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Melius Club

Capisco il fanatismo


Membro_0023

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Membro_0023
Inviato
3 minuti fa, stefanino ha scritto:

con la logica delle attivita' pericolose

Come è già stato detto e ripetuto, la logica non è l'attività pericolosa, ma il suo svolgimento quando si avvisa che non ci sono le condizioni per praticarla in accettabile sicurezza.

Inviato
7 minuti fa, Paperinik2021 ha scritto:

ma il suo svolgimento quando si avvisa che non ci sono le condizioni per praticarla in accettabile sicurezza.

i gorghi nei fiumi e nelle cave esistono e ci sono divieti di balneazione belli chiari

a ogni stagione c'e' qualcuno da portare  via di gran carriera

quando va bene

quando va male lo trovano i sommozzatori dopo una settimana

Bisogna stabilire una regola semplice" se c'e' divieto e ti metti nei casini devi scucire di tasca tua

Ecco gia che ci siamo lo applicherei anche a chi si inchioda in auto/moto quando dopo i rilevamenti si appura che superava i limiti di velocita'

Inviato
18 ore fa, Martin ha scritto:

Sul pagamento elisoccorso le tariffe del Veneto sono le seguenti: 

Nel caso di ferito grave si pagano 25 euro al minuto fino ad un massimo di 500 euro; in caso di ferita lieve si pagano 75 euro al minuto fino ad un massimo di 7.500 euro e nel caso di persona illesa, si paga il costo totale dell’intervento. 

La discriminante è il  referto del pronto soccorso.

Quanto sopra è il risultato di un flipper normativo che permette di addebitare il servizio solo in forma di ticket sanitario di partecipazione alla spesa, ed è a carico del SSN solo nei casi "di emergenza".

@stefaninoquesto riportava @Martin riguardo ai costi dell'elisoccorso in Veneto, e direi che riguarda tutte le tipologie, non solo quelle di cui si parla nel thread.

Poi, a seconda delle clausole sottoscritte e richieste in sede stipula Rcauto, in caso di sinistro stradale se ne può far carico l'assicurazione.

Il problema è che in quota normalmente può intervenire solo l'elisoccorso, ed in caso valanga non è neppure un intervento breve e privo di rischi per i soccorritori.

P.S.: https://www.trekking.it/reportage/soccorso-alpino-pagamento-ticket/

Inviato

Scialpinismo attività meravigliosa ma troppo spesso confusa con lo skialp: l'avvento a fine anni '90 di attrezzatura leggera, la nascita di un corposo circuito di brevi gare in notturna, la possibilità "teorica" di sfuttare le piste di discesa per l'allenamento serale al lume di lampade frontali sempre più performanti e l'affolamento diurno, senza senso, delle medesime piste, hanno portato in pochi anni un numero non indifferente di persone a frequentare la montagna nella sua veste invernale, calzando pelli di foca, alla ricerca del paesaggio da fiaba e della "polvere". Poi l'avvento dei social network e la vitale necessità di informare la comunità mondiale delle proprie prodezze, le serpentine perfette ed i 16.000 m di dislevello positivo fatti in 1/4 ora, rigorosamente fischiettando, hanno fatto il resto. Ecco così sfornata una massa di frequentatori la montagna invernale, il cui 95% dovrebbe ringraziare  quotidiamente tutti i santi del paradiso per averli protetti in almeno 5 delle 6 ultime escursioni. Mirabolanti imprese sulla neve "ventata" (ammesso ci sia) di dicembre o di gennaio, quando fino a qualche anno prima i "vecchi" scialpinisti non si sognavano nemmeno di inforcare gli sci oltre l'orizzonte del bosco prima che venisse marzo. Poi ci sono gli espertoni che, forti dei titoli acquisiti (su roccia) e della loro capacità di valutazione, possono permettersi di NON rinunciare mai ad un'escursione e conseguente cima, e, con una certa dose di fortuna, diventano in un attimo angeli della montagna, avendo fatto l'esatto opposto di quanto soliti catechizzare ai profani. Purtroppo spesso la "Montagna" ignora la loro esperienza, così come il possesso dell'Arva e di analoghi dispositivi per il tracciamento sotto valanga.

