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Melius Club

Le notizie da Bar (thread unico)


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Inviato

 

rialzo record dei tassi deciso dalla Banca centrale europea ha delle conseguenze immediate, altre a medio termine e altre difficilmente prevedibili

La Bce ha alzato i tassi di interesse dello 0,75 per cento, che vanno ad aggiungersi al precedente aumento di 0,50, portando il livello all’1,25 per cento. Una vera e propria stangata per chi deve pagare il mutuo.

L’aumento dei tassi Bce non avrà effetti sui mutui a tasso fisso già esistenti, ma potrebbero averne per i nuovi contratti e, soprattutto, per i mutui a tasso variabile. 

Secondo il Codacons, l’aumento dei tassi d'interesse di 0,75 punti deciso dalla Bce rappresenta una “mazzata” per le famiglie italiane che hanno acceso un mutuo a tasso variabile. Ipotizzando un mutuo da 150mila euro a 25 anni – una delle tipologie più richieste in Italia - e nel caso in cui l’aumento del tasso venga traslato interamente sul finanziamento, la rata mensile passerà dagli attuali 590 euro a 643 euro, con un incremento di +53 euro al mese, +636 euro all'anno.

Su un mutuo da 200mila euro, sempre a 25 anni, la rata mensile passerà da 787 euro a 858 euro, +71 euro al mese, +852 euro all'anno – analizza il Codacons.

 

Inviato

Be magari chi aveva fatto il mutuo a tv se lo poteva aspettare. Ubi commoda etc

Inviato

@luckyjopc un buon momento per incrementare gli aggravi ,non ho mutui per fortuna ne intendo chiederci.m chi li ha stipulati tra incremento energia riscaldamento consumi  e una famiglia con figli a scuola deve avere un budget oltre 5000 euro mese diversamente so caxx suoi

Inviato

1.25% ? Ma non rompano i c..., quando feci io il mutuo nel 2002 il tasso del variabile era intorno al 5% (e non parliamo del fisso).

 

Inviato

all’asilo mariuccia ci capiscono di più…

uno che ha 100’000€ di debito di sola inflazione al 10% e contando il vantaggio di solo quest’anno ne deve restituire 90’000 reali. Ne guadagna 10’000 e ne paga 1500 per effetto di inflazione e tassi.

Al 10% composto se continuasse così in circa 8 anni si azzera il valore reale di un mutuo trentennale e ci si lamenta pure 🤣

Chi lo sta prendendo stantuffato nel gnao è chi ha prestato 100’000 e ne perde 7500 all’anno di valore restituito.

  • Melius 1
Inviato

@Jack articolo del regime Rai news  dagli dell asino che vuoi da me? Scrivi al codacons dando del Somaro forse ti rispondono.

Inviato

E' un problema per chi ha stipulato mutui per immobili a tassi variabili.

Ma tenete presente che i tassi sono bassissimi e poi vorrei sapere chi e' il pirla che in questi ultimi anni ha contratto un mutuo a tasso variabile.

L'aumento del costo del denaro in realta' gravera' sulle aziende che rinnovano prestiti (fidi) di breve termine.

Su chi deve accendere oggi un mutuo.

Un alta inflazione e' una benedizione per chi contrae debiti.

A patto che il potere di acquisto rimanga stabile negli anni, se e' un privato.

 

 

  • Melius 1
Inviato

@akla non dicevo a te, sereno… si capisce che è un articolo, anche se ti suggerirei di specificarlo meglio, usando virgolette e corsivo e magari citando la fonte

Inviato
8 minuti fa, criMan ha scritto:

chi e' il pirla che in questi ultimi anni ha contratto un mutuo a tasso variabile.

Pirla dipende. Chi ha contratto un mutuo variabile si è ritrovato un interesse molto basso (vedevo sulle vetrine delle banche manifesti con offerte di mutuo anche intorno a 1%) soprattutto nel periodo iniziale, quando l'interesse grava su tutto il capitale. Se il tasso aumenta verso la fine, o comunque quando è stato reso buona parte del capitale, anche se il tasso sale dello 0.75 importa poco: nel lungo termine è andata comunque bene.

 

Inviato

Si, è chiaro che il discorso funziona meglio se le entrate sono parametrate all'inflazione, sennò si rimane un po nella teoria

  • Melius 1
Inviato

@Jack A proposito. Te come ti difendi dall'inflazione? Hai fatto qualche aggiustamento di portafoglio o strategia particolare?

Inviato

@criMan esattamente chi ha f⁰idi si gratta la testa insieme alle bollette e compagnia cantante ieri  parlando con alcuni amici imprenditori.. stanno gia pensando di delocalizzare perche' produrre  ora sta diventando antieconomico perdita secca

Inviato
4 minuti fa, akla ha scritto:

cosa che ho fatto Codacons

La Codacons non è degna di essere chiamata associazione consumatori. 

  • Melius 1
Inviato

@maurodg65 ergo che abbia compendi .mensili da far diventare  Briatore un homeless  in barca a remi  good luck

Inviato
10 minuti fa, newton ha scritto:

Te come ti difendi dall'inflazione? Hai fatto qualche aggiustamento di portafoglio o strategia particolare?

Mò sentiamo...

Inviato

Chi ha sottoscritto recentemente un mutuo a tasso variabile non è stato particolarmente intelligente, per usare un eufemismo. 

Ho sottoscritto un mutuo per un appartamento ai figli con un tasso fisso inferiore all'1%, pensare che potesse scendere al di sotto non era pensabile. A conti fatti mi hanno prestato il denaro e forse non restituiro' neppure il capitale nei prossimi anni.

Inviato
6 minuti fa, akla ha scritto:

ergo che abbia compendi .mensili da far diventare  Briatore un homeless  in barca a remi  good luck


https://www.wired.it/attualita/media/2019/09/12/strane-battaglie-codacons/amp/

 

 

Le più bislacche battaglie del Codacons, tra Marinelli, vaccini e Totti

Dai vaccini alle auto a guida autonoma, da Corto Maltese agli smartphone e al 5G, una rassegna delle più strambe iniziative intraprese dal Codacons negli ultimi anni. E non mancano le azioni contro calciatori, programmi tv, concorsi a premi e scie chimiche


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(foto: Stefania D'Alessandro/WireImage/Getty Images)

Con il discusso comunicato stampasulla Mostra del Cinema di Veneziacontro l'attore Luca Marinelli, accusato dopo aver vinto la Coppa Volpi di aver parlato di politica durante il discorso di ringraziamento, il Codacons è tornato a far parlare di sé, soprattutto in rete. La battaglia su Marinelli è solo l'ultimo caso di una lunga famiglia di obiettivi sparsicontro cui saltuariamente si intraprende un'iniziativa, con l'obiettivo esplicito o implicito di mettersi dalla parte di persone che abbiano potenzialmente bisogno di qualche forma di aiuto o assistenza legale, oppure (come più verosimile in questo recentissimo caso) per assicurarsi un po' di visibilità sui social network e sulle testate giornalistiche, esprimendo pareri forti e divisivi su questioni di attualità. Sì, il Coordinamento delle associazioni per la difesa dell'ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori dice di aver voluto dare voce alle "centinaia di messaggi"* che sarebbero arrivati al loro sito, ma in ogni caso i consumatori con Venezia c'entrano poco.*

Accanto a tante **battaglie **del tutto sensate e sacrosante per la tutela di consumatori e utenti, nel corso degli anni ce ne sono state altre assai meno comprensibili. Abbiamo messo insieme qui una rassegna dei casi a nostro giudizio più bislacchi, prendendo spunto proprio dalla vicenda Marinelli.

Il Codacons contro i vaccini

Anche se ufficialmente e formalmente il Codacons ha sempre rifiutato l'appellativo di NoVax, scagliandosi contro chiunque accostasse l'associazione al movimeno antivaccinista, è un fatto che tanti comunicati e battaglie siano state in linea con le tesi sostenute proprio dai più critici nei confronti delle pratiche vaccinali. Oltre alla partecipazione del proprio presidente Carlo Rienzi a iniziative mediatiche in compagnia delle più note personalità italiane dello scetticismo vaccinale **– **da Stefano Montanari ad Antonietta Gatti, passando per il presidente dell'ordine dei biologi Vincenzo D'Anna **– **il Codacons si è fatto notare per aver denunciato un giornalista di di Piazza Pulita su La7, colpevole di aver posto "domande provocatorie" e "in linea con le tesi delle case farmaceutiche".

Come se non bastasse, un'altra denuncia è stata depositata "per omicidio colposo, commercio e somministrazione di medicinali guasti", accusando il ministero della Salute e le aziende produttrici di aver provocato "13 morti per vaccini". Dalla richiesta di fantomatiche indagini prevaccinali ai moduli da far compilare ai genitori che desiderano sottrarre i propri figli alle vaccinazioni obbligatorie, su questo fronte il materiale è tantissimo. E viene perlomeno da chiedersi a quale utenza ci si stia tentando di rivolgere.

Il Codacons contro Francesco Totti

Quando lo scorso giugno Totti ha annunciato il proprio addio ufficiale alla Roma, il Codacons ha pubblicato un festoso comunicato dal titolo Non lo rimpiangeremo. Come spiegato in dettaglio, si "ritiene una buona notizia l’addio dell’ex capitano alla società di calcio", perché (al di là di tutti i meriti sportivi) "ha fatto per anni da testimonial al gioco d’azzardoattraverso una serie di spot televisivi". Che si sia d'accordo o meno con questa tesi, non è chiaro quale sia il nesso tra questa storia e la finalità del Codacons stesso, che rappresenta per sua stessa denominazione il Coordinamento delle associazioni per la difesa dell'ambiente e la tutela dei diritti di utenti e dei consumatori.

Il Codacons contro il Grande Fratello (Vip)

Presa di mira con forza nell'autunno 2018 è stata l'edizione Vip del Grande Fratello: una battaglia iniziata con "un esposto all'autorità per le comunicazioni contro la partecipazione di Francesco Monte", proseguita con una recensione della prima puntata (ritenuta "noiosissima") e culminata con la ripubblicazione di un articolo del Fatto quotidiano contro il bacio gay del solito Francesco Monte con Ivan Cattaneo. Insomma, una storia che evidentemente viola i diritti dei consumatori.

Il Codacons contro gli smartphone e il 5G

In occasione della campagna informativa ministeriale sui rischi associati ai telefonini, il Codacons è intervenuto senza mezzi termini, affermando che "è fuori dubbio che i cellulari facciano male alla salute, e decine di studi scientifici dimostrano le conseguenze drastiche di un uso eccessivo di telefonini e smartphone". Il tutto accompagnato da una precisa richiesta: che sulle confezioni venga apposta un'indicazione del tipo 'il telefonino uccide', in analogia a quanto da anni già accade per le sigarette. Una presa di posizione assai netta e che, associata all'evergreen del principio di precauzione come pretesto a prescindere per bloccare qualunque innovazione, pare dipingere per le tecnologie di comunicazione wireless un quadro ben più grave e distopico di quello che emerge dalle evidenze scientifiche.

Va da sé che la campagna anti-smartphone è strettamente connessa a quella di opposizione alla tecnologia 5G, portata avanti (per esempio) attraverso esposti, iniziative mediatiche e continui aggiornamenti. Anche su questo fronte la solidità scientifica delle argomentazioni è perlomeno discutibile, e si è arrivati fino a schierarsi contro l'Istituto superiore di sanità.

Il Codacons contro Cristiano Ronaldo

...e in particolare contro il suo stipendio annuo da 31 milioni di euro. Oltre ad aver ripubblicato alcuni articoli che descrivono come "immorale" l'acquisto del campione da parte della Juventus, il Codacons ha auspicato che la cifra versata al calciatore dalla società venga di fatto ridotta, sia attraverso una donazione alla Caritas sia evitando di siglare accordi con società di scommesse sportive.

Il Codacons contro le auto a guida autonoma

Come avrebbero potuto le automobili che si guidano da sole sfuggire al mirino del Codacons? In questo caso l'opposizione riguarda già la fase di sperimentazione, ritenuta in sostanza troppo precoce, sia per via di uno sparuto numero di incidenti avvenuti all'estero – che dimostrerebbero l'assenza di "adeguate garanzie di sicurezza" – sia perché "il nostro Paese soffre di gravi problemi di sicurezza stradale".

Questo esempio è per molti versi emblematico: negazione delle evidenze statistiche (nel complesso a oggi la tecnologia della guida autonoma non pare affatto meno sicura di quella umana, anche se il tema è parecchio complesso), enunciazione dei limiti infrastrutturali del nostro Paese per sostenere che ci si debba rassegnare a non introdurre le nuove tecnologie, annunci di "battaglie legali" contro soggetti imprecisati (tra cui in questo caso il Ministero dei trasporti) e poi una comunicazione del rischio sul modello un tanto al chilo, ossia creando apprensione e diffondendo timori sulla base di casi sicuramente veri ma anche eccezionali, presentati peraltro in modo grossolano.

Il Codacons contro Corto Maltese

Nel mezzo dell'estate del 2017 è arrivata la notizia della denuncia targata Codacons contro la storia inedita*** ***Equatoria di Corto Maltese, perché "potrebbe rappresentare un invito subliminale a fumare". Il fumetto avrebbe infatti veicolato "un messaggio scorretto, ineducativo, fuorviante e pericolosissimo, soprattutto per i giovani lettori, per il continuo e ripetuto lasciarsi andare, da parte del personaggio del popolare fumetto, al vizio del fumo".

Se da un punto di vista eticol'argomento potrebbe semmai meritare una discussione (ma allora non basterebbe certo limitarsi a Corto Maltese), sul fronte legale si tratta di un'iniziativa destinata a non arrivare molto lontano. Il divieto in vigore in Italia di fare pubblicità ai prodotti legati al fumo, infatti, vale se si tratta di promuovere un marchio specifico o un preciso prodotto in commercio, mentre un personaggio dei fumetti con una sigaretta disegnata in bocca non può certo essere considerato equiparabile a una comunicazione commerciale.

Il Codacons contro scie chimiche e occhialini 3D

Sono due battaglie diverse. Al pari di un moderno Don Chisciotte della Mancia, una famosa iniziativa mediatica del Codacons che risale al 2007 ha preso di mira, anziché i mulini a vento, le scie chimiche. In quell'occasione fu presentato "un esposto naturalmente contro ignoti, correlato a un'alta intensità di traffico aereo nei cieli della provincia[di Pordenone], dovuta anche alla presenza di una delle più grandi basi militari statunitensi". Contemporaneamente, fu anche indetta una petizione per "chiedere norme urgenti che tutelino i cittadini e impediscano la formazione e dispersione nell'ambiente delle scie chimiche".

Simile nei modi è anche l'iniziativa intrapresa dal Codacons contro gli occhialini per vedere le proiezioni cinematografiche in tre dimensioni. Secondo quanto ricostruito da diverse fonti giornalistiche, il tutto sarebbe iniziato dall'infiammazione oculare di una bambina poco dopo aver visto un film in 3D, ma tutta la vicenda sarebbe stata collegata a una intensa campagna mediatica, in cui peraltro la giovane spettatrice risultò essere figlia di un dirigente Codacons.

Il Codacons a favore delle ibernazioni

Tra le tante cose che non vanno bene e meritano perentorie prese di posizione, ce n'è una che invece pare del tutto ragionevole e accettabile: ibernarsi. Secondo quanto si apprende dal sito del Codacons a partire da una fonte giornalistica, uno dei presidenti regionali dell'associazione (a quanto pare lo stesso a capo della battaglia contro le scie chimiche) ha felicemente annunciato di aver speso 175mila dollari per farsi ibernare da una no-profit statunitense e rivivere tra 400 anni. Chissà, magari il Codacons esisterà ancora.

Il Codacons contro il montepremi del Superenalotto

È successo lo scorso luglio, quando si è proposto di utilizzare il ricco montepremi del Superenalotto per affrontare l'emergenza rifiuti a Roma. Senza contare, però, che la cifra accumulata è legata al regolamento del gioco a premi, dunque il "prelievo coatto" suggerito dall'associazione, peraltro destinato a un solo Comune italiano, non sarebbe un'iniziativa né legale né possibile. Per giustificare la propria presa di posizione, però, il Codacons ha argomentato che "il valore [del montepremi del Superenalotto] è immorale, e spinge in modo pericoloso gli utenti a giocare sempre di più".

Il Codacons contro tutti

Dato che il Codacons esiste dal 1986 (sempre presieduto da Carlo Rienzi) e vista la frequenza di battaglie legali intraprese o annunciate, entrare nei dettagli della storia dell'associazione richiederebbe un format ben diverso da quello dell'articolo giornalistico. Per dare una suggestione delle iniziative regolarmente intraprese, a titolo di esempio possiamo raccontare ciò che è accaduto negli ultimi dieci giorni. Insieme al già citato caso della Mostra del cinema di Venezia, il Codacons se l'è presa con l'amministrazione di Roma e la sindaca Virgina Raggi, ritenuta responsabile di rallentare i servizi di trasporto pubblico attraverso le cerimonie di presentazione dei nuovi autobus.

Non poteva mancare anche un attacco diretto a Chiara Ferragni, denunciata per "pubblicità occulta" (tramite il docu-film che la vede protagonista, presentato alla Mostra del cinema di Venezia) e per "pubblicazione delle foto del figlio sui social". Infine, sono arrivate critiche anche contro il voto elettronico sulla piattaforma Rousseau, contro la proposta di nominare Roberto Burioni alla guida del ministero della Salute (sempre per ragioni legate alle vicende vaccinali e ai presunti rapporti con le case farmaceutiche) e contro l'ex ministro Carlo Calenda. Insomma, dire "battaglie a 360 gradi" parrebbe persino riduttivo.

 

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