Amministratori cactus_atomo Inviato 31 Marzo 2023 Amministratori Inviato 31 Marzo 2023 eggo oggi che la Montessori vuole organizzare in un quartiere di Roma una sorta di museo telematico virtuale diretto ai bambini ch ìe li potranno vedere, con occhiali 3d capolavori dell'arte. Sarò anziano, come dice @mozarteum, ma la notizia mi gha lasciato di sasso. Abito a Roma città che se volessi conoscerla nei suoi aspetti romani, medioevali, rinascimentali, barocchi e successivi venti anni di visite non mi basterebbero, e a dei bambini propongo di continuare a vedere con artefatti virtuali quello che potrebbero vedere di persona, collocandoli correttamente nello spazio e nel tempo? mi fa venire in mente una vecchia mostra molto pubblicizzata su van gigh, file paurose, tra gli altri una scolaresca trentina di ragazzi che venivano a roma per la prima oolta per vedere quella mostra. Ma, dico io, vi pare logico portare dei ragazzi che mai hanno vito roma ad una mostra di van gigh saltando le cose salinti della città, quandomda trento sono più civini ad amsterdam diove si trovano i van gogh più significativi?
Velvet Inviato 31 Marzo 2023 Inviato 31 Marzo 2023 Mah. Il 3d/virtual3d tour ha avuto una grande fiammata a cavallo del covid, ora sembra una cosa già passata di moda. Per quanto mi riguarda è stato un investimento a malapena in pareggio. La gente si rompe anche il tasso di stare con la testa dentro ad un visore. Non mi pare un' iniziativa innovativa né particolarmente utile.
campaz Inviato 1 Aprile 2023 Inviato 1 Aprile 2023 Si tratta di una tecnologia giovane, ancora in fase di formazione, immatura: scelte che si rivelano poco oculate sono inevitabili, fanno comunque parte del processo di crescita. Ma in archeologia, al di là dell’effetto wow di chi vede per la prima volta il Colosseo incendiato dal tramonto, la tecnologia può aiutare tantissimo. Chi è romano sarà stato al museo nazionale etrusco. Recensione fenomenale di un mio collega: “quanti coccetti!”. Con la tecnologia quei “coccetti” possono riprendere vita e diventare fruibili per tutti e non solo per i professionisti del settore. La tecnologia può aiutare a capire l’arte, può aiutare ad apprezzarla, non mira a sostituire i musei, ma ad aiutarne la fruizione anche per chi magari non possiede tutti gli strumenti per capire ed elaborare.
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