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Presto Music streaming


stefano_mbp

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Inviato

non so..... avrà altri punti di forza ma il rapporto brani disponibili (200.000 albums e quindi diciamo tra i 2 e i 3 milioni di brani) e prezzo  (110 euro annuali) è tutt'altro che favorevole rispetto ad esempio a  Qobuz (100 milioni di brani e 150 euro annuali)

Inviato

"Pochi" titoli perché non è un servizio generalista, ma dedicato a classica e jazz.

Inviato

Non mi pare si sentisse l'esigenza di un nuovo servizio di streaming. 

Inviato
1 ora fa, stefano_mbp ha scritto:

la concorrenza non può che fare bene …

Non necessariamente. La mia preoccupazione è che lo streaming audio finisca come le piattaforme di streaming video. Netflix, Disney, Amazon, Universal, ognuna di questa ha contenuti esclusivi e per averli tutti sarà necessario abbonarsi a più piattaforme. Un tipico esempio di come la concorrenza non fa affatto bene. 

  • Melius 1
Inviato
1 ora fa, granosalis ha scritto:

Un tipico esempio di come la concorrenza non fa affatto bene. 

Che però non  è "concorrenza" ma dividersi il mercato.

Cosa che purtroppo già succede in molti settori.

Inviato

concordo con coloro che mi hanno preceduto. La concorrenza fa bene ai prezzi ma non è detto che faccia bene a noi imponendo:

 

esclusività dei titoli

necessità di aggiornamento degli streamer per comprendere la nuova piattaforma

 

Aggiungo che abbattere i prezzi significa ridurre il guadagno per gli artisti e questo di riflesso impatta su noi fruitori in quanto può accelerare l'impoverimento della proposta.

 

Spero di sbagliarmi ma...

Inviato

Credo che se da un lato si svilupperanno piattaforme con servizi specializzati, dall'altro non è detto che vengano a cessare quelle di tipo generalista. Il mercato musicale non è detto che segua le dinamiche di quello del video.  

In fondo i servizi di streaming sono negozi al dettaglio, come lo sono (erano) i negozi di dischi. Ci sono sempre stati negozi più o meno forniti di tutto o specializzati su di un genere.

Il rischio, secondo me, è che le grandi etichette decidano di operare anche da retailer, qualora comporti loro un maggiore margine. Allora si che il mercato potrebbe frammentarsi. 

Vedremo...

Inviato
1 ora fa, massimojk ha scritto:

necessità di aggiornamento degli streamer per comprendere la nuova piattaforma

… come dire che CarPlay (Apple o Android) non vanno bene perché ti obbliga ad acquistare una nuova auto se lo vuoi

1 ora fa, massimojk ha scritto:

esclusività dei titoli

In genere se un distributore vuole l’esclusiva deve pagare di più … lo stesso vale per la musica

.

8 minuti fa, one4seven ha scritto:

Il rischio, secondo me, è che le grandi etichette decidano di operare anche da retailer

Difficile a mio parere perché il mercato le metterebbe fuori gioco velocemente in quanto non potrebbero offrire una scelta ampia.

Come dire che se Universal facesse streaming non avrebbe le registrazioni che fanno capo a Sony

Inviato
1 ora fa, one4seven ha scritto:

Il rischio, secondo me, è che le grandi etichette decidano di operare anche da retailer,

Esattamente quello che avverà. Non escludo che nuove realtà come la sopracitata "Presto" non sia nata quasi appositamente per essere acquistata da qualche grande etichetta. 

Se, ma sarebbe meglio dire "quando" questa transizione avrà inizio, l'unica chance che avranno gli attuali servizi di streming di sopravvivere sarà diventare a loro volta produttori di quello che distribuiscono. Altrimenti ....

Inviato

A mio modesto parere con i servizi di streaming, e prima ancora con i file venduti su iTunes, l’industria discografica ha portato a casa uno dei maggiori successi commerciali degli ultimi anni: imporre un costo (basso) ad un bene che prima era (sostanzialmente) gratuito. Rispetto ai pochi euro che costa un servizio di streaming, perché sbattersi per cercare un disco sulle piattaforme di condivisione? Quindi, a meno che non si voglia tornare ai tempi della pirateria dilagante, l’industria ci penserà bene prima di procedere a mosse avventate. Il prezzo nasce dall’incontro fra domanda ed offerta, non sulle bizze di chi vorrebbe vendere Vicolo Stretto per il prezzo di Parco della Vittoria!

Inviato

Cmq le grandi Major sono sostanzialmente 3: Universal, Sony e Warner. (Le restanti etichette, indipendenti etc... anche tutte insieme rappresentano una percentuale marginale del mercato) Ognuna di loro ha un catalogo sterminato che copre ogni genere musicale e potenzialmente potrebbe mettersi sul mercato in solitaria. 

Ma non sono sicuro che per loro sia sufficientemente remunerativa questa mossa. 

Inviato

comunque 200.000 lp di classica e jazz sono molto pochi (io ho  oltre  2.000 titoli tra lp e cd  ed è una briciola del disponibile) e connotano una distribuzione ''verticale''...... se il modello funziona e si diffonde esiste  il rischio concreto  che inizino le ''esclusive'' (oltre a quello sempre presente che i big tipo universal si facciano un proprio servizio di streaming, ma li ragionano su base industriale per cui prima di mettere in gioco un modello che ha di fatto quasi eliminato la pirateria valuteranno bene e con calma pro e contro)

Inviato

E'... "presto" per dare un giudizio! 

.

Certamente la problematica della gestione dei brani classici è diversa da quella della musica pop / rock, chi è appassionato di classica ed ha un abbonamento ad uno streaming "generalista" sa di cosa parlo senza che mi dilunghi in inutili spiegazioni.

.

Vedremo se questo "Presto" avrà successo, per averlo a mio avviso occorre avere un data base per le ricerche basato sulle composizioni, non sulle tracce perché ciascuna composizione di tracce ne ha diverse, le ricerche dovrebbero essere ugualmente facili sia per autore che per esecutore e consentire di specificarli entrambi, e di entrambi sarebbe bene avere una gestione degli alias ovvero le diverse modalità con cui è scritto il nome dell' autore, cosa di particolare rilievo nella traslitterazione in caratteri latini dei nomi degli autori russi.

Inviato
19 ore fa, stefano_mbp ha scritto:
20 ore fa, massimojk ha scritto:

esclusività dei titoli

In genere se un distributore vuole l’esclusiva deve pagare di più … lo stesso vale per la musica

 

vallo a chiedere ai fans di Neil Young che hanno Tidal, giusto per fare un esempio :-)

Inviato
29 minuti fa, massimojk ha scritto:

vallo a chiedere ai fans di Neil Young che hanno Tidal,

Se sono così testardi da rimanere su tidal forse non sono grandi fan … se solo Tidal buttasse a mare MQA il problema si risolverebbe … ma prima o poi riusciranno ad aprire gli occhi …

Inviato
1 ora fa, stefano_mbp ha scritto:

se solo Tidal buttasse a mare MQA


Perchè dovrebbe? Nel conto economico, una scelta tecnologica la abbandoni solo se non offre più nessun valore aggiunto. Per il momento evidentemente non è così. 

 

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