giuca70 Inviato 4 Maggio 2023 Inviato 4 Maggio 2023 Recente nuovo dongle di iBasso, con dac Cirrus Logic e con dati di targa da far ccapponare un umile sordologo. . In rete ci sono già delle ottime recensioni che lo precedono, un dongle usb-c semplice alimentato dalla porta usb del dispositivo a cui lo si collega. . Un bel colore blu, leggero con volume a bordo dac (prioritario iBasso rispetto il volume impostable da smartphone. . Una app iBasso che convince molto, anch'essa semplice ed efficace. . Partiamo dallo stepper di alimentazione DC/DC che eleva la tensione sia pur piccola dei 5 Volt, a ben 2 Volt rms in SE e 4 Volt rms in bilanciato (circa 10 Vpp) per uno scricchiolo è per nulla banale. Come suona ? La domanda che subito vi farete. Ricordo il chip Cirrus Logic utilizzato in un progetto M3 by AMB, che aveva qualcosa di metallico e digitale, a prima vista e ascolto assai diverso dal suono di un quad dac Cyrus ben più articolato, circa 10 anni distanziavano i 2 progetti, parliamo di 30 anni fa, minimo. . Oggi il chip CS a bordo dello scricchiolo, è secondo (nel suo genere) a nessun altro. Un timbro esteso, esteso micro dettaglio e micro dinamica, piacevolmente analogico e strano a dirsi, assolutamente naturale. . Maggiori foto e info in seguito. Il suo utilizzo è giocoforza dedicato all'ascolto "ovunque" si voglia. Per ora pilota una 1More Triple Driver (oggetto di semplici cure acustiche) con una facilità ed un trasporto nell'ascolto degno di parecchia attenzione e interesse. Già ebbi modo di scrivere circa le qualità riproduttive di questa cuffia entry solo nel prezzo. Bene, questo dongle esalta l'acustica scenica e musicale di cio' che puo' riprodurre già bene da sola. Nel rodaggio, è semplicemente spettacolare. Vedremo se peggiora o meno. A mio avviso puo' solo eccellere se consideriamo solo le sue ridotte dimensioni. Mai lo avrei scritto, prima. Mi perdonino gli amanti ed i sostenitori delle catene audio di un certo livello. Non saremo mai a quei livelli, eppero' ci si siamo avvicinati tantissimo, molto più di quanto si immagini, restando nel campo cuffie efficienti e correnti da dongle (mica tanto poi piccole ben 100 mA verso il driver cuffia). . Si potrebbe dirsi ascolti affrettati, emozione del momento. No. Nel tempo ho ormai compreso cosa mi piace e cosa no. Un ascolto prolungato puo' solo affinare il giudizio. . Notovole l'estensione e la quantita' di armoniche riprodotte dalla singola nota di ogni strumento, ben stagliato nel suo spazio, e ben articolato rispetto gli altri. Un basso profondo, ben frenato ed articolato nel micro e macro contrasto. Insomma, qualcosa di molto più che un semplicistico ascolto della stessa cuffia attaccata allo smartphone, vi sono tanti di quei dettagli e di micro dettagli in sottofondo che altrimenti erano inascoltabili. Lo avrei mai pensato ? Che ve lo dico a fare, ovviamente no. . Voci femminili e maschili assolutamente naturali, per nulla artefatte, forse si potrebbe dire riprodotte con meno magia di un DAC R2R, certo, ma che volevate di più ? Medi e acuti, violini ed archi, trombe, riprodotte senza striduli o artefatti metallici. Una scena molto ampia, sia in senso si profondita' e ricchezza strumentale, notare bene mai nessuno strumento sovrappone l'altro, che in senso di spazio al di fuori della propria testa. Non siamo di fronte ad una riproduzione olografica, monofonica, bensi' siamo immersi nel contesto musicale, avvertendo chiaramente quante siano state le mole di armoniche finora lasciate al caso di un ascolto in simili condizioni.
