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Brutale aggressione a Milano


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Muddy the Waters
Inviato

Milano è una metropoli, col suo hinterland centro economico, industriale e culturale più importante d’Italia, come tutte le metropoli presenta lati meno belli…Chi è milanese come me ricorderà la stazione centrale di fine anni 80, luogo di tossicodipendenza per definizione, gente che si bucava alla luce del sole tra l’indifferenza generale. Oggi mi pare l’eden a confronto.

Se non vi sta bene trasferitevi ad esempio nella provinciale Ancona e fatevi avvolgere dal torpore che offre.

Inviato
1 ora fa, DiZZo ha scritto:

cosa gli fai il test di Rorschach quando arrivano all'hub di Lampedusa?

Gli chiede se conosce Brukner o Maria Carta. 

Inviato
1 ora fa, Roberto M ha scritto:

nfatti e’ vero.

Per questo li Pd della Schlein prende il 60% a Milano.
Con punte all’80% in zona Duomo-Quadrilatero.

Chissà gli amici degli amici, quelli che se smettessero di ricilare soldi cadrebbe il PIL e che abitano nel centro di Milano, cosa votano ... 

Inviato
50 minuti fa, Roberto M ha scritto:

Si chiama Abrahmam Rasi, nato il 1999 in Marocco, fermato e subito rilasciato dopo aver rubato un cellulare sulla linea 90.

”una vita randagia, spostandosi continuamente nei quartieri” scrive un investigatore.

Tutte le cinque aggressioni erano contro donne sole.

Dopo averne rapinate tre, lo stesso giorno, ha aggredito una ragazza che ha rischiato molto, restando accoltellata al collo, la quale pero’ aveva un ragazzo, di chi non si era accorto il rapinatore, che accorre per difenderla.

Si prende una coltellata pure lui all’addome.

Poi prova ad intervenire un uomo di 68 anni, accoltellato pure lui, finisca a terra in un lago di sangue sbattendo la testa sul selciato.

E’ in gravi condizioni in ospedale.

Il nordafricano fugge, però nella fuga non disdegna di rapinare un’altra donna, di 44 anni (si vede che era in vena di straordinari).

Stavolta però gli va male, perché sulla sua strada incontra due poliziotti motociclisti robusti, e finisce ingabbiato.

Per quanto tempo non si sa.

 

Sintesi dal corriere della sera.

Mandalo per conoscenza al Vs Ministro ai Rave...

Inviato
1 ora fa, vizegraf ha scritto:

L'esercito non è addestrato per fare O.P. (ordine pubblico).

nemmeno i vigili urbani, .. se è per quello; quelli vogliono le indennità economiche come fossero in guerra, ma di fatto sono deputati a far altro, dalla mobilità al commercio, alla sorveglianza sociale e a tante altre cose.

Polizia e Carabinieri sono gli unici che hanno l'esperienza e il ruolo per intervenire con la forza in situazioni del genere, e dipendono dal ministero.

Non era certo per contestare il malessere di una città, alle persone come quella andrebbe dato altro che un calcio in c..us, ma non si può dare la colpa per uno stesso reato una volta al ministro e una volta al sindaco a seconda del colore politico.

Inviato
50 minuti fa, bluesman74 ha scritto:

Chi è milanese come me ricorderà la stazione centrale di fine anni 80, luogo di tossicodipendenza per definizione, gente che si bucava alla luce del sole tra l’indifferenza generale

Me lo ricordo eccome! Ma tra sentirsi dire “che c’hai cento lire?” e prendersi un taglierino nella giugulare, c’è una bella differenza. 

Inviato

@wow sei libero di mettere a repentaglio la tua vita, e frequentare chi più ti aggrada, ma deve essere una tua scelta.
Le ragazze aggredite poi sono straniere, bella pubblicità internazionale.

Membro_0023
Inviato
38 minuti fa, maverick ha scritto:

nemmeno i vigili urbani, .. se è per quello; quelli vogliono le indennità economiche come fossero in guerra, ma di fatto sono deputati a far altro, dalla mobilità al commercio, alla sorveglianza sociale e a tante altre cose.

Sei rimasto indietro di una trentina d'anni.

I Vigili Urbani adesso si chiamano Polizia Municipale (o Polizia Locale) e non hanno cambiato solo il nome.

"Cosa fa la polizia municipale?

Chiarito che non c’è differenza tra vigili urbani e polizia municipale, vediamo ora quali sono i principali compiti di questo organo.

Innanzitutto, la polizia municipale interviene sul territorio di competenza ogni volta che sia segnalato un illecito: si pensi a un abuso edilizio, a un sinistro stradale, al mancato rispetto di un’ordinanza sindacale, alla commissione di un reato.

In buona sostanza, alla polizia municipale può essere segnalato qualsiasi tipo di atto illegale, anche un crimine. Tanto è confermato dalla possibilità, per la polizia locale, di procedere all’arresto in flagranza della persona colta nell’atto di commettere un delitto, purché ci si trovi all’interno del territorio del proprio Comune. Insomma: anche la polizia municipale può arrestare.

Ma non solo: per legge, gli addetti al servizio di polizia municipale, sempre nel territorio di competenza, collaborano con le forze di polizia dello Stato, previa disposizione del sindaco, quando ne venga fatta motivata richiesta per specifiche operazioni.

Ad esempio, il questore potrebbe chiedere alla polizia municipale di collaborare nelle indagini che stanno compiendo polizia e carabinieri.

Lo stesso potrebbe fare la Procura, ad esempio ordinando alla polizia municipale di procedere all’accertamento di un abuso edilizio.

In casi del genere, non c’è dubbio che la polizia municipale svolga anche funzione di polizia giudiziaria, dipendendo operativamente dalla competente autorità giudiziaria o di pubblica sicurezza."

Inviato

Mentre prima i vigili almeno qualcosa facevano a livello di gestione del traffico, come presidiare le zone del centro e fare multe, ora sono completamente spariti, non ne vedi uno nemmeno a cercarlo con il lanternino, se, poi, chiami perché non riesci ad entrare nella tua casa a causa del solito cretino che occupa mezzo passo carrabile ti rispondono nel momento che non hanno uomini da inviare perché sono tutti impegnati…ma a fare cosa? Nessuno lo sa…

Inviato
17 minuti fa, Paperinik2021 ha scritto:

Sei rimasto indietro di una trentina d'anni.

può darsi.

Peccato li abbia al piano di sotto,  li conosca tutti, e li frequenti più volte al giorno per motivi di lavoro.

Inviato

@Gaetanoalberto

http://dati.istat.it/Index.aspx?DataSetCode=dccv_delittips

 

Sopra ho postato il link dei dati ISTAT dal 2017 al 2021 sui delitti denunciati dalle forze di polizia all'autorità giudiziaria. Ovviamente i numeri possono ben poco, nonostante la loro oggettività, contro convinzioni che hanno altre origini.

Ne ipotizzo due. L'elettore di destra ha timore, se non angoscia per il futuro, quindi per i riferimenti deve necessariamente rivolgersi al passato, se i numeri negano le sue paure, ovvero che il passato non era affatto migliore del presente, sono i numeri a sbagliare.

Vi è poi un altro elemento prossimo alla paranoia, che è ben rappresentato in certi film statunitensi. L'indivualismo estremo fa percepire la società in cui si vive come tendenzialmente ostile e priva di una comunità solidale che possa proteggere l'individuo in caso di aggressioni. E' il "bellum omnium contra omnes" di Hobbes. Chi ha pazienza legga quanto scriveva Hobbes nel Leviatano a metà '600.

 

A causa di questa diffidenza reciproca ogni uomo non ha un modo per mettersi al sicuro cosí indicato come il prevenire ogni danno, il che vuol dire sottomettere, o con la forza o con l'astuzia, tutte le persone che può sottomettere, fino a che egli vede che non esiste un potere abbastanza grande da poterlo danneggiare: e questo è non piú di quello che la necessità della sua conservazione esige, ed è generalmente ammesso. Inoltre poiché ci sono alcuni i quali prendono gusto a contemplare i loro atti di conquista, che essi spingono al di là di quanto richiede la loro sicurezza, se altri i quali invece si considerano soddisfatti di mantenersi entro i loro modesti confini, non accrescono con l'invasione il loro potere, essi non saranno in condizione di sopravvivere a lungo mantenendosi soltanto in una posizione difensiva. Per conseguenza, un simile aumento del dominio sugli altri essendo necessario per la conservazione dell'uomo, gli si deve riconoscere il diritto ad esso.

Inoltre gli uomini non hanno alcun piacere, anzi è per loro ragione di grande disagio vivere in una comunità dove non ci sia un potere capace di tenere tutti in soggezione. Infatti ogni uomo vuole che il suo simile lo valuti con lo stesso criterio con il quale si valuta lui stesso, e davanti a tutti i segni di disprezzo, o di sottovalutazione, tenta naturalmente, fin dove può osare (il che fra coloro che non hanno un potere comune capace di mantenerli in pace è abbastanza per fare che essi si distruggano a vicenda), di estorcere da colui che lo disprezza una piú grande stima, per mezzo della vendetta; e da parte degli altri con l'esempio che ha dato.

Cosicché nella natura dell'uomo si trovano tre principali cause di lotta: prima la competizione, seconda la diffidenza, terza il desiderio di gloria. La prima spinge gli uomini a lottare per il vantaggio, la seconda per la sicurezza, la terza per la reputazione. La prima spinge gli uomini ad usare violenza per diventare padroni degli altri uomini, delle loro donne, dei loro figli, del bestiame; la seconda consiste nell'uso della violenza come mezzo di difesa; la terza per delle ragioni futili, come una parola, un sorriso, un'opinione diversa, o qualche altro segno di disistima, o indirizzato alle loro persone, o in modo indiretto attraverso il disprezzo indirizzato ai loro parenti, ai loro amici, alla loro nazione, alla loro professione, o al loro nome.

Da ciò appare manifesto che durante il tempo nel quale gli uomini vivono senza un potere comune capace di tenerli tutti in soggezione essi vivono in quella condizione che è chiamata guerra: e si tratta di una guerra di ognuno contro ogni altro uomo. Poiché la guerra non consiste soltanto nella battaglia o nel fatto di combattere, ma in tutto quel periodo di tempo durante il quale la volontà di combattere sia sufficientemente nota; perciò la nozione del tempo deve essere considerata nella natura della guerra cosí come essa è considerata nella natura delle condizioni atmosferiche. Infatti come la natura del cattivo tempo non consiste in una o due scariche di pioggia ma in una tendenza a piovere per diversi giorni consecutivi, cosí la natura della guerra non consiste in un combattimento in atto ma in una nota disposizione a combattere durante tutto il tempo nel quale non c'è sicurezza del contrario. Tutto l'altro tempo è pace. Per questo tutto ciò che è conseguenza dello stato di guerra nel quale ogni uomo è nemico di ogni altro uomo è anche conseguenza della condizione nella quale gli uomini vivono senza altra sicurezza che quella che la loro stessa forza e la loro stessa abilità sono in grado di procurargli.

Inviato
1 ora fa, lampo65 ha scritto:

Nella stessa zona, visto che sono sicuri sia sempre lui ?!?

Beh’, sai, gli hanno trovato la refurtiva addosso, e la modalità dell’aggressione (con il coltello) corrisponde, così come le descrizioni fatte dalle vittime. 

Inviato
5 ore fa, briandinazareth ha scritto:

la fallacia logica è evidente, perché sempre accadranno cose simili (o più gravi), anche in una situazione di sicurezza molto superiore. 

per parlare di sicurezza o meno bisogna basarsi su qualcosa di più solido dell'evento che finisce sui giornali. per esempio sui fatti più ampi.

è proprio la differenza tra ragionare di pancia, che si basa sull'emozione dell'evento, e ragionare in modo più strutturato, non fermandosi a "quello che ci sembra". 

Mah, io mi sono occupato di sicurezza per 35 anni, sulle strade e  non  solo  guardando dati statistici su un monitor , però tu mi vuoi spiegare come funziona e come si è evoluta negli anni... certo che sei forte però ehh?

briandinazareth
Inviato
7 minuti fa, andpi65 ha scritto:

Mah, io mi sono occupato di sicurezza per 35 anni, sulle strade e  non  solo  guardando dati statistici su un monitor , però tu mi vuoi spiegare come funziona e come si è evoluta negli anni...

 

è il problema di chi pensa che la sua esperienza sia esaustiva. 

è un bias normale che abbiamo tutti, per questo è importante basarsi sui fatti e non sulle nostre, per forza limitatissime, esperienze. 

soprattutto quando si parla di fenomeni ampi e complessi.

Inviato
28 minuti fa, maverick ha scritto:

Peccato li abbia al piano di sotto,

Contravvenzioni a km O

Inviato

Quello che non capisco è come mai le statistiche diffuse dal Viminale parlano di crimini in calo, mentre Salvini, anche quando era ministro dell'Interno, parlava di emergenza criminalità...

Inviato
4 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

soprattutto quando si parla di fenomeni ampi e complessi.

Nemmeno una parola sulla semplificazione e l’analfabetismo funzionale?! Guarda che il pubblico certe battute le vuole sentire sempre, come i cavalli di battaglia ai concerti.

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