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Melius Club

Ultima Generazione. Disobbedienza civile non violenta contro il collasso ecoclimatico


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Inviato
11 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

qualcuno lo pensa, senza riflettere sugli enormi risparmi sulle emissioni che comporta...

Un risparmio, ammesso e non concesso che lo sia realmente, non elimina il fatto che una produzione di CO2 correlata esista, come per qualsiasi altra attività umana, cosa sia più giusto ridurre tra le diverse attività economiche diventa una scelta politica od economica. 

Inviato

@Jack Ho appositamente postato foto di case ALER in zona San Siro, a Milano, occupate (di nome e di fatto) da magrebini ed egiziani per circa il 90% delle unità.

Vediamo un po' dove si trovano i soldi per demolirle e ricostruirle, o per "efficientarle".

Secondo me stanno aspettando che cadano da sole. 

Inviato

Sui consumi energetici del servizio dati/tlc  qualche numero italiano: 

Un gestore primario consuma circa 0,7 TWh/anno (dato certo) 

Ammesso largamente vuoto-per-pieno che i gestori di pari estensione e mole di dati siano 10, arriviamo a un totale di 7 Twh/anno.

Assumiamo ancora più largamente che la quota energia spesa dagli utenti per usufruire di detti servizi sia pari al TRIPLO (e qui davvero sto bestemmiando tecnicamente a sfavore di tesi) arriviamo a 21 TWh/y 

Che corrispondono al 7% dei consumi elettrici*, che in totale cubano 300Twh/y e  poco più del 1,1% dei consumi di energia totale. 

Per amore di precisione si dovrebbe però valutare quanta energia i servizi di tlc consentirebbero di risparmaire, ad esempio riducendo le necessità di spostamento delle persone.

(Il "just-in-time" produttivo ed il terzismo spinto sono  invece energeticamente devastanti per la domanda di trasporto non raggruppabile che producono) 

 

* Uno studio di qualche anno fa stimava il 5% 

briandinazareth
Inviato
15 minuti fa, maurodg65 ha scritto:

Un risparmio, ammesso e non concesso che lo sia realmente, non elimina il fatto che una produzione di CO2 correlata esista, come per qualsiasi altra attività umana, cosa sia più giusto ridurre tra le diverse attività economiche diventa una scelta politica od economica. 

 

lo è in maniera notevole, basta ragionare un secondo su tutto quello che oggi possiamo fare senza spostamenti, produzione di carte, macchinari che consumano enormemente di più ecc.

a meno che non si intenda tornare a prima della scrittura... 

Inviato
9 minuti fa, Martin ha scritto:

(Il "just-in-time" produttivo ed il terzismo spinto sono  invece energeticamente devastanti per la domanda di trasporto non raggruppabile che producono

Quello che vado sostenendo da anni, ma poi mi si dice che l'industria moderna è più efficiente così, una sorta di delivery continuo avanti e indietro.

Nessuno fa più magazzino, neanche i dettaglianti. E allora vai di corriere, tanto h24 hai la roba. Si, moltiplica tutto per millemila articoli e hai creato l'ingorgo continuo che avvelena strade ed ambiente.

Inviato
1 ora fa, maurodg65 ha scritto:

Ma cosa vuoi convincere, in un condominio di quel genere, ma vale praticamente per tutti, il FV è inutile, i pannelli produrrebbero frazioni dell’energia necessaria anche solo per coprire i consumi elettrici attuali, anche senza considerare quella necessaria per riscaldamento e utilizzo per la cottura dei cibi, giusto l’isolamento termico potrebbe servire, per il resto ogni discussione sui risparmi ipotetici si dovrebbe basare sui costi dell’energia elettrica e senza nucleare non ne usciremo e finiremo nella mezza.

Lasciamo perdere i casi estremi, sebbene frequenti. Io parlo anche del piccolo fabbricato nel quale (con il consenso di tutti gli inquilini) la cosa più saggia da fare sarebbe demolire e ricostruire (con le cubature previste) anziché avventurarsi in problematiche e faticose ristrutturazioni. Gli strumenti urbanistici non lo consentono. 

Nel caso del condominio in foto, dovrebbe trattarsi di edilizia popolare/convenzionata, io penso che sia indegno, per un paese civile, fare abitare la gente in quelle condizioni, a prescindere dalle prestazioni energetiche del fabbricato, per cui qualcosa si dovrebbe fare. 

Inviato
21 minuti fa, Velvet ha scritto:

Si, moltiplica tutto per millemila articoli e hai creato l'ingorgo continuo che avvelena strade ed ambiente.

Privatizzato il profitto, socializzate le perdite: Intasamento, costi infrastrutturali, inquinamento, mancata ottimizzazione.

(Ci penso ogni volta che vedo, in zona industriale, i residui dei raccordi ferroviari che raggiungevano praticamente ogni singolo lotto e ogni singolo capannone, il porto e ovviamente la stazione. Ne restano in attività pochi km, il resto è una pestilenza di camion e white-van del c.zzo...)

Inviato
1 minuto fa, Martin ha scritto:

penso ogni volta che vedo, in zona industriale, i residui dei raccordi ferroviari che raggiungevano praticamente ogni singolo lotto e ogni singolo capannone, il porto e ovviamente

Ah sì, anche qui ogni industria degna di questo nome aveva il suo svincolo ferroviario con scalo.

Tu pensa che oggi nemmeno Electrolux che movimenta milioni di tonnellate di roba utilizza più il suo. Tir a manetta. 

Inoltre aver costruito migliaia di zone industriali in mezzo alle campagne e lontane dalle arterie di grande comunicazione è stato un altro colpo di genio italico. 

Inviato

@Martin PS quando ho fatto un giro in Germania lungo il grande canale merci che si snoda in zona Norimberga/Fuehrt mi sono quasi commosso nel vedere le chiatte portacontainer navigare placide senza rompere le bolas a nessuno. La differenza fra fare infrastrutture e pigliare per il culus il cittadino 

  • Melius 1
Inviato
3 minuti fa, Velvet ha scritto:

le chiatte portacontainer navigare placide senza rompere le bolas a nessuno

La fluitazione è un trasporto molto efficiente, certo presuppone la rinuncia a certe indispensabilità del tipo "mi servono 6 rondelle da 8 entro stasera".

In Italia non siamo favoriti dall'orografia ma buona parte del bacino del Po sarebbe navigabile.

 

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Interessante la tabella sulla "quota modale" di trasporto per vie navigabili TVN dei paesi UE, sorprende la Romania, mentre per gli investimenti % la "Kleine" Osterreich supera la Crante-Cermania. 

( il Danubio-blu non serve solo per il concerto di capodanno :classic_dry:

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  • Melius 1
Inviato

il risparmi energetico quando hai cambiato gli infissi si puo' avere con l'efficenza di caldaie e superfici radianti, siamo fermi da 80 anni in quel settore, c'e' la caldaia a condensazione poca roba, nessuna evoluzione, per fare un paragone nei computer è come essere fermi alle schede forate. 

Inviato
42 minuti fa, Martin ha scritto:

In Italia non siamo favoriti dall'orografia ma buona parte del bacino del Po sarebbe navigabile.

Quelle che avevamo le abbiamo in gran parte smantellate in nome del grande Dio della gomma (sponsored by King Agnelli 1st)

Mi vengono in mente i Navigli, il grande bacino del Po con relativi rami, i canali del Reno in Emilia, il Sile, il Bacchiglione, il canale Battaglia (ai suoi tempi la più grande idrovia artificiale d'Europa) e il sistema Noncello-Meduna-Livenza dalle mie parti...E chissà quante altre.

Tutta roba usata intensamente fino alla seconda guerra mondiale e poi lasciata andare in malora.

Così come abbiamo smantellato quasi tutte le tranvie che percorrevano le principali città capoluogo di provincia (vuoi mettere l'autobus Diesel con le gomme?).

Il famoso "cimitero dei Burci" (grandi imbarcazioni da trasporto merci su fiume tipiche del Veneto) in zona alzaia a sud di Treviso fa quasi venire da piangere.

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https://www.ilgazzettino.it/pay/venezia_pay/sono_rimasto_l_ultimo_barcaro-4969490.html

 

 

 

Inviato

@claravox basta che ce mettono il cambio a sti motori, solo l'audi ha avuto l'illuminazione ma siamo ancora alla lenta e alla veloce. 

Inviato
1 ora fa, Velvet ha scritto:

Il famoso "cimitero dei Burci" (grandi imbarcazioni da trasporto merci su fiume tipiche del Veneto) in zona alzaia a sud di Treviso fa quasi venire da piangere.

Ho fatto in tempo a vedere burci ancora attivi sul Sile, erano adibiti a trasporti di edilizia, sabbia di fiume, ghiaia, laterizio e avevano base al ponte di Musestre.

Il Sile ha alimentato per anni poderosi mulini e contribuisce oggi alla causa green con ben 3 centrali idroelettriche - la più vecchia delle quali è in pieno centro a Treviso (e un' altra è vicinissima al cimitero dei burci)

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In zona Veneto quanto a trasporto fluviale merita una citazione la grande incompiuta, l' idrovia Padova-Venezia che doveva collegare il porto con la zona industriale di Padova.

Manca il pezzo centrale, ma su alcune strade sono stati realizzati i ponti in previsione della cava dell'idrovia,  che ora sono ponti sul nulla.

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  • Melius 1
Inviato
3 ore fa, wow ha scritto:

la cosa più saggia da fare sarebbe demolire e ricostruire (con le cubature previste)


in Campania, in presenza di certe condizioni, c'è un bonus di cubatura aggiuntiva per aiutare a ammortizzare.

Inviato
8 minuti fa, appecundria ha scritto:

un bonus di cubatura aggiuntiva

Siete indietro.

Qui c'è da sempre il bonus, particolarmente per gli amici degli amici. 

Fai un piano in più (ops, che faccio, lascio?) e nessuno alza un sopracciglio 

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