giuca70 Inviato 4 Maggio 2023 Autore Inviato 4 Maggio 2023 La batteria, il percuotere della grancassa, di un pezzo che apprezzo molto Ikaban dei NuCo Ensemble, non sembra sia possibile ascoltare con tanto coinvolgimento, nessuna coda o sbrodolamento, al contrario una definizione e una elevata articolazione espressiva, intesa proprio come se ascoltassimo con tutt'altra "dotazione" e "artiglieria". . Ad iBasso per ora vanno i miei complimenti. E' riuscita a forgiare qualcosa di "forse" unico. . Giusto per non dimenticare, il tutto cum grano salis ed in SE, per un anziano sordologo. . Per inciso, non sono stati molti i chip dei DAC che mi sono passati per le mani, alcuni sono stati acuistati illo tempore, altri realizzati con progetto DIY, gli ultimi derivano da progetti recenti, e devo dire sono di notevole interesse. Ad ognuno spetta il suo timbro, certo, pero' alcune implementazioni sono frutto dell'evoluzione tecnoclogica, come in questo caso.
giuca70 Inviato 4 Maggio 2023 Autore Inviato 4 Maggio 2023 Potrebbe essere un modo di ascoltare prettamente dedicato al mondo smart, incrociando le aspettative di un pubblico giovane, l'occhiolino lo fa anche a che è più veterano in questo campo. . Cio' che colpisce è la delicatezza mai stancante di porgere ogni singola nota di qualsiasi strumento, dal lieve al grave e nell'intermezzo tutta una serie di sfumature, piccole quanto si voglia immaginare, non è una riproduzione radiografante, termine orribile in uso il più delle volte qua e la', forse termine abusato nella similogia con le rafiografie RX. Una radiografia puo' essere sfuocata, mettere a nudo bianco e nero e basta, utilizzare una quantita' di gradazioni di grigio, ma resta sempre una rappresentazione con elementi finiti di gradazioni di grigio, dal bianco al neo. . Con questi doppi dac Cirrus Logic, siamo di fronte ad una bella foto a colori, resa con minimo 16 milioni di gradazioni nel campo RGB, e con una luminescenza/crominanza molto estesa. Giusto se vogliamo raffrontare il termine radiografante con l'altro più consono "rappresentativo" di un quadro scenico il più reale, o prossimo alla realta' possibile, che è rappresnetata da mille variabili e milioni di combinazioni, oltre il biliardo di informazioni nella realta' vengono "rappresentate" da un numero molto alto di variabili. . Oggi la musica è "liquidamente distribuita", magari meglio precisare digitalmente campionata e messa in streaming nei modi più "rappresentativi" possibile. Un DAC dovrebbe fare il suo lavoro al meglio, e tutti i DAC avuti e ascoltati imprimono un loro carattere: . AKM viene definito da molti come moscio e blascicamente analogico. Dipende dal contesto musicale e con quale abbinamento cuffia lo si ascolta, oltre all'ampli. Di suo smussa le asprezze di un evento rock o metal, addolcendo la scena fino al punto di permettere ascolti prolungati con generi musicali "forti" e forse addolcendo pelo troppo la scena strumentale di un concerto sinfonico, ma con determinate cuffie ed amplificatori questa apparente "carenza" è in realta' una manna. . ESS nelle ultime implementazioni ha arricchito la velocita' riproduttiva con un ragguardevole contrasto e dettaglio, mielando il carattere originario dei primi chip ESS freddo e metallico. Infatti ritroviamo queste caratteristiche migliorative nel dongle Hizids S9 pro dal suono velocemente analogico e per nulla freddo o metallico. . Cirrus Logic nelle precedenti implementazioni aveva un carattere tendente al suono "elettronico" diverso da quello prettamente analogico o con effetto addolcificante, dunque un timbro nuovo, rappresentava la novita'. Nelle ultime implementazioni recenti, ha notevolmente migliorato questa univocità, elevandosi ad un timbro più veloce, assai vicino ad essere nalogico, ed al contempo non stridente negli acuti. . Un vetusto CD Sony con lo storico DAC Sony ancora oggi dice la sua, pero' l'eta' del progetto si avverte paragonando questo dongle al suo cospetto. Il suono più verosimilmente analogico del chip sony lascia il passo ad una ricchezza "differente" del Cirrus Logic in questione. Parliamo di progetti nati 3 generazioni fa, è impossibile e innaturale un serio confronto. Ma le differenze sono avvertibili da subito, anche da un orecchio non molto allenato. .
