita a tutti: Committenti, imprese, professionisti, cindacati, palazzinari, amministratori, condomini, persino geometri e codacons.    Una zizzona statale rigonfia come non s'era mai visto prima, tant'è che la stessa Meloni in campagna elettorale aveva affermato più volte di voler bloccare i vari "correttivi" che erano nell'aria.  Forti anche le promesse elettorali leghiste, che vedono tra i loro elettori numerosi villettati e pluricasisti-figlioresidenti beneficiari diretti della regalia.

Peraltro apprendo qui da quelli che sanno che la fantasmagorica "leva fiscale" avrebbe già fatto introitare cash per un ammontare complessivo pari ad N-volte il cappio debitorio che lo shtato libero di grillonia si era messo al collo. 

Insomma una situa win-win-win-win etc. etc. 

Bene, in questa situazione cos' ha visto davvero in cassa Giorgetti (Giorgetti !)  per dare una botta del genere ? 

Cui prodest ? 

Non si spiega. 

 

Inviato
8 minuti fa, Martin ha scritto:

Bene, in questa situazione cos' ha visto davvero in cassa Giorgetti (Giorgetti !)  per dare una botta del genere ? 

non un buco,

un warm hole.

Ci sara' entrato dentro e sara' uscito in un altra dimensione , tra 30 anni.

 

Inviato

@Martin inflazione alta, pensioni rivalutate, alcuni contratti p.a. rinnovati, btp da pagare.

non so, i soldi da dove altro li tirano fuori con la pressione fiscale che già c'è.

Inviato
13 minuti fa, Martin ha scritto:

Bene, in questa situazione cos' ha visto davvero in cassa Giorgetti (Giorgetti !)  per dare una botta del genere ?

E’ semplice, devi mettere in bilancio al passivo i 120 miliardi di buffo generato dalle “carta” che circolano, le cessioni di credito, perché all’Europa non sta bene che le tratti come se avessi stampato moneta, e quei debiti non li puoi spalmare o rimandare “a babbo morto”. 
La poca sinistra seria che rimane (Azione e IV) ha subito applaudito a questa retromarcia di Giorgetti e della Meloni.

Che, obiettivamente, sono meglio di Draghi, perché Draghi “a voce” aveva denunciato più volte le stesse storture e la necessità di porre rimedio, salvo non fare nulla ed addirittura prorogare per il 2023 questa misura scellerata (120 miliardi per l’1% degli immobili italiani, a prescindere dal reddito di chi ne usufruisce), mentre invece il nuovo Presidente del Consiglio ha agito.

 

Renato Bovello
Inviato

Qualcosa dovranno rivedere . Allo stato attuale , chi è in regime forfettario non ha possibilità di detrazioni . Sembra una palese   assurdità . 

Inviato
12 ore fa, criMan ha scritto:

Se qualcuno ci ha capito di più mi spieghi. 

con te è estremamente difficile. 

Non che in generale sia granché più facile con altri.

È bene che lavoriate per vivere, come funziona il denaro è argomento troppo ostico per troppi in Italia… non ne capiscono un caiser persino gli avvocati, che vogliamo spiegare?

  • Thanks 1
Inviato

@Jack

Credi che se fosse stato possibile evitare quel provvedimento cosi’ impopolare il governo non l’avrebbe fatto ?

Ora sono diventati all’improvviso tutti scemi, Draghi compreso che voleva stoppare tutto gia’ un anno prima salvo non riuscirci causa il governo che aveva ?

E’ ovvio che quando smetti di regalare i soldi ad una marea, potenzialmente infinita, di persone (quasi tutti hanno almeno una casa) diventi terribilmente impopolare, crolli nei sondaggi, i destinatari diretti di quel provvedimento (tutte le imprese edili e tutti quelli che ruotano intorno al business) sono i piu’ agguerriti, poi vengono tutti gli altri, tutti quelli che intravedevano la possibilita’ di fare i lavori in casa senza tirare fuori un soldo.

