briandinazareth Inviato 14 Giugno 2023 Inviato 14 Giugno 2023 2 minuti fa, vizegraf ha scritto: Per cui con tortuosi e vigliacchi giri di parole gli si da del colluso con la mafia. sono pure stato più preciso. nessun giro di parole. ma dimmi, tu faresti mai entrare un boss mafioso in casa tua e farlo interagire con i tuoi figli? se il tuo più caro amico e sodale fosse condannato per mafia continueresti imperterrito nello stesso modo? se rispondi si ad entrambe le domande vuol dire che non c'è nulla di strano nel difendere berlusconi, negli altri casi devi chiedere a te stesso perché il giudizio cambia così radicalmente per via del potere e i soldi. 2
Questo è un messaggio popolare. appecundria Inviato 14 Giugno 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 14 Giugno 2023 3
vizegraf Inviato 14 Giugno 2023 Inviato 14 Giugno 2023 @briandinazareth Invece di cercare di cavartela facendo domande, fai una cosa semplice: Dichiara chiaramente; "Berlusconi era colluso con la mafia." Dovrai eventualmente rispondere di un'affermazione del genere, ma almeno per una volta non avrai fatto subdole insinuazioni. Se invece non ti senti di farlo, lascio a chi ti legge la valutazione dei tuoi ripetuti post in proposito. 1
UpTo11 Inviato 14 Giugno 2023 Inviato 14 Giugno 2023 @briandinazareth Rispondere in quel modo a fronte di un "goebbels"... Sei un Signore.
Roberto M Inviato 14 Giugno 2023 Inviato 14 Giugno 2023 1 ora fa, briandinazareth ha scritto: l'incredibile chiusura di 7 giorni del parlamento L’incredibile bufala della chiusura dei 7 giorni del parlamento, inventata di sana pianta dagli odiatores del governo. https://roma.corriere.it/notizie/cronaca/23_giugno_14/il-parlamento-e-davvero-chiuso-per-lutto-dopo-la-morte-di-berlusconi-c570366b-8d51-4200-bf6d-4e16fd86bxlk.shtml
appecundria Inviato 14 Giugno 2023 Inviato 14 Giugno 2023 31 minuti fa, vizegraf ha scritto: Gli ordini di scuderia sono di applicare il "metodo Goebbels" https://archiviodpc.dirittopenaleuomo.org/d/3216-la-corte-di-cassazione-scrive-la-parola-fine-sul-processo-dell-utri Cass., Sez. I, 9 maggio 2014 (dep. 1 luglio 2014), n. 28225, Pres. Siotto, Rel. Cassano, ric. Dell'Utri "l'incontro, avvenuto a Parigi nei primi mesi del 1980, tra l'imputato e i boss Bontade e Teresi, nel corso del quale "Dell'Utri chiedeva ai due esponenti mafiosi venti miliardi di lire per l'acquisto di film per 'Canale 5'" (pag. 50);" "la richiesta, rivolta da Dell'Utri a Cinà, di occuparsi della 'messa a posto, per l'installazione delle antenne televisive, questione poi effettivamente risolta da Bontade e Teresi" (pag. 51);" "anche nel periodo compreso tra il 1983 e il 1992, l'imputato, assicurando un costante canale di collegamento tra i partecipi del patto di protezione stipulato nel 1974, protrattosi da allora senza interruzioni, e garantendo la continuità dei pagamenti di Silvio Berslusconi in favore degli esponenti dell'associazione mafiosa in cambio della complessiva protezione da questa accordata all'imprenditore, ha consapevolmente e volontariamente fornito un contributo causale determinante, che senza il suo apporto non si sarebbe verificato, alla conservazione del sodalizio mafioso e alla realizzazione, almeno parziale, del suo programma criminoso, volto alla sistematica acquisizione di proventi economici ai fini della sua stessa operatività, del suo rafforzamento e della sua espansione". "Tale patto non era stato preceduto da azioni intimidatorie di Cosa Nostra palermitana in danno di Silvio Berlusconi e costituiva piuttosto l’espressione di una certa espressa propensione a monetizzare per quanto possibile il rischio cui era esposto”. Secondo i magistrati, tale patto sarebbe stato stipulato nel 1974, in occasione di un incontro tenutosi a Milano tra Silvio Berlusconi, il suo braccio destro Marcello Dell’Utri, l’allora capo della mafia palermitana Stefano Bontate e il mafioso Francesco di Carlo. Esso sarebbe rimasto effettivo fino all’anno 1992. “Il sopravvento di Riina e dei corleonesi [che sconfissero i palermitani nella seconda guerra di mafia e conquistarono il comando dell’organizzazione, ndr] – prosegue la Cassazione – non aveva mutato gli equilibri che avevano garantito l’accordo nel 1974 tra Berlusconi e Cosa Nostra grazie all’intermediazione di Dell’Utri, che aveva assicurato da un lato la generale protezione dell’imprenditore, e dall’altro profitti e guadagni illeciti utili al rafforzamento dell’organizzazione mafiosa, che per circa un ventennio aveva mantenuto contatti con il facoltoso imprenditore. L’avvento dei corleonesi di Totò Riina non aveva inciso sulla causa illecita del patto. Berlusconi aveva infatti costantemente manifestato la sua personale propensione a non ricorrere a forme istituzionali di tutela, ma avvalendosi piuttosto dell’opera di mediazione con Cosa Nostra svolta da Dell’Utri. A sua volta Dell’Utri aveva provveduto con continuità a effettuare per conto di Berlusconi il versamento delle somme concordate a Cosa Nostra e non aveva in alcun modo contestato le nuove richieste avanzate da Totò Riina”.
briandinazareth Inviato 14 Giugno 2023 Inviato 14 Giugno 2023 12 minuti fa, UpTo11 ha scritto: Rispondere in quel modo a fronte di un "goebbels"... Sei un Signore. Cerco sempre di rimanere sul dialogo e l'argomento.. Ma è oggettivamente difficile.
appecundria Inviato 14 Giugno 2023 Inviato 14 Giugno 2023 30 minuti fa, vizegraf ha scritto: Gli ordini di scuderia sono di applicare il "metodo Goebbels" La terza sezione civile della Cassazione, con sentenza n. 17965 del 23 giugno scorso, confermando i precedenti verdetti della Corte d’appello di Venezia e del tribunale di Verona, ha respinto definitivamente un ricorso della Fininvest che riteneva diffamatorio il libro “Colletti sporchi” di Ferruccio Pinotti e Luca Tescaroli, edito da Rcs Libri, in cui veniva evocato il coinvolgimento della Fininvest nel riciclaggio di denaro di provenienza mafiosa. Scrivere che “La Fininvest ha finanziato Cosa Nostra ed è stata in rapporti con la mafia” è assolutamente legittimo: così ha stabilito la Corte di Cassazione, che dopo sette anni è andata a chiudere il processo intentato dalla Fininvest, holding fondata nel 1975 da Silvio Berlusconi, contro il magistrato Luca Tescaroli, il giornalista Ferruccio Pinotti ed RCS, la Casa Editrice che ha pubblicato il loro libro dal titolo “Colletti Sporchi”. La via era, insomma, segnata dalle precedenti risultanze processuali. Seguendo la linea dei giudici di primo e secondo grado e respingendo l’ennesimo ricorso della Fininvest, la Cassazione ha effettuato la “verifica dell’avvenuto esame, da parte del giudice del merito, della sussistenza dei requisiti della continenza, della veridicità dei fatti narrati e dell’interesse pubblico alla diffusione delle notizie” e “della congruità e logicità della motivazione”. La Cassazione ricorda che, con sentenza del 26 settembre 2014, il Tribunale di Verona rigettò la domanda di risarcimento del danno proposta dalla Fininvest che riteneva diffamatorio il contenuto del libro «là dove, in alcuni punti dello scritto, veniva evocato il coinvolgimento di Fininvest nel riciclaggio di denaro di provenienza mafiosa; rigetto anche le istanze di Fininvest dirette alla cancellazione di espressioni ritenute offensive contenute nella comparsa di costituzione di Tescaroli. Il tribunale ritenne infatti: quanto alla illiceità dello scritto, che i fatti indicati dall’attrice come diffamatori erano stati esposti nel libro in modo veritiero e senza travisamenti e che le opinioni espresse dagli autori costituivano legittima espressione del diritto di critica». Decisione confermata dalla Corte d’Appello di Venezia. La Fininvest sarà ora chiamata a pagare le spese processuali. 1
vizegraf Inviato 14 Giugno 2023 Inviato 14 Giugno 2023 Adesso, briandinazareth ha scritto: Cerco sempre di rimanere sul dialogo e l'argomento.. Ma è oggettivamente difficile. Certo che è difficile. E tanto per restare in argomento. Allora lo scrivi o no che Berlusconi era colluso con la mafia
spersanti276 Inviato 14 Giugno 2023 Inviato 14 Giugno 2023 24 minuti fa, appecundria ha scritto: ...silenzio assordante in risposta
appecundria Inviato 14 Giugno 2023 Inviato 14 Giugno 2023 Adesso, spersanti276 ha scritto: ...silenzio assordante in risposta Gli ordini di scuderia sono di applicare il "metodo Bunga Bunga" 1
spersanti276 Inviato 14 Giugno 2023 Inviato 14 Giugno 2023 2 minuti fa, appecundria ha scritto: La terza sezione civile della Cassazione, con sentenza n. 17965 del 23 giugno scorso, confermando i precedenti verdetti della Corte d’appello di Venezia e del tribunale di Verona, ha respinto definitivamente un ricorso della Fininvest che riteneva diffamatorio il libro “Colletti sporchi” di Ferruccio Pinotti e Luca Tescaroli, edito da Rcs Libri, in cui veniva evocato il coinvolgimento della Fininvest nel riciclaggio di denaro di provenienza mafiosa. Scrivere che “La Fininvest ha finanziato Cosa Nostra ed è stata in rapporti con la mafia” è assolutamente legittimo: così ha stabilito la Corte di Cassazione, che dopo sette anni è andata a chiudere il processo intentato dalla Fininvest, holding fondata nel 1975 da Silvio Berlusconi, contro il magistrato Luca Tescaroli, il giornalista Ferruccio Pinotti ed RCS, la Casa Editrice che ha pubblicato il loro libro dal titolo “Colletti Sporchi”. La via era, insomma, segnata dalle precedenti risultanze processuali. Seguendo la linea dei giudici di primo e secondo grado e respingendo l’ennesimo ricorso della Fininvest, la Cassazione ha effettuato la “verifica dell’avvenuto esame, da parte del giudice del merito, della sussistenza dei requisiti della continenza, della veridicità dei fatti narrati e dell’interesse pubblico alla diffusione delle notizie” e “della congruità e logicità della motivazione”. La Cassazione ricorda che, con sentenza del 26 settembre 2014, il Tribunale di Verona rigettò la domanda di risarcimento del danno proposta dalla Fininvest che riteneva diffamatorio il contenuto del libro «là dove, in alcuni punti dello scritto, veniva evocato il coinvolgimento di Fininvest nel riciclaggio di denaro di provenienza mafiosa; rigetto anche le istanze di Fininvest dirette alla cancellazione di espressioni ritenute offensive contenute nella comparsa di costituzione di Tescaroli. Il tribunale ritenne infatti: quanto alla illiceità dello scritto, che i fatti indicati dall’attrice come diffamatori erano stati esposti nel libro in modo veritiero e senza travisamenti e che le opinioni espresse dagli autori costituivano legittima espressione del diritto di critica». Decisione confermata dalla Corte d’Appello di Venezia. La Fininvest sarà ora chiamata a pagare le spese processuali. Ma come? Era un santo, una brava persona, uno statista...
appecundria Inviato 14 Giugno 2023 Inviato 14 Giugno 2023 1 minuto fa, spersanti276 ha scritto: Ma come? Era un santo uno vorrebbe pure fare il signore e sorvolare, ma con arroganza e violenza verbale te le strappano dalla tastiera. 1 1
briandinazareth Inviato 14 Giugno 2023 Inviato 14 Giugno 2023 10 minuti fa, vizegraf ha scritto: Certo che è difficile. E tanto per restare in argomento. Allora lo scrivi o no che Berlusconi era colluso con la mafia quello lo ha già scritto la cassazione, figurati se ho problemi ad accettare le sentenze. le collusioni di berlusconi e di sue aziende con la mafia sono nero su bianco. ma io mi fermavo anche prima, proprio per non entrare nell'ambito giudiziario e rimanere sulla decenza minima sono abbastanza certo che neppure tu ti saresti messo un boss mafioso in casa a contatto con i tuoi figli e probabilmente non lo frequenteresti mai, e se sapessi che qualcuno lo fa non lo terresti nel tuo giro. se è così, come mai se il responsabile di cose del genere è un potente si sospende il giudizio e non vale quello che varrebbe per chiunque altro?
audio2 Inviato 14 Giugno 2023 Inviato 14 Giugno 2023 5 minuti fa, spersanti276 ha scritto: silenzio assordante io veramente ne avrei cose da dire in merito alla sentenza, quello che emerge secondo il mio punto di vista è che berlu è stato una vittima. dopodichè io sono io e la cassazione è la cassazione, ma le mie idee continuo a tenermele. ps: nella cassazione come giudice c'è stato anche un tale carnevale.
P.Bateman Inviato 14 Giugno 2023 Inviato 14 Giugno 2023 4 minuti fa, spersanti276 ha scritto: Ma come? Era un santo, una brava persona, uno statista. L'uomo che salvò l'Italia dai cavalieri cosacchi di Occhetto e dagli champagne-molotov in cashmere di Bertinotti, non dimentichiamolo. 1
briandinazareth Inviato 14 Giugno 2023 Inviato 14 Giugno 2023 Adesso, audio2 ha scritto: in merito alla sentenza, quello che emerge secondo il mio punto di vista è che berlu è stato una vittima.
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