simpson Inviato 8 Giugno 2023 Inviato 8 Giugno 2023 @Paperinik2021 Il 30/5/2023 at 22:28, Paperinik2021 ha scritto: Serve un indossatore taglie forti? Il magnequin
n.enrico Inviato 9 Giugno 2023 Inviato 9 Giugno 2023 Il 30/5/2023 at 22:28, Paperinik2021 ha scritto: Serve un indossatore taglie forti?
wow Inviato 9 Giugno 2023 Inviato 9 Giugno 2023 Altro incubo gli indumenti di qualche misura più grande, "per crescenza" (non il formaggio)... Da bambini si giocava a pallone per strada o in qualche spiazzo (cose oggi inaudite) e si indossava un paio di scarpe vecchie, magari strette. Ricordo che dopo abbondante martellamento riuscii ad avere in regalo, per una promozione, un paio di scarpe da calcio (di pezza nera, con la suola di gomma con i tacchetti) che però, per farle durare più a lungo possibile, mia madre comprò di due misure più grandi. Quindi, magari, in piena estate si indossavano i classici calzettoni descritti da Pino che consumavano scarpe e piedi come carta vetrata. Per farle sembrare delle scarpe più professionali, con il bianchetto (che si usava per tenere bianche quella fabbrica di puzza che erano le Superga usate per fare ginnastica a scuola) ci facevo delle strisce inclinate tipo Adidas. Inutile dire che le scarpe di pezza da calcio ebbero vita breve, finirono prima che il mio piede crescesse abbastanza per essere giuste di numero.
n.enrico Inviato 9 Giugno 2023 Inviato 9 Giugno 2023 Si economizzava anche se stavi bene di famiglia, perché i nostri genitori avevano vissuto la guerra, quindi patito la fame, l'indigenza, la paura. E queste cose ti segnano per sempre. Mio padre mi diceva spesso: "non hai idea di cosa sia la vera fame finché non l'hai provata". Ho ancora qualche parente vivo, ormai ultraottantenne: una raccoglia l'acqua dello scarico della lavatrice per usarla al posto dello sciacquone; un'altra conserva tutto, riutilizza infinite volta la carta, la plastica ecc... . Ora, senza arrivare a questi che a noi paiono eccessi, una sana via di mezzo con le abitudini attuali non sarebbe male. . P.S.: come siamo arrivati qui dall'uncinetto?
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