Membro_0022 Inviato 1 Aprile 2023 Inviato 1 Aprile 2023 12 minuti fa, Paolo 62 ha scritto: Non tutti sono disposti a studiare tanto Ribadisco il concetto: sono studenti del classico. Se non volevano studiare cosa ci sono andati a fare al classico ?
tomminno Inviato 1 Aprile 2023 Inviato 1 Aprile 2023 59 minuti fa, lufranz ha scritto: piagnucolano pure che la scuola è troppo stressante Ho notato un'altra cosa, spesso a chi va male a scuola, ovvero non ha voglia di studiare, adesso diagnosticano la DSA come se piovesse, per cui poverini devono fare le interrogazioni con gli schemi, non possono subire interrogazioni a sorpresa e se si comportano male è perché hanno la DSA e non sanno controllarsi. Poi magari è vero che la DSA è la piaga dei giovani, ma mi pare strano. Un tempo si sarebbe detto semplicemente che sono dei somari. Ma sia mai oggi, poverini!
Paolo 62 Inviato 1 Aprile 2023 Inviato 1 Aprile 2023 I DSA dovrebbero essere qualcosa di patlogico. Può trattarsi semplicemente di limiti della persona o mancanza di applicazione o entrambe le cose.
Membro_0022 Inviato 1 Aprile 2023 Inviato 1 Aprile 2023 1 ora fa, Paolo 62 ha scritto: Temo che ce li abbiano mandati. Tutti 507 ?
LUIGI64 Inviato 1 Aprile 2023 Inviato 1 Aprile 2023 I DSA sono disturbi specifici dell'apprendimento. Come tali,devono essere diagnosticati da specialisti
Paolo 62 Inviato 1 Aprile 2023 Inviato 1 Aprile 2023 @lufranz Proprio tutti no, ma una parte penso di sì. Perchè? Perchè nell'alta borghesia credo valga ancora la regola per cui il Classico sia una specie di club esclusivo al quale il figlio deve andare, indipendentemente dal suo interesse per il pensiero di Platone e Aristotele.
Xabaras Inviato 1 Aprile 2023 Inviato 1 Aprile 2023 Sentite, proprio fuori dai denti, tutte ste preoccupazioni che avete sono dovute alla mancata conoscenza della materia. Quando si crea un progetto se ne definiscono anche i confini, e quel progetto creato oltre quei confini non può andare. Ma insomma, qui l'unico pericolo è l'uomo che crea e progetta sta cosa, ma si potrebbe dire lo stesso di millemila innovazioni. Ma insomma, a cosa è dovuta questa paura per le innovazioni tecnologiche, mediche e via dicendo? Io sono molto più preoccupato per il declino della nostra intelligenza piuttosto che per l'avanzata dell'IA. E poi al limite si può sempre fare ctrl alt del e si riavvia tutto. 1
Membro_0022 Inviato 1 Aprile 2023 Inviato 1 Aprile 2023 3 ore fa, Paolo 62 ha scritto: Perchè nell'alta borghesia credo valga ancora la regola per cui il Classico sia una specie di club esclusivo al quale il figlio deve andare, indipendentemente dal suo interesse per il pensiero di Platone e Aristotele. Sei rimasto indietro di parecchi anni.
Paolo 62 Inviato 2 Aprile 2023 Inviato 2 Aprile 2023 @domenico80 Fascista o no considera che a tanti il militare non andava proprio giù e s'incattivivano. Per molti è stato un anno perso, forse necessario perchè non ci sarebbero stati volontari a sufficienza ma non necessariamente educativo.