giuca70 Inviato 4 Maggio 2023 Autore Inviato 4 Maggio 2023 Non gestisce MQA, ottima cosa, perche' si paga il prezzo di un progetto figlio di una filosofia in campo audio elettronico, vecchio di decenni. L'alimentazione step-up integrata eleva e stabilizza il rail di alimentazione (doppio dalla presa a 4,4mm bilanciata) ad una tensione RMS, come si faceva e si fa in amplificatori di un certo livello. Puo' essere che si adotti uno step-down per avere tensioni di targa stabili, come nel campo automotive, o step-up partendo da una base "bassa" di suo nel valore. Questo DC04Pro adotta un circuito in DC in uscita, con corrente intorno ai 100 mA, mica noccioline, come farebbe un buon ampli in classe A desktop. Dunque pilota basse impedenze ed alte impedenze, senza andare in sofferenza di pilotaggio. Per un dongle usb alimentato, sembra che uno solo timbricamente gli sia avanti, il Cayen R2r Ru6 specie nella zona voci. Diversi altri, pur con le loro specifiche e caratteristiche, hanno segnato il passo. Dove c'è richiesta, i major competitor investono in ricerca. iBasso non si è lasciata sfuggire occasione di balzare un salto rispetto al passato. Si dice che il Dc03 sia più verosimilmente analogico, ma pecchi di capacita' di pilotaggio. 132 mW in SE e 280 mW in bilanciato per un piccolo scatolino, sono veramente molti, o pochi per le onnivere cuffie. Sara' mai vera questa affermazione ? . Paragonando l'ascolto, con altri amplificatori da scrivania, e con tensioni di rail 10 volte superiori, la sua bella figura la fa, e bene.
giuca70 Inviato 4 Maggio 2023 Autore Inviato 4 Maggio 2023 Sto cercando di trovare un lato negativo, l'ascolto prosegue sereno, e vorrei trovare il pelo nell'uovo, con l'acuzia percettiva che "penso" si sia affinata nel tempo. Se confronto l'ascolto con un semplice Beta22 a 2 schede in alimentazione dual rail e configurazione push-pull SE, è chiaro che l'amplificatore ci dia la "zampata" grossa e graffiante quel che basta per andare su un altro livello. Guai se non fosse stato cosi'. I confronti, seppur rapidi, con questa abbinata, non giusticano più di tanto la necessita' di avere di più. Metti che la 1More è assolutamente vero faccia amare la musica, dalla quale ormai ci avevano abituato ad allontanarci, almeno parlo per me, con gli affanni del vortice compulsivo della scimmia.... Questo iBasso vale l'investimento, ad occhi chiusi, è un upgrade di qualita' senza ombra e senza inganni. Seguiranno impressioni in bilanciato, acnhe se sono attratto ormai dal pilotaggio Single Ended in qualsiasi veste, specie nello schema push-pull. Il SE puro, a singolo rail, ancora non ha incontrato definitivamente il mio favorevole parere. Forse non ho fra le mani il giusto progetto. Mai dire mai.
giuca70 Inviato 4 Maggio 2023 Autore Inviato 4 Maggio 2023 Per la cronaca, la "catena" audio è semplicemente questa: . definiamolo strumento hardware smart su cui si poggia il flusso campionato della musica (se via wifi, cavo di rete, 5G, 4G è solo un dettaglio) Motorola Edge 20 pro con android 12 e debug usb ON (requisito fondamentale per avere il pieno controllo di qualsiasi dac esterno via usb, meglio se usb-c, con controllo nativo dal sistema operativo Android che ricordo è un sistema aperto basato su linux, con tutta una filiera di gestione hardware e firmware ben affinata nelle ultime release di Android). Il bit perfect che utilizzano 2 app (UAPP e Hiby) altro non è che l'abilitazione dentro l'app della modalita' USB Debug ON via app (principalmente) e poi relativamente alla disattivazione di eq e filtri extra per gestire senza interferenze, uguale frequenza da sorgente binaria al dac. Le app utilizzano le funzioni del sottosistema android, senza il sottosistema di api sarebbero app perfettamente inutili. Al massimo sono scritte per gestire meglio i sottosistemi vecchi (vecchie versioni di android con i limiti imposti nel tempo dalle api dei vecchi sistemi operativi). Basta abilitare "non disturbare" e le interferenze extra verranno disattivate (notifiche e mazzi vari). . player il diasamato AHD, ben al di sopra delle righe invece. Qualita' e streaming non edulcorato dai vari altri player piacioni. . app iBasso UAC che gestisce: il gain su 3 livelli - per adattarsi alle diverse impedenze ed efficienze di iem e cuffie over ear il filtro digitale (piace impostazione 4 slow roll off su 5 possibili) il volume "analogico" in uscita, partendo dal massimo volume impostato con i tasti dello smartphone. Sempre digitale è alla fine, ma questa è una finezza, a step su 100 livelli. modalita' turbo in uscita - se ON o OFF è solo una questione di gusti, incrementa la dinamica senza edulcorare qualcosa. Eco mode - disinserisce il serie / parallelo dei 2 dac CS, sia in SE che bal. Si sente la differenza specie in SE, la corrente si dimezza a 50 mA con un solo chip CS e con 100 mA con 2 chip in parallelo. bilanciamento R/L . DAC ibasso DC04Pro l'oggettino di questa pseudo recensione.
