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Melius Club

Il buon senso


mozarteum

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Inviato
5 minuti fa, audio2 ha scritto:

perchè in generale il politically correct imposto a forza e tutto quello che ci va dietro ha rotto i testiculi

Esattamente, ma non lo vogliono capire.

  • Melius 1
  • Thanks 1
briandinazareth
Inviato
2 minuti fa, audio2 ha scritto:

ps: questa devo averla letta da qualche parte ma la faccio mia:

( circa così ) una volta eravamo sguaiati e maleducati, ma c'era

boy george, freddie mercury, alison moyet e molti altri, ma non ci

interessava niente chi o come erano, ma ci piacevano e basta senza

tante menate ( versione corta e riassunta, non me la ricordo tutta )

 

si, è nel mondo reale gli omosessuali erano emarginati, quando andava molto bene... 

più che altro si nota la fissa, questa considerazione quantitativa secondo la quali ci sarebbero troppe persone lgbt in tv non viene fatta per nessuna categoria. è un fenomeno interessante.

mariovalvola
Inviato

Conoscevo grandi professionisti che erano anche omessessuali e che ricoprivano, nella comunità e nelle aziende, ruoli apicali. 

Venivano rispettati e anche idolatrati. Forse perché la loro vita privata, i diretti interessati, non la mettevano in vetrina. Erano doverosamente, fattacci loro e nessuno si permetteva di invadere la loro sfera doverosamente privata. Se, come si fa ora, si mette tutto in vetrina, ci si espone al legittimo giudizio altrui.

  • Melius 1
Gaetanoalberto
Inviato
2 ore fa, LeoCleo ha scritto:

troppo

Si potrebbe istituire una Commissione per vigilare sui contenuti delle rappresentazioni artistiche, prima della pubblicazione. 

Gaetanoalberto
Inviato
10 minuti fa, mariovalvola ha scritto:

legittimo giudizio altrui

Ahi ahi ahi. Cosa vuol dire esposizione? E giudizio? 

Non so, se dicessi che chi non ha figli, essendo spesso persona che non ne ha avuto il coraggio o comunque manca di un'esperienza fondamentale per esprimere valutazioni su cosa consentire o non consentire in tema di famiglia, sarebbe un giudizio lecito? 

 

mariovalvola
Inviato

@Gaetanoalberto Ognuno fa le sue libere valutazioni. io non giudico ma trovo urticante questa sottolineatura della sfera privata. Io non mi presento come eterosessuale. Lo sono e basta e sono fattacci miei.

Ho un nipote omosessuale e non ho motivo di criticarlo. Le sue scelte, sono fattacci suoi. E' una bravissima persona, intelligente mite e tranquilla. Non mi arriva a casa con una tenuta da gay pride. Mia moglie, manco a sua sorella racconta cosa le piace a letto. Esiste ancora una sfera privata che deve rimanere tale.

Questo mettere al centro di ogni relazione umana le proprie ( più che legittime ) inclinazioni sessuali, lo trovo stonato.

Se ti esponi, se metti in evidenza,  sopra ogni cosa, le tue inclinazioni, non fai nulla di illegale ma ti esponi, oltretutto gratuitamente, a giudizi altrettanto gratuiti e non necessariamente gradevoli.

Sul lavoro , non racconto a tutti che adoro i triodi a riscaldamento diretto tedeschi. Molti non capirebbero. Altri ti considererebbero estroso, altri ancora un monomaniaco cagacazzo. Dovrei allora sentirmi io emarginato perché gli altri non comprendono?

 

  • Melius 2
Inviato
21 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto:

Si potrebbe istituire una Commissione per vigilare sui contenuti delle rappresentazioni artistiche, prima della pubblicazione. 

La censura preventiva non esiste. E meno male!
Però in mano ho il telecomando e la carta di credito: quindi nemmeno un minuto dedicato a programmi ridicoli e zero acquisto di prodotti reclamizzati in modo altrettanto ridicolo.

Gaetanoalberto
Inviato
6 minuti fa, LeoCleo ha scritto:

in mano ho il telecomando e la carta di credito

Questo è un atteggiamento sano. 

Ognuno sceglie in base al proprio gusto. 

Gaetanoalberto
Inviato
1 ora fa, mariovalvola ha scritto:

Questo mettere al centro di ogni relazione umana le proprie ( più che legittime ) inclinazioni sessuali, lo trovo stonato.

Ma sì, come trovo stonato l'abbigliamento da prostituta e un abbigliamento provocante. 

Però limito alla mia famiglia le riflessioni che cerco di condividere coi miei figli, peraltro con delicatezza per non ottenere l'effetto contrario. 

Però da una parte non siamo tutti uguali, e dall'altra la legge pone il solo limite del "buon costume", che noi tendiamo forse ad estendere oltre il necessario. 

Pensa ai ragazzi coi capelli blu, od a quegli schifosissimi (oddio, ci saranno anche  qui) multitatuaggi che si vedono in giro etc. 

Mica mi piacciono. 

Ma mi piacciono molto meno quelli che fischiano alle ragazze che passano, che danno una pacca nel sedere se hanno la minigonna, che prendono volgarmente in giro, o che dileggiano gli omosessuali che magari sono un po' più evidenti. 

Io ho avuto sempre e costantemente, nei decenni di insegnamento, uno o più omosessuali in classe. 

Quindi esistono. 

E se in questo momento, in cui c'è un bel rischio di ritorno al passato su tante cose, stessero cercando di far superare la non accettazione sociale di alcuni gesti?

Credo qui si stia parlando dei baci omosessuali per esempio, presenti in alcune pubblicità... 

mariovalvola
Inviato

Io ritengo che basti il buon senso.

Non vieni al lavoro in abito da sposa o con la cravatta nera oppure con una tutina in latex. Non metti obbligatoriamente  la mercanzia in vista.

Una persona, in astratto, si veste come vuole ma un'insegnante in minigonna con la maglietta scollata di due taglie in meno, qualche perplessità negli studenti la genera. 

Vestire, atteggiarsi in pubblico, non è un'azione isolata. Un qualcosa, lo comunichi.

La ridicola normativa sulle molestie sul luogo di lavoro, è grottesca. Si vuole tappare la bocca a tutti per non generare imbarazzi e malintesi e fa testo l'interpretazione di chi ascolta. Una perversione.

Allora, io che ho una figlia malata,devo impedire ai miei colleghi di raccontare i successi scolastici dei loro figli ? Ma stiamo scherzando? Normare l'incapacità a relazionarsi con gli altri, è una toppa peggiore del buco 

briandinazareth
Inviato
3 ore fa, mozarteum ha scritto:

Anche nelle pubblicita’ oramai: Il culino bianco

 

neppure la sacra pubblicità, maledizione! 

gay dappertutto, escono dalle fottute pareti!!!! :classic_biggrin: 

Inviato

Praticamente un racconto di H. P. L., i gay nei muri. 

Inviato

manco rasenti alle pareti tranquilli si può più stare ( cit. ungaretti )


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