La montagna è meravigliosa, in inverno, a volte è magica e possiede un fascino ineguagliabile. Meriterebbe, ma Lei, forse semplicemente se ne frega, maggior rispetto e maggior sforzo di comprensione. Maggiore capacità di capire, da parte nostra che Lei non ha bisogno di noi, che per capire le sue leggi, prima dobbiamo fare silenzio dentro di noi ed essere disposti a fare un passo indietro, anche due se necessario.

Come molti alpinisti hanno affermato prima di me, nessuna montagna, nessuna cima vale la vita di un essere umano. SIamo di fronte a "leggi" profondamente diverse e loro domani saranno ancora lì, noi forse.

  • Melius 1
Inviato

se il criterio e' la pericolosita' o il divieto bisogna estendere la questione copertura costi soccorso a tutte le attivita pericolose o condotte in spregio del rischio.

vai a sbattere per fare il fenomeno e deve arrivare l'elisoccorso? Paghi l'elisoccorso .

vai a nuotare e ti infili nella cascatella e devono ripescarti i pompieri e imbarcare sull'elicottero? Paghi.

Vuoi assicurarti? OK benissimo anche se dubito che caccino una lira se fai il bagnetto in una zona dove c'e' esplicito divieto.

 

 

 

Inviato
Il 2/4/2023 at 13:53, mozarteum ha scritto:

salvataggio sacrosanto, un diecimila euro di conto direi ragionevoli

Non sono d’accordo, perche’ un tirchio o un povero cosi’ potrebbe mettere a rischio la sua vita non chiamando (o ritardando la chiamata) i soccorsi in situazioni critiche, mettendo cosi’ a rischio la sua vita o la sua salute con sicuro aggravio complessivo dei costi per lo Stato (sempre sostenuti, per il recupero del cadavere, o maggiori nel caso di effetti invalidanti permanenti).

 

  • Haha 1
Inviato

In montagna ho fatto un po' di tutto, escursionismo, vie ferrate, alpinismo su roccia e ghiaccio (vie normali), sci di discesa e di fondo, qualche trasgressione fuori pista ed eli-ski (con guida), ma non sono mai stato particolarmente attratto dallo sci-alpinismo, soprattutto per l'oggettiva pericolosità.

Nonostante la prudenza ossessiva e quasi maniacale con cui eravamo soliti affrontare qualunque gita, ci siamo comunque beccati una valanga in pieno mese di agosto all'attacco di una ferrata del Monte Bianco, in val Veny. Fortunatamente siamo stati colpiti solo di striscio, fossimo stati circa mezz'ora più avanti nel percorso l'avremmo presa in pieno.

Questo per dire che in montagna ci vuole prudenza, esperienza, allenamento, attrezzatura adeguata ma anche una discreta dose di fortuna.

 

  • 2 settimane dopo...
Inviato

Intanto ne sono morti altri 3. Un disastro.

extermination
Inviato

Leggo che si tratta di allievi guide alpine.

Voglio sperare che questa uscita non fosse una giornata di lezione sul campo.

Discopersempre2
Inviato
1 ora fa, extermination ha scritto:

non fosse una giornata di lezione sul campo.

Invece si è trasformata in una lezione da campo..... santo 😞

Inviato
Il 3/4/2023 at 16:16, stefanino ha scritto:

anche se dubito che caccino una lira se fai il bagnetto in una zona dove c'e' esplicito divieto.

Non saprei, quasi sempre in un sinistro stradale c'è il non rispetto di un divieto, e le assicurazioni pagano.

Inviato

@giagiu

14 ore fa, giagiu ha scritto:

quasi sempre in un sinistro stradale c'è il non rispetto di un divieto,

mi sono documentato un po

le solite assicurazioni casi della vita o/ capofamiglia hanno esclusioni su questi tipi di eventi

ci sono polizze specifiche (per la montagna ho visto che CAI offre polizze di questo tipo)

.

piu' o meno come le polizze auto che non coprono se fai un incidente in caso di una competizione (e alcune estendono l'esclusione anche sulle competizioni "abusive" sulla pubblica via)

 

 

 

Inviato

@stefanino si, le rc famiglia.

Certo le rca non coprono se ti ingarelli, ma vedo che non contestano se hai fatto -quasi sempre- il "mona" (sostantivo maschile) 😅

Inviato
4 ore fa, giagiu ha scritto:

ma vedo che non contestano se hai fatto -quasi sempre- il "mona" (sostantivo maschile) 😅

ostrega un'altro veneto !

 

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