Lo si capisce pure dall’atteggiamento del PD che e’ subito salito sul carro di “Graduidamente”.

E’ che purtroppo per vivere bisogna lavorare e “non ti regala mai niente a nessuno”, poi certo, ci sono infinite possibilita’ di fare i soldi speculando per chi e’ bravo, ma se qualcosa si incricca poi sono penēs amari, anzi amarissimi (basta vedere la crisi dei subprime), ed andare col cūlus per terra sono quasi sempre i poveracci.

Inviato

@Jack

Credo di aver capito il tuo punto di vista sul “beneficio” dei crediti circolanti derivanti dagli sconti fiscali in fattura, e mi sembra sempre di piu’ un espediente per “stampare moneta”, con il meccanismo della “cedibilita’ infinita” degli stessi. 
Ho un credito di 110 dallo stato da spendere in credito di imposta in tot anni, lo compro  a 90, poi lo rivendo a 70 ecc ecc, una specie bot che alla fine si esaurisce ma nel frattempo serve per non pagare le tasse. In pratica lo stato pagherebbe a babbo morto anzi non pagherebbe mai essendo il pagamento un mancato incasso di tasse compensato dalle potenzialmente maggiori che entrano a seguito del meccanismo.

Solo che il giochino genera 3 miliardi di euro al mese di debito in crescita, gia’ siamo arrivati a 120 miliardi e l’UE (l’unica che “stampa” moneta vera) ha detto che vanno registrati come debito nel “bilancio di competenza” ogni anno.

Che significa, allo stato attuale dei conti, una specie di default imminente, tipo grecia.

Ecco, come lo risolvi questo problema ?
In altre parole, se fossi stato al posto di Draghi e Giorgetti, cosa avresti fatto ?
Chiudiamo gli ospedali, blocchiamo i cantieri pubblici per le opere pubbliche, sforbiciamo le pensioni e gli stipendi pubblici per continuare a far ristrutturare “graduidamende” le case alla gente a prezzi drogati e gonfiati e sottratti al libero mercato ?

 

  • Thanks 1
extermination
Inviato

E In tutto questo bailamme si veda che non siamo manco capaci di spendere ( e bene) tutti i fondi resi disponibili in ambito PNRR!! Ma pensa te come siamo messi!! 

Inviato
43 minuti fa, Roberto M ha scritto:

Chiudiamo gli ospedali, blocchiamo i cantieri pubblici per le opere pubbliche, sforbiciamo le pensioni e gli stipendi pubblici per continuare a far ristrutturare “graduidamende” le case alla gente a prezzi drogati e gonfiati e sottratti al libero mercato ?

Si capisce, che domande. L'importante è casa mia, mica il resto.

Inviato
41 minuti fa, Roberto M ha scritto:

Solo che il giochino genera 3 miliardi di euro al mese di debito in crescita, gia’ siamo arrivati a 120 miliardi e l’UE (l’unica che “stampa” moneta vera) ha detto che vanno registrati come debito nel “bilancio di competenza” ogni anno.

Il giochino non stava in piedi neppure prima delle ultime notizie su come verrà contagiato il debito contratto dallo stato, perché comunque un decimo della spesa complessiva andava portato a compensazione ogni anno per i dieci anni successivi, solo che così spalmavo il debito contratto in un decennio raccogliendone i frutti nell’immediato, una sorta di pagherò che è il modo in cui abbiamo accumulato oltre 2000 miliardi di debito pubblico nei decenni passati, spostando in avanti le scadenze dei pagamenti, scadenze che poi inevitabilmente arrivano. 

Inviato
28 minuti fa, extermination ha scritto:

non siamo manco capaci di spendere ( e bene) tutti i fondi resi disponibili in ambito PNRR!!

Questo è il livello della PA in Italia.

extermination
Inviato

Evidentemente manca una visione di insieme! Anzi no; manca una vision..e una mission!! A sem mes ben!


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