giuca70 Inviato 6 Maggio 2023 Autore Inviato 6 Maggio 2023 L'uscita bilanciata è un jack da 4,4 mm TRRS. Un pregio di questo DAC Amp è che anche un buffer di operazionali in uscita, responsabile di erogare corrente fino ai 100 milliAmpere verso la cuffia, per canale. L'altro pregio è avere impedenza di uscita 0,2 Ohm in SE e 0,4 Ohm in bilanciato, prossima allo zero quindi, almeno dai dati di targa presenta un elevato controllo del DP, in teoria. Non sono un cultore dell'ascolto in bilanciato, per via della divisione X4 volte del damping factor che cio' comporta. Vero che la potenza raddoppia (in realta' dovrebe quadruplicare, ma non sempre è cosi'), diciamo che una potenza moltiplicata 3 volte è più realistica. Levata un po' di teoria di torno, andiamo a noi. Con cuffie over ear, cioe' non con IEM, il gain sembra giovare del valore High, il medio va bene con qualche ma pero'. Anche in SE. E' questione di maggiore dinamica a parita' di volume, per qualcuno a medio gain sembrerebbe più lineare. Dunque, si accontentano cosi' gia' diversi gusti musicali, solo col gain. . Ha pilotato le Monoprice M350 IEM planari, sia in SE che in bilanciato. Ha pilotato le 1More in entrambe le modalità. Ha pilotato anche la Denon AH-D5000 in versione boostMod. Ha pilotato le Beyer DT990 in SE. . C'è un altro dato tecnico che vorrei analizzare: lo stepper UP DC/DC integrato eleva a circa 10 Volt l'alimentazione da USB-C 5 Volt. Cio' consente di avere doppia tensione di rail (+5 e -5 Volt), la somma fa 10 Volt e non zero. E' corretto parlare di tensione in dual rail e pilotaggio Push Pull. Di fatto sono 4 stadi di amplificazione per le 4 semionde ( a coppia di 2 ma andremo in confusione...) direi la norma in questo campo audio. . Personalmente preferisco uno stadio di amplificazione che lavori al meglio e solo per la semionda che deve amplificare, dunque 2 stadi completano la sinusoide, e per il DAC AMP in questione siamo in SE, in questo caso a 2 Volt rms, teoricamente con la meta' dei 10 volt di rail. . Prelevando l'uscita bilanciata, internamente questo DAC / AMP mette in serie i 2 DAC, con 10 Volt di rail (+5 e -5) e con 4 Volt rms su 300 Ohm, e 3 Volt rms su 32 Ohm. Matematicamente, il doppio rail dovrebbe essere dedicato anche al buffer di operazionali, e lo è ma in maniera leggermente differente. . Perche' dico questo ? Perche' una lungaggine di papelleria tecnicistica ? Sembra parlare di fuffa tecnologica. Perdonate la deriva, ma questo appena cennato, servirebbe per capire perche' in bilanciato questo DAC amp iBasso suoni.... diversamente da come ci si aspetti. . Il circuito interno permette uno switch eletronico nelle combinazioni differenti fra SE, bilanciato, con e senza DAC in serie. Insomma è quasi a stessa cosa che fa l'Earstudio ES100 Mk2. Pero' c'è uno stadio in più, il doppio buffer in uscita che gode (nel vero senso della parola) nella sua uscita bilanciata e SE del doppio rail di alimentazione, sia che i 4 semistadi dei DAC siano in SE o in bilanciato. . Ma insomma come suona in bilanciato ? Ecco il lungo preambolo è servito per dirvi che non si avvertono le pecche del DF diviso per 4, rispetto altri dongle (tipo Hizids S9pro col quale nella mia personale opinione si avverte un cero decadimento del controllo specie sul basso). . Insomma, un piccolo capolavoro, sapientemente evitata la deriva del DF in bilanciato da iBasso, con una gestione differente fra rail DAC e rail operazionali. Una furbata non da poco, come si evince dal loro sito: .