domenico80 Inviato 2 Aprile 2023 Inviato 2 Aprile 2023 nemmeno a me è andato ...... giù .......... e mai conobbi alcuno cui piacque , ma eravamo costretti certo che fu un anno perso tuttavia x tanti pittati telefonati giovanotti da aperitivo e palestra , non tutti sono così ! , ma la maggior parte , e forse è questo il vero covid ........ , un pò di ..... soldato ........ dalle parti dove fui mandato , farebbe assai bene
goldrake7 Inviato 2 Aprile 2023 Inviato 2 Aprile 2023 quando dentro A.I. avranno caricato tutta la conoscenza umana, con formule e leggi della fisica, matematica, chimica, informatica, biologia, quantistica etc .... l'essere umano sarà destinato all'estinzione, poichè A.I. capirà che è l'unico essere vivente che distrugge se stesso, la Natura e quindi la stessa A.I. così A.I. cercherà ogni modo, ogni arma (biologica / fisica) per eliminare il "bug" della Vita, cioè l'uomo
Membro_0022 Inviato 2 Aprile 2023 Inviato 2 Aprile 2023 A questo proposito, vi copio un raccontino che venne pubblicato su Sperimentare [nota rivista di elettronica amatoriale] di Maggio 1981, a firma del compianto Gianni Brazioli. Tutti lo conoscevano come " Il pro fe ssore" . Aveva trascorso la vita a studiare, ad insegnare in varie università , ed era un vero e proprio pozzo di scienza . Ogni tanto aveva svolto delle ricerche per grandi industrie lautamente retribuite, e persino diversi ministeri si erano rivolti a lui per consulenze riservatissime; era membro di tutte quelle accademie che riuniscono solo i cosiddetti "immortali". Carico di onori , ricco, ormai anziano , ad un certo punto si era accorto che gli anni erano volati via tanto in fretta che non aveva mai trovato il tempo per formarsi una famiglia, e che gli unici suoi veri "amici" che possedeva erano i libri , le decine di migliaia di volumi che riempivano scaffali nella sua biblioteca privata, letti .e riletti dalla prima all'ultima riga. Il professore era quindi divenuto sempre più qualcosa di simile ad un'entità semi-astratta; coloro che abitavano nei pressi della sua villetta lo vedevano uscire sempre più di raro, e in più riprese si era addirittura sparsa la voce che fosse morto . Al contrario, il professore era ben vegeto, ma con l'andare degli anni, come avviene anche a persone un pò meno dotate mentalmente, gli si era affacciato un dubbio che era divenuto un tarlo, una fissazione, un tormento intellettuale. Si chedeva se esistesse Dio. Non era mai stato un credente molto fervido , ma nemmeno un ateo; dal punto di vista religioso lo si sarebbe potuto definire un agnostico . Un agnostico tutto particolare però visto che conosceva a menadito la Bibbia, il Vangelo , il Corano, il Talmud, i libri dei Veda, i Brahmana, l'Upanishad, e persino quell'immensa opera che è Mahabharata; 100.000 strofe divise in diciannove volumi. Aveva quindi una poderosa cultura ·nel campo filosofico-metafisico-religioso , ma proprio per questo non era praticante di una latria e dell'altra. Non v'è infatti religione al mondo che insegni ad uccidere il prossimo , ad affamarlo, a rubare , o a circuire le donne altrui, quindi il Professore teneva tutti i culti sullo stesso piano . Mentre però i capelli gli si diradavano sempre più, mentre la lunga barba s'imbiancava ed una fitt a, sottile, profonda rete di rughe gli scavava il volto che diversi trovavano "nobile", quei momenti di dubbio che ogni tanto gli attraversavano la mente come il brontolio di una folgore molto lontana, divenivano sempre più frequenti, e si sorprendeva a divagare sulla "suprema verità" anche mentre era intento a studi e lavori di tutt'altro genere. Di recente.per guadagnar tempo nelle ricerche, per non condurre estenuanti compulsazioni bibiiografiche, per effettuare confronti aveva acquistato un grosso calcolatore molto veloce, con la memoria a dischi capace d'immagazzinare milioni di byte, e piano piano lo aveva esteso con un gran numero di periferiche . 11 computer era divenuto talmente grande che aveva dovuto trasferirlo nelle cantine della villa opportunamente riattata , termostabilizzate e munite d'aria condizionata. .A.nche in questo campo l'intelligenza del professore aveva mostrato la propria fertilità . In un tempo relativamente breve, era divenuto un programmatore-operatore abilissimo, addirittura un progettista di sistemi: il suo computer era ormai più potente e più flessibile di quelli installati nelle università, nei centri di statistica e di ricerca; era ormai unico, come quasi sempre uniche erano le realizzazioni del Gran Dotto. Fu proprio dopo aver esteso ancora una volta le interfacce e le memorie dell'enorme macchinario, ed aver·ne riconsiderate le possibilità, che gli venne un'idea . Il computer, non avrebbe potuto servire per chiarirgli quel dubbio che ormai lo perseguitava nelle sue notti in buona parte insonni, che lo assaliva estemporaneamente, che ormai rischiava di evolversi in una monomania? Si disse che forse se avesse caricato tutto lo scibile umano nelle memorie del computer, dalla teologia all'algebra, dalla filosofia all'elettronica, dalla fisica alla storia , dalla medicina alla musica senza nulla trascurare, la macchina gli avrebbe potuto dar la risposta , visto che nessuno, nemmeno lui possedeva tutto il sapere , quindi era in grado di effettuare la sconfinata interpolazione necessaria per decidere sull 'esistenza della divinità . Si diede quindi al nuovo e ciclopico lavoro con quell'energia che da la speranza di sottrarsi ad