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Melius Club

Bastonata al politically correct: buco da 5 miliardi per lo spot Budweiser


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extermination
Inviato
41 minuti fa, mozarteum ha scritto:

Non e’ necessario mettere volti umani su una birra e su qualsiasi cosa

Ma come vuoi mettere il successo della Moretti grazie alla faccia del baffo in bottiglia?!

  • Melius 1
Inviato
12 minuti fa, ferrocsm ha scritto:

Dopo quella sparata Barilla a reti unificate chiese perdono

Ma infatti lo sapevo, e’ perché dopo quella dichiarazione poco politically correct Se lo sono inculato.

Quindi, temendo boicottaggi dai woke, ha chiesto scusa con il capo cosparso di cenere, per cui non ci sono state conseguenze negative per l’azienda.

E pero’ col cavolo che ha mai fatto uno spot con i gay.

  • Melius 1
Inviato

Bei tempi.

E la pubblicita’ del Campari anche.

Poi l’infessimento generale ha prevalso questioni di principio ovunque anche sul colore della carta igienica

  • Melius 2
Inviato

Comunque una delle pubblicità di bibite più belle mai realizzate e’ la Hilltop della Coca-Cola.

 

 

Inviato
56 minuti fa, Panurge ha scritto:

Sul clos des goisses  la faccia di Agnelli

ha detto: umani

Inviato

Ma che c'entra il politically correct con questa vicenda?

Inviato

Hanno provato un "twist" di immagine ed è andata male.  Il visual del prodotto birra americano è e rimane quello ben stilizzato dalla birra "Duff" dei simpson.. :classic_biggrin:

 

image.png.ff6cfb3bb973eb438674079f9f343b43.png

Inviato
24 minuti fa, audio2 ha scritto:

ve la ricordate questa vero

Ora sì che si ragiona.

Metti un po' di f... nel posto giusto e vendi anche frigoriferi agli eschimesi.

 

Inviato
55 minuti fa, Roberto M ha scritto:

lo sono inculato ma alla fine aveva ragione Barilla: “mai uno spot con i gay”.

Mica vero. La comunicazione di molte aziende di successo è piena di gay e lesbiche. Ma dipende cosa vendi. Se si tratta di servizi o prodotti per fasce giovani o della moda è una cosa che funziona. Se si tratta di servoscala, birra per contadini, pastasciutte nazionalpop o Tavernelli direi di no. Si tratta di ABC del marketing 

Inviato
20 minuti fa, mozarteum ha scritto:

anche sul colore della carta igienica

Prima o dopo ?

Inviato
34 minuti fa, Roberto M ha scritto:

E pero’ col cavolo che ha mai fatto uno spot con i gay.

Ha fatto pure di più:

"Nello spazio di un anno il marchio Barilla è passato da obiettivo di chi si batte per i diritti dei gay a caso esemplare. E oggi ha ottenuto 100 punti, il massimo, sul Corporate Equality Index della Human Right Campaign, un’associazione americana per la promozione dei diritti degli omosessuali che ogni anno stila una lista delle compagnie gay friendly. In una vicenda che dimostra come sia diventato «tossico per un’azienda essere considerata poco amichevole verso i gay», scrive il Washington Post, la Barilla ha compiuto una svolta radicale con l’estensione dei benefici sanitari ai dipendenti transgender e l’avvio di politiche interne antidiscriminazione, con tanto di corsi per tutta la sua forza lavoro. Ha fatto una donazione ad un’associazione contro il bullismo antigay - la Tyler Clementi Foundation- e inserito una coppia di lesbiche fra le famiglie tipo di una campagna promozionale del sito Share the Table che promuove il piacere di mangiare assieme in famiglia.

È molto raro» che una società ottenga un simile risultato in un anno, nota Deena Fidas responsabile del settore lavoro di Human Right Campaign, «qualcuno potrebbe fare speculazioni sulle motivazioni, ma quel che conta è come sia incontrovertibile che alla Barilla vi siano oggi politiche inclusive Lgbt che prima non c’erano». Il traguardo raggiunto è notevole se si pensa all’infortunio radiofonico di Guido Barilla, che dichiarò l’anno scorso di non voler fare spot con famiglie gay, aggiungendo che se agli omosessuali non stava bene allora potevano anche mangiare un’altra pasta. L’eco negativa fu immediata, anche a livello internazionale. Negli Stati Uniti, dove la Barilla detiene il 30% del mercato della pasta, vi furono appelli al boicottaggio e l’università di Harvard tolse il marchio dalla sua mensa. Di fronte a quello che rischiava di diventare un disastro d’immagine, la Barilla è però corsa ai ripari. Lo stesso Guido Barilla si è rivolto ad alcuni importanti esponenti del movimento per i diritti Lgbt negli Stati Uniti che gli hanno fatto da consulenti. Tuttavia bisognerà ancora aspettare un pochino per uno spot con una famiglia gay. Talita Erickson, responsabile del settore per la diversità della Barilla, spiega che la compagnia non vuole dare l’impressione di farlo come risposta alle critiche. «Siamo assolutamente aperti a rappresentare la comunità Lgbt nei nostri spot - afferma - ma succederà in maniera graduale."

briandinazareth
Inviato
27 minuti fa, djansia ha scritto:

Ma che c'entra il politically correct con questa vicenda?

 

nulla... il titolo corretto dovrebbe essere:

esistono ancora molti bifolchi che boicottano una birra perché la testimonial è trans. un caso esemplare di fobia verso le persone lgbt.

addirittura ne hanno fatto un caso politico con diversi esponenti repubblicani di primo piano coinvolti.

Inviato
29 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

molti bifolchi che boicottano una birra perché la testimonial è trans.

 

Ma siamo realisti dai.

Se pubblicizzo un servoscala non metterò nello spot una coppia di lesbiche ventenni. E se pubblicizzo una merendina non metterò una nonna.

Miller è la (pessima) birra più bevuta nel Midwest, dove non è che fanno i gay Pride ad ogni paesello.

 

Un minimo di buonsenso.

 

Inviato
22 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

nulla...

Anche per me.

Il titolo del thread se la canta e se la sona a modo suo insomma, in pieno stile Il Giornale insomma.

Il contenuto vabbè è stato copiato e incollato senza forse neanche leggerlo prima.

briandinazareth
Inviato
2 minuti fa, Velvet ha scritto:

Un minimo di buonsenso.

 

infatti è incomprensibile l'errore di marketing.

forse si aspettavano che chi la beveva avrebbe continuato a farlo, non si immaginavano addirittura un boicottaggio anche con forti sponsor politici...

Inviato

Anche lì però mostrano una certa deficienza cognitiva.

Si capisce che una certa parte politico-sociale aspetti solo il pretesto per saltare alla giugulare, non serve offrire il collo eh....

 

Fossi negli azionisti chiederei la testa di tutto l'ufficio marketing fino all'ultimo fattorino.


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