SimoTocca Inviato 23 Ottobre 2023 Autore Inviato 23 Ottobre 2023 E vi dico: il risultato dell’ascolto è stato semplicemente “mozzafiato”! E…so di scrivere una cosa enorme..di fare una affermazione perentoria.. ma ecco un risultato di questo tipo va al di là di ogni mia più rosea aspettativa! Sono rimasto incollato alla poltrona per un’ora e mezza, dopo i primi due minuti ascolto (doveva essere un breve test di ascolto all’inzio..) perché dal mio salotto sono stato portato pari pari di peso nella sala londinese della Philharmonia e… sono rimasto zitto e buono nella prima fila di platea come fossi un intruso venuto da un altro pianeta, da un’altra dimensione dello spazio tempo .. ed effettivamente lo ero! Nei momenti di pianissimo rimane la sensazione di sentire il singolo strumento che suona sul palco e, nel caso del flauto, il suono si libra in tutte le direzioni.. Nei momenti di fortissimo, le percussioni (gong, timpani, grancassa, campane vere..) fanno vibrare tutto il corpo … La sensazione di essere davvero proprio lá, in platea nel teatro ai Banks del Tamigi, è fortissima…quasi straniante, Mai ascoltato niente del genere fino ad ora… L’applauso del pubblico, meritatissimo, alla fine del concerto (è una registrazione live) mi ha impressionato perché il battimani era anche “fisico”, come succede dal vivo a teatro, quando si battono forte le mani per applaudire ma anche con i piedi di batte terra…per aumentare il rumore di approvazione.. E così era all’ascolto a casa mia ieri sera.. FANTASTICO!!!
SimoTocca Inviato 29 Ottobre 2023 Autore Inviato 29 Ottobre 2023 Stasera ascolto un album bellissimo, segnalato per il 50simo anniversario anche in apposita discussione da @one4seven. Head Hunters… cacciatori di teste …il capolavoro di Herbie Hancock…. Un album in cui il Jazz si sposa al funky, al rock e all’elettronica… Erano anni in cui diversi geni assoluti del jazz, come Miles Davis, avevano iniziato le loro sperimentazioni di mix, di crossover, insomma… si erano aperti alle sperimentazioni in cui un solo genere musicale “andava stretto”. Avevo attaccato l’ampli MegaHertz Guerra per cui ho indossato la cuffia Audeze CRBN e il solito giubbotto Vest… Ebbene: l’impatto dinamico è ovviamente …più che coinvolgente: infatti è…sconvolgente! Ma non è solo questione di “bassi” profondi ed impattanti, anzi! Con la CRBN è questione anche di riconoscere ogni singola percussione che suona, in alternanza, Bill Summes, non solo quelle più comuni , ma anche quelle “più esotiche” come congas, shekere, balafon, agogô, hindewhu! E poi la meraviglia di avvertire bene quando Bennie Maupin suona il sa tenore e quando passa al sax soprano oppure al saxello. E, sottolineo ancora una volta, che è la spazialità tridimensionale quella che stupisce quando si aggiunge il Vest anche alla cuffia Audeze, certamente più convenzionale della RAAL… Insomma un accessorio mica da poco il Vest… 1
SimoTocca Inviato 31 Ottobre 2023 Autore Inviato 31 Ottobre 2023 Insomma…questo Vest 3, con il suono aptico, cioè fisico, per i sub bassi, è un complemento notevole per chi ascolta in cuffia. Con la RAAL si rivela un completamento addirittura essenziale, perché non solo dá “impatto fisico” sui bassi, ma aumenta la sensazione di totale immersione nello spazio tridimensionale… Ma il Vest3 sembra un eccellente completamento anche per cuffie che di bassi non hanno certamente “carenza” come la Audeze CRBN. Non solo perché la trasmissione fisica del suono al corpo aumenta la sensazione di impatto fisico, ma anche perché, anche in questo caso, migliora non poco la sensazione di “palcoscenico”, che per esempio, in questa cuffia, da abbastanza piccolo e molto focalizzato, diventa spazioso e profondo. Poi, ovviamente, non trasforma la CRBN in una cuffia spettacolare, per lo spazio, come la RAAL, ma ne migliora parecchio le performances proprio sulla spazialità tridimensionale. Non male.. non male..😉
SimoTocca Inviato 31 Ottobre 2023 Autore Inviato 31 Ottobre 2023 Negli ultimi due posts ho parlato, senza sottolineare il passaggio, del fatto che ho provato il Vest3 in associazione non solo con la RAAL, ma anche con l’elettrostatica CRBN di Audeze, usando la stessa catena DAC e preampli, cambiando ovviamente il finale che è appaiato un MegaHertz Guerra… E ho postato quindi confrontare con la stessa sorgente, il DAC Berkeley, e lo stesso Preampli, i diversi risultati con due cuffie diversissime anche per tecnologia (apertissima, anzi “spalancata”, e a nastro la RAAL, elettrostatica e aperta (ma concepita quasi come una “chiusa”) l’Audeze. Due ascolti certamente molto diversi… ma che entrambi regalano emozioni grandi…
SimoTocca Inviato 11 Novembre 2023 Autore Inviato 11 Novembre 2023 Aggiorno il Thread con alcuni avvenimenti accaduti nell’ultima settimana. Essendo uscito un aggiornamento per il Vest, l’ho scaricato usando la mia App sull’iPad… ma poi nel riaccenderlo il Vest …è morto! Dopo alcuni tentativi ho contattato la casa madre via mail… dopo due ore la loro risposta: si può organizzare una videoconferenza per domani con l’ingegnere capo? Beh, sì certo.. Video conferenza fatta, e mi viene chiesto di inviare il Vest a spese dell’azienda in sede (Olanda) mentre mi viene inviato un Vest nuovo.. Tutto fatto, a costo zero, e la sostituzione è arrivata in due giorni! Roba che a raccontarla uno non ci crede!! Troppa efficenza! Un bel 10 alla Woojer!! Servizio degno di Amazon dei migliori tempi (al suo esordio…in Italia.. anche adesso va bene, ma prima era una meraviglia a cui in Italia non eravamo abituati…ecco la Woojer è stata così rapida ed efficiente che … 10 e lode!).
SimoTocca Inviato 11 Novembre 2023 Autore Inviato 11 Novembre 2023 Detto questo… ho aggiornato il nuovo giubbotto Vest … ed era importante farlo! Perché con il nuovo software è stata migliorata la prestazione audio: cioè si può,scegliere, adesso, il taglio di frequenza su cui agiscono i suoni “aptici”, cioè la vibrazione… Io stamani l’ho impostato su broad…una banda che arriva fino a 200 Hz….non si ascoltano con l’orecchio, il Vest rimane muto!, ma si “ascoltano con le ossa e i muscoli.. Esperienza ancora migliorata, se possibile… Indossa stamani di nuovo la Raal che è la cuffia per cui ho preso il Vest. La sensazione di spazialità, e i bassi tattili, sono ancora più accentuati, ma in maniera assolutamente “naturale”, tanto che sembrano venire dalla cuffia… o meglio… dall’ambiente circostante alla mia poltrona… Un effetto “magico”… che tutti i cuffiofili esperti, come @MCnerone e @best56 dovrebbero provare in associazione alle loro cuffie… iniziando dalla Raal… ma non fermandosi solo a questa! Rimane da dire che forse proprio con la Raal la magia è realizzata al meglio… E, si badi bene. Con qualunque musica si ascolti! Con la classica, anche solo musica per archi, senza percussioni o strumenti “bassissimi”, ecco che la magia rimane e anzi… sembra ancora più “magica” in quanto in attesa. È lo spazio intorno che si apre e diventa “musica”, come ascoltare i diffusori? Nooo, meglio! Come ascoltare nel Metaverso! Proprio ieri Jarre, noto musicista e compositore di musica elettronica, magnificava l’avvento delle nuove tecnologie per essere finalmente immersi nella musica…. E pensare che c’è chi è rimasto al vinile…😂😂
SimoTocca Inviato 11 Novembre 2023 Autore Inviato 11 Novembre 2023 Dicevo cuffiofili esperti, perché il giochino con i subbassi del Woojer non è “plug ‘n play”, cioè infila lo spinotto e ascolta… Ma appunto occorre una serie di passaggi e di regolazioni che ancora, con il Vest, non sono proprio alla portata di tutti (per attrezzature audio che occorrono e per la necessità di fare regolazioni fini, ad iniziare dal ritardo sui bassi da regolare e la loro intensità rispetto al volume audio della cuffia, autonoma e non attaccata allo spinotto del Vest… ovviamente..). L’effetto di ascoltare “dal vivo”, o comunque in una maniera tridimensionale, tutti i soliti album “normali”, cioè gli stereo concepiti per i diffusori.. è semplicemente “sorprendente”… ogni volta… Anche per album straconosciuti e già ascoltati su diverse cuffie e diversi impianti con diffusori (a casa mia, certo, ma anche alle mostre audio..). Questo album, che adesso ascolto in HiRes dalla Raal SR1a + Vest3, l’ho ascoltato come disco in vinile..girato su un “girapadelle” da 150.000 euro che alimentava poi l’ impianto milionario a valle (multiamplificazioni e casse Kharma, il modello più grande..). E… se dicessi che solo adesso… qui a casa mia, con le Raal affiocate dal Vest, ho l’illusione di ascoltare la jazz band in oggetto …dal vivo!
SimoTocca Inviato 11 Novembre 2023 Autore Inviato 11 Novembre 2023 E la “magia” continua con un vecchio album registrato dal vivo, inizio anni ‘60, un album molto bello dal punto di vista artistico… ma come audio..fino ad ora..non mi aveva detto chissà cosa… E invece stamani..mi pare di essere sotto il piccolo palcoscenico.. L’effetto basso solo a sinistra e batteria solo a destra… tipica di quei primi anni della stereofonia..era un po’ fastidioso e “straniante”… anche ascoltato con i diffusori… figuriamoci in cuffia.. Eppure stamani mi sento immerso nel piccolo teatro del concerto… manca solo il fumo delle sigarette (in quegli anni ai concerti era ammesso fumare nel locale… e lo facevano quasi tutti!.. e lo dico perché a Parigi solo da pochi anni è stata applicata la legge europea di divieto di fumo nei locali chiusi… e mi sono trovato in piccoli club ad ascoltare musica respirando più marlboro rosse che ossigeno..quindi immagino allora ..). Una magia sonora che ha quasi dell’incredibile… anche gli applausi intorno..che pure sono privi di subbassi…suonano adesso naturali…veri…
SimoTocca Inviato 11 Novembre 2023 Autore Inviato 11 Novembre 2023 Rimango sul Jazz… ascolto un album appena uscito (ieri) su Qobuz in formato HiRes 24/96… È un Trio jazz danese …mi ha attirato molto la copertina (ultimamente poche belle copertine! Ma perché? Con tutti i giovani grafici bravi che ci sono in circolazione!) E il titolo … Scomparsa..in italiano… Disappareance… "Every man has two deaths, when he is buried in the ground and the last time someone says his name" ha scritto il grande Ernest Hemingway Ma, al contrario di quanto si posso pensare, questo album è più una celebrazione della gioia di vivere, proprio alla luce del realizzare che la vita ha una durata effimera… Bello…ben registrato… ascolto fantastico con l’accoppiata Raal e Vest… Intanto il pianoforte suona “vero”, percussivo quando lo deve essere, fluido e liquido in altri passaggi.. ovviamente il basso e le percussioni con il Vest acquistano corpo e danno impatto fisico e sensazione di realtà acustica… Ma forse è proprio il pianoforte che in qualche maniera beneficia dei bassi tattili. Perché acquista, “senza parere”, cioè senza sensazione di artificialità, un corpo che è quello reale, dal vivo… la cassa di legno e metallo oltre le corde e martelletti… cosa in cui il vecchio digitale dei CD peccava immancabilmente…solo corde e martelletti faceva sentire… Me ne sto beato ad ascoltare da questa nuova prospettiva un album assolutamente piacevole..
SimoTocca Inviato 11 Novembre 2023 Autore Inviato 11 Novembre 2023 Sì lo so..potevo ascoltare anche qualcosa di più recente..eppure questi album rimasterizzati, rimixati anzi a dire il vero, dai nastri originali, fanno suonare i Beatles belli e attuali.. moderni anzi… Le canzoni “psichedeliche” come I am the Walrus di Lennon, suonano così bene che sembrano registrate ieri! È sorprendente anzi ascoltare la voce di Lennon così diversa da quella più melodica e “mielosa” di McCartney … che sì, lo sapevamo già..direte voi.. ma ascoltarle adesso con questi dettagli vocali, questa differenza balza agli orecchi così evidente che..sembra una cosa nuova! Per non parlare poi delle varie percussioni, rumori elettronici che prima erano in secondo piano.. come in Magical Mistery Tour… Merito della recente rimasterizzazione…certo!… ma merito anche di questo sistema che fa ascoltare da una parte i dettagli più minuziosi e nascosti e dall’altra fa godere di un “suono d’insieme” panoramico e tridimensionale …che…dai, è incredibile! Se non lo stessi ascoltando adesso… ecco..non avrei mai pensato di poter ascoltare i Beatles con questa qualità audio! E questa sensazione immersiva… metafisica…rende giustizia ai brani psichedelici come mai prima di ora… nel senso che li fa capire..come struttura musicale e compositiva, li fa capire nella loro genialità..che spiega perché sì..ancora adesso si ascoltano i Beatles!
SimoTocca Inviato 12 Novembre 2023 Autore Inviato 12 Novembre 2023 Anche i Dire Straits..no, non sono “roba recente”… Ma anche i loro successi sono usciti recentemente in una compilation in HiRes 24/192…. E allora, via un ascolto lo meritano…no? Con questo album alzo da tre tacche a quattro il volume dei bassi… Queste regolazioni “fini” non sono necessarie per ciascun album… ma.. ecco… con la classica in genere 3 tacche vanno benissimo…. E in genere anche con il Jazz… Con il Rock, su alcuni album, il volume a 4 dà un coinvolgimento maggiore senza esagerare con la manopola… ma giusto per essere sottoposti all’illusione del giusto impatto dinamico sui bassi.. D’altra parte la regolazione, direttamente dall’iPad che ho fra le mani come telecomando per Audirvāna, mi consente aggiustamenti immediati senza alzarmi dalla poltrona.. Con il Rock, ecco non è una regola, ma i bassi “punchosi” sono più piacevoli e quindi …ribadisco il “senza esagerare” (una sola tacca in più, 4 invece di 3), via con la manopola.. E anche i Dire Straits sono serviti..nel cosciotto!
SimoTocca Inviato 12 Novembre 2023 Autore Inviato 12 Novembre 2023 Anche con gli Eagles, e il loro classico album Hotel California, l’effetto è sorprendente: le voci sono così “staccate” dal resto degli strumenti della band, sono così scolpite nello spazio, come mai avevo ascoltato prima (e dire che sì, in oltre 35 anni di mostre HiFi visitate, questo è un album fatto “girare” per dimostrare impianti con i fiocchi ( l’ultima volta l’ho ascoltato al Munich HiEnd di quest’anno, sia nella stanza dei famosi diffusori Martens che dei diffusori Magico, sempre roba da mezzo milione di euro o giù di lì.. ) ma ecco…questa chiarezza, questo impatto, questa definizione spaziale non l’avevo ancora mai ascoltata!
SimoTocca Inviato 12 Novembre 2023 Autore Inviato 12 Novembre 2023 Sì, lo so…esistono registrazioni migliori per fare i “tests” …ma ho sempre trovato che sia una cosa senza senso usare registrazioni perfette per testare gli impianti e poi “rimanere” delusi nell’ascolto degli album migliori per qualità artistica, insomma quella che in termini medici si definisce la “real life”, la realtà di tutti i giorni e non la realtà controllata di un esperimento di laboratorio.. Ecco a me piace condurre ascolti su album “della real life”, non su album perfettini.. ma che poi non si ascoltano mai a casa propria..
SimoTocca Inviato 12 Novembre 2023 Autore Inviato 12 Novembre 2023 È sempre per rimanere in tema e “provare” l’insieme con una canzone famosa, difficile da riprodurre, ascolto Desperado sempre degli Eagles… Difficile dicevo perché all’inizio c’è solo il piano di e la voce solista di Glenn Frey e stamane avverto ogni singola inflessione vocale dell’introduzione, ma avverto anche il pianoforte con una naturalezza di timbro ed una focalizzazione spaziale inaudita! E poi..con il secondo ritornello entra il basso a destra e il synth sulla sinistra e nella terza ripresa di Desperado poi entrano i “coretti” con le voci di Bernie Leadon, di Randy Meisner, di Don Henley e di Don Fender … e poi solo il “all alone”..ecco, dopo entrano le chitarre, la batteria, il basso. Se poi si lascia “scorrere l’album”, la canzone successiva è One of these nights, dove al contrario l’orchestrazione è complessa fin dall’inizio, con basso e chitarre subito in evidenza…ecco si capisce anche il “genio” creativo degli Eagles… Un ascolto molto bello…
SimoTocca Inviato 12 Novembre 2023 Autore Inviato 12 Novembre 2023 Fra gli album che in cuffia si ascoltano con una sensazione spaziale un po’ strana ce ne sono molti di Jazz dei primi anni ‘60. Dove i principi della stereofonia sono stati applicati con “l’accetta”… Prendiamo il famoso my Favourite Things, dove Coltrane col suo sax è “relegato” solo a destra…nella versione stereo che circola… Ora stamani ascolto questa rimasterizzazione Mono…come nasceva all’inzio. e dove in realtà qualcosa è stato cambiato … ma..ecco, sorpresa… all’ascolto con la RAAL non è Mono! È come se fosse in stereo modificato..che però con una cuffia tradizionale..suona sempre un po’,strano.. Ma… ma con le RAAL e il Vest… ecco che anche l’ascolto di questo album, di grandissimo valore artistico, torna a risultare piacevole e naturale. In qualche maniera il sax, riesce ad essere più centrale, non solo innaturalmente a destra…ma lo spazio non non è “dentro la testa” come per le registrazioni monofoniche in cuffia! Noooo! È una specie di magia e di mistero… Come si realizzi la cosa…ecco.. penso sia per le “vibrazioni aptiche”, e cioè che sia il corpo a dire alla mente che no, il sax non è solo a destra, perché vibra anche a sinistra.. e ..boh?? So solo che anche questo ascolto è molto diverso dal solito e che dà soddisfazione piena..
SimoTocca Inviato 12 Novembre 2023 Autore Inviato 12 Novembre 2023 Per esemplificare le cose: fino ad oggi in cuffia potevo ascoltare solo la versione “stereo stereo”… perché la versione mono suonava “fra le due orecchie”… Ora se confronto la versione Mono (di sopra) con questa Stereo che ascolto adesso.. Ecco.. sono due declinazioni diverse dello spazio…ma entrambe naturali..belle..
SimoTocca Inviato 12 Novembre 2023 Autore Inviato 12 Novembre 2023 Chiudo la carrellata di ascolti con l’album delle Overtures di Rossini della London Symphony Orchestra diretta da Claudio Abbado. Un album che conosco a menadito (c’e l’ho in vinile originale di quegli anni ‘70, in CD, in CD Collezione Cofanetto, e adesso in HiRes 24/192 appena rimasterizzato dalla DG. Un album dal suono abbastanza sgradevole in CD …chissà perché …meglio in vinile…ma.. ecco.. in formato HiRes 24/192 molte cose cambiano… e sembra tornare, se non proprio tutto a posto (gli archi sono sempre un pizzico troppo pungenti) , quasi tutto però sì.. E il livello di realismo e di dettagli che ascolto stamani col sistema RAAL + Vest è qualcosa che mette i brividi.. e dico davvero! Prendiamo la Gazza Ladra Il rullo del tamburo militare sulla sinistra, risposto dal tamburo militare piazzato a destra, nei primi secondi di ascolto, già basterebbe: è un rullo di tamburi “fisico”, reale! Come si ascolta a teatro in un posto di platea di prima fila… Ma poi è il pieno orchestrale che segue, con i fiati, le trombe e i timpani (tamburi grossi..hehe!) che dá la misura del fatto che sembra non esserci fine alla dinamica. E poi.. e poi ci sono i famosi crescendo orchestrali..fino al minuto 2:10. Poi torna il piano dei primi e secondi violìni a sinistra, che dal minuto 3:00 inizia a crescere portandosi dietro di nuovo tutta l’orchestra fino al minuto 3:40. Dal minuto 4:00 potete ascoltare sulla destra un oboe di una chiarezza timbrica e di una definizione nello spazio mai ascoltata prima. Al minuto 4:45 si unisce all’onorevole anche il flauto …e da qui inizia un nuovo crescendo con triangolo sulla sinistra che scandisce ogni passaggio, e di nuovo i tamburi militari..ma è la tromba sulla destra che emerge potente dal minuto 5:50 fino al 5:57. Al minuto 7:00 il flauto e l’ottavino ricamano la melodia, che torna a crescere dal minuto 7:35, con i due tamburi militari che tornano ad allenarsi a destra e a sinistra, poi il rullo dei timpani e poi tutta l’orchestra fino al gran finale… Una chiarezza, un dettaglio, una dinamica.. che a raccontarla… non ci credo quasi neppure io! Troppo! Così davvero siamo a livelli mai ascoltati fino ad ora.. Se ascoltate il crescendo della traccia, al minuto 1:20, capirete quello che dico: l’amalgama della grande orchestra è fatto da ogni singolo strumento, che si fonde nell’insieme del fortissimo orchestrale, eppure ogni strumento è ancora facilmente identificabile.
G.Carlo Inviato 13 Novembre 2023 Inviato 13 Novembre 2023 Sono anch'io in attesa del Subpac (se mai arriverà...) e nel frattempo uso un Woojer Vest della vecchia generazione: i comandi sono un po' rozzi, ma riesco ad ottenere il giusto contributo di bassi profondi che migliora nettamente l'ascolto in cuffia. Hai ascoltato questa Nona di Mahler? https://www.qobuz.com/it-it/album/mahler-symphony-no-9-live-bavarian-radio-symphony-orchestra-sir-simon-rattle/u15lka0bmi6rb
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