giuca70 Inviato 6 Maggio 2023 Autore Inviato 6 Maggio 2023 Per aiutare la comprensione di questa furbata, andiam oad analizzare ci' che viene descritto da loro stessi, e che aiuta a comprendere meglio il suo funzionamento, ben diverso dal resto del parco Dongle. . Questo è la parte in cui si parla dei 4 stadi sia nella parte DAC che nella parte OPAMP . . E questa è la parte in cui si descrive il diverso funzionamento sia del tasto ECO mode (in app) che dei due principali stadi DAC e OPAMP. In SE abbiamo uno studown della meta' parte solo del DAC ma non della parte OPAMP che rimane operativa, e che viene spenta se il tasto ECO mode è su ON, prelevando l'uscita solo dalla parte DAC (senza OPAMP). Rimane freddo in SE, e permette un drain della batteria di meta' valore rispetto il modo Bilanciato. In bilanciato tutti e 4 i semistadi del DAC sono operativi, e il doppio OPAMP lavora nelle stesse condizioni. mentre si spegne se il tasto ECO mode è su ON, ascoltando in uscita solo la parte AMP dei 4 semistadi del solo DAC. Fantastico. Gestire in modo intelligente consumi e configurazioni, è esattamente questo il suo di forza. Una perla di progetto intelligente, furbescamente "pensato". Comprenderlo aiuta a capire tante cosine, non soltanto a limitarsi nel dire che suona molto bene e basta in modo Eco off / turbo On / gain high, sia in SE che in bilanciato. Ovviamente disattivando turbo, inserendo eco, la qualità si abbassa, e si capisce perchè da quanto descritto. Il tasto Turbo aumenta la dinamica su tutto lo spettro, e non è un EQ mode. Altra cosa geniale. .
giuca70 Inviato 6 Maggio 2023 Autore Inviato 6 Maggio 2023 Procediamo in una paseudo recensione estesa anche su windows 10 e porta USB C 3.1 Gen2 da 10 Gbps massimi. . Inserendolo senza installare il suo driver con il suo programma, si avvertono i limiti imposti dal driver generico di default. Installando il driver specifico del 23.2.2023 dal sito del produttore, tutto cambia, ovviamente in meglio. Non possiamo gestire tutte le funzioni dell'app, ma si ha l'impressione che sia tutto abilitato al meglio perche' suona veramente bene, meglio sicuramente che senza il suo software: . . Anche i livelli visibili in gestione periferiche audio sono normalizzati, quindi consiglio di installare il suo software. . . I tasti a bordo DAC permettono sempre 100 livelli di fino volume. Sia in bilanciato che in SE il pilotaggio di cuffie come la Denon AH-D5000 (in versione custom) è notevole. Nessun problema anche in bilanciato con altre cuffie, nessun basso debordante. Merito del buffer doppio attivo col rail completo dello stepper DC/DC. Grande iBasso. Con le iem Monoprice planari M350 che in bilanciato con Hizids S9pro allungano troppo le note, debordando ilimiti del DF, qui con lui è tutto ok. Strano vero ? . Questo gruppo per me è di riferimento per "campionare" velocita', estensione, spazialità, dinamica, timbrica, controllo, esecuzione scenica e valutare piccoli dettagli, diversi strumenti nel loro contesto. Tutto ha la sua collocazione, nessun arteffato piacione, insomma un bel sentire. .
giuca70 Inviato 6 Maggio 2023 Autore Inviato 6 Maggio 2023 Rispolvero una aperta con driver in cellulosa da 50 mm rinnovata nei pads XL circolari in microfibra e bilanciata, la SHP 9000 Philips. Un carico un po' impegnativo per l'iBasso. . Una delle mie cuffie messe in disparte, in favore di altre, un po' come se fosse destinata al dimencatoio. Le migliori sorprese a volte escono fuori cosi'. Non sfigura affatto, anzi. Che sia merito del dongle o delle modifiche a suo tempo fatte sulla Philips... il suo driver da 50mm ancora ha da esprimere. Nessun problema di DF che va a brodo, lo stadio OPAMP detiene il controllo, è solo la parte DAC che va a 4 stadi a ponte. Roba da non credersi, un dongle ibridizzato nel funzionamento bilanciato. Impossibile da realizzare ? Nulla è impossibile. . . Ovviamente volume del pc al massimo, e tramite tasti possiamo andare oltre nei 100 step. Non stanca proprio, mantiene grande headstage, un suono potremmo dire matericamente piacevole esce fuori dal DC04Pro, con un volume che sembra non finire mai (non è possibile vedere a quanti step siamo da windows, pecca del software? Vi diro' ci sono molte cose che da audiofilo si puo' fare a meno.. una di queste è irrinunciabile, il buon suono. E qui c'è, se manca altro, pazienza)
giuca70 Inviato 6 Maggio 2023 Autore Inviato 6 Maggio 2023 Il tempo porta consiglio, dissero gli antichi. Quest'altro abbinamento, snobbabile a priori, è invero un'altra bella sorpresa, alta efficienza unito al buon suono. .
