Questo è un messaggio popolare. 31canzoni Inviato 24 Aprile 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 24 Aprile 2023 Un 25 aprile diverso che alla fine è pure andato al governo. Un 25 aprile in cui gli eroi sono diventati criminali ed i criminali eroi. Un paese che non ha mai fatto i conti con la propria storia, una maggioranza liberale che negli anni 20 del 900 ha consegnato per paura dei "rossi" il paese ai fascisti e a Mussolini (per inciso uno dei grandi criminali del 900). Un paese orrendo l'Italia che alla fine della guerra ha premiato i criminali e criminalizzato i partigiani. Questo inquinamento delle acque ha oggi riprodotto l'incubo degli eredi di un dittatore al governo. Processo alla resistenza di Michela Ponzani: "Molto è stato scritto sulla Resistenza e sulla guerra di liberazione in Italia. Ma che cosa accadde ai partigiani dopo l'aprile 1945? Come vissero realmente gli anni del dopoguerra e della rinascita del Paese coloro che la Repubblica avrebbe celebrato come i nuovi eroi della patria, martiri del secondo Risorgimento nazionale? Dal 1948 e fino ai primi anni Sessanta, nelle aule di giustizia della nuova Italia democratica va in scena un «Processo alla Resistenza», destinato ad avere un forte impatto mediatico. Assassini, terroristi, «colpevoli sfuggiti all'arresto». Così la magistratura del dopoguerra, largamente compromessa col regime fascista, giudica quei partigiani che hanno combattuto una guerra clandestina per bande, tra il 1943 e il 1945. Giudizio condiviso dalla stampa e da gran parte dell'opinione pubblica italiana, che si accompagna a una generale riabilitazione di ex fascisti e collaborazionisti della Rsi, autori di stragi e crimini contro i civili, costretti a «obbedire a ordini superiori». Attraverso carte processuali e documenti d'archivio inediti, Michela Ponzani ricostruisce il clima di un'epoca, osservando i sogni, le speranze tradite e i fallimenti di una generazione che pagò un prezzo molto alto per la scelta di resistere. Cosa resta della Resistenza nella Repubblica? Rimosso dalla memoria collettiva, il «Processo alla Resistenza», celebrato nelle aule di giustizia dopo il 1945, anima per decenni il dibattito mediatico, plasmando distorsioni, manipolazioni, miti e luoghi comuni «antiresistenziali», in una serie di polemiche a posteriori. La messa sotto accusa dell'antifascismo finisce col ribaltare ragioni e torti, meriti e bassezze, valori e disvalori. Coloro che hanno combattuto contro nazisti e fascisti si trasformano in pericolosi fuorilegge, colpevoli di aver attentato al bene della patria (esposta all'invasione angloamericana e ai tragici effetti delle rappresaglie, scatenate dall'occupante tedesco) e di aver messo a repentaglio la sicurezza nazionale, difesa invece fino alla fine dai combattenti di Salò. Assassini, vigliacchi, terroristi, «colpevoli sfuggiti all'arresto». Sulla base di questi termini (utilizzati dalla stampa degli anni Cinquanta) la magistratura del dopoguerra, quasi sempre compromessa col regime fascista, giudica quei partigiani che hanno combattuto una guerra per bande. Mentre ex fascisti e repubblichini, autori di stragi e crimini contro civili, vengono assolti, riabilitati e persino graziati per aver «obbedito ad ordini militari superiori» o per la loro natura «di buoni padri di famiglia», i partigiani sono giudicati responsabili delle rappresaglie scatenate dai nazifascisti, per non essersi consegnati al nemico" 3 4 1
Questo è un messaggio popolare. SuonoDivino Inviato 24 Aprile 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 24 Aprile 2023 Ma che palle con sta storia. Non se puo piú. Ogni sacrosanto anno le stesse menate. Finirete per farlo odiare anche a quelli ai quali sta un minimo simpatico questo gg. 5 1
Fabio Cottatellucci Inviato 24 Aprile 2023 Inviato 24 Aprile 2023 44 minuti fa, 31canzoni ha scritto: Processo alla resistenza di Michela Ponzani: Te prego, porta chi vuoi, ma la Ponzani proprio no... un minimo di obbiettività storica serve pure dove tutto è già acclarato. Se la tesi che porta avanti è quella riassunta nel tuo post, non ha proprio visione del quadro d'insieme (che per inciso è secondo me ben più preoccupante di come lo dipinga lei).
