78 giri Inviato 30 Maggio 2023 Inviato 30 Maggio 2023 Io all'uncinetto ho fatto la cupola in seta del tweeter, poi si bagna con acqua e zucchero, si lascia asciugare ed il gioco è fatto 😉
Martin Inviato 30 Maggio 2023 Inviato 30 Maggio 2023 E de 'ste c.zzo di tv a schermo piatto che hanno ammazzato il mercato dei centrini, non diciamo nulla ? Quando i tinelli erano tinelli, prima dell'invasione degli interior-designer, ogni casa italica richiedeva minimo un centrino da mettere sul televisore dal cinescopio obeso, per reggere degnamente la boccia con qualche santuario sotto la neve, il cagnetto che diventa-rosa-quando-piove, o la gondola con le lucine (quest'ultima però si adattava bene alla tv col vetro-fumè piatto, assieme al portacenere fatto a ragno sul tavolino) 1
audio2 Inviato 30 Maggio 2023 Inviato 30 Maggio 2023 se andiamo avanti così il forum viene indicizzato come un ritrovo di psico maniaci ossessivo compulsivi.
mozarteum Inviato 30 Maggio 2023 Autore Inviato 30 Maggio 2023 Il centrino serviva per la scodella in peltro con le rossana dentro la caramella dell’orrore 1
pino Inviato 30 Maggio 2023 Inviato 30 Maggio 2023 Eravamo in tre figli,e lavorava solo mio padre,il maglione passava dal maggiore al minore,io ero il secondo,mi arrivava con le toppe in pelle suii gomiti,stile professore,poi andava a mio fratello minore ,ulteriormente rattoppato. Alla fine venivano recuperate piu palle di lana con la quale venivan fatte delle calze,che pesavano 1 kg l'una,entravano a fatica nelle scarpe,e tra un trama e l'altra entrava aria,senza contare il prurito ai polpacci. Altro che capi firmati. 1 1
Gaetanoalberto Inviato 30 Maggio 2023 Inviato 30 Maggio 2023 3 minuti fa, pino ha scritto: ,stile professore Io mi appello al 5° emendamento a nome degli insegnanti
gianventu Inviato 30 Maggio 2023 Inviato 30 Maggio 2023 3 minuti fa, pino ha scritto: Eravamo in tre figli,e lavorava solo mio padre,il maglione passava dal maggiore al minore,io ero il secondo,mi arrivava con le toppe in pelle suii gomiti,stile professore,poi andava a mio fratello minore ,ulteriormente rattoppato. Alla fine venivano recuperate piu palle di lana con la quale venivan fatte delle calze,che pesavano 1 kg l'una,entravano a fatica nelle scarpe,e tra un trama e l'altra entrava aria,senza contare il prurito ai polpacci. Altro che capi firmati. Microeconomia circolare. Ci torneremo.
LeoCleo Inviato 30 Maggio 2023 Inviato 30 Maggio 2023 Le caramelle Rossana erano il massimo della vita. Da bambino accettare una proposta di caramella da una nonnina naftalinosa era una roulette russa. Poteva capitarti: la terrificante pastiglia Valda (dolce per i primi 4 secondi, poi dal gusto e consistenza del deodorante gel al pino); oppure la mostruosa caramella al rabarbaro, amara come il fiele e che non finiva mai; se la fortuna era dalla tua parte, la caramellina tonda di zucchero che davano come resto al supermercato (ovviamente sbriciolata perché aveva viaggiato settimane nella borsetta); infine la botta di culus: una rossa Rossana, dove anche la carta era un gioco per vedere il mondo tutto colorato.
pino Inviato 30 Maggio 2023 Inviato 30 Maggio 2023 @mozarteum Ammesso che trovi una brava artigiana che utilizza lana fine,e pettinata di alta qualità,come quella dei quadri ricamati,ti costerebbe come due/tre maglioni in Cachemire in saldo,in questo periodo.
audio2 Inviato 30 Maggio 2023 Inviato 30 Maggio 2023 io l' ho vissuto quel periodo li, sia le caramelle ( identiche ) che i maglioni riciclati. io ero il secondo.
mozarteum Inviato 30 Maggio 2023 Autore Inviato 30 Maggio 2023 Senza dimenticare le caramelle al miele ambrosoli. caramelle rossana e quelle al miele due incubi.
pino Inviato 30 Maggio 2023 Inviato 30 Maggio 2023 @Gaetanoalberto Avevo meno di una decina di anni,ai tempi delle toppe sui gomiti,primi anni 70 . Di recente ho visto un episodio dove Homer Simpson,per sembrare un accademico ritagliava ( di nascosto ) una giacca buona per farne delle toppe,da mettere su un'altra giacca integra. Da squarto. 1
Gaetanoalberto Inviato 30 Maggio 2023 Inviato 30 Maggio 2023 Anche io ero il secondo e la più grande era una sorella. Non vi dico l'imbarazzo con l'abbottonatura inversa... 1
audio2 Inviato 30 Maggio 2023 Inviato 30 Maggio 2023 che roba è l' abbottonatura inversa in veneto tutto uguale che va bene per tutti eravamo avanti di 50 anni senza saperlo cioè qua stanno uscendo cose che gli alieni e l' area51 è niente al confronto
pino Inviato 30 Maggio 2023 Inviato 30 Maggio 2023 Il secondo è quello con la passione per l'alta fedeltà.
mozarteum Inviato 30 Maggio 2023 Autore Inviato 30 Maggio 2023 I diritti lgbt servono anche ad evitare questi imbarazzi. L’asola dell’avvenire 1
Gaetanoalberto Inviato 30 Maggio 2023 Inviato 30 Maggio 2023 5 minuti fa, audio2 ha scritto: che roba è l' abbottonatura inversa Hai mai fatto caso che per l'uomo il bottone sta a dx, per la femmina a sx? Minpia, sono passati millenni ma ci dobbiamo sempre pensare noi...
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