ivanouk Inviato 8 Maggio 2023 Inviato 8 Maggio 2023 Bell'oggettino. Una curiosita', perche' non il DC06? Al medesimo costo ha anche un po' piu' di potenza.
giuca70 Inviato 8 Maggio 2023 Autore Inviato 8 Maggio 2023 La scelta è voluta ricadere sul doppio chip Cirrus Logic 43131 (con ESS ho gia' S9pro, anche se lo usa mio figlio). E sul doppio buffer RT6863 in alta corrente fino a 100 mA in uscita. Quind 2 motivazioni in una. Anzi 3, MQA non mi interessa minimamente. E poi ci sono i 10 Volt di rail, che per un dongle usb vorra' pur dire qualcosa. Per la potenza di targa del DC06, seppur leggermente superiore, è la corrente che si "ascolta" con le basse impedenze. Perdona l'analogia del paragone "assurdo", ma ho più cuffie a bassa impedenza che a media impedenza. La Denon viene pilotata degnamente, mentre con l'S9 pro qualcosa non convinceva completamente. Diciamo che 100 mA sembrano pochi, in realta' credo si possa arrivare poco oltre per pilotare un driver cuffia dinamico. Non so a quanto si arrivi con driver AMT. Mi fermo alle poche conoscenze che ho acquisito nel tempo. Finora pero', questo chippetto piace parecchio. Ti diro' stavo pensando di prendere un hub USB che gestisca trasferimento dati e PD insieme, ma alla fine mi son detto riesco a farci anche 3-4 ore con un drain del 35-45% di batteria. Mal che vada, 15 minuti di FAST ricarica e via.
giuca70 Inviato 8 Maggio 2023 Autore Inviato 8 Maggio 2023 E' la volta della Monoprice M1060C ex chiusa, da un bel po' in versione semiaperta con stampe 3D dei Cup. Un carico facile, 18 Ohm ed efficienza bassina. La va che è un piacere. High gain, turbo on (è un gain ulteriore) volume 60 su 100. In bilanciato ha un controllo perfetto, nessun sbrodolamento, come sia possibile ancora me lo domando... Lo stadio in corrente del buffer è anch'esso a 4 stadi, in teoria 2 sarebbero per il SE e 4 per il bilanciato. A meno che il rail di 10 V tramite un sistema di switch adatto, porti anche in SE il rail a 10 Volt. Ho la netta sensazione che il quad opamp sia a coppia di 2 e funzioni sempre in SE con rail 10 Volt. In ingresso il segnale del quad dac se gli arriva in SE o in bilanciato, migliora nel secondo caso avendo maggiore swing in tensione. Anche se non sarebbe facilmente ammissibile... A mio personale avviso è questo il motivo che giustifica un suono perfetto anche in bilanciato. Di fatto come dicevo è un sistema intelligente di realizzare un dongle ibrido bilanciato e SE nello stadio opamp. A meno semplicemente sia un opamp eccellente se collegato a ponte mantenga un DF di tutto rispetto, semplicemente. Fose è quest'ultimo il reale caso, considerato i 4 Volt rms in bilanciato. . In effetti attivando il tasto ECO si ha il bypass dello stadio opamp, e la musica cambia, si avverte il quad dac in configurazione bilanciata con le derive del controllo driver, cioe' il DF peggiorativo che odio. Con la M1060C viene fuori questa cosa in modo netto, per il carattere rivelante che ha questa cuffia. Il basso di batteria di Ikaban dei Nu Co Ensemble ne' da' prova evidente, nei 2 modi operativi. . Musicalmente in bilanciato suona meglio, e non si odono note lunghe o fuori controllo alcuno, anche nel sub basso, che rimane abbastanza convincente, ben frenato e materico. E' effettivamente la prima volta che piace ascoltare (con notevole sorpresa) in bilanciato, e con un accostamento fuori dal comune. Esattamente dai tempi di un bel VHF 1.3 in versione bilanciata e senza X7R di controreazione (seppur questa era veramente minima, e con cuffie ben più particolari avute all'epoca. Ho bilanciato quasi di tutto, anche un beta22 autocostruito in tanti mesi se non anni, pero' le derive nel controllo del basso erano molto evidenti. Fu l'unico ampli di cui riuscii a fondere una scheda per amplificare anche la massa (massa attiva), per un errore madornale. Poco male. Il beta22 che vi ho cennato era un 2 telai vecchia maniera, da salotto. Questo iBasso è... grande meno del display lcd col quale avevo realizzato una scheda a controllo volume a rele' da 64 scatti. Smd, small micro device. iBasso. Sono passati decenni, non è un paragone di ascolto, è solo un confronto dimensionale.