Questo è un messaggio popolare. mom Inviato 24 Aprile 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 24 Aprile 2023 PIETÀ! 😔🙏🙏🙏🙏 Rispettate questo giorno e chi è morto per questo. Onore a loro. Però il troppo stroppia e ne svilisce il senso. Non è che aprendo tanti thread simili e ripetendo le stesse cose si ottiene di più… Buona Festa a tutti. 3 2
31canzoni Inviato 24 Aprile 2023 Autore Inviato 24 Aprile 2023 17 minuti fa, SuonoDivino ha scritto: Ma che palle con sta storia. Non se puo piú. Ogni sacrosanto anno le stesse menate. Finirete per farlo odiare anche a quelli ai quali sta un minimo simpatico questo gg. Che palle dover stare ancora qui a discutere l'ovvio. Su questo sono d'accordo. @mom idem come sopra.
Roberto M Inviato 24 Aprile 2023 Inviato 24 Aprile 2023 11 minuti fa, mom ha scritto: PIETÀ! 😔🙏🙏🙏🙏 Rispettate questo giorno e chi è morto per questo. Onore a loro. Però il troppo stroppia e ne svilisce il senso. Non è che aprendo tanti thread simili e ripetendo le stesse cose si ottiene di più… Buona Festa a tutti. Perfetto.
Guru Inviato 24 Aprile 2023 Inviato 24 Aprile 2023 Ricorderete che negli anni passati c'era minor "foga" nel difendere il 25 aprile... Vediamo chi ne indovina il motivo.
Jack Inviato 24 Aprile 2023 Inviato 24 Aprile 2023 Paola Del Din - medaglia d’oro - Brigate Osoppo https://www.raiplay.it/video/2023/04/Cinque-Minuti---Puntata-del-24042023-fa86e6a1-3384-4601-bcd7-a1dcded64082.html?wt_mc=2.app.cpy.raiplay_prg_Cinque+Minuti+-+Puntata+del+24/04/2023.&wt 1
Jack Inviato 24 Aprile 2023 Inviato 24 Aprile 2023 @vizegraf un’intervista breve ma spettacolare. CENTO ANNI, lucida come nessuno. Si sono fermati persino i miei ragazzi più piccoli ad ascoltarla.
Muddy the Waters Inviato 24 Aprile 2023 Inviato 24 Aprile 2023 Cito questo testo di Canali, per chi non lo conoscesse. “Lettera del compagno Lazlo al colonnello Valerio” Fischiava il vento nella canna del fucile, rossa primavera alla fine di Aprile. Poi venne Maggio, l'ordine di disarmarci. Caro Valerio, non dovevamo fermarci. Non dovevamo fermarci, si doveva continuare, si fa con lo schioppo l'unità nazionale! Mandando ogni uomo vestito di nero prete, fascista o sbirro del re al cimitero E invece sono ancora tutti là con i sorrisi smaglianti, sono là i figli e i nipoti vincenti e arroganti. Un proiettile a testa caro il mio colonnello, e non smettere di giocare proprio sul più bello. E a chi voleva la libertà cosa gli diciamo? Ai compagni morti per niente cosa raccontiamo? Che un pelato appeso a testa in giù poteva bastarci. Caro Valerio, non dovevamo fermarci.
ferdydurke Inviato 24 Aprile 2023 Inviato 24 Aprile 2023 Dopo quasi 80 anni ancora non si sono chiudi i conti con il fascismo…bisogna che si smetta con l’ambiguità e le posizioni dovrebbero essere chiarite una volta per tutte
jedi Inviato 25 Aprile 2023 Inviato 25 Aprile 2023 Che palle sentire dire "che Palle". Quando si hanno ambiguità', e personaggetti che non si puo' dire gaffe le loro parole ,ma emerite imbecillita' ,bisogna ricordarsi che come mio padre, ha lottato per avere un Italia LIBERA. Quindi a me non interessa che è il giorno del mio onomastico ,ma che se questa Italia è libera è grazie a TUTTI quelli che si sono ribellati al regime fascista. Ma certo per alcuni questo concetto è proprio difficile da digerire 2
Questo è un messaggio popolare. OLIVER10 Inviato 25 Aprile 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 25 Aprile 2023 O rispetti il 25 aprile o sei nostalgico fascista. Fine. 3 2
Questo è un messaggio popolare. 31canzoni Inviato 25 Aprile 2023 Autore Questo è un messaggio popolare. Inviato 25 Aprile 2023 Bah...buon 25 aprile a voi e a tutti anche a chi non lo ama. 1 2
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