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Nasce la SuperLega europea: scisma nel calcio europeo


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Inviato
10 minuti fa, DiZZo ha scritto:

ok, ma ho specificato che è una cosa puramente personale, quasi sentimentale....basta che ora non  arrivi l'altro a percularmi come piangina ora.

 

e anche quì siamo d'accordo...

Purtroppo le cose cambiano, nessuna vittoria della Delta Integrale a livello emotivo è stata minimamente paragonabile a quella della Fulvia di Munari nel 72.

La CL di adesso (per noi vecchi) non ha lo stesso fascino della Coppa ad eliminazione diretta, quando fu introdotta la formula coi pre-gironcini a 4 in tanti abbiamo pensato 'che cagata, si perde tutto il pathos'

Poi, ci siamo abituati

Inviato
4 ore fa, Paolo 62 ha scritto:

La minaccia di estromettere le squadre ribelli e i relativi giocatori dai campionati europei e mondiali ha funzionato

Pare che il domino di defezioni partito delle inglesi sia stato invece scatenato dalle minacce di Johnson di rivedere la fiscalità e di togliere ai giocatori stranieri delle 6 società congiurate il permesso di soggiorno, più altre punizioni accessorie...

 

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7 ore fa, DiZZo ha scritto:

, per finire

No, per finire per scambiare l'ECA per la cgil 😂😂

Inviato

@DiZZo

Ieri sera Marotta su sky se l'è cavata, non lo biasimo. Ha parlato di scelta diretta dei proprietari dei club, ha detto che c'è un rischio default, che la causa è l'eccessivo peso sul fatturato degli stipendi ecc...però ha anche detto che è una situazione che non riguarda solo quelli della superlega, ma tutti i club.

Ecco, secondo me non sono chiare le conseguenze immediate, dirette, di questo progetto bislacco, che non ha un solo segno posirivo. Non si tratta solo di etica sportiva, si parla di economia, ve lo immaginate squadre come la roma, la fiorentina, la lazio, solo per rimanere in italia, che rimangono con un campionato che non vale più una mazza ? Falliscono in due mesi, a chi li cedono i contratti pluriennali con i calciatori ? 

L'unica ragione di questa operazione è ben rappresentata dalla situazione dell'Inter, raccimolare dei fondi nell'immediato per poter vendere più agevolmente e passare i debiti a qualcuno che può rischiare, perché  non sa nemmeno dove investirli. Il calcio in mano alla finanza e perché no alla mafia, loro ne hanno tanti, di liquidità ferma.

Inviato

Ma voi che sapete, come ricambio generazionale dei tifosi il calcio è ben messo? Oppure sta diventando una cosa per simpatici signori con pancetta e pelata, almeno in occidente?

Inviato
2 minuti fa, Panurge ha scritto:

Ma voi che sapete, come ricambio generazionale dei tifosi il calcio è ben messo? Oppure sta diventando una cosa per simpatici signori con pancetta e pelata, almeno in occidente?

l' occidente invecchia in maniera inesorabile, quale rinnovamento ci può essere in un mondo nel quale l' età media è sempre più alta?🙄

Inviato

Finirà come per la caccia, quattro gatti gottosi.

Inviato

@Panurge @Panurge

In europa ci sono margini, in usa non se ne parla di fare soldi veri, e in asia è più facile esportare la democrazia. Ieri entrambi i figli guardavano spezia inter con me. Di solito è solo il più piccolo. Ma entrambi sono stati a san siro, soprattutto il piccolo, e quando sei stato in quel posto, anche se non hai giocato al calcio da piccolo, ti rimane un emozione particolare. Ma questi vogliono fare gli stadietti per quattro gatti del club...non è che son scemi i vari Scaroni e compagnia, benché qualche dubbio viene, è che il capitalismo è cosi😁

  • Amministratori
cactus_atomo
Inviato

ripeto, l'ida di risanare i bilanci grazie ad una nuova competizione, senza intervenire sul lato costi, è perniciosa e porterebbe al disastro di chi pensa altrimenti. Innanzitutto, la superlega avrebbe la necessità fisiologica di arrtuolare tutti i nuovi giocatoti emergenti nelle competizioni classiche, e questo significa spendere anto per i cartellini, far lievitare ancora in modo esponenziale i compensi dei calciatori ed avere un numeo elevatissdimo di panchinar. La cosa può funzionare per chi riesce a vincere la superlega, ma non per gli altri e prendersi fissi il ccchiao di legno non piacerebbe neppure ai tifosi. Il to della superlega lo èossono sostenere le società che hanno alle spall proprietà ricche e disposte a spendere senza problemi, come certi magnati e certi sceicchi che stanno dietro ad alcune squadre inglesi o al psg. Di sicuro la supelga sarebbe un suidio per l'inter, che non riesce a pagare gli stipendi attuali, figuriamoci quelli della superlega, per non parlare di milan e juve. Mi ricorda tanto la decisione di publisuono i affiancare alla rivista suono la rivista stereoplay per raddoppiare gli introiti pubblicitari.

E comunque, tra cinque anni, un ricambio interno alla suprlega si sarebe comunque reso necessario, le squadrevincenti in champions non posso restare sempre alla porta mentre in sperlega ci sono quelle che non vinono mai. Poi non dimentichiamo il peso dei campionati nazionali, in uk il tifoso ule lo scudetto e la coppa inglese più cjhe la chmpions

Anche sui soldi ci sarebbe da die tanto. Ma davvero qualcuno pensa che ronaldo e neymar sono andati alla juve e al psg per guadagnare più che a real e barcellona? Ronaldo voleva dimostrare che non era lui che aveva vinto tanto grazie al real ma il real che aveva vinto grazie a lui, gli serviva una squadra fore ma che non riusciva a vincere la champions per dimosrare che con il suo arrivo le cose cambivano drasticamente (ma mi sa che si è reso conto di aver buttato 3 anni di carriera). Neymar voleva essere la primadonna e nel barcellona in quel ruolo era chiuso da messi, ha cercato qusto ruolo nel psg.

Il rischio per le squadre di superlega è di contrattualizzare a tanto e con contratti lunghi giocatori affermati e non più giovani che in 4 casi su 6 dopo due anni sono una palla al piede econmicamente e sportivamente

 

Inviato

@lampo65 io sono andato allo stadio una sola volta a 15 anni, finito in Philadelphia in mezzo ai Drughi, mai più.

  • Haha 1
Inviato
9 ore fa, DiZZo ha scritto:

deus ex machina

Deus ex simca

  • Haha 1
Inviato
8 ore fa, JohnLee ha scritto:

Ma oggi (come è sempre stato) le Atalante, Sassuoli etc. possono sopravvivere solo scoprendo giovani e vendendoli a Inter, Milan e Juve.

Appunto, la loro unica sopravvivenza è legata al ruolo di vivaio per le squadre “ricche” e non possono nemmeno togliersi la soddisfazione di battere ogni tanto la Juve o il Milan perché queste ultime si devono fare un campionato loro

Inviato

@JohnLee non penso che il sistema attuale sia il massimo ma quello della superlega è demenziale, ammesso, lo ripeto ancora, che sia economicamente efficiente e non sia un modo per perpetuare questa spirale impazzita. Comunque adesso, almeno teoricamente, tutte le società avrebbero la possibilità di accedere in CL (atalanta) per merito sportivo e tutte le società beneficiano nel bene e nel male di questa economia di rete, interdipendente, che permette a quelle più piccole di prosperare, se correttamente gestite, con l'accrescimento e la vendita dei talenti.

Sistemi come quelli del calcio moderno sono a feedback positivo perché incapaci di auto equilibrarsi ma tendenti ad uscire fuori controllo come è successo. Una squadra ricca ha molte probabilità di vincere e di diventare più ricca e di vincere ancora. Una competizione nella quale esiste una posizione dominante per cui c'è sempre una squadra che vince non ha più appeal. Di cosa si lamenta Perez? Ai giovani serve identificarsi "territorialmente" nella propria squadra, serve vedere i calciatori, toccarli, incontrarli per la strada o pensa di risolvere creando  personaggi metà mito metà scarpette e mutandoni e chiuderli in una torre d'avorio?

Che appeal ha avuto nell'ultimo decennio il campionato di calcio monopolizzato da una sola squadra che per questo si trova sull'orlo di un default, lo stesso dicasi in Spagna o Francia? 

Allora ecco che è necessario raffreddare, ma a livello globale o quantomeno continentale il sistema, ridimensionarlo, con salary cap, tetti agli ingaggi, luxury tax per le società, fair play finanziario, i piani di ammortamento. La uefa non ne ha voluto sapere d'accordo, ma mi pare che la superlega esasperasse questa tendenza insostenibile.

Facciamo tornare il calcio sulla terra, rendiamolo più imprevedibile. Poi caro Perez & co non è detto che la redditività del sistema possa incrementarsi all'infinito. Ad un certo punto occorre assestarsi su un certo livello altrimenti ti trovi con 600 mln di debiti e fai il botto. 

Il fatto che, eccetto i tifosi Juve, nessuno dei potenziali clienti della superlega ne vuole sapere mi sembra molto eloquente. Dove si realizzerebbe il guadagno in questo business, in una crisi economica mondiale senza precedenti? in Cina, in India, in Pakistan, negli usa dove l'entertainment sportivo è ormai saturo? 

Schelefetris
Inviato

a quanto pare gira tutto attorno al "blasone di Higgs" 

😆

neroacustico
Inviato
1 ora fa, cactus_atomo ha scritto:

sui soldi

per quelli, contano anche i procuratori che ad ogni cambio ci guadagnano, ma poi ste cifre miliardarie che soldi sono?

Inviato

Ma veramente si voleva questa porcheria? 

 

Da wikipedia 

FRANCHIGIA

Pur essendo, in senso stretto, la franchise sportiva una qualsiasi realtà economica identificabile da un marchio e un suo business (e in tale ottica qualsiasi società sportiva professionistica, anche quelle note popolarmente come club, lo è[1]), storicamente il termine si è differenziato da quello di club di matrice più europea.

 

Essenzialmente, nell'accezione nordamericana del termine, la franchise è una compagnia privata il cui scopo principale non è assicurarsi un risultato sportivo ma produrre profitti e in tale ottica la performance sportiva diventa solo uno dei mezzi tramite cui realizzarli, essendo gli altri il merchandising (vendita di materiale vario riconoscibile dal marchio societario della franchise), i diritti di trasmissione televisiva degli incontri sportivi e di altri eventi della società e l'offerta di posti esclusivi nell'impianto di gioco (cosiddette aree VIP) a prezzi normalmente non accessibili ai comuni spettatori, tecnica di business — quest'ultima — ripresa anche in Europa per diversi sport di squadra.

 

Ciò che storicamente contraddistingue il concetto di franchigia o franchise da quello di club è, tuttavia, non tanto il modello economico quanto quello sportivo; la franchigia, infatti, sostanzialmente opera in un sistema in cui non è previsto un meccanismo di promozione / retrocessione, di fatto “congelando” la composizione di un campionato e non permettendo a squadre di divisioni inferiori di competere ad alti livelli (l'unico modo di giungere a farlo è infatti — esclusa l'espansione decisa dalle altre società costituenti il torneo — quello di acquisire la proprietà di una società che già militi in una divisione di eccellenza). Il sistema europeo prevede invece storicamente il meccanismo di retrocessione delle squadre peggiori classificate in ogni livello delle varie leghe, e l'avanzamento di quelle migliori classificate (vale per il calcio, ma anche per altri sport di squadra quale rugby a 15, pallacanestro, pallavolo, etc.). L'entrata nel capitale azionario di alcune squadre calcistiche inglesi di grosso seguito da parte di investitori provenienti dal Nordamericaco da altre aree portò qualcuno di essi a paventare una Premier League svincolata dall'obbligo di retrocessione, ma tale idea — sebbene solamente espressa come lontana ipotesi — trovò larghissima disapprovazione. 

 

La ragione di tale rigetto sta, infatti, principalmente nel fatto che i club europei sono radicati sul territorio e su una stessa città ve ne possono insistere più d'uno a competere a pari livello laddove una franchise opera in un'area solitamente senza concorrenza (vi sono invero casi in America del Nord di due squadre della stessa disciplina nella stessa Lega come per esempio New York che è rappresentata da due squadre in tutte e quattro le maggiori leghe professionistiche o Los Angeles, dove convivono le formazioni cestistiche di NBA dei Lakers e dei Clippers, questi ultimi tuttavia provenienti da San Diego, da cui nel 1984 furono trasferiti, ma i casi sono generalmente meno numerosi che in Europa) e, qualora il business si rendesse improduttivo o non più conveniente, la stessa franchigia (che è sostanzialmente la detentrice di una licenza a disputare un campionato) può essere venduta con il suo titolo sportivo e trasferita in un'altra città o area; è il caso per esempio dei Dodgers, squadra di baseball che nel 1958 fu trasferita da New York a Los Angeles, laddove per esempio i tifosi della squadra londinese del Chelsea espressero la loro contrarietà allo spostamento in una nuova sede di gioco distante solo pochi chilometri dal vecchio impianto di Stamford Bridge.

Inviato

@Panurge nell'85 ci capitai pure io lato drughi o fedayn, non mi ricordo più, ma mi ricordo bene che per uscire e andare verso le ambulanze da un amico che si era sentito male dovetti passare in mezzo a una fila di quegli scalmanati lunga circa 10 metri per imboccare la scala centrale..e furono 10 metri di calci e pugni perché gli dava fastidio che passassi di la e non da un altra uscita molto più lontana...

Ospite
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