giuca70 Inviato 8 Maggio 2023 Autore Inviato 8 Maggio 2023 . Un gruppo che ha nel suo modus, un cambio repentino di tonalità, strumenti, tempi. Una resa sonora pari passo col piacere di ascoltare dimenticandosi di cosa è attaccatto al cavo cuffia. . . Tutt'altro genere il maestro Ennio. Grande respiro, molto estesa la scena. Si potrebbe ascoltare con più enfasi, certamente. Qui l'unica cosa che passa è un bel sentire in liberta' e liberi da amplificatori ben più grossi e carrozzati, senza rimpianto. E' valutato 5 stelle su 5, in un noto blog. A ragion veduta aggiungo. Monolith M1060C in versione semi open e bilanciata in rame/argento multifilare --> iBasso DC04 Pro --> iBasso UAC --> flusso hires
giuca70 Inviato 9 Maggio 2023 Autore Inviato 9 Maggio 2023 Giusto un test, una prova, la curiosita' di pilotare la AMT... che finora ha visto un ral in tensione di circa 30 Volt totali, dunque 15 Volt duali, i Volt RMS sono inferiori, e lo swing in tensione 10 volte superiore. Un confronto impari, a priori, con questo iBasso. Ovviamente il volume è 80 su 100, per ascoltare a medio volume, 85 su 100 già la dinamica di questo driver si comincia ad intravedere. Ma siamo a 32 Ohm di impedenza cuffia, quindi non è tanto il voltaggio che serve, ma la corrente... siamo a bassa impedenza. L'opamp in questo caso serve, eccome. Il test serve a imprimere un dato di fatto: se metto ad ON il tasto ECO (bypass opamp) il basso si asciuga, si snellisce, e sembra che l'insieme del contesto sonoro abbia più coesione, ma siamo ben lontani dal suono materico della AMT. Se metto ad OFF ECO (riattivo l'opamp) di colpo il basso diventa piu' corposo (materico è un altro livello), e la coesione del contesto sonoro viene sbilanciato verso il basso (di frequenze). Medi e acuti si definiscono un po', ma rimangono ancora non eterei, stagliati nello spazio. Queste differenze, seppur minime, sono evidenti ad un orecchio ormai abituato ad ascoltarla in altri modi. . Ibakan dei Nu Co Ensemble, solito brano con un rollare di basso batteria pronunciato. Manca qualcosa, manca una maggiore spinta. E' innegabile questa affermazione. Chiunque ne sarebbe straconvinto. E si, qualcosa di sicuro manca. C'è qualcosa che non puo' convincere. In SE l'iBasso mostra i suoi evidenti limiti, pero 'fino ad certo punto. Il basso del driver è corposo, l'headstage meno presente, le voci splendide e avanti, gli acuti un po' "velati". Comunque la fa suonare, non in maniera eccellente, ovvio. E questa è già una cosa "diversa". L'S9 pro nun cia fa', manco ve lo dico. La curiosita' è nel pilotaggio bilanciato, che a questo punto mi spinge a bilanciare la AMT, per dovere di curiosita' mia. E vado contro quello che era l'ostracismo verso il bilanciato, anche sulla AMT che finora in SE e gli ampli con oltre 1,5 watt su 32 Ohm suona molto bene, anzi dimostra una tridimensionalità finora mai ascoltata con altre cuffie, ben oltre quella della HD800. Seguiranno impressioni su questa incognita. Chi vincera' ? Non mi aspetto il miracolo. A volume 100 (il massimo) l'iBasso non da' il minimo cenno di distorsione o di altre stranezze. La Amt viene smossa, con la sua camaleontica velocita' (nel senso che insegue quello che le viene dato in pasto senza scomporsi) fa il resto. Il volume è alto, comunque, e questo connubbio per quanto bizzarro, si lascia ascoltare con una certa meraviglia, se si pensa alle forze in gioco del DC04Pro. . Giusto per paragonare un brano che con altri amplificatori ha il suo dispiegamento strumentale nello spazio - Tool - Schism - Lateralus Un continuo e repentino cambio di quantum e strumenti, il driver AMT avverte i limiti nell'attacco molto veloce e nei repentini cambi esecutivi, lasciando qualche lacuna (spazi apparentemente "vuoti" come la mancanza di articolazione strumentale ) che diversamente con altri accostamenti sono presenti e veramente incisivi. Invece il basso della batteria è preciso, molto veloce e ben articolato. la curiosita' di ascoltarla in bilanciato, se tanto da' tanto, mah vedremo...
giuca70 Inviato 10 Maggio 2023 Autore Inviato 10 Maggio 2023 Una nota di chiarimento: la profondita' della Monoprice AMT, nel pieno di una generosa ariosita' e completezza nel messaggio musicale, rimane confinata ad amplificatori discretamente performanti, almeno in SE con l'iBasso non si va a nozze, sia chiaro. Ci aggiorneremo quando arrivera' un nuovo connettore TRRS Shure.
giuca70 Inviato 11 Maggio 2023 Autore Inviato 11 Maggio 2023 Passiamo alle app dedicate alla riproduzione del formato DSD e quanto altro, condizione di ascolto 1More Triple driver connessione bilanciata. Hiby Music settandola inizialmente per HQ USB ON e usb performance ON, formato DSD nativo, qualche altra cosetta tipo volume software e quello che più vi piace, mettiamo in esecuzione anche iBasso UAC (che gestisce l'hardware del DAC iBasso) si ottiene una riproduzione superba dei file DSD, di qualche buon flac anche qualche ben inciso mp3, se proprio volete saperlo. Qualche hiss nel cambio di formato d'origine di troppo. Tant'è, si paga la rielaborazione con % cpu per aumentare la risoluzione del formato già elevato dsd. UAP USB Audio Pro opportunamente settata, fa qualcosina in meno di Hiby come varieta' di settaggi, diciamo che forse sono un po' piu' "esoterici", nessun hiss nel cambio di formato origine (dsd, hires, altro). iBasso UAC anch'essa in esecuzione per gestire l'hw del dac iBasso. Pulizia e definizione senza picchi da rielaborazione hw della cpu del telefono. Sicuramente un buon ascolto. Chi suona meglio ? Hiby esalta la dinamica, come se qualcosa o qualcuno ne esaltasse le musicalità, mettendo in risalto tanti piccoli particolari, come una spizzicata di chitarra. UAP da' la sensazione di lasciare il più inalterato possibile il pezzo sonoro. A primo ascolto, i tanti piccoli spizzichi di corda chiatarra sono meno evidenti. La 1More col suo supertweeter li mette li' in evidenza, e con Hiby forse sono pelo eccessivi, e alla lunga un pochino fastidiosi, su alcuni punti più acuti del pezzo. Alla fine chi preferire ? Hiby per la maggiore quantita' di dettaglio, che potrebbe sembrare artificioso, pero' le spizzicate stesso pezzo con Hiby ci sono, con UAP passano quasi inosservate. Questione di gusti e momenti. Hiby utilizza potenza processore per migliorare il trattamento del flusso campionato, aumentando la banda usb disponibile, questa cosa si avverte sonicamente, e non è quello che sembra una distorsione, riesce a tirare molto più dettaglio di UAP, anche da un file flac o mp3. Con Hiby aumenta il consumo di batteria, evidente segno che la cpu viene utilizzata per dare il suo contributo. Con smartphone di fascia medio bassa lasciate perdere, sentirete solo hic e perdite di sincronismo. Alla fine, è tutto soggetivo, nulla è formulabile come scienza esatta. All As is, tutto secondo le mie povere sintesi da sordolo appassionato di piccole e variegate cosine.
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