un'angoscia , ma passati i mesi, capì che nemmeno con il suo computer , e nemmeno in innumerevoli anni di applicazione avrebbe potuto compiere un lavoro tanto sterminato. Allora tramite le influentissime conoscenze che aveva, ottenne di allacciarsi ai banchi di memoria degli altri computer impiegati in diversi istituti; noleggiò degli interi centri di elaborazione dei dati, profuse a piene mani il suo capitale per farsi aiutare da altri espertissimi programmatori, pur senza spiegare ad alcuno il motivo dell'incredibile ricerca, ma anzi dividendo accuratamente il lavoro a settori che solo lui sapeva "interfacciare" , o congiungere per via elettronica . In un tempo abbastanza limitato compì un'opera tecnico-diplomatica che sarebbe stata impossibile da affrontare per chiunque non avesse avuto la sua ascendenza a livello industriale e gove rn ativo ; in sostanza, potè disporre del più potente computer del mondo, costituito da innumerevoli centri periferici che recavano nelle memorie tutto lo scibile umano in ordine alfabetico: dai fiumi che si chiamano "Aa " e che sono diffusi su tutta la Terra, alla massiccia opera integrale del filosofo Zweig . Ogni materia accuratamente codificata . Nelle ultime settimane del lavoro di programmazione il Professore non dormiva quasi più ; mangiucchiava qualcosa continuando a far rigirare le routines con i tasti del monitor centrale per controllare e ricontrollare il suo mostruoso programma. La faccia , da un pò scavata gli divenne diafana, la barba ispida, come elett rizzata. Gli occhi lucevano in modo febb rile, e spesso un tremito convulso gli scuoteva il capo . Infine tutto fu pronto, ed il Sapiente si preparò ad agire. Riunì definitivamente i miliardi di "nibbles" caricati sulle memorie a dischi dei computer sotto il suo controllo , che ormai erano anche posti oltre fron tiera, e con le vene del collo turgide, il colorito terreo ed i capelli ritti compilò la terribile domanda: "Scrivi se Dio esiste, esegui , stop ". La macchina (costituita da sistemi velocissimi) per ore, non dette segno di vita. I computer dialogavano freneticamente tra di loro esplorando ogni risvolto, ogni minuzia della teologia e comparando ogni tendenza filosofica , confrontando le personalità e gli scritti dei pensatori, attribuendo a ciascuno le influenze dovute all 'ambiente , al momento storico in cui erano vissuti , investigando ogni più remota implicazione. Immani masse di dati correvano sui bus, sui modem (collegamenti di tipo telefonico) . I dischi degli IBM 3330 ruotavano e ruotavano con la loro doppia intensità di bit, i nastri dei Generai Electric circolavano a velocità pazzesca, l'assorbimento di tutte le macchine sarebbe stato paragonabile a quello di una delle regioni italiane più industrializzate, in quelle ore. Il professore smise di cibarsi: aveva lo sguardo fisso, allucinato, febbrile avvinto dallo schermo , ma il "cursore " rimaneva fermo al punto di partenza, oppure si spostava di due o tre battute per poi retrocedere prolungando così quell'agonia. Infine, il quadratino azzurro prese a muoversi sullo schermo ed apparve la domanda : "Chi ha preparato il programma in elaborazione?" Il dito tremante del Professore compilò la risposta : "lo, ma la cosa non ha interesse. Rispondi alla domanda principale . Stop" · Stavolta il computer non fece attendere troppo. Sullo schermo, le righe azzurre tracciarono: "Se tu hai compilato il programma , sei onniscente, e visto che tutte le religioni indicano Dio come onniscente , prima di tutto, allora Dio esiste, e per noi computer sei tu' "· Il professore arrossì, poi impallidì, poi tremò, ed infine esplose in un grido quasi inumano : "STUPIDA, STUPIDA MALEDETTA MACCHINA IMBECILLE! " Iniziò a piangere, ed a battere come una furia gli esili pugni sullo schermo, sin che ::;i fe rì; il monitor ruzzolò per terra incendiandosi in seguito ai cortocircuiti , qualcuno vide la colonna di fumo che saliva dal sotterraneo e salvò il Professore che fu caricato in fretta e furia su di una ambulanza . Mentre lo legavano su di una barella, il Grande Luminare continuò a strillare, roco: "MALEDETTE MACCHINE STOLTE , MALEDETTE! CRETINE DANNATE MACCHINE BALORDE " La sirena coprì i suoi farneticanti insulti. La delusione era tale da non permettergli di pensare che il responso giungeva da macchine logiche , studiate per la valutazione di concetti di livello e contenuto scentifico. A ben vedere, quindi, era poi stata tanto imbecille, la risposta? Per la logica , no. Il professore non aveva tenuto conto che il concetto di Dio va oltre la logica
domenico80 Inviato 2 Aprile 2023 Inviato 2 Aprile 2023 sono incuriosito sull'esito di questo ....... braccio di ferro ......... chiusa , poi riaperta , oggi ancora chiuso il sito , vedrem
LUIGI64 Inviato 2 Aprile 2023 Inviato 2 Aprile 2023 7 ore fa, lufranz ha scritto: concetto di Dio va oltre la logica Spesso lo dimentichiamo. Anzi, non di rado viene catalogato come argomento infantile, regressivo e pre logico (Freud) Alquanto strategico (profetico?), invece l'approccio del Buddha che si guardò bene di entrare nel merito dell'argomento
Paolo 62 Inviato 2 Aprile 2023 Inviato 2 Aprile 2023 L'unica risposta che potrebbe dare un computer è: dati insufficienti.
nebraska Inviato 2 Maggio 2023 Inviato 2 Maggio 2023 https://www.affaritaliani.it/mediatech/l-intelligenza-artificiale-e-pericolosa-il-padrino-dell-ai-lascia-google-852764.html
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