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Melius Club

La grande fuga dal PD estremista della Schlein


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Inviato

Era prevedebile, i liberal-democratici, riformisti e moderati del PD se ne vanno, dopo la svolta “far left” (di estrema sinistra, secondo la definizione del Wall Street journal) della Schlein.

Dopo Fioroni si aggiungono altri pezzi da novanta del PD, Andrea Marcucci, Enrico Borghi e, da ultimo, Cottarelli.

 

 

Inviato

Inutile girarci intorno i democristiani, dovunque collocati e con qualsiasi nome, rappresentano lo "zoccolo duro"  dell' affarismo in politica.

La presunta "fusione" tra socialisti e popolari ha portato ad un accordo al ribasso sui diritti del lavoro, con una azione politica ormai incapsulata nella logica dei "bonus", e ad un atteggiamento massimalista nell' appoggiare le istanze di diritti civili, sostenere i quali costa poco o nulla, e ad un europeismo "furbo" che appoggia a Bruxelles tutto ciò che possa costituire "vincolo esterno" atto ad imporre politiche impopolari in Italia, prima su tutte quella sulla immigrazione.

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Ben venga quindi un "fare ordine" nello scenario politico, ciascuno porti avanti le proprie idee, si assuma le proprie responsabilità e proponga a viso aperto il proprio programma elettorale "vero" (non quello di facciata) agli elettori e vinca il migliore.

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E, sia chiaro, se la attuale legge elettorale rende più complicato ad alleanze raccogliticce senza un vero collante interno di vincere le elezioni, ciò significa che è una buona legge. Si adeguino finalmente i partiti alla legge elettorale vigente piuttosto che pretendere il contrario.

  • Melius 1
Inviato
26 minuti fa, audio_fan ha scritto:

La presunta "fusione" tra socialisti e popolari ha portato ad un accordo al ribasso sui diritti del lavoro

Cioè cosa sarebbe accaduto di preciso, slogan a parte? 

Inviato
29 minuti fa, audio_fan ha scritto:

E, sia chiaro, se la attuale legge elettorale rende più complicato ad alleanze raccogliticce senza un vero collante interno di vincere le elezioni, ciò significa che è una buona legge. Si adeguino finalmente i partiti alla legge elettorale vigente piuttosto che pretendere il contrario.

Cioè scusami ma stai dicendo che i partiti dovrebbero fare esattamente ciò che stai stigmatizzando per il PD?
 

Inviato

Qui un passaggio fondamentale dell’intervista a Cottarelli pubblicata sul Corriere della Sera:

 

Non ha digerito lo spostamento del partito lontano dall’area liberal democratica. Ma qual è l’elemento che ha pesato di più in questa decisione, che più la divide dalla segretaria del Pd?


«Il tema dell’energia nucleare, il termovalorizzatore, il freno al superbonus, anche l’utero in affitto o alcuni aspetti del Jobs act. Ma questi sono temi specifici, non il tema fondante». 

 

Qual è allora il tema fondante? 


«Il ruolo del merito nella società e il peso che debba avere l’uguaglianza delle opportunità rispetto all’uguaglianza redistributiva. Entrambi sono importanti ma è il peso relativo che conta. Quando ho deciso di partecipare alla campagna elettorale del Pd sono andato a leggere il documento dei valori, l’ultimo che c’era, quello del 2008: merito e opportunità erano scritti con chiarezza. Nel documento del 2023 il merito era sparito, anche un po’ criticato. Ma non solo da lì». 

 

E da dove quindi?


«Dalla mozione che Elly Schlein ha presentato per la candidatura alla segreteria».

Inviato

Mi stavo preoccupando. Le sette di mattina e non avevo ancora letto un tuono di Roberto contro il PD.

Ero già pronto a scriverlo io per non turbare gli equilibri del pianeta, ma poi per fortuna è apparso.

Meno male

  • Haha 1
Inviato

Stanno venendo a galla per il PD i limiti di selezione della classe dirigente e di composizione delle liste elettorali. Scegliere nomi e persone le più disparate alla fine non funziona. Fare i casting per i politici "piace di più questo o quello al pubblico?!" non paga se non sul breve. Dispiace per Cottarelli; con evidenza hanno sbagliato a proporgli un seggio e lui ha commesso un errore anche più grande accettandolo. Non è più il tempo del candidato paracadutato.

Inviato

Canzoni, però così il PD diventa sempre di più un partito di nicchia.

Prima l’addio di Renzi e Calenda, poi la Meloni che sta facendo una politica di centro ed infine i democratici e riformisti del PD che se ne vanno.

Sicuri che un ritorno al PCI duro e puro, per di più in salsa LGBTQ-WOKE-ARMOCROMISTA-ZTL sia la ricetta giusta ?

Inviato
14 minuti fa, Roberto M ha scritto:

Sicuri che un ritorno al PCI duro e puro

Starei tranquillo. 

Inviato

è che a volte se semplicemente tacessero e basta

tipo la storia dell' egitto del gas e dei diritti 

come se quelli di prima e di prima e di prima e di prima avessero mai risolto 

qualcosa con regeni, che manco le nostre di porcate abbiamo mai soluzionato.

facile quaquaraccheggiare col cūlus al caldo

Inviato
21 minuti fa, aldofranci ha scritto:

Subito alle spalle di Tucidide ci sono le storie di cirino pomicino. 

Che non era e non è un fessacchiotto. Sindaco di Napoli,  ministro dell'economia, non è uno sprovveduto complottista.

Inviato

@Roberto M qui su melius c'è la fila per rimpiazzare cottarelli e altri :classic_laugh: :classic_laugh:

  • Haha 1
Inviato
35 minuti fa, Roberto M ha scritto:

Sicuri che un ritorno al PCI duro e puro

Te la faccio semplice: secondo i tuoi Donzelliani parametri di valutazione, il PCI di Berlinguer era un partito di sinistra tout court oppure di "estrema sinistra"?

 

appecundria
Inviato
17 minuti fa, audio2 ha scritto:

semplicemente tacessero e basta

Olio di ricino ne abbiamo?

appecundria
Inviato
38 minuti fa, Roberto M ha scritto:

Meloni che sta facendo una politica di centro

Effettivamente sta creando debito pubblico come se non ci fosse un domani, nelle migliori tradizioni centriste.


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