Questo è un messaggio popolare. paradyso Inviato 29 Maggio 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 29 Maggio 2023 Buongiorno a tutti, riporto un'esperienza personale ; ho provato spotify, amazon hd, tidal, qobuz, e anche deezer e apple music... praticamente quasi tutto... ah no dimenticavo anche hiresaudio , sia con app tipo bluos , streamagic , sia con upnp/dlna come mconnect; anche servizi come roon e audirvana. Ho percepito differenze? qualcuna sì, volumi diversi, scene più ristrette o più ampie , voci più presenti o sullo sfondo etc etc... ma poi un giorno il mio buon figliolo registra con ipad , quindi il formato previsto da apple , 8 pezzi suoi in un negozio di vendita pianoforti ; addirittura in uno di questi si sente che ad un certo punto suona un cellulare credo di qualche cliente presente in negozio. una volta terminato , tramite un'applicazione che si chiama tunecore sceglie su che piattaforma pubblicare e ... udite udite , anche la risoluzione ( qobuz 24/96 flac ) ed il formato ( tidal 16/44 Mqa) semplicemente pagando una cifra pari a 41, 28 euro . una volta pubblicato il tutto compare la scritta hires su qobuz e master su tidal. praticamente basta pagare per avere un'elaborazione dei file tale da apparire come hires o mqa o quello che si preferisce partendo anche da incisioni di cacca o perlomeno artigianali. Quando me l'ha detto , essendo io fruitore di musica liquida e perfetto audiota che pensa , anzi, è veramente convinto di sentire grandi differenze tra un servizio e l'altro, devo dire che qualche pensiero mi è arrivato. Confido che le grandi major utilizzino sistemi di pubblicazione meno artigianali e da qui la legittimazione delle differenze da me percepite. 3
stefano_mbp Inviato 29 Maggio 2023 Inviato 29 Maggio 2023 @paradyso direi nulla di sensazionale, se leggi in giro (forum americani) troverai parecchie lamentele relative a brani/album con risoluzione millantata a 24/96 o 24/192 che altro non era che 16/44.1, tutto documentato con i grafici prodotti da analizzatori di spettro, questo è accaduto per Qobuz e anche per Tidal. Del resto se tu, artista indipendente, paghi per pubblicare qualcosa non sarà certo il distributore a fare le pulci sulla reale risoluzione del brano e sulla qualità di registrazione, perché Tidal e Qobuz sono distributori, al pari di qualsiasi negozio che vende cd e se il cd è fatto con … i piedi … non ti lamenti mica col negozio …. Anche le major sicuramente su questo tema ci marciano per bene … stanne certo.
paradyso Inviato 29 Maggio 2023 Autore Inviato 29 Maggio 2023 @stefano_mbp hai ragione, la cosa che mi lascia estremamente perplesso è che la certificazione hires dovrebbe garantirla questo ente giapponese(?) e mqa invece la corrispondente azienda che dovrebbe certificare. Qui mi pare che nessuno controlla nulla.
stefano_mbp Inviato 29 Maggio 2023 Inviato 29 Maggio 2023 @paradyso non conosco la certificazione hires ma quella MQA serve solamente per garantire tutti i bla bla di MQA … mica entra nel merito del file originale … garbage in garbage out … 1
Summerandsun Inviato 30 Maggio 2023 Inviato 30 Maggio 2023 @paradyso per curiosità, se per caso i suddetti brani fossero stati pubblicati su Tidal, potrei avere il link o sapere quali siano? Sono curioso di vedere se con bluos il "puntino mqa" sia blu o verde. Grazie
Questo è un messaggio popolare. mbmf Inviato 30 Maggio 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 30 Maggio 2023 La migliore cosa da fare, quando si acquista musica HD è testarla con questo software: https://losslessaudiochecker.com/ Almeno sei sicuro che non abbiano utilizzato un MP3 come "master". 4
paradyso Inviato 30 Maggio 2023 Autore Inviato 30 Maggio 2023 @mbmf ti ringrazio, non conoscevo questo software. 1
audio_fan Inviato 30 Maggio 2023 Inviato 30 Maggio 2023 Il 29/5/2023 at 14:47, paradyso ha scritto: basta pagare per avere un'elaborazione dei file tale da apparire come hires o mqa o quello che si preferisce partendo anche da incisioni di cacca o perlomeno artigianali. . La tua presa di coscienza e conseguente denuncia è un percorso comune a molti appassionati, con ciò intendo dire che è comune agli inizi avere equivocato prendendo la scritta "Hi Res" come una sorta di bollino di qualità invece che come mera notizia riguardo al numero di bit impegnati nella codifica, fatto che rileva non solo nella (supposta) qualità della riproduzione ma anche nella occupazione di spazio su disco del file audio e quant' altro a questo correlato. . E' ugualmente comune, dopo qualche esperienza di ascolto, prendere atto che quella informazione con la qualità intrinseca del contenuto musicale non c' entra nulla, che nella migliore delle ipotesi, ammesso che l'impianto (e le orecchie) consentano di distinguere tra una buona incisione hi res ed la stessa incisione in qualità CD (condizione tutta da verificare) il fatto che il file musicale sia ricevuto in modalità hi res è condizione necessaria ma non sufficiente per apprezzare l' auto proclamata maggiore qualità dell' incisione, è tutta da verificare all' atto pratico. . A monte della decisione di diffondere con modalità "hi res" un brano di qualità modesta ci potrebbe certo essere l' "animus fottendi" del commerciante (distributore musicale) nei confronti del consumatore, ma anche la semplice intenzione di far arrivare al meglio l'incisione per ciò che è, o comunque una legittima politica di vendita che prevede di dare un contenuto di minore qualità, ancorché con alto numero di bit, tramite piattaforme di streaming riservandosi di dare il massimo della qualità a chi acquista il brano sulle piattaforme di vendita, pagandolo molto di più. 1
paradyso Inviato 30 Maggio 2023 Autore Inviato 30 Maggio 2023 @audio_fan assolutamente, infatti, come ho scritto anche in privato ad un’altra persona, l’unica cosa che io seriamente ho potuto fare e’ stato far rifare l’incisione al figliolo in uno studio e ripubblicare il tutto perlomeno in maniera dignitosa . Con la raccomandazione che … una cosa fai , falla almeno bene ed abbi rispetto per chi ti ascolta. Ovvio , poi i fruitori saranno amici ed amiche che quando va bene hanno la cuffia del telefono ma perlomeno , a livello di educazione e cultura musicale cerco nel mio piccolo di insegnare qualcosina. E voglio far notare che tra il noleggio di un pianoforte in un negozio ed l’equivalente in uno studio serio la differenza di costo è veramente minima a fronte di qualità di registrazione imparagonabili. 1
one4seven Inviato 30 Maggio 2023 Inviato 30 Maggio 2023 @paradyso ma la registrazione in negozio, tramite iPad, a quale risoluzione nativa è stata fatta?
Ultima Legione @ Inviato 31 Maggio 2023 Inviato 31 Maggio 2023 Il 29/5/2023 at 14:47, paradyso ha scritto: e ... udite udite , anche la risoluzione ( qobuz 24/96 flac ) ed il formato ( tidal 16/44 Mqa) semplicemente pagando una cifra pari a 41, 28 euro . una volta pubblicato il tutto compare la scritta hires su qobuz e master su tidal. praticamente basta pagare per avere un'elaborazione dei file tale da apparire come hires o mqa o quello che si preferisce partendo anche da incisioni di cacca o perlomeno artigianali. . Prendendo atto della interessante esperienza, peró alla fine dei conti essendo stata saltata a pié pari nel caso dei brani registrati con l'iPAD dal figliuolo, tutta la delicatissima fase di microfonaggio e ripresa ambientale, recording (in modalitá PCM in Hires o meno e/o DSD), editing e mastering, la circostanza che il "contenitore" finale di ció che é stato registrato sia in formato Red-Book a 16bit /44,1 Khz, Hi-Res o addirittura con l'Encoding MQA ovviamente non é indicativo di niente e né tanto meno puó esserlo della qualitá musicale finale. . Qualitativamente parlando (tralasciando le fondamentali fasi di editing e mastering), la tipologia del master originale rimane l'unica vera differenza fondamentale e non certo il suo eventuale Up-Sampling Hi-Res farlocco e/o il formato digitale lossless finale con il quale viene proposto il brano. .
paradyso Inviato 31 Maggio 2023 Autore Inviato 31 Maggio 2023 @one4seven @Ultima Legione @ vi ringrazio , il formato di partenza è un classico mp3 , e concordo che è proprio tutta la parte di preparazione, assetto e controllo che mancava e che fa in modo che un prodotto diventi di qualità .
one4seven Inviato 31 Maggio 2023 Inviato 31 Maggio 2023 @paradyso tralasciando il discorso sulle tecniche di registrazione e sulle qualità della stessa, stai dicendo in soldoni che hai caricato su Qobuz e Tidal dei files MP3, e loro hanno ricodificato in flac, upsamplato in alta risoluzione, e applicato il bollino hi res? Se così fosse di fatto truffano i clienti.
maxgazebo Inviato 31 Maggio 2023 Inviato 31 Maggio 2023 @paradyso ahahahah ho letto ora la tua esperienza...devo dire che non mi sorprende....noi qui a menarci megapipponi sul fatto che i brani HiRes di Tizio sono meglio di MQA di Caio...ed alla fonte c'è magari l'immondizia...annusare l'aroma del tartufo ma alla fine scopri che è una prugna che ha fatto la muffa ahahhaha 2
paradyso Inviato 31 Maggio 2023 Autore Inviato 31 Maggio 2023 @maxgazebo il senso è proprio quello!!! Volevo solo portare all’attenzione un semplice fatto… abbiamo impianti tirati come macchine da formula uno , cavi , alimentazione, elettroniche , isoacustics, diffusori etc etc … e , a volte , facciamo il pieno di Diesel.
PippoAngel Inviato 31 Maggio 2023 Inviato 31 Maggio 2023 Il 29/5/2023 at 14:47, paradyso ha scritto: una volta terminato , tramite un'applicazione che si chiama tunecore sceglie su che piattaforma pubblicare e ... udite udite , anche la risoluzione ( qobuz 24/96 flac ) ed il formato ( tidal 16/44 Mqa) semplicemente pagando una cifra pari a 41, 28 euro . una volta pubblicato il tutto compare la scritta hires su qobuz e master su tidal. Se ho ben capito è chi carica i files in Qobuz / Tidal che decide il formato e Qobuz / Tidal ricodifica o i files che ricevono nel formato richiesto dal “caricatore” … Il primo richiede un formato “gonfiato” ed i secondi lo fanno senza battere ciglio: una bella associazione a delinquere !
paradyso Inviato 31 Maggio 2023 Autore Inviato 31 Maggio 2023 @PippoAngel praticamente è così. Quello che volevo porre all’attenzione è che nessun certificatore in realtà certifica. 1
stefano_mbp Inviato 31 Maggio 2023 Inviato 31 Maggio 2023 @paradyso @PippoAngel ma secondo voi un supermercato certifica o entra nel merito del prodotto che vende (pasta di grano italiano, olio di olive italiane … )? Lo streaming è esattamente come un supermercato … … e fortunatamente nei cd ci sta solo il formato redbook … altrimenti sai che … mercato dei cammelli?
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