Panurge Inviato 17 Febbraio 2023 Inviato 17 Febbraio 2023 6 minuti fa, Roberto M ha scritto: Perche’ ? Perché lo stop, sul quale non dissento, doveva essere preceduto da una sistemazione dei sospesi, il peggio è figlio di questioni irrisolte anche antecedenti l'attuale gruppo al comando. 1
Questo è un messaggio popolare. Roberto M Inviato 17 Febbraio 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 17 Febbraio 2023 3 minuti fa, Superfuzz ha scritto: bloccare lo sconto in fattura Lo sconto in fattura e la cessione del credito mi pare la fonte del male. Perche’ da li parte tutto, se il committente non caccia i soldi di tasca sua (salvo poi recuperarli in seguto) poi dopo tratta col fornitore. Invece ora gli vendono beni e lavori a 4 volte il prezzo normale “tanto che ti frega, paga lo stato”. E la cosa vergognosa e’ che questo penalizza i poveracci, ad esempio chi fa fatica ad arrivare a fine mese pero’ e’ costretto a cambiare la caldaia che la sua si e’ rotta, e gli tocca pagarla l’ira di dio, che le hanno vendute tutte per il superbonus. 4
extermination Inviato 17 Febbraio 2023 Inviato 17 Febbraio 2023 4 minuti fa, Velvet ha scritto: 110 era provvedimento giusto 110 vale a dire un " numero" errato per definizione.
maurodg65 Inviato 17 Febbraio 2023 Inviato 17 Febbraio 2023 3 minuti fa, Superfuzz ha scritto: allora non hai capito: la detrazione resta. Non è in discussione quest'ultima, ma bensì lo sconto in fattura, ovverosia, semplificando, la cessione del credito dal privato all'imnpresa installatrice, con conseguente sconto in fattura, pari alla detrazione. Avevo capito male io allora, pensavo contestassi l’eliminazione dell’agevolazione perché allo stato non costava nulla.
Superfuzz Inviato 17 Febbraio 2023 Inviato 17 Febbraio 2023 5 minuti fa, maurodg65 ha scritto: Mah, da quanto ho letto la norma e chiara e si riallaccia a quanto già impostato dal precedente governo, si è fatta ulteriore chiarezza sull’argomento a quanto ho capito. come no, si è fatta chiarezza in quanto hanno mandato in malora definitivamente una vagonata di impese.
Velvet Inviato 17 Febbraio 2023 Autore Inviato 17 Febbraio 2023 3 minuti fa, LeoCleo ha scritto: come si chiamava il francese che sulla fune passó da una torre gemella all’altra Petit! Un grande!
Roberto M Inviato 17 Febbraio 2023 Inviato 17 Febbraio 2023 5 minuti fa, pino ha scritto: Super,ma han bloccato anche i nuovi contratti delle caldaie col rimborso 730 del 50 in 10 anni ? Secondo me no, la norma non e’ retroattiva, almeno questo ha scritto oggi il Sole 24 ore, fonte abbastanza affidabile.
senek65 Inviato 17 Febbraio 2023 Inviato 17 Febbraio 2023 8 minuti fa, maurodg65 ha scritto: Scusa come “nessun costo extra per lo stato”, la detrazione chi la paga? Quelle detrazioni esistono da decenni.... 1 minuto fa, Roberto M ha scritto: Secondo me no, la norma non e’ retroattiva Esatto
Superfuzz Inviato 17 Febbraio 2023 Inviato 17 Febbraio 2023 2 minuti fa, Roberto M ha scritto: Lo sconto in fattura e la cessione del credito mi pare la fonte del male. Perche’ da li parte tutto, se il committente non caccia i soldi di tasca sua (salvo poi recuperarli in seguto) poi dopo tratta col fornitore. eh? con detrazione al 50%? fammi capire meglio please 3 minuti fa, Roberto M ha scritto: E la cosa vergognosa e’ che questo penalizza i poveracci, con il blocco totale dello sconto in fattura è vero esattamente il contrario. 1
Roberto M Inviato 17 Febbraio 2023 Inviato 17 Febbraio 2023 @LeoCleo @maurodg65 Siate comprensivi col mio amico @Velvet, non puoi chiedere ad un tifoso della Lazio di ammettere che Totti ha fatto un gran gol Secondo me sotto sotto e’ lupacchiotto
maurodg65 Inviato 17 Febbraio 2023 Inviato 17 Febbraio 2023 8 minuti fa, Superfuzz ha scritto: come no, si è fatta chiarezza in quanto hanno mandato in malora definitivamente una vagonata di impese. Era scritto dovesse avvenire, quando approfitti di una norma sbagliata e punti ad arricchirti alla fine poi ne paghi il fio. Il settore si è ingrassato a spese del paese che ora paga il conto, senza neppure aver ottenuto parte rilevante dello scopo che si era prefisso, si è intervenuti su una frazione infinitesimale degli immobili del paese che necessitavano di interventi di riqualificazione energetica rendendo inutile la spesa sostenuta dallo Stato. 1
Panurge Inviato 17 Febbraio 2023 Inviato 17 Febbraio 2023 È un decreto che subirà parecchi aggiustamenti in corso d'opera secondo me.
maurodg65 Inviato 17 Febbraio 2023 Inviato 17 Febbraio 2023 5 minuti fa, senek65 ha scritto: Quelle detrazioni esistono da decenni.... Che è un discorso diverso, quelle detrazioni sono a carico dello stato. P.S. Non è che perché una cosa esiste da tempo che deve durare all’infinito.
Velvet Inviato 17 Febbraio 2023 Autore Inviato 17 Febbraio 2023 @Roberto MTotti chi, quello che fa la guerra delle ciabatte firmate e delle patacche da polso con la moglie? Anche no grazie
Roberto M Inviato 17 Febbraio 2023 Inviato 17 Febbraio 2023 7 minuti fa, Panurge ha scritto: Perché lo stop, sul quale non dissento, doveva essere preceduto da una sistemazione dei sospesi Infatti la norma NON e’ retroattiva, quindi non si applica sui “sospesi” ma sulle “nuove commesse”. Almeno sul sole 24 ore e’ scritto cosi’.
Panurge Inviato 17 Febbraio 2023 Inviato 17 Febbraio 2023 Sospesi nel senso di riapertura dei canali creditizi per i moltissimi con il cerino in mano, esiste pure la pratica oltre la teoria.
Membro_0023 Inviato 17 Febbraio 2023 Inviato 17 Febbraio 2023 20 minuti fa, Velvet ha scritto: Nel primo post ho solo riportato una notizia mi pare Quel meme è farlocco, non ne trovo traccia in rete.
maurodg65 Inviato 17 Febbraio 2023 Inviato 17 Febbraio 2023 https://www.open.online/2023/02/17/superbonus-stop-cessione-crediti-cila-cosa-succede/ II decreto Il decreto sul Superbonus del governo Meloni si compone di due soli articoli. Il primo articolo certifica lo stop totale a sconto in fattura e cessione del credito. Questo significasemplicemente che d’ora in avanti per i nuovi interventi edilizi (non quelli già avviati) resta solo la strada della detrazione d’imposta. Con la legge arriva anche il divieto per le pubbliche amministrazioni ad acquistare crediti derivanti dai bonus edilizi. Uno stop che ferma un fenomeno che aveva preso piede da poco, ma che aveva avuto un certo seguito. Proprio questi acquisti, come ha evidenziato Eurostat, «avrebbero impatto diretto sul debito pubblico», secondo quanto ha spiegato Giorgetti. Il decreto affronta anche il nodo della responsabilità solidale dei cessionari. Che viene esclusa per chi è in possesso di tutta la documentazione relativa alle opere. Questo per eliminare le incertezze. che hanno frenato tanti intermediari dall’assorbire questi crediti. La Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata Il ministro ha spiegato che l’intervento era necessario «per bloccare gli effetti di una politica scellerata». Secondo via XX Settembre gli sconti in fattura già concessi ammontano a 105 miliardi di euro. Mentre a marzo dovrebbero arrivare a 110. Le banche non hanno più spazio fiscale per comprare nuovi crediti. Per quanto riguarda i condomini, per tutti quelli che hanno adottato la delibera assembleare sull’esecuzione dei lavori e hanno presentato la Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata (Cila) potranno ancora cedere all’impresa il credito di imposta. E quindi effettuare le opere senza costi. Ma il salvacondotto deve tenere conto dei paletti dello scorso novembre. Che dava la data limite del 25del mese per la delibera dei lavori in assemblea. Anche per le villette il decreto del governo salva lo sconto in fattura solo per chi ha presentato la Cila. I villini e i crediti incagliati Per le case unifamiliari il bonus è anche sceso dal110 al 90%. E a poter usufruire dello sconto saranno solo i nuclei familiari con un reddito non superiore ai 15 mila euro. Da calcolarsi con il meccanismo del quoziente familiare. Il decreto tenta anche di risolvere il problema dei crediti incagliati. Ovvero quelli che le aziende non riescono più a cedere alle banche. L’idea di cedere i crediti alle imprese loro clienti ha trovato uno stop in Cassazione. Il Palazzaccio ha allargato il sequestro di crediti derivanti da truffe anche agli acquirenti in buona fede. E molte imprese hanno assaggiato il rischio di finire coinvolte. Ora chi comprerà crediti fiscali non risponderà in solido con chi lo ha venduto. Sempre se dimostrerà di avere in suo possesso il titolo edilizio abitativo degli interventi. Insieme alle prove fotografiche della realizzazione delle opere.
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