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Melius Club

Alta risoluzione, ma veramente?


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Inviato

@stefano_mbpsicuramente qui entrano in gioco strategie di marketing imponderabili dell'artista o della casa discografica.

Della serie se io sono Ghali o Blanco il mio pubblico adolescenziale non sarà interessato all'hi res e probabilmente ascolterà MP3 da Spotify.

Eppure ho visto che l'ultimo lavoro di Ghali è in hi res...

Ma l'artista jazz o chi detiene i diritti de La canzone di Marinella sicuramente si gioca la carta hi res😂.

E poi nel caso in cui hi res effettivamente mi garantisse più ascolti...metto la dizione anche se il file non lo è?

Tanto nessuno se ne accorge...

Tante perplessità 

 

  • Thanks 1
stefano_mbp
Inviato
1 minuto fa, Ifer2 ha scritto:

Tanto nessuno se ne accorge...

Tante perplessità 

Sono convinto che una registrazione nuova proposta in formato cd e hires sia difficilmente distinguibile.

Diverso è il discorso dei remaster.

Nella musica classica soprattutto vediamo remaster pubblicati a 24/192 e la differenza rispetto all’originale in formato cd è enorme e davvero palpabile. Ciò dipende però dal lavoro di remasterizzazione (ovvero pulizia del fruscio, remix delle piste e altro). Questo lavoro viene poi offerto in hires per offrire un prodotto il più vicino possibile al nuovo master ottenuto e anche per “confezionare” in modo pregiato il prodotto, un po’ come incartare con carta gialla da pacchi piuttosto che carta raffinata e stampata con colori vari.

Vedi ad esempio il ciclo del Ring di Wagner diretto da Solti nel periodo fine ‘50/inizio ‘60:

  • la versione cd degli anni 80,
  • quella rimasterizzata nel 2012 con risoluzione 24/48
  • (solo L’oro del Reno) quella rimasterizzata nel 2022 con risoluzione 24/192

tra la prima è la seconda c’è un vero abisso (la seconda è stupenda), la terza migliora la seconda di poco.

Dieci anni fa offrire un 24/192 era quasi un miraggio mentre oggi è quasi normale comunque la versione 24/48 è quella che ha fatto la vera differenza, quindi … il remaster conta davvero molto, il resto è… una bella confezione da vendere a un prezzo più alto.

  • Melius 1
Inviato

Io sul thread di hqplayer ho pubblicato un post in cui denuncio la mia deludente esperienza con qobuz via hqplayer. Tutto suona molto peggio dei miei files flac. Non ho sfruttato nemmeno i tre mesi gratuiti di qobuz in quanto la qualitàmi portava ogni volta ad aver voglia di sospendere l'ascolto.

Inviato

@vitopro discorso molto lungo e tempestoso, infatti non comprendo la gente come fa a parlare di qualità con i servizi streaming con sistemi basici, per ottenere risultati serve un grosso lavoro tra switch di livello e cavi LAN altrettanto validi, per me molti si accontentano della comodità, per far decollare l'ascolto streaming servono investimenti e purtroppo non di poco conto e comunque per andare si e no a pareggiare l'ascolto dei file in locale rippati come si deve, perché pure li lasciamo perdere, dipende come sono fatti.

Inviato

C’è qualcosa che non capisco. Ogni tanto si legge di trucchetti organizzati dall’industria per gabbare l’audiofilo ingenuo (caso eclatante quello dei vinili ricavati da master numerico, un ossimoro tecnologico: ti tolgo la “purezza” dell’analogico ma ti lascio il rumore fisico del disco nero). In questa discussione si adombra il sospetto che non tutta l’alta risoluzione sia (in origine) così alta e la soluzione sarebbero… gli switch audiofili e i cavi lan da gioielleria. Non sono loro che ci prendono in giro, siamo noi che non spendiamo abbastanza… bah.

stefano_mbp
Inviato
5 ore fa, PietroPDP ha scritto:

come fa a parlare di qualità con i servizi streaming con sistemi basici, per ottenere risultati serve un grosso lavoro tra switch di livello e cavi LAN altrettanto validi, per me molti si accontentano della comodità, per far decollare l'ascolto streaming servono investimenti e purtroppo non di poco conto e comunque per andare si e no a pareggiare l'ascolto dei file in locale rippati come si deve

Però l’infrastruttura di rete, all’interno della casa, è la medesima per l’ascolto di servizi di streaming e file locali, presupponendo che si usi un mediaserver:

  • il router viene usato per entrambi
  • i cavi pure
  • gli switch anche

e non puoi intervenire a monte del router (pertinenza dei vari provider), quindi casomai sono rame/fibra a monte oltre agli svariati switch/armadi/nodi di derivazione esterni che potrebbero determinare un peggior ascolto

Inviato

@paradyso Sono ben tre, diconsi 3, le pagine di discussione sul “nulla”! 
1) È cosa buona e giusta che tu fornisca “le prove” di quanto affermi: basta cioè che tu ci indichi il titolo dei brani/album e ciascuno di noi farà una propria verifica su Qobuz, Tidal, HRA e quant’altro.

Questo primo punto è obbligatorio ed ineludibile, per iniziare una discussione seria. Molti qui sopra hanno già fatto affermazioni lapidarie senza avere in mano niente se non le tue parole.

Non è questione di sfiducia, cerca di capirmi, ma solo di applicare una procedura logica che si chiama “fact checking” : prima si presentano i fatti, verificabili da tutti, e poi si discute.

2) È da una vita che si dice che l’etichetta HiRes indica solo la profondità di bit, 24, con una frequenza di campionamento variabile da 44,1 Khz a 192 Khz e oltre.

I 24 bit dell’HiRes (che poi, nella realtà, non sono quasi mai 24, ma spesso s malapena arrivano a 20… e questo fatto me lo indica con chiarezza il mio DAC Berkeley che applica alcuni filtri digitali solo ai file 24 bit pieni..) possono essere anche solo pieni..”di niente”, come quando si fa un upsampling di un formato mP3 o CD, oppure pieni di dati veri (nelle registrazioni in studi serie ed etichette discografiche serie, negli ultimi 15/20 anni), e il file sarà indicato sempre come “HiRes”.

Quindi questa è semplicemente la scoperta dell’acqua calda! Che certo… coi prezzi del gas degli ultimi mesi non è neppure poco scoprire l’acqua calda… ma ecco..😉

3) @stefano_mbp Sono d’accordo con te che in genere nella musica classica è facile percepire un miglioramento, spesso assai netto, fra formato CD e rimasterizzazione HiRes di registrazioni analogiche. Tu fai l’esempio del famoso Ring wagneriano registrato a Vienna da Solti per la Decca, che è una splendida registrazione di partenza (apparecchiature a valvole, siano a fine anni ‘50, e la famosa SofienSaal di Vienna dall’acustica impeccabile… a cui va il merito della bontà di molte registrazioni Decca di quel tempo… e peccato sia andata distrutta da un incendio a fine di quegli anni!). Ho i vinili originali, ho il primo cofanetto uscito in CD, ho il secondo cofanetto in CD rimasterizzato (ma ad ascoltare i CD fra questi ultimi e i primi non si coglie quasi nessun miglioramento), ho i file HiRes del 2012, che sono in realtà in formato 24/44 e non 24/48, controlla pure, e ho i file HiRes recenti in 24/192. Essendo una splendida registrazione di partenza possiamo dire che suona bene in ogni formato? Sì, lo possiamo dire! Ma, per un esperto di classica, che va almeno due volte alla settimana ad opere e concerti dal vivo, posso dire che il suono dei vinili originali e quello degli ultimi file 24/192 è quello più simile alla realtà, rispetto ai CD e ai file 24/44? Sì, lo dico! Poi è anche vero che molto dipende dal livello dell’impianto con cui ascolto e se ascolo in cuffiette iem (anche quelle eccellenti come le mie Campfire da 2.000 dollari e passa), con le mie cuffie circumaurali come le Stax 9000. o dai miei diffusori in sala… cambia molto perché alcune cose con le cuffiette iem non si percepiscono! O almeno io non le percepisco… e quindi magari poi uno conclude che..beh, sì, 16/44 o HiRes è tutto uguale! Ma..no, non è così se ci si mette nelle condizioni ideali per valutare..

stefano_mbp
Inviato
15 minuti fa, SimoTocca ha scritto:

sono in realtà in formato 24/44 e non 24/48, controlla pure

L’edizione blu-ray è 24/48 come puoi vedere nell’immagine allegata tra parentesi quadre in fondo al titolo dell’album (informazione aggiunta da Minimserver e rilevata direttamente dal formato audio), la cosa è anche confermata qui (vedi pag. 5) (da Wagner Society of New York wagnersocietyny.org)

IMG_2506.jpeg

Inviato

@PietroPDPA partire dallo streamer  che deve di livello, a seguire un ottimo cavo Ethernet (ultimo metro e mezzo)  pensato per eliminare  il rumore analogico ( quindi evitando le solite polemiche da parte di chi scrive che i pacchetti passano o non passano) fanno la  differenza. Chiaramente migliori sono poi router e switch in termini di emissione di rumore meglio è. Ed ecco che Qobuz suonerà tanto quanto un buon file locale, a volte pure meglio.

Inviato

@stefano_mbp Ma il miglioramento in HiRes, rispetto al formato 16/44 o al CD fisico, lo si percepisce ancora di più proprio nelle registrazioni recenti, almeno quelle di musica classica dico…

L’ho ri-verificato per caso anche di recente (come se non mi bastassero gli ultimi 15 anni anni trascorsi in prove e riprove e controprove di confronto..).

Una mia amica musicista violinista professionista, che da anni lavora in una grande orchestra americana, mi ha portato (per il mio compleanno a Marzo us) di regalo una recente registrazione della giovane pianista star mondiale Yuja Wang, con l’orchestra di Louisville dove suona appunto la mia amica .

Il concerto del giovane compositore Abrams è di piacevolissimo ascolto, anche per chi non ama la classica! Quindi invito tutti a provare la qualità della registrazione che appunto suona splendida anche in CD fisico….

Messo sul platorello del mio lettore Accuphase DP 600

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Poi.. una volta salutata e ringraziata la mia amica, e aver ascoltato insieme appunto il primo tempo del concerto di Abrams su CD… ecco… sono andato su Qobuz e ho trovato subito la versione HiRes 24/96.

Ho semplicemente usato il solito Accuphase ma come DAC, alimentato dal Mac Mini-Audirvāna-Berkeley USB Converter.. e ho ascoltato sullo stesso impianto audio, ovviamente.. il mio! 
Ecco che la registrazione, in 24/96, guadagna un senso di realtà “tattile”, uno spazio acustico “vero” come rocostruzione, anche della sala.. e con un pianoforte finalmente in cui “suona” anche la cassa armonica, e non solo “le corde percosse dai martelletti”.
Insomma un trionfo… Ascoltare per credere…

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Inviato
41 minuti fa, SimoTocca ha scritto:

Sono ben tre, diconsi 3, le pagine di discussione sul “nulla”! 


Non metto in discussione il post iniziale, ma ricordo sommessamente un articolo pubblicato nel 2007 dalla rivista della Audio Engineering Society che, a seguito di test durati oltre un anno, aveva dimostrato l’indistinguibilità fra un normale file audio numerico in standard CD rispetto ad uno in “alta risoluzione”.  Secondo quella società di ingegneri specializzati nel trattamento dei segnali audio, il niente sarebbe l’alta risoluzione. 

Inviato
2 minuti fa, imaginator ha scritto:

Qobuz suonerà tanto quanto un buon file locale, a volte pure meglio.

Quanto un file locale …di sicuro! Ho fatto millanta prove, acquistando in download file orginali HiRes Deutsche Grammophon e London Symphony Orchestra etichetta proprietaria sui siti ufficiali e confrontandoli con lo stesso album d Qobuz in streaming …. Suonano assolutamente IDENTICI! meglio…non lo so… ma a casa mia uguali uguali sí!

  • Melius 1
Inviato
2 minuti fa, campaz ha scritto:

Non metto in discussione il post iniziale, ma ricordo sommessamente un articolo pubblicato nel 2007 dalla rivista della Audio Engineering Society

Quell’articolo è stato smentito dall’unica ricerca scientifica fatta da una grande università americana, articolo che ho citato più volte, e che invece evidenzia una differenza statisticamente significativa di “riconoscimenti” e preferenze per il file HiRes.

Anche di questo ne abbiamo parlato millanta volte e basta ricercare quelle discussioni per capire…

Ma poi quell’articolo è del 2007, quando spesso i file HiRes usati erano in formato 24/44, e non in formato 24/96.

Abbiamo detto spesso , e io personalmente lo ripeto ogni tre per due, che all’orecchio umano (al mio di sicuro) balza subito la frequenza di campionamento, che sposta al suo salire gli “artefatti” digitali che invece rimangono udibili a 44,1 Khz. Assai meno risulta evidente la profondità dei bit, la lunghezza della parola da 16 a 24. Anche perché i 16 bit in sè sono assai più che sufficienti per una dinamica esplosiva anche di una grande orchestra e i 24 bit sono più utili all,ingegnere che registra che all’utente che ascolta….

Detto anche questo però sottolineo che la discussione verte proprio su altro tema, e cioè che si può mettere su Qobuz un file artigianale registrato da iPad e farlo passare per un file 24/96.

Dal momento che io ho informazioni un po’ diverse per quanto riguarda l’accesso a Qobuz e HRA come “produttori” (ad iniziare dai dati fiscali e regione sociale, perché poi ad ogni click corrisponde qualche centesimo di guadagno..) ero curioso di sapere e verificare quell’album che, riferisce paradyso essere stato pubblicato.

Questo è il fact checking che chiedo: voglio verificare, e tu con me se vuoi, che l’album/brano sia davvero pubblicato su Qobuz e risulti in formato HiRes. 
Se no… si sta parlando del “niente”. In questo senso lo dicevo.

Dopo di che, qualora l’album risulti essere presente vale quanto ho già detto al punto 2), e cioè che se l’HiRes è vuoto, cioè se è aria fritta a 16/44, l’etichetta si può mettere ma il suono rimane quello che è, scadente…

 

Inviato
32 minuti fa, stefano_mbp ha scritto:

L’edizione blu-ray è 24/48 come puoi vedere

Non ho citato il Blue Ray perché è un formato che non uso e quindi non ho.

Ti dico per certo, e lo puoi verificare tu stesso, che su ogni sito ufficiale di download o di streaming il file del Ring prima rimasterizzazione è in formato 24/44.

Questo non mi sorprende perché c’è stata, fin dall’inizio, una notevole reticenza da parte delle case discografiche grandi a mettere “on Line”, cioè in streaming o in download, il formato della rimasterizzazione completa fatta. È assai probabile che la prima rimasterizzazione del Ring sia stata fatta in 24/96, o almeno in 24/48, ma che il formato originale lo mettano solo su supporto fisico, il Blue Ray, così ..”per sicurezza”…

Lo dico perché, per esempio, in Blue Ray trovi l’integrale delle sinfonie di Bruckner che Karajan ha inciso per la DG nel corso di un decennio, ma le prime tre le ha registrate in DDD negli anni ‘80.

Ebbene in Blue Ray l’album comprende tutte le sinfonie in formato 24/192 o 24\96, invece la DG sia in streaming sia per l’acquisto in download, mette nei file HiRes solo le sinfonie rimasterizzate da ADD dalle quarta in su! Mancano le prime tre… puoi verificare tu stesso… 

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Inviato

Si, ma siamo fuori tema.

Qua si è detto che uno carica un MP3, lo dichiara alta risoluzione e le piattaforme te lo offrono per quello che è stato dichiarato. 

Ora, sono ragionevolmente certo che le grandi etichette non si comportino in siffatta maniera, ma è evidente che "la catena" di pubblicazione dei files qualche buco ce l'abbia...

Sempre senza mettere in dubbio il racconto dell'opener, si intende.

Mighty Quinn
Inviato
2 ore fa, campaz ha scritto:

Non metto in discussione il post iniziale, ma ricordo sommessamente un articolo pubblicato nel 2007 dalla rivista della Audio Engineering Society che, a seguito di test durati oltre un anno, aveva dimostrato l’indistinguibilità fra un normale file audio numerico in standard CD rispetto ad uno in “alta risoluzione”.

Giustamente

L'articolo che invece smentisce questo, per poter giungere alla conclusione che bisogna indagare ancora, esclude i risultati dell'articolo a cui tu fai riferimento.

Non esistono in sostanza evidenze valide che hires suoni meglio di 16/44.

Ma ovviamente molti audiofili, che regolarmente seguono quello che gli viene propinato nelle pubblicità (vedi caso patetico mqa) non lo ammetteranno mai.

Ne abbiamo parlato mille volte.

Solita storia.

La realtà è che non ci sono prove che suoni meglio.

Ci sono invece migliaia di evidenze che non è distinguibile.

O nei rari casi in cui lo è, non è una questione di meglio o peggio.

Storia talmente scontata che è come dire che due più due fa quattro.

Manco questo sono capaci di riconoscere certi audiofili, tanto è il condizionamento e la suggestione.

  • Thanks 1
Inviato

@FabioSabbatini Posto che sono in totale disaccordo con quanto scrivi, proprio perché parto dalle evidenze scientifiche più recenti (sì lo so, ormai non tenere conto della scienza non è più un problema per nessuno…mi pare… neppure… per gli addetti ai lavori!), però come giustamente sottolineava @one4seven questi ragionamenti sono fuori tema del Thread: che sostanzialmente dice che ciascuno può registrare un album su iPad e “ e venderlo” come HiRes su Qobuz.. per dire..

Su questo punto io invece, a differenza di one4seven, attendo prove “provate”: cioè chiedo di poter accedere personalmente al file musicale in questione e verificare.

Ripeto che senza questa verifica si sta ragionando “del niente”.

Visto che i file sono pubblici, in quanto riferiti “pubblicati”  su Qobuz, ritengo che non ci siano motivi di privacy che ostacolino la condivisione .. 

Inviato
3 ore fa, SimoTocca ha scritto:

oppure pieni di dati veri (nelle registrazioni in studi serie ed etichette discografiche serie, negli ultimi 15/20 anni), e il file sarà indicato sempre come “HiRes”.

@SimoTocca "etichette discografiche serie"

Si, ma come individuarle?

Sarà più seria una multinazionale nel pubblicare un file di musica commerciale pop o rock oppure una piccola etichetta indipendente che pubblica jazz o indie?

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