ferrocsm Inviato 1 Giugno 2023 Inviato 1 Giugno 2023 2 ore fa, cactus_atomo ha scritto: ci sono troppi stereotipi sull'argomento e al solito emergono solo lecose peggiori Nella sede della Croce Rossa e Protezione Civile dove vado a fare volontariato è stato organizzata una squadra per prestare soccorso alle terre alluvionate della Romagna, questi volontari al ritorno mi hanno raccontato di aver visto e di essersi commossi loro che tanto giovani non lo sono più davanti ad una marea di giovani sporchi, stanchi, trasandati, sudati ma con il sorriso stampato in volto e la soddisfazione di essere venuti a dare una mano. Ho raccontato diverse volte il mio essere sorpreso davanti ai giovani con i quali si collabora, alcuni universitari di Padova, di Parma e di Torino per alcuni progetti di nuovi prototipi, altri degli istituti tecnici che vengono da noi a fare gli stage, certo in due occasioni mi è toccato alzarmi da davanti al monitor del banco prova e invitarli ad uscire per non perdere tempo in due, io che ho anche altro da fare e loro perché disturbati nella visione dello schermo ma non quello della sala prova, quello del telefonino. Ma sono stati solo due sporadici casi mentre per il resto ho visto e continuo a vedere davvero tanta educazione e voglia di imparare qualcosa. Poi sono rimasto anche sorpreso di vedere ben 6 ragazze di diversa età iscritte ad un istituto tecnico con indirizzo elettromeccanico e per "noi che stiamo in fondo alla campagna e abbiamo il sole in faccia rare volte il resto è pioggia che ci bagna" è stata una sorpresa. 2
qzndq3 Inviato 1 Giugno 2023 Inviato 1 Giugno 2023 2 ore fa, Jack ha scritto: Che si informi bene su come muoversi perchè se fa anche solo un giorno di lavoro remoto dall'Italia è tassabile dall'Italia per tutto il rapporto di lavoro con l'Australia. Lo so perché qui in zona c'è in piedi un casino per via dei frontalieri in Ticino che hanno avuto una dispensa durante il Covid ma ora, 30 giugno, stanno per tornare al vecchio regime. Di norma il telelavoro è lavoro fatto in Italia anche se remotamente per un ufficio estero. OT- A me risulta che se il lavoratore dipendente di società privata estera è residente in Italia e lavora fisicamente in Italia, poco importa che sia telelavoro, è come hai scritto tu, altrimenti se il lavoratore dipendente di società estera privata non è residente in Italia, pagherà le tasse in Italia se fisicamente vive o lavora in Italia almeno 183 gg nell'anno solare di competenza. 1
n.enrico Inviato 1 Giugno 2023 Inviato 1 Giugno 2023 Massì (mi riallaccio al titolo), è il solito discorso dell'albero che cade che fa più rumore di una foresta che cresce. Quattro scalmanati idealisti (o ideologizzati) che da incendiari finiranno statisticamente pompieri, non fanno la gioventù nel suo insieme.
qzndq3 Inviato 1 Giugno 2023 Inviato 1 Giugno 2023 Io sono abbastanza fiducioso nei nostri ragazzi. Vedo in mio figlio e nei suoi amici voglia di imparare, di fare, di crescere, di iniziare ad affrancarsi dalla gonna di mamma. Certo non sono tutti uguali, qualcuno ci mette meno impegno ed è più attratto (ancora) dai videogiochi e dall'iPhone 14 pro, ma in media vedo buona volontà. Ad esempio buona parte di loro finito l'anno scolastico ha lavorato parte della scorsa estate, chi a fare la stagione in albergo/ristorante, chi, come mio figlio, in azienda a fare e disfare fogli excel e presentazioni ppt. E quest'anno si replica, una decina di giorni di ferie con gli amici e poi a lavorare, che quei cento euro guadagnati hanno un sapore impagabile.
Martin Inviato 1 Giugno 2023 Inviato 1 Giugno 2023 Anch'io sto notando una generazione di supergirl, preparate, determinate, con un progetto di vita abbastanza chiaro e comunque in grado di adeguarsi ad ogni situazione. All'università abbattono esami come birilli a filotto, sanno gestirsi. I corrispondenti maschi sono in media una spanna indietro, più tendenti allo sdraiamento, meno adattabili.
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