maurodg65 Inviato 19 Marzo 2023 Inviato 19 Marzo 2023 6 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto: In aumento pochi. Ecco dunque il punto. Appunto e secondo te con un salario minimo di legge cosa accadrebbe nei rinnovi dei contratti di molte categorie che sono di poco sopra al salario minimo? Quasi impossibile che crescano, del resto sono già superiori al salario minimo, più facile che calino magari sempre restando sempre sopra al salario minimo. Come giustamente hai scritto il punto è il sistema produttivo, aziende piccole e medie che non investono in ricerca e sviluppo, come potrebbero del resto viste le dimensioni, che non producono ad alto valore aggiunto e non impiegano manodopera specializzata come possono pagare salari competitivi con i competitor europei? 12 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto: si delocalizza anche da prima che scoppiasse il fenomeno cinese? Ricordo gli anni ‘80 con le aziende venete che delocalizzavano a più non posso nell’est Europa, erano tutti gasati dal poter produrre con costi di manodopera infinitesimali rispetto ai nostri, poi rientrate in Italia le produzioni venivano marchiate “Made in Italy” e vendute a prezzi normali, finché è durato tra questo e la quota di nero c’è gente che si è arricchita, poi la Cina e a distanza di anni il boomerang che gli è tornato sui denti. Chi è causa del suo mal pianga se stesso diceva un vecchio detto.
Gaetanoalberto Inviato 19 Marzo 2023 Inviato 19 Marzo 2023 3 minuti fa, maurodg65 ha scritto: Chi è causa del suo mal pianga se stesso Ben detto. Purtroppo paga anche il sistema paese. 4 minuti fa, maurodg65 ha scritto: secondo te con un salario minimo di legge cosa accadrebbe nei rinnovi dei contratti Paralisi al ribasso 1
maurodg65 Inviato 19 Marzo 2023 Inviato 19 Marzo 2023 1 minuto fa, Gaetanoalberto ha scritto: Paralisi al ribasso Appunto.
audio2 Inviato 19 Marzo 2023 Inviato 19 Marzo 2023 34 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto: a Catania con quella cifra non ci vivi e figurati a milano. con in più il riscaldamento d' inverno
Gaetanoalberto Inviato 19 Marzo 2023 Inviato 19 Marzo 2023 34 minuti fa, audio2 ha scritto: figurati a milano. Certo. Ci vivo abbastanza vicino. Toglierei il "figurati" perché a Catania, con lo stipendio del postino, campano in 3 generazioni. Si capisce perciò sempre poco cosa c'entri osservare che in Katanga con quella cifra ci puoi vivere. Bisogna rivolgere le richieste di aumento alle imprese che, guardacaso, hanno spesso sede nella meravigliosa città meneghina, nonché a Confindustria, Confartigianato, Confcommercio, da lì (più o meno) controllate.
melos62 Inviato 20 Marzo 2023 Inviato 20 Marzo 2023 17 ore fa, Paperinik2021 ha scritto: Anche perché bisognerebbe prima scoprire cos'è Standa 2.0 1
appecundria Inviato 20 Marzo 2023 Inviato 20 Marzo 2023 Sì ma il topic sono le risposte del governo a queste domande. Cosa ha risposto?
LeoCleo Inviato 20 Marzo 2023 Inviato 20 Marzo 2023 @appecundria ha risposto no al salario minimo, si all’estensione dei CCNL, ribadito senza giri di parole che i posti di lavoro non si creano coi decretini (come la fine povertà), e che aziende floride e sane sono la base del benessere.
LeoCleo Inviato 20 Marzo 2023 Inviato 20 Marzo 2023 La teoria è sistemata, adesso arriva il difficile: metterle in pratica. Certo che se il dialogo e la costruzione del futuro dell’Italia deve farsi con chi canta bella ciao col pugno chiuso mentre abbandona il luogo del confronto…
maurodg65 Inviato 20 Marzo 2023 Inviato 20 Marzo 2023 12 minuti fa, appecundria ha scritto: Sì ma il topic sono le risposte del governo a queste domande. Cosa ha risposto? Sul salario minimo ha detto che non è d’accordo e che bisogna lavorare sui contratti nazionale, in sostanza che devono essere i sindacati a contrattare salari migliori con le aziende. La CGIL ha risposto proclamando lo sciopero generale contro l’autonomia differenziata e la delega fiscale al governo. Dove vai? Son cipolle…
extermination Inviato 20 Marzo 2023 Inviato 20 Marzo 2023 26 minuti fa, maurodg65 ha scritto: l’autonomia differenziata Calderoli! Un cognome, una garanzia. ahahah
senek65 Inviato 20 Marzo 2023 Inviato 20 Marzo 2023 27 minuti fa, maurodg65 ha scritto: Sul salario minimo ha detto che non è d’accordo e che bisogna lavorare sui contratti nazionale, in sostanza che devono essere i sindacati a contrattare salari migliori con le aziende. Quindi il governo, in pratica, se ne lava le mani.
briandinazareth Inviato 20 Marzo 2023 Inviato 20 Marzo 2023 il governo sta lavorando ad un'espansione dei contratti temporanei con molti meno limiti. questo accade nel mondo reale.
appecundria Inviato 20 Marzo 2023 Inviato 20 Marzo 2023 47 minuti fa, LeoCleo ha scritto: Certo che se il dialogo e la costruzione del futuro dell’Italia deve farsi con chi canta bella ciao Mandiamoli al confino a Ventotene.
appecundria Inviato 20 Marzo 2023 Inviato 20 Marzo 2023 53 minuti fa, LeoCleo ha scritto: risposto no al salario minimo, si all’estensione dei CCNL, ribadito senza giri di parole che i posti di lavoro non si creano coi decretini (come la fine povertà), e che aziende floride e sane sono la base del benessere. OK quindi non ha risposto.
LeoCleo Inviato 20 Marzo 2023 Inviato 20 Marzo 2023 14 minuti fa, appecundria ha scritto: 1 ora fa, LeoCleo ha scritto: Mandiamoli al confino a Ventotene. I tesserati lo stanno già facendo.
ferrocsm Inviato 20 Marzo 2023 Inviato 20 Marzo 2023 Il 18/3/2023 at 14:40, stefanino ha scritto: La Meloni interviene Ahi ahi @stefanino da oggi l'accademia della crusca suggerisce e consiglia di non usare il "La" davanti al cognome, è discriminatorio. Mi raccomando state attenti per il futuro "In genere non ci esponiamo Ma c’è un’altra usanza linguistica che trova sempre più fortune in chiave politically correct che fa inorridire i linguisti. Benissimo l’intento di far sentire rappresentati nella lingua tutti i generi e gli orientamenti, osserva nel parere l’Accademia, ma lo strumento migliore per conseguire quest’obiettivo non può essere «la reduplicazione retorica, che implica il riferimento raddoppiato ai due generi» – “care italiane e cari italiani”, per l’appunto, o “amiche e amici”. La strada maestra da seguire è invece quella dell’utilizzo di «forme neutre o generiche (per esempio sostituendo “persona” a “uomo”, “il personale” a “i dipendenti”), oppure (se ciò non è possibile) il maschile plurale non marcato». L’altra modalità che l’Accademia raccomanda per garantire la rappresentatività di genere della lingua è quella di «far ricorso in modo sempre più esteso ai nomi di professione declinati al femminile»: architetta, sindaca, magistrata etc. Una parola infine l’Accademia della Crusca la spende anche sull’uso di articoli davanti al nome di persone note o meno (“la Meloni” e “la Schlein”, ma anche “la Giulia” o “l’Alvise” di molte parlate regionali). «Oggi è considerato discriminatorio e offensivo – osservano gli esperti – Non entriamo nelle ragioni di questa opinione, che riteniamo scarsamente fondata. Tuttavia, per quanto estemporanea e priva di motivazioni fondate, l’opinione si è diffusa nel sentimento comune, per cui il linguaggio pubblico ne deve tener conto». https://www.open.online/2023/03/20/accademia-crusca-vs-asterischi-schwa-politically-correct/
maurodg65 Inviato 20 Marzo 2023 Inviato 20 Marzo 2023 1 ora fa, briandinazareth ha scritto: il governo sta lavorando ad un'espansione dei contratti temporanei con molti meno limiti. questo accade nel mondo reale. Cioè? Con molti meno limiti cosa vorrebbe dire? 1 ora fa, extermination ha scritto: Calderoli! Un cognome, una garanzia. ahahah Ok ma alla CGIL che ne viene?
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