aldofranci Inviato 31 Maggio 2021 Inviato 31 Maggio 2021 9 minuti fa, maurodg65 ha scritto: Se la UE sarà ragione al tribunale di Madrid non potranno permettersi di escludere i club fondatori della SL ma dovranno avallare il progetto e la convivenza delle squadre della SL nei campionati e nelle coppe nazionali, piaccia o meno a Ceferin. Questo è sicuro. Solo che io non ci scommetterei un soldo bucato su una sentenza così assurda. E non richiamate il caso Bosman, non c'entra un fico secco.
maurodg65 Inviato 31 Maggio 2021 Inviato 31 Maggio 2021 https://www.tuttojuve.com/altre-notizie/avv-d-onofrio-a-tmw-superlega-la-uefa-rischia-grosso-se-espelle-juventus-real-madrid-e-barcellona-559509 Avv. D'Onofrio a TMW: "Superlega, la UEFA rischia grosso se espelle Juventus, Real Madrid e Barcellona" 31.05.2021 19.30 di Benedetta Demichelis L'avvocato Paco D'Onofrio ha parlato in esclusiva a TMW della questione Superlega: Intanto, cosa rappresenta la comunicazione di oggi? “Il rinvio pregiudiziale è un meccanismo attraverso il quale si richiede l’intervento della Corte di Giustizia UE. C’è un primo vaglio di ammissibilità che è stato superato: la corte ha ritenuto la questione di sua competenza e questo va in un certo modo a suffragio di chi questa iniziativa l’ha adottata. Non è un’anticipazione sull’esito, certo, ma è un primo elemento che depone verso il fatto che la materia esondi dai limiti sportivi e possa essere giudicata in base alle norme che disciplinano il mercato”. Sull’altro piatto della bilancia c’è la specificità dello sport. “Il criterio a livello europeo è in realtà lo stesso a livello statale: l’ordinamento sportivo è autonomo, non indipendente. Può darsi una sua struttura, su cui le autorità statali o comunitarie non intervengono. Tuttavia, nell’esercizio di questa autonomia i principi generali degli ordinamenti vanno rispettati: pur essendo lo sport qualificato come gioco, in realtà coinvolge diritti di rango costituzionale. Penso per esempio al diritto al lavoro o al diritto all’impresa. Diritti che vanno protetti anche con norme che vanno al di là dell’ordinamento sportivo: non si può pensare che ci sia una dimensione economicamente rilevante, che sfugga a regole generali in materia economica, finanziaria o di anti-trust”. Il precedente più illustre è la Bosman. “Tutto nasce da lì, il principio è lo stesso: all’epoca si diceva che i contratti sopravvivessero anche oltre la loro durata, perché lo sport aveva deciso che fosse così. Dato che però si parlava di diritto al lavoro, pur proveniente dal diritto sportivo, la Corte statuì che non ci si poteva sottrarre al diritto generale, valido per qualsiasi lavoratore. C’è una forte analogia tra le due situazioni, anche in quel caso l’ordinamento sportivo non si voleva arrendere a un’applicazione naturale del diritto, pretendendo di poter rivendicare una sorta di primato. La Corte di Giustizia fu lapidaria e qui mi sembra di vedere lo stesso presupposto: un’organizzazione, in questo caso la UEFA, che pretende di imporre un modello senza che sia possibile neanche proporre un’alternativa. Non si tratta di società che hanno rinunciato o declinato la loro disponibilità a far parte dei tornei nazionali o europei precedenti; hanno semplicemente sottoscritto un accordo e ideato un modello alternativo. Allo stato attuale, non hanno causato alcun danno concreto: se ora la UEFA condannasse tre società, condannerebbe tre società che hanno solo osato immaginare un modello alternativo, ma che non l’hanno posto in essere”. La UEFA, però, è un’organizzazione privata. L’esclusione vorrebbe dire: giochi se stai alle mie regole, altrimenti vai fuori. “Però bisogna stare attenti. Non è che un’organizzazione privata può irrogare sanzioni senza che ci sia un valido presupposto. Un’eventuale esclusione comporterebbe un danno economico immediato a carico di queste società. Anche in una dimensione privata, e del resto il sistema dei contratti federali pre-Bosman era privato, valgono le regole generali. Anche in quel caso veniva eccepita la dimensione privata, ma questo non può bastare a consentire che siano vulnerati diritti che hanno una chiara natura universale. In questo momento, se la UEFA irrogasse delle sanzioni lo farebbe solo perché alcune squadre hanno osato ipotizzare un modello alternativo, senza realizzarlo perché non c’è un programma concreto. Si rischia un processo alle intenzioni, e questo mi lascerebbe qualche dubbio sulla legittimità della condotta punitiva. Se ci sarà una sanzione, bisognerà vedere quale sarà: se di natura economica, è reversibile. L’esclusione da una o più edizioni di una competizioni no: se successivamente la corte la giudicasse illegittima, non si potrebbe certo riportare indietro le lancette dell’orologio”. Vede quindi più logica un’eventuale multa da parte della UEFA? “Ci sarebbe una questione a monte, per come la vedo io. Se all’interno di una confederazione, dodici tra le squadre più rappresentative soffrono per un modello che ritengono insoddisfacente e superato, non ci si può chiudere in modo così rigoroso: bisognerebbe aprire un tavolo condiviso, per delle riforme che non siano esclusive. Detto questo, se la UEFA decidesse di portare avanti questo atteggiamento così rigoroso, vedrei più ragionevole una sanzione di natura economica. Con l’esclusione dei tre club ancora interessati, la UEFA si esporrebbe a un rischio gigantesco e a un potenziale carico di responsabilità risarcitoria gravissimo”. I tempi della Corte di Giustizia UE quali possono essere? “Dubito possano essere brevi, comunque penso saranno inconciliabili con l’inizio della prossima stagione agonistica. La UEFA dovrà decidere al buio, senza il conforto o il parametro della decisione della Corte, se e come sanzionare. Dubito che la corte possa pronunciarsi prima di agosto”. Tornando alla specificità dello sport, la UEFA non potrebbe sostenere che una struttura tipo la Superlega metta a rischio lo sviluppo del calcio in toto? “Noi diamo per scontato che esista un soggetto monopolista. È così in Italia, ma in qualsiasi Paese: per fare calcio o sport devi aderire alla FIGC. Lo stesso discorso vale a livello continentale, ma questo è un meccanismo che lo sport si è dato. Nel momento in cui ci si confronta con le regole di mercato, non è detto che questa autoreferenzialità tenga: le posizioni di dominio sono sempre state contrastate dall’Unione Europea. Alcune le diamo per scontate e immutabili, ma sono tali soltanto finché sono accettate dai protagonisti. Io credo che se le dodici squadre avessero portato a conclusione quel progetto, la UEFA avrebbe sicuramente potete escluderle: avrebbe potuto dire o partecipi ai miei tornei o ai tuoi. Questo non è successo, c’è stato solo il concepimento di un modello alternativo, che non ha avuto corso: certo, nasceva perché avesse una fase esecutiva, ma questo non è ancora successo. E la sanzione arriverà oggi: la UEFA li vorrebbe condannare solo perché hanno osato pensare a un altro modello. Che noi non conosciamo a fondo, se non per quello che ci hanno raccontato alcuni dei protagonisti. Ma non sappiamo per esempio come sarebbero state reclutate le squadre a invito e soprattutto non c’è scritto che sarebbe stato un modello alternativo alla Champions. La UEFA ragiona in termini di esclusività: è un ragionamento tollerabile a livello europeo? Penso alla modifica delle NOIF delle FIGC: varrà per il futuro, è già un approccio diverso e più logico. Inoltre, se una federazione cambia una norma, è perché in passato quella norma non c’era: mi sembra più prudente l’atteggiamento della federazione italiana”. Bosman a parte, la giurisprudenza UE va in una direzione chiara. Difficile che la UEFA possa vincere. “Certo, del resto il rinvio che fa il tribunale commerciale di Madrid si basa su questo presupposto: è un tribunale dello Stato, che legge i precedenti e guarda alla giurisprudenza della Corte di Giustizia UE. Poi chiede se valgono ancora quelle indicazioni. Nutro molto scetticismo sul fatto che un’eventuale sanzione della UEFA nei confronti dei tre club, nelle forme di un’esclusione dalle proprie competizioni, possa essere avallato dalla corte europea. Diverso sarebbe se venisse concretizzato un meccanismo alternativo”. Però così si rimanda solo il problema, no? “È indubbio, ma infatti la questione non dovrebbe essere risolta né nelle aule di giustizie né con interviste giornalistiche dei protagonisti, cioè da una parte i rappresentanti della UEFA e dall’altra i rappresentanti della Superlega. È stata gestita male a livello mediatico e comunicativo, ma in realtà della Superlega era a conoscenza tutto il mondo del calcio: evidentemente il malessere di queste società doveva essere intercettato prima. E penso ancora che la soluzione migliore, l’unica davvero possibile, sia di compromesso tra le parti oggi in lotta”.
SuonoDivino Inviato 31 Maggio 2021 Inviato 31 Maggio 2021 2 minuti fa, maurodg65 ha scritto: Il precedente più illustre è la Bosman. “Tutto nasce da lì, il principio è lo stesso: all’epoca si diceva che i contratti sopravvivessero anche oltre la loro durata, perché lo sport aveva deciso che fosse così. Dato che però si parlava di diritto al lavoro, pur proveniente dal diritto sportivo, la Corte statuì che non ci si poteva sottrarre al diritto generale, valido per qualsiasi lavoratore. Alla faccia di chi dice che la Bosman non c'entra niente!!
keres Inviato 31 Maggio 2021 Inviato 31 Maggio 2021 13 minuti fa, maurodg65 ha scritto: Se la UE sarà ragione al tribunale di Madrid non potranno permettersi di escludere i club fondatori della SL Non capisco perché mai avrebbero l'obbligo di tenere dentro i club della superlega, a casa mia metto in tavola quello che piace a me 😁, davvero se la lega decide che le iscritte alla Superlega non devono partecipare al campionato mi chiedo come poterle obbligare?
wow Inviato 31 Maggio 2021 Inviato 31 Maggio 2021 @maurodg65 Mauro, quando rompi il "monopolio" di fifa e uefa può succedere che le 15 - 20 grandi si faranno la loro superlega, ma le escluse ostracizzeranno le grandi e si rifiuteranno di giocare con loro o addirittura si riuniranno in una lega alternativa. Difatti le non partecipanti alla superlega non avranno nessun interesse a una commistione con le "grandi" con le quali avrebbero un ruolo di subalternità. Il calcio imploderebbe in una miriade di Federazioni. 1
maurodg65 Inviato 31 Maggio 2021 Inviato 31 Maggio 2021 3 minuti fa, keres ha scritto: Non capisco perché mai avrebbero l'obbligo di tenere dentro i club della superlega, a casa mia metto in tavola quello che piace a me 😁, davvero se la lega decide che le iscritte alla Superlega non devono partecipare al campionato mi chiedo come poterle obbligare? A casa tua puoi fare ovviamente come credi, ma a leggere l’articolo del precedente post fossi nell’UEFA ci andrei molto cauto.
maurodg65 Inviato 31 Maggio 2021 Inviato 31 Maggio 2021 1 minuto fa, wow ha scritto: Mauro, Antonio, il parere legale credo sia chiaro, le dinamiche successive eventuali invece sono soltanto delle ipotesi, vedremo a tempo debito se e quando il problema di porrà, ora siamo alla fase precedente, aspettiamo la sentenza della UE…
maurodg65 Inviato 31 Maggio 2021 Inviato 31 Maggio 2021 1 ora fa, DiZZo ha scritto: Maria Luisa, figlia del più lugubre Xavier. Ritiro tutto. 😄
landrupp Inviato 31 Maggio 2021 Autore Inviato 31 Maggio 2021 Come detto, se la SL avrà la legge dalla sua faranno fuori Ceferin e si metteranno d'accordo con la UEFA...e sotto sotto avranno dalla loro parte anche Infantino, che spinge in prospettiva per organizzare un torneo mondiale per club... Qua si parla di miliardi, davvero credete che si mettano a fare questioni le piccole o le medie o le grandi squadre? Basta far girare $$$ un po' per tutti e vediamo che succede...
aldofranci Inviato 31 Maggio 2021 Inviato 31 Maggio 2021 21 minuti fa, maurodg65 ha scritto: A casa tua puoi fare ovviamente come credi, ma a leggere l’articolo del precedente post fossi nell’UEFA ci andrei molto cauto. Sì mo' ha parlato Salomone
Jack Inviato 31 Maggio 2021 Inviato 31 Maggio 2021 2 ore fa, DiZZo ha scritto: Maria Luisa, Che pezzo di sgnacchera insuperabile 😋😋🐷🐷
landrupp Inviato 31 Maggio 2021 Autore Inviato 31 Maggio 2021 2 ore fa, Jack ha scritto: Che pezzo di sgnacchera insuperabile Ma chi? La figlia di Jacobelli? Lei si...é il padre che a Torino non se lo fila manco la moglie, figurati la Juve e gli juventini...🤣🤣🤣 L'unico che leggo di quel giornale è Guido Vaciago: un signor giornalista in assoluto, ancorché gobbo...
Jack Inviato 31 Maggio 2021 Inviato 31 Maggio 2021 @landrupp I giornali? Ma li fanno ancora i giornali? 😲
landrupp Inviato 31 Maggio 2021 Autore Inviato 31 Maggio 2021 @Jack infatti Vaciago non lo leggo sul giornale, ma su tw o in giro per il web...anzi no, che dico...falso...oggi ho letto il giornale: per la prima volta da mesi sono andato a prendere un caffè al bar e nel dehor c'era Tuttosport...guardo i titoli, compreso quello di Jacobelli, poi ho scorso in neretto i nomi dei giocatori che secondo loro la Juve segue... letti i titoli delle pagine seguenti sulla Juve, arrivato alle pagine di altre squadre ho richiuso il giornale e rimesso a posto. totale: 2 minuti, il tempo di bere il caffè, la sigaretta me la sono fumata guardando le mail. . per me, i giornali sportivi possono anche chiudere o ridursi ad accessorio da bar, compreso Tuttosport. 😎👍
maurodg65 Inviato 1 Giugno 2021 Inviato 1 Giugno 2021 10 ore fa, aldofranci ha scritto: Intendo l'avv. citato È un parare legale e non certo il verbo, ma la posizione dei tre club fondatori della SL non sembra campata in aria, certo conterà la sentenza ma sta certo che se fossi nell’UEFA starei molto calmo fino a sentenza definitiva, il rischio è che il risarcimento dei danni provocati alle tre società “incriminate”, in caso di sentenza ad esse favorevole da parte della Corte di Giustizia europea, possa mettere in ginocchio l’ente presieduto da Ceferin.
aldofranci Inviato 1 Giugno 2021 Inviato 1 Giugno 2021 @maurodg65 Ma infatti con un contenzioso in corso presso massimo organo giurisdizionale, qualsiasi pena comminassero (io sarei per fucilarli a pallettoni di sale in eurovisione) sarebbe sospesa a maggior ragione. Non si pone il problema. Comunque basta, ci vediamo tutti davanti al giudice.
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