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Melius Club

Meloni alla CGIL


Jack

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Inviato
6 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto:

In aumento pochi. Ecco dunque il punto.

Appunto e secondo te con un salario minimo di legge cosa accadrebbe nei rinnovi dei contratti di molte categorie che sono di poco sopra al salario minimo? Quasi impossibile che crescano, del resto sono già superiori al salario minimo, più facile che calino magari sempre restando sempre sopra al salario minimo.

Come giustamente hai scritto il punto è il sistema produttivo, aziende piccole e medie che non investono in ricerca e sviluppo, come potrebbero del resto viste le dimensioni, che non producono ad alto valore aggiunto e non impiegano manodopera specializzata come possono pagare salari competitivi con i competitor europei? 

12 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto:

si delocalizza anche da prima che scoppiasse il fenomeno cinese? 

Ricordo gli anni ‘80 con le aziende venete che delocalizzavano a più non posso nell’est Europa, erano tutti gasati dal poter produrre con costi di manodopera infinitesimali rispetto ai nostri, poi rientrate in Italia le produzioni venivano marchiate “Made in Italy” e vendute a prezzi normali, finché è durato tra questo e la quota di nero c’è gente che si è arricchita, poi la Cina e a distanza di anni il boomerang che gli è tornato sui denti.

Chi è causa del suo mal pianga se stesso diceva un vecchio detto. 
 

Gaetanoalberto
Inviato
3 minuti fa, maurodg65 ha scritto:

Chi è causa del suo mal pianga se stesso

Ben detto. Purtroppo paga anche il sistema paese. 

4 minuti fa, maurodg65 ha scritto:

secondo te con un salario minimo di legge cosa accadrebbe nei rinnovi dei contratti

Paralisi al ribasso

  • Melius 1
Inviato
1 minuto fa, Gaetanoalberto ha scritto:

Paralisi al ribasso

Appunto. 

Inviato
34 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto:

a Catania con quella cifra non ci vivi

e figurati a milano. con in più il riscaldamento d' inverno

 

Gaetanoalberto
Inviato
34 minuti fa, audio2 ha scritto:

figurati a milano.

Certo. Ci vivo abbastanza vicino. Toglierei il "figurati" perché a Catania, con lo stipendio del postino, campano in 3 generazioni.

Si capisce perciò sempre poco cosa c'entri osservare che in Katanga con quella cifra ci puoi vivere. 

Bisogna rivolgere le richieste di aumento alle imprese che, guardacaso, hanno spesso sede nella meravigliosa città meneghina, nonché a Confindustria, Confartigianato, Confcommercio, da lì (più o meno) controllate. 

 

Inviato
17 ore fa, Paperinik2021 ha scritto:

Anche perché bisognerebbe prima scoprire cos'è 

Standa 2.0

  • Melius 1
appecundria
Inviato

Sì ma il topic sono le risposte del governo a queste domande.

Cosa ha risposto?

Inviato

@appecundria ha risposto no al salario minimo, si all’estensione dei CCNL, ribadito senza giri di parole che i posti di lavoro non si creano coi decretini (come la fine povertà), e che aziende floride e sane sono la base del benessere. 

Inviato

La teoria è sistemata, adesso arriva il difficile: metterle in pratica. Certo che se il dialogo e la costruzione del futuro dell’Italia deve farsi con chi canta bella ciao col pugno chiuso mentre abbandona il luogo del confronto…

Inviato
12 minuti fa, appecundria ha scritto:

Sì ma il topic sono le risposte del governo a queste domande.

Cosa ha risposto?

Sul salario minimo ha detto che non è d’accordo e che bisogna lavorare sui contratti nazionale, in sostanza che devono essere i sindacati a contrattare salari migliori con le aziende.

La CGIL ha risposto proclamando lo sciopero generale contro l’autonomia differenziata e la delega fiscale al governo.

Dove vai? Son cipolle…

extermination
Inviato
26 minuti fa, maurodg65 ha scritto:

l’autonomia differenziata

Calderoli! Un cognome, una garanzia. ahahah 

Inviato
27 minuti fa, maurodg65 ha scritto:

Sul salario minimo ha detto che non è d’accordo e che bisogna lavorare sui contratti nazionale, in sostanza che devono essere i sindacati a contrattare salari migliori con le aziende.

Quindi il governo,  in pratica,  se ne lava le mani.

briandinazareth
Inviato

il governo sta lavorando ad un'espansione dei contratti temporanei con molti meno limiti. 

questo accade nel mondo reale.

appecundria
Inviato
47 minuti fa, LeoCleo ha scritto:

Certo che se il dialogo e la costruzione del futuro dell’Italia deve farsi con chi canta bella ciao

Mandiamoli al confino a Ventotene.

appecundria
Inviato
53 minuti fa, LeoCleo ha scritto:

risposto no al salario minimo, si all’estensione dei CCNL, ribadito senza giri di parole che i posti di lavoro non si creano coi decretini (come la fine povertà), e che aziende floride e sane sono la base del benessere. 

OK quindi non ha risposto. 

Inviato
14 minuti fa, appecundria ha scritto:
1 ora fa, LeoCleo ha scritto:

 

Mandiamoli al confino a Ventotene.

I tesserati lo stanno già facendo.

Inviato
Il 18/3/2023 at 14:40, stefanino ha scritto:

La Meloni interviene

Ahi ahi @stefanino da oggi l'accademia della crusca suggerisce e consiglia di non usare il "La" davanti al cognome, è discriminatorio.

Mi raccomando state attenti per il futuro:classic_biggrin:

 

"In genere non ci esponiamo

Ma c’è un’altra usanza linguistica che trova sempre più fortune in chiave politically correct che fa inorridire i linguisti. Benissimo l’intento di far sentire rappresentati nella lingua tutti i generi e gli orientamenti, osserva nel parere l’Accademia, ma lo strumento migliore per conseguire quest’obiettivo non può essere «la reduplicazione retorica, che implica il riferimento raddoppiato ai due generi» – “care italiane e cari italiani”, per l’appunto, o “amiche e amici”. La strada maestra da seguire è invece quella dell’utilizzo di «forme neutre o generiche (per esempio sostituendo “persona” a “uomo”, “il personale” a “i dipendenti”), oppure (se ciò non è possibile) il maschile plurale non marcato». L’altra modalità che l’Accademia raccomanda per garantire la rappresentatività di genere della lingua è quella di «far ricorso in modo sempre più esteso ai nomi di professione declinati al femminile»: architetta, sindaca, magistrata etc. Una parola infine l’Accademia della Crusca la spende anche sull’uso di articoli davanti al nome di persone note o meno (“la Meloni” e “la Schlein”, ma anche “la Giulia” o “l’Alvise” di molte parlate regionali). «Oggi è considerato discriminatorio e offensivo – osservano gli esperti – Non entriamo nelle ragioni di questa opinione, che riteniamo scarsamente fondata. Tuttavia, per quanto estemporanea e priva di motivazioni fondate, l’opinione si è diffusa nel sentimento comune, per cui il linguaggio pubblico ne deve tener conto».

https://www.open.online/2023/03/20/accademia-crusca-vs-asterischi-schwa-politically-correct/

Inviato
1 ora fa, briandinazareth ha scritto:

 

il governo sta lavorando ad un'espansione dei contratti temporanei con molti meno limiti. 

questo accade nel mondo reale.

 

Cioè? Con molti meno limiti cosa vorrebbe dire? 

1 ora fa, extermination ha scritto:

Calderoli! Un cognome, una garanzia. ahahah 

Ok ma alla CGIL che